Le otto montagne in Reading Challenges

Apr 02, 2017 Francyy rated it it was amazing

Shelves: 2017, top

Intenso. Si sale e ci si inerpica in montagna con Pietro e suo padre, con Pietro (Berio) e Bruno, si guarda la montagna attraverso i loro occhi se ne sentono profumi e brezze, ci si bagna nella neve, si tocca l'acqua dei torrenti, ci si perde nel lago alpino, si ha la nausea da mal di montagna e si sorride guardando silenziosamente albe e tramonti. A ciò si aggiunge il rapporto padre/figlio, padre/madre, l'amicizia. Un gran bel libro. Merita di vincere lo Strega ...more

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Dec 23, 2022 Cic il ciclista stanco rated it really liked it

Divorato!

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Jan 06, 2022 Chiara rated it really liked it

Premio Strega 2017.
Generalmente cerco di stare alla larga dai libri vincitori di premi letterari perchè penso che siano sponsorizzati in larga misura dalle case editrici.
Dopo cinque anni dall'uscita, e diverse recensioni positive lette, ho deciso di affrontare questo libro e questo autore che non ho mai letto prima.
Il libro racconta l'infanzia, l'adolescenza e l'età matura di Pietro, un ragazzo milanese che l'estate trascorre le sue vacanze in montagna ai piedi del Monte Rosa. Il padre è un app Premio Strega 2017.
Generalmente cerco di stare alla larga dai libri vincitori di premi letterari perchè penso che siano sponsorizzati in larga misura dalle case editrici.
Dopo cinque anni dall'uscita, e diverse recensioni positive lette, ho deciso di affrontare questo libro e questo autore che non ho mai letto prima.
Il libro racconta l'infanzia, l'adolescenza e l'età matura di Pietro, un ragazzo milanese che l'estate trascorre le sue vacanze in montagna ai piedi del Monte Rosa. Il padre è un appassionato scalatore e instrada il figlio verso la stessa passione, le camminate in alta montagna ma solo in estate. D'inverno la montagna è appannaggio di turisti e sciatori che non la capiscono. Durante le estati della sua fanciullezza conosce Bruno, un coetaneo che non si è mai mosso da quelle montagne e mai lo farà in futuro.
Passano gli anni e le montagne sono sempre il centro della vita e dei pensieri del giovane. Tutte le scoperte ed esperimenti vengono fatti durante l'estate, le altre stagioni a Milano non esistono o sono molto sbiadite.
Nel mezzo ci sono i rapporti con la famiglia: il padre e l madre che vengono da altre montagne e segreti di famiglia sempre legati alle montagne che hanno indubbiamente segnato il carattere degli adulti. Mi è piaciuta molto la descrizione dei caratteri dei genitori e quella dei rapporti con loro. Conoscere un genitore solo nell'assenza e percepirne lo spessore e capire a pieno la personalità solo quando si è distanti da loro o, peggio, quando non ci sono più.
E poi c'è l'amicizia, quella vera, fatta di poche parole, più gesti, la tacita vicinanza e accettazione delle scelte dell'altro ma supportandolo, sempre tacitamente perchè è l'unica scelta da fare.

Ho trovato questo romanzo molto toccante. Io che non amo la montagna sono riuscita a immedesimarmi e a capire la vita dura del popolo delle Alpi. Sentirmi immersa nei paesaggi montani alpini. Le descrizioni non sono mai pompose, sempre essenziali ma dettagliate al punto giusto, la scrittura fluida e mai pomposa.
Un altro tema toccato nel romanzo è il cambiamento, sia esso climatico o antropico. La descrizione dei cambiamenti che avviene nella valle con il passare degli anni, il turismo di massa verso le località montane è reso molto bene, sempre con un tocco delicato.
Un a bella scoperta per questo inizio di 2022 che spero di poter confermare con altre letture! ...more

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Feb 04, 2017 Cloudbuster rated it it was amazing

Shelves: ebook, ragazzi, montagna, famiglia, giovent, formazione

Ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si trova bene

Questo romanzo racconta la storia dell’amicizia tra Pietro e Bruno, che nasce, cresce e si consolida all’ombra delle aspre montagne del gruppo del Monte Rosa. Il romanzo racconta del percorso di formazione di questi due ragazzi e della loro tenace ricerca del loro posto nella vita. Ma in ogni pagina trasuda uno sconfinato, sincero e genuino amore per la montagna, intesa nel non come impianti di r Ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si trova bene

Questo romanzo racconta la storia dell’amicizia tra Pietro e Bruno, che nasce, cresce e si consolida all’ombra delle aspre montagne del gruppo del Monte Rosa. Il romanzo racconta del percorso di formazione di questi due ragazzi e della loro tenace ricerca del loro posto nella vita. Ma in ogni pagina trasuda uno sconfinato, sincero e genuino amore per la montagna, intesa nel non come impianti di risalita, resort e paesaggi da cartolina ma un modo di vivere semplice e duro, fatto di valori e rispetto.

Pietro è un ragazzo di città, introverso e silenzioso, con una madre socievole con la tendenza a farsi carico e risolvere i problemi degli altri ed un padre di poche parole, rigido e frustrato dal lavoro, che sfoga tutta la sua tensione nella passione per l’alpinismo. Nel loro girovagare per montagne, i genitori di Pietro scoprono la Val d’Ayas, una piccola valle ai piedi del Monte Rosa ma fuori dai flussi turistici, “chiusa a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso” ma attraversata da un torrente che li incanta dal primo momento. I due decidono di fare di questa valle il luogo dove potersi rifugiare e ritornare alla vita dura ma semplice dei montanari e coltivare la loro passione per la montagna.
Qui Pietro conosce Bruno, un ragazzino del posto che vive aiutando la famiglia badando alle vacche, lavorando in alpeggio e facendo il manovale e con lui passa estati di esplorazioni e scoperte, tra case abbandonate, alpeggi, sentieri aspri e luoghi incantati. In queste estati Pietro incomincia ad andare in montagna con il padre, uno dei pochi momenti di condivisione tra i due, ma il carattere rigido del genitore ben presto porterà i due a interrompere qualsiasi contatto.

Crescendo, le vite dei due ragazzi prendono strade molto diverse: Pietro vive tra Milano e Torino, ha aspirazioni artistiche ed è proiettato alla conquista del mondo ed i suoi contrasti con il padre lo porteranno ad abbandonare le sue amate montagne; il futuro di Bruno, invece, è chiuso nella sua valle e in un percorso di vita che sembra già scritto. Ognuno dei due seguirà il suo personale percorso per trovare il proprio posto nel mondo. Il destino dei due ragazzi è riassunto perfettamente in un mito nepalese che l’autore riporta nel libro ed a cui fa riferimento anche il titolo del romanzo. Secondo questo mito, al centro del mondo c’è un monte altissimo, il Sumeru, intorno al quale ci sono otto montagne e otto mari. Avrà imparato di piú chi ha fatto il giro delle otto montagne, o chi è arrivato in cima al monte Sumeru?

Pur nella differenza delle loro vite Bruno e Pietro saranno sempre legati dalla comune passione per la montagna, perché “La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo, misura.”.
Dopo la morte del padre di Pietro i due ragazzi si ritrovano in montagna a rimettere a posto una casetta in alpeggio che il padre ha lasciato in eredità a Pietro e questo luogo diventerà il centro del loro mondo, il punto di riferimento dove rifugiarsi a leggere, scrivere, spaccare legna e vagabondare per i sentieri della montagna, o semplicemente allontanarsi dalle tensioni quotidiane per riflettere sulla propria vita. Pietro seguirà il proprio sogno di documentarista, Bruno si lancerà in una sfortunata impresa di recupero dell’attività casearia in alpeggio. I due ragazzi, ormai uomini, affronteranno prove dure e si ritroveranno per un’ultima volta in montagna.

Nella mia esperienza di escursionista e di “caino” (inteso come socio del Club Alpino Italiano) ne ho incontrati tanti di personaggi come il padre di Pietro, che vivono la montagna come sfida con se stessi, con l’unico obiettivo di arrivare in cima, rispettare tabelle di marcia e mettere bandierine sulle vette conquistate. Io, invece, mi sento più vicino a Pietro: ho qualche timore dei ghiacciai ma mi piace andare in montagna per il solo piacere di andare, non importa se la strada sale o scende e se in cima ci sarà un libro di vetta in cui registrare la mia conquista oppure un semplice paesaggio da catturare e conservare nel mio cuore. Mi piace la fatica dell’andare su con passo tenace e costante, il “passo del bue stanco”, quella fatica che ti svuota la mente dalle tossine della vita di tutti i giorni, ti da il tempo di pensare, riflettere e guardarti dentro.

Mi è capitato anche di incontrare personaggi alla Bruno. Montanari testardi che sono aggrappati con le unghie al loro mondo perché si sentono incapaci di vivere in un altro modo e lottano strenuamente per salvarlo da un abbandono che significa perdita di identità e taglio con le proprie radici. I montanari sono persone di poche parole ma grande forza, abituati al sacrificio e che non si aspettano regali da nessuno. Alcuni di questi uomini li avevo conosciuti ad Amatrice e ne avevo apprezzato la forza, la tenacia e la passione. Poi, è successo quello che è successo, e la mia ammirazione per loro è aumentata esponenzialmente.
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Jan 08, 2017 Agnese rated it it was amazing

Iniziare l'anno con un libro così "mio" è stato un bellissimo regalo. ...more

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Sep 12, 2018 Mimonni rated it liked it · review of another edition

Shelves: ebook, 2018

Si lascia leggere ma l'ho trovato troppo sentimentale per i miei gusti. Poi tutto questo andare e venire da e per il paesello di montagna mi ha fatto venire un po' il mal di mare. Non so, ma secondo me la montagna non è nemmeno così centrale nel racconto. L'amicizia tra i due personaggi poteva svolgersi in qualsiasi altro ambiente un po' isolato. ...more

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