My Sister's Keeper in Reading Challenges

Jul 31, 2020 Roberta rated it liked it · review of another edition

Shelves: america-settentrionale

A great novel until the last chapter. I enjoyed the ethical conundrum, but the end really ruined it for me. Wasn't the drama enough? I really don't know what to say now. ...more

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Feb 28, 2012 Hermioneginny rated it it was amazing · review of another edition

This review has been hidden because it contains spoilers. To view it, click here. Anna ha tredici anni ed è stata geneticamente programmata per guarire la sorella Kate da una rara forma di leucemia. Ma quello che doveva essere un semplice prelievo di sangue ombelicale, negli anni si è trasformato in una donazione continua di sangue, midollo osseo e ora Kate ha bisogno di un rene. Anna si rivolge a un avvocato perché vuole tenersi il rene. Questo cambierà per sempre le vite di Anna, della sua famiglia e del suo avvocato...

Oh, cielo. La prima volta che l'ho letto mi ha lasciato Anna ha tredici anni ed è stata geneticamente programmata per guarire la sorella Kate da una rara forma di leucemia. Ma quello che doveva essere un semplice prelievo di sangue ombelicale, negli anni si è trasformato in una donazione continua di sangue, midollo osseo e ora Kate ha bisogno di un rene. Anna si rivolge a un avvocato perché vuole tenersi il rene. Questo cambierà per sempre le vite di Anna, della sua famiglia e del suo avvocato...

Oh, cielo. La prima volta che l'ho letto mi ha lasciato attonita e senza parole, quindi l'ho riletto per riflettere meglio. Di sicuro so che non vorrei mai essere costretta a fare scelte del genere, è un romanzo corale quindi ci si immedesima nel punto di vista di ognuno di loro (e no, Sara mi è proprio antipatica) ed è difficile vedere se qualcuno ha ragione completamente (no, è una situazione talmente complessa che la ragione non sta da nessuna parte).
Il film è MOLTO diverso, hanno stravolto la storia (ma anche quello va visto con i fazzoletti a portata di mano).

* Se i vostri genitori vi hanno messo al mondo per una ragione, è meglio che quella ragione continui a esistere, perché se mai se ne andasse, voi fareste la stessa fine.
* Benché sia ormai al nono mese, benché abbia avuto tutto il tempo possibile per abbandonarmi ai sogni, non ho mai preso in considerazione questa bambina in quanto tale. Ho pensato a questa figlia soltanto per quello che potrà fare per l'altra mia figlia. Non l'ho mai ammesso neppure con Brian, che la notte appoggia il capo sul mio ventre prominente, per sentire i calci che annunciano, secondo lui, la prima donna specialista in calci piazzati per i Patriots. Eppure non per questo sogno meno sul suo futuro: ho addirittura in programma di fare di lei la salvatrice di sua sorella.
* Se avete una sorella, e questa sorella muore, non dite più che avete una sorella? Oppure siete sempre una sorella, anche quando l'altra metà dell'equazione se n'è andata? Striscio sul letto, che è stretto, ma grande abbastanza per noi due insieme. Appoggio il capo sul suo petto, così vicino al tubo centrale che posso vedere il liquido gocciolare dentro di lei. Jesse si è sbagliato, non sono venuta a trovare Kate perché poi mi sentirò meglio. Sono venuta perché senza di lei è difficile, per me, ricordare chi sono.
* Nella scala delle priorià, la sicurezza del soccorritore viene prima di quella della vittima. Sempre.
* Il buio è relativo.
* Sono stufa di fare la cavia. Non ne posso più che nessuno mi chieda come mi sento in tutto questo. Sono stufa, ma mai abbastanza stufa di questa famiglia, cazzo.
* Un reparto di oncologia è un campo di battaglia, dove esistono precise gerarchie di comando. I pazienti sono quelli che svolgono il turno di lavoro. I medici entrano ed escono leggeri, come eroi conquistatori, ma hanno bisogno di leggere la cartella medica di vostra figlia per ricordare a che punto erano rimasti nel corso dell'ultima visita. Gli infermieri sono i sergenti esperti, quelli che sono presenti quando vostra figlia è scossa dai brividi causati da una febbre così alta che bisogna immergerla nel ghiaccio, quelli che possono insegnarvi a lavare un catetere venoso centrale, quelli che sanno dirvi nella cucina di quale piano ci sono ancora dei ghiaccioli da rubare, o indicarvi una lavanderia che sappia come rimuovere le macchie di sangue e di chemioterapia dai tessuti. Gli infermieri conoscono il nome del tricheco di pezza di vostra figlia e le insegnano a confezionare fiori di carta e di tessuto da intrecciare attorno all'asta della flebo. I medici tracciano le strategie di guerra, ma sono gli infermieri a rendere sopportabile il conflitto.
* Mi ci vuole un po' ma mi viene in mente. "Anna", mormoro. Mia madre si volta. "Cosa?" "Una parola di quattro lettere per scialuppa di salvataggio", dico, ed esco dalla stanza di Kate.
* Se esistesse la religione dell'Annaismo, e dovessi dirvi come gli esseri umani sono giunti sulla terra, sarebbe così: in principio, non vi erano che la luna e il sole. E la luna voleva uscire durante il giorno, ma c'era qualcosa di molto più brillante che sembrava riempire tutte quelle ore. La luna divenne affamata, sempre più magra, finché non fu ridotta a una fettina, con le punte affilate come un coltello. Per sbaglio, perché è così che accade la maggior parte delle cose, fece un buco nella notte e ne vennero fuori un milione di stelle, come una fontana di lacrime. Spaventata, la luna tentò di inghiottirle. Per un cert tempo funzionò, perché lei diventò grassa e rotonda. Ma alla lunga non ci riuscì, perché ce n'erano troppe. Le stelle continuarono a uscire, fino a rendere il cielo così luminoso che il sole si ingelosì. Invitò le stelle dalla sua parte di mondo, dove c'era sempre luce. Quello che non disse loro, però, era che di giorno non sarebbero mai state visibili. Coì quelle sciocche saltarono dal cielo alla terra, e congelarono sotto il peso della loro stoltezza.
La luna fece del suo meglio. Intagliò un uomo e una donna in ciascuno di quei blocchi di dolore. Passò il resto del suo tempo vigilare perché le altre stelle non cadessero e a mettere insieme tutti frammenti che le erano rimasti.
* Abbasso lo sguardo e vedo che ha sul braccio un livido grande come un mezzo dollaro, proprio nell'incavo del braccio. Ce n'è uno uguale dall'altra parte. La dice lunga, immagino, il fatto che la mia mente corra subito all'eroina, invece che alla leucemia, come farei con le sue sorelle. "Cos'è quello?" Incrocia le braccia. "Niente." "Che cos'è?" "Non sono fatti tuoi. "Sono fatti miei." Abbasso il suo avambraccio. "È un ago?" Alza la testa, con gli occhi fiammeggianti. "Sì, mamma. Mi buco ogni tre giorni. Solo che non mi calo, mi faccio prelevare il sangue qui al terzo piano." Mi fissa. "Non ti sei mai chiesta chi altro forniva le piastrine a Kate?"
* Non siamo i primi genitori a perdere una figlia. Ma siamo i primi genitori a perdere nostra figlia. La differenza è tutta qui.
* Anche se vinciamo, non vinciamo.
* Forse, chi siamo non riguarda tanto quello che facciamo, ma piuttosto quello di cui siamo capaci quando meno ce lo aspettiamo.
* Non volevo fare questo ad Anna. Ma non potevo perdere Kate.
* «Non si ama qualcuno perché è perfetto», dice «Lo si ama nonostante il fatto che non lo sia.»
* Perché voglio che Kate viva, ma voglio anche essere me stessa, e non una parte di lei. Perché voglio la possibilità di crescere, anche se Kate non può. Perché la morte di Kate sarebbe la cosa peggiore che mi sia mai capitata...e anche la migliore. Perché a volte, quando ci penso, mi detesto e vorrei ritornare da dove sono venuta, ridiventare la persona che vogliono che io sia.
* "Dicesti a kate che avresti smesso di essere una donatrice?" "Sì", bisbiglio. "Quando?" "La sera prima di chiamarti." "Anna, che cosa disse Kate?" Fino a quel momento non ci avevo veramente pensato, ma Campbell ha sbloccato il ricordo. Mia sorella era rimasta molto tranquilla, così tranquilla che mi domandai se si fosse addormentata. Poi si voltò verso di me con tutto il mondo negli occhi, e un sorriso che si sgretolò come una faglia. Alzo gli occhi e guardo Campbell. "Mi disse grazie."
* Per molto tempo, in seguito mio padre continuò a dichiarare che vedeva Anna nel cielo notturno. A volte la vedeva battere le palpebre, a volte vedeva il suo profilo. Insisteva nel dire che le stelle sono esseri umani talmente amati da diventare costellazioni, al fine di vivere per sempre. ...more

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Oct 26, 2011 Linda B. rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: autore-straniero, insegnamenti, sentimentale, storia-contemporanea, psicologia-umana, letture-2012, malattie

Libro bellissimo che ti insegna come dietro ad una malattia, oltre al malato stesso, ci siano tante persone che soffrono!

Persone la cui vita ruota intorno al malato stesso e non sai più se vivi per te o per l'altro consapevole che questi pensieri ti possono fare male e farne agli altri!

Attraverso Anna viviamo la storia di una bambina concepita per essere geneticamente perfetta per sua sorella malata di Leucemia...che arriva a fare una battaglia legale contro i suoi genitori per riappropriarsi de ...more

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Nov 14, 2015 Ella rated it really liked it

Shelves: gr-100-fiction-challenge

Tralasciando il fatto che questo libro è meraviglioso, la prossima volta che qualcuno mi consiglia un libro senza avvisarmi del fatto che mi lacererà l'anima lo strozzo. Giuro. ...more

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