My Sister's Keeper in Reading Challenges

Jul 16, 2018 Giulia rated it it was amazing · review of another edition

La custode di mia sorella racconta della famiglia Fitzgerald, in particolare delle due sorelle Anna e Kate. Quest'ultima è affetta da una forma di leucemia molto rara e difficile da combattere ed Anna è stata concepita e messa al mondo grazie alla fecondazione assistita, in modo da avere tutte le caratteristiche genetiche per essere donatrice di midollo osseo, e non solo, per la sorella. Un giorno Anna si ribella e fa causa ai genitori. E da qui inizia il racconto.
Lo schema su cui si basa la Pic La custode di mia sorella racconta della famiglia Fitzgerald, in particolare delle due sorelle Anna e Kate. Quest'ultima è affetta da una forma di leucemia molto rara e difficile da combattere ed Anna è stata concepita e messa al mondo grazie alla fecondazione assistita, in modo da avere tutte le caratteristiche genetiche per essere donatrice di midollo osseo, e non solo, per la sorella. Un giorno Anna si ribella e fa causa ai genitori. E da qui inizia il racconto.
Lo schema su cui si basa la Picoult è più o meno lo stesso in tutti i romanzi che ho letto di questa autrice. La storia è narrata da più punti di vista: la madre, Sara, il padre, Brian, l'avvocato di Anna, la tutor di Anna, il fratello Jessie, Anna stessa e Kate. Per questo motivo, i capitoli sono molto brevi e la lettura è molto scorrevole. I personaggi raccontano la vicenda, ma soprattutto il proprio stato d'animo nei confronti della situazione. Anche la collocazione temporale del racconto varia, quando parla Sara è ambientato soprattutto nel passato e così Sara ci racconta dell'insorgenza della malattia, la diagnosi e la lotta per curare la ragazza.
Come al solito, la Picoult prende spunto dal nodo centrale, in questo caso la malattia di Kate, e la malattia in generale, per affrontare tematiche di vario tipo. Una di queste è la controversa decisione di concepire un figlio per "utilizzarlo" come donatore, quindi crearlo e plasmarlo secondo le necessità, sottoponendo poi Anna ad una serie di ricoveri ospedalieri e interventi invasivi, come il prelievo del midollo e del rene, senza mai, però, interpellarla ma dando per scontato il suo consenso e non solo il suo. Sara, infatti, da per scontato che Kate voglia rimanere in vita a tutti i costi, senza mai chiedersi e chiederle se è davvero così.
Sara ama a tal punto sua figlia Kate da sacrificare l'altra. Ma ciò non vuol dire che non ami abbastanza Anna, ma il confine tra amore assoluto, tra giusto ed eticamente corretto e ciò che non lo è, è talmente sottile da lasciare nel lettore la sensazione che non esista la risposta alla domanda cosa farei io al suo posto?
Sara è talmente presa dall'amore per le figlie, per entrambe, e dalla lotta per salvare Kate da trascurare Jessie, il terzo figlio, che cerca di richiamare l'attenzione dei genitori adottando comportamenti violenti e pericolosi. E questo è l'altro grande tema affrontato, il comportamento violento e distruttivo di Jessie, colmo di rabbia per non poter egli stesso aiutare la sorella malata, accanto a cui è cresciuto nella consapevolezza di essere inutile.
Come al solito, la Picoult costruisce un romanzo superlativo, intenso e devastante. Ciò che però non riesco a capire è perchè termina i suoi romanzi con un finale tragico, che lascia interdetti, e rende strappalacrime un romanzo già perfetto.
Comunque anche in questo caso il voto è 10 e lode. ...more

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May 25, 2018 Laura rated it did not like it · review of another edition

Shelves: contemporary

Spoiler

Forse uno dei pareri più impopolari di sempre. La storia, nonostante sia scritta per commuovere, a me non ha fatto questo effetto. Ci presenta una questione etica importante e da subito ci mette di fronte alla denuncia di una ragazzina, Anna, che ha deciso di intraprendere una azione legale contro i genitori, dopo essere stata per anni una sorta di fornitura di pezzi di ricambio per la sorella maggiore con la leucemia.

Questo libro proprio non mi è piaciuto. Pensavo che la vicenda del pro Spoiler

Forse uno dei pareri più impopolari di sempre. La storia, nonostante sia scritta per commuovere, a me non ha fatto questo effetto. Ci presenta una questione etica importante e da subito ci mette di fronte alla denuncia di una ragazzina, Anna, che ha deciso di intraprendere una azione legale contro i genitori, dopo essere stata per anni una sorta di fornitura di pezzi di ricambio per la sorella maggiore con la leucemia.

Questo libro proprio non mi è piaciuto. Pensavo che la vicenda del processo fosse centrale ma lo diventa solo nelle ultime pagine. Nessuno dei vari punti di vista mi ha detto molto. Quello di Anna risulta impenetrabile fino alla fine e non si riesce a capire cosa voglia veramente. Quello del padre mi è parso messo lì per fare numero, per non parlare poi della storia del fratello che è il piromane che appicca gli incendi che il padre pompiere va a spegnere.
In più ci sono anche i due punti di vista dell'avvocato del caso e del tutore assegnato ad Anna, messi lì solo per creare la storia d'amore, altrimenti pareva brutto.
Ma il personaggio che proprio non sono riuscita a concepire è quello della madre. Nonostante la sua situazione non ho provato nessuna empatia per lei. Non si mette mai nei panni Anna, la vede solo come ancora di salvezza per Kate. Non ha fatto altro che manipolare Anna fin da piccola, non dandole mai la possibilità di scegliere veramente se aiutare o no la sorella. I genitori non dovrebbero fare preferenze ma inevitabilmente qui ci sono. Sarà anche una madre coraggio però costringere tua figlia di 13 anni a donare un rene non ti rende madre dell'anno. Non ha mai ascoltato non solo Anna, ma gli altri due figli, dando per scontate un sacco di cose.
Fino al finale questo libro non mi aveva impressionato ma forse si sarebbe portato a casa due stelline. Dopo quel finale gliene darei zero. L'autrice per tutto il romanzo ci ha presentato due opzioni: donare il rene a Kate o assumere le conseguenze di questa decisione? Sarebbe stato quantomeno interessante vedere cosa sarebbe successo nella famiglia di Anna. La famiglia sarebbe rimasta unita? Probabilmente no. Invece l'autrice trova una scappatoia. Una tragedia inutile per dare il rene a Kate, nonostante ormai il suo destino fosse quasi deciso. Sacrifica Anna per Kate, così non c'è nessuna scelta da prendere, nessuna conseguenza da affrontare. Tutti dicevano che anche con il trapianto probabilmente Kate non ce l'avrebbe fatta ma stranamente non solo si salva ma va in remissione. La Picoult ha solo scelto la strada più semplice, quella con meno conseguenze. C'era bisogno di aggiungere altro dramma ad un romanzo che ne è già pregno? Secondo me no. Doveva solo crearsi una scappatoia per non distruggere del tutto la famiglia. C'è riuscita ma forzando tantissimo la mano. ...more

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Dec 27, 2018 Morgana rated it really liked it · review of another edition

Shelves: fiction, zz_viaggio-nel-tempo_2018

Un 4 stelle che in realtà è un 4.5 stelle, perché c'è davvero poco che non mi sia piaciuto in questo libro.
La storia è bellissima e problematica, e - piaccia o no il genere - pone davanti a un dilemma profondamente umano, che va oltre l'etica, la morale e il concetto di bene e di male, e che alla fine riguarda ognuno di noi: dove finisce la libertà e inizia il sacrificio? e come quantifico il valore della mia libertà o del mio sacrificio, se in ballo ci sono l'amore, gli affetti, i legami di sa Un 4 stelle che in realtà è un 4.5 stelle, perché c'è davvero poco che non mi sia piaciuto in questo libro.
La storia è bellissima e problematica, e - piaccia o no il genere - pone davanti a un dilemma profondamente umano, che va oltre l'etica, la morale e il concetto di bene e di male, e che alla fine riguarda ognuno di noi: dove finisce la libertà e inizia il sacrificio? e come quantifico il valore della mia libertà o del mio sacrificio, se in ballo ci sono l'amore, gli affetti, i legami di sangue?
La scelta stilistica è davvero raffinata e azzeccata: un romanzo corale, dove possiamo ascoltare le voci di tutti i personaggi in scena, con il proprio bagaglio di ricordi, di segreti, di ragioni e di errori. Scelta anche indispensabile, trattando un simile argomento; il rischio di un focus unico sarebbe stato quello di cadere nella parzialità, quando invece la verità ha sempre mille sfaccettature. Il finale, poi, mi ha letteralmente straziata.

Le pecche (e i dilungo su queste solo perché le lodi al libro rischiano di essere ripetitive). Trovo un po' debole il personaggio di Julia. Non nel senso che sia poco definito (lo è, ed è anche lei un bellissimo personaggio), ma alla fine del libro si ha come la sensazione che il suo ruolo (quello di tutore di Anna) all'interno della storia sia pressoché inutile dal punto di vista funzionale (view spoiler). In ultimo, ho trovato insopportabile la madre Sara, ma questa è una posizione personale e non oggettiva. Sara è una madre ansiosa e nevrotica, lo è fin dall'inizio della gravidanza, e la malattia di Kate la conduce solo a cristallizzare un'ossessione (che è sua e non dei suoi figli!) della quale pare non rendersi affatto conto. La sua parzialità nei confronti di Kate, il suo ignorare Jesse e il suo strumentalizzare Anna sono per me insopportabili dall'inizio alla fine. Purtroppo il suo atteggiamento esclusivo e aggressivo getta un'ombra anche sul personaggio di Brian, che è davvero un uomo buono e profondo: non gli perdono il fatto di non sapersi opporre alla moglie, di non fare abbastanza per sottrarre i figli al meccanismo malato che lei ha instaurato in famiglia. ...more

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Jun 27, 2017 Monica Riva rated it really liked it · review of another edition

Bellissimo romanzo che ruota intorno ad una domanda etica: è giusto sacrificate un figlio per salvarne un altro? L'autrice non da una risposta ma da voce su vari protagonisti della storia e ai loro diversi punti di vista in modo autentico e mai banale. Il romanzo oltre a trattare una tematica interessante è scorrevole e piacevole da leggere. ...more

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Nov 14, 2015 Ella rated it really liked it

Shelves: gr-100-fiction-challenge

Tralasciando il fatto che questo libro è meraviglioso, la prossima volta che qualcuno mi consiglia un libro senza avvisarmi del fatto che mi lacererà l'anima lo strozzo. Giuro. ...more

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