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La torcia

Marion Zimmer Bradley

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Aug 12, 2025 Giuls rated it really liked it · review of another edition

Devo ringraziare chi ha consigliato questo romanzo, e anche chi poi me ne ha parlato così bene, perché altrimenti non credo proprio che l’avrei letto.
La Torcia è una rivisitazione dell’Iliade vista dal punto di vista delle donne troiane. Anzi, per essere precisi, di una sola donna: Cassandra, la figlia di Priamo e sacerdotessa di Apollo, maledetta dal Dio stesso e per cui nessuno crede alle sue profezie.

In questo romanzo vediamo Cassandra crescere, essere mandata poco più che bambina dalle Amazz Devo ringraziare chi ha consigliato questo romanzo, e anche chi poi me ne ha parlato così bene, perché altrimenti non credo proprio che l’avrei letto.
La Torcia è una rivisitazione dell’Iliade vista dal punto di vista delle donne troiane. Anzi, per essere precisi, di una sola donna: Cassandra, la figlia di Priamo e sacerdotessa di Apollo, maledetta dal Dio stesso e per cui nessuno crede alle sue profezie.

In questo romanzo vediamo Cassandra crescere, essere mandata poco più che bambina dalle Amazzoni, parenti della madre, dove scopre una cultura matriarcale, dove anche le donne combattono, prima di rientrare a Troia e diventare Sacerdotessa di Apollo. Al suo ritorno ricompare Paride, suo fratello gemello che, a causa di una profezia, era stato allontanato alla nascita, che verrà reintrodotto nella cerchia famigliare e, anzi, mandato a Micene. Tornerà, ovviamente, con Elena, e da lì più o meno tutti sanno come va la storia.

Ora, io non sono un’esperta dei miti greci, però questo romanzo è un retelling fatto e finito, che inserisce tantissime cose che nei miti non sono minimamente presenti. O almeno, che non ho trovato minimamente su internet, perché ovviamente la mia curiosità ha fatto sì che andassi a cercare più o meno tutto.
Comunque, nonostante ciò, ho capito il perché l’autrice abbia fatto certe scelte e devo dire che nel complesso il romanzo mi è piaciuto molto.
La storia, infatti, è davvero interessante ed accattivante, grazie a questo punto di vista diverso dal solito: Cassandra è infatti un personaggio distante rispetto ai combattimenti veri e propri, ma allo stesso tempo è sempre presente, sulle mura, tra le donne, così facendo si riescono ad intuire le idee e i sentimenti di quelle lasciate indietro ad osservare e a sperare che i loro cari tornino a casa sani e salvi.
Ciò che mi è piaciuto particolarmente, è stata la figura della donna del romanzo, il fatto che ogni donna possa essere quello che vuole, senza costrizioni: abbiamo figure, come Cassandra e le Amazzoni, che sono donne forti ed indipendenti, estremamente moderne, mentre altre, come Andromaca e Ecuba, che invece accettano di buon grado il loro stare dietro i proprio mariti.

Nel complesso un romanzo molto bello ed interessante. Se devo trovare una pecca: spesso l’ho trovato un po’ ridondante, con alcuni avvenimenti che vengono raccontati più volte o i personaggi che praticamente ripercorrono le stesse strade e fanno le stesse azioni. Ecco se si fosse evitato tutto ciò e se il libro fosse stato di 50-100 pagine in meno, forse sarebbe stato meglio…
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