Stoner in Reading Challenges

Nov 05, 2016 Elis rated it really liked it · review of another edition

Shelves: american

Spietatamente, vide la sua vita come doveva apparire agli occhi di un altro.
Ponderatamente, con calma, realizzò che doveva sembrare un vero fallimento. Aveva voluto l'amicizia, e quell'intimità legata all'amicizia che potesse renderlo degno del genere umano. Aveva avuto due amici, e uno dei due era morto insensatamente prima che potesse conoscerlo, mentre l'altro si era ormai ritratto a tal punto tra i vivi, che...
Aveva voluto l'unicità e la quieta indissolubilità del matrimonio. Aveva avut Spietatamente, vide la sua vita come doveva apparire agli occhi di un altro.
Ponderatamente, con calma, realizzò che doveva sembrare un vero fallimento. Aveva voluto l'amicizia, e quell'intimità legata all'amicizia che potesse renderlo degno del genere umano. Aveva avuto due amici, e uno dei due era morto insensatamente prima che potesse conoscerlo, mentre l'altro si era ormai ritratto a tal punto tra i vivi, che...
Aveva voluto l'unicità e la quieta indissolubilità del matrimonio. Aveva avuto anche quella e non aveva saputo che farsene, tanto che si era spenta. Aveva voluto l'amore e ci aveva rinunciato, abbandonandolo al caos delle possibilità. Aveva voluto essere un insegnante e lo era diventato. Eppure sapeva, lo aveva sempre saputo, che per buona parte della sua vita era stato un insegnante mediocre.
Aveva sognato di mantenere una specie d'integrità, una sorta di purezza incontaminata; aveva trovato il compromesso e la forza dirompente della superficialità.
Cosa ti aspettavi?, domandò.

Eccolo, William Stoner, che tira i suoi conti alla fine della sua miserabile vita. Una vita che vediamo scorrerci davanti nelle pagine di un libro dove fatti si succedono in modo quasi anonimo e inutile; che raccontano di una vita non veramente vissuta ma percepita in modo freddo e apatico.
Un matrimonio infelice, i genitori delusi e lontani, una figlia che non riesce mai a sentire veramente sua, un amore finito troppo presto, un lavoro soddisfacente ma non del tutto. Eccolo, William Stoner, che sul letto di morte si rende conto di come non abbia vissuto la sua vita a pieno. L'ha fatta scorrere come se non avesse importanza e solo all'ultimo si rende conto che un'importanza ce l'ha.

La velocità in cui ho letto questo libro e la velocità in cui scorre questa vita racchiusa in meno di 400 pagine è come una metafora: la vita scorre veloce e forse solo alla fine ci rendiamo conto di ciò che abbiamo fatto, di quello che abbiamo seminato e di quello che abbiamo raccolto. Del detto e del non detto. Dei rimpianti. Delle tristezze e felicità che nella vita non risparmiano nessuno.

Una verità che fa paura ma che libri come questi servono a ricordare. E io da questo libro ricorderò questo.
Non penso di voler essere un William Stoner e spero di non diventarlo. In tal caso magnifico sarebbe morire e ricordarsi della pila di libri sul comodino di fianco al cuscino e stringerne uno nella mani per l'ultima volta. ...more

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Feb 02, 2020 Elena rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: 2020, owned, fiction

# 5 favourite book of 2020

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Oct 04, 2017 Alessandro rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favorites

Sul finale mi sono commosso, uno dei più bei libri che io abbia mai letto, non esagero. Mi sono affezionato moltissimo a Stoner e ho provato un odio immenso nei confronti di Edith.
Trovate la recensione sul blog: http://lifeimitatesart.it/stoner-john... ...more

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Jan 10, 2018 Laura rated it really liked it · review of another edition

Shelves: historical-fiction

"La verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria."
(Peter Cameron)

Io sono attratta da queste vite semplici, niente eroi o eroine ma semplici persone che nel bene e nel male vivono la loro vita. Forse è più facile scrivere di persone che hanno fatto la storia, ma c'è da raccontare anche nelle esistenze che sembrano più insignificanti, ...more

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Mar 01, 2015 Irene Tuzi rated it it was amazing · review of another edition

Ho letto questo libro con curiosità e attenzione. Ne avevo sentito parlare come un capolavoro, ma ero dubbiosa all'inizio perché già dalle prime pagine la storia si rivelava assolutamente ordinaria. Solo leggendolo si è svelato ai miei occhi come uno dei libri più belli mai letti. E' davvero una storia ordinaria, la storia di una vita monotona e poco speciale, ma davvero splendida, immensa e immortale.

Il talento di Williams sta proprio nel raccontare la bellezza di quella semplicità che in lette ...more

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Feb 12, 2015 Ella rated it really liked it

Tutti, nessuna eccezione, dovrebbero leggere questo libro.

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Jun 27, 2018 Paola rated it it was amazing

This review has been hidden because it contains spoilers. To view it, click here. Ho provato molta empatia per Stoner, un personaggio talmente reale da sembrare un insieme di tutti gli uomini del mondo. Ognuno nella sua vita ha un aspetto in declino, che sia il lavoro, l'amore, la famiglia, gli amici; a Stoner non ne va bene nemmeno uno. Vuole aiutare i suoi genitori, ma quello che fa non basta e viene mandato a studiare; si getta nello studio con diligenza, ma si accorge che sta studiando la materia sbagliata; ha due amici con cui si trova benissimo, ma uno muore in guerra; Ho provato molta empatia per Stoner, un personaggio talmente reale da sembrare un insieme di tutti gli uomini del mondo. Ognuno nella sua vita ha un aspetto in declino, che sia il lavoro, l'amore, la famiglia, gli amici; a Stoner non ne va bene nemmeno uno. Vuole aiutare i suoi genitori, ma quello che fa non basta e viene mandato a studiare; si getta nello studio con diligenza, ma si accorge che sta studiando la materia sbagliata; ha due amici con cui si trova benissimo, ma uno muore in guerra; si innamora di una ragazza (odiosissima Edith) che non ricambia e gli rovina la vita; ha un rapporto stupendo con sua figlia e la moglie lo distrugge; si butta nel lavoro, quando finalmente trova la sua via, insegnare qualcosa per cui prova passione, la moglie gli distrugge anche lo studio e lui è costretto a limitarsi; quando può finalmente mostrare di essere bravo nel suo lavoro non ammettendo la tesi di uno studente incompetente, la sua carriera viene distrutta; trova il vero amore e viene allontanato da esso. Devo aggiungere altro? La malattia e la conseguente morte sono il capolinea di questo treno che ha fermato in tutte le stazioni sbagliate sin dalla partenza.
Mi ha anche infastidito molto il suo accontentarsi sempre: la moglie non lo vuole? Pazienza, lui continuerà a stare con lei; la figlia viene allontanata? Pazienza, la vedrà quando potrà; la sua carriera è distrutta? Pazienza, farà quello che gli viene detto di fare. Persino quando manda via Katherine, si trova d'accordo a non voler combattere perché ne sarebbero usciti distrutti. Accetta persino la sua morte, trovando conforto nel paesaggio che ha di fronte durante tutta la degenza e nei ricordi, quei pochi belli che ha.
Quindi mi chiedo: mi è davvero piaciuto questo libro? Sì. Mi è piaciuto perché c'è un po' di Stoner in tutti noi, semplici individui impegnati a vivere come meglio si può. La vita dà e la vita toglie, lo impariamo fin troppo presto, proprio come Stoner.
Il passaggio che ho amato di più è stata la sua trasformazione dalla rivelazione dell'amore di Katherine. Quando lei va via lui comincia a morire lentamente ed io, che sono un'eterna romantica, l'ho trovato semplicemente bellissimo.
«Quand'era giovanissimo, Stoner pensava che l'amore fosse uno stato assoluto dell'essere a cui un uomo, se fortunato, poteva avere il privilegio di accedere. Durante la maturità, l'aveva invece liquidato come il paradiso di una falsa religione, da contemplare con scettica ironia, soave e navigato disprezzo, e vergognosa nostalgia. Arrivato alla mezza età, cominciava a capire che non era né un'illusione né uno stato di grazia: lo vedeva come una parte del divenire umano, una condizione inventata e modificata momento per momento, e giorno dopo giorno, dalla volontà, dall'intelligenza e dal cuore.» ...more

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Oct 07, 2015 Chiara (Catullina) rated it really liked it · review of another edition

"La coscienza della sua identità lo colse con una forza improvvisa, e ne avvertì la potenza. Era se stesso, e sapeva cos'era stato".
Stoner. Un uomo anonimo, chiamato (quasi) sempre per cognome.
Ne seguiamo i passi dalla nascita alla morte, dall'infanzia nei campi, fino alla sua vita nel mondo universitario. Come studente, prima, come professore, poi. Vita costellata di momenti infelici, ma più che infelici direi vuoti, patetici. E più che di momenti, parlerei di persone. Pochi ritratti umani si s ...more

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Sep 09, 2017 Je rated it really liked it · review of another edition

È strano dire che ne sono entusiasta perché in realtà è stata una lettura penosa a volte anche dolorosa. La vita di Stoner non è una vita straordinaria, specialmente considerando gli anni in cui il romanzo è ambientato ma in qualche modo l'ho trovata straordinariamente deprimente: la velocità con cui scorrono gli anni, la carriera e la famiglia che non bastano per dare un senso.
Il finale bellissimo e più che azzeccato. ...more

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