East of Eden in Reading Challenges

Mar 06, 2019 Cristina rated it it was amazing · review of another edition

Semplicemente meraviglioso...

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May 27, 2015 therearestories rated it really liked it · review of another edition

"Ma sì. I vostri primogeniti: Caino e Abele."
Adam disse: "No, questo non si può."
"Lo so. Sarebbe proprio come tentare il destino, se ce n'è uno. Ma non è strano che Caino sia il nome più noto del mondo e ci sia stato un solo uomo a portarlo, per quel che ne so io?"
Li disse: "Forse per questo il nome fa sempre tanta impressione."
Adam fissò il vino rosso nel suo bicchiere. "Mi son venuti i brividi quando l'avete menzionato" disse.

Ammetto che c'è stato un momento (dopo L'inverno del nostro scontent "Ma sì. I vostri primogeniti: Caino e Abele."
Adam disse: "No, questo non si può."
"Lo so. Sarebbe proprio come tentare il destino, se ce n'è uno. Ma non è strano che Caino sia il nome più noto del mondo e ci sia stato un solo uomo a portarlo, per quel che ne so io?"
Li disse: "Forse per questo il nome fa sempre tanta impressione."
Adam fissò il vino rosso nel suo bicchiere. "Mi son venuti i brividi quando l'avete menzionato" disse.

Ammetto che c'è stato un momento (dopo L'inverno del nostro scontento) in cui ho pensato che la scintilla con Steinbeck non sarebbe mai scattata, ma mi sono ricreduta tantissimo. Dei tre libri letti fino ad ora, La Valle dell'Eden (East of Eden) è quello che mi è piaciuto di più. Pur non essendo un romanzo autobiografico, si percepisce l'attaccamento alla terra dell'autore e sono ricorrenti i richiami alla sua infanzia e ai suoi familiari, molti dei quali hanno finito per essere inseriti come personaggi secondari. Ho apprezzato la sua abilità (in questo romanzo più che negli altri) nel descrivere il dolore, la povertà e la cattiveria pur non perdendo quella sua vena ottimista e credendo sempre nella redenzione e addirittura in una possibile aspirazione alla perfezione dell'essere umano (illudiamoci). E' una saga familiare che segue l'intreccio delle sorti di due famiglie (i Trask e gli Hamilton) e di una peccatrice (Cathy Ames) sullo sfondo di una Valle del Salinas minata da grandi avvenimenti come la guerra civile e la prima guerra mondiale. E' anche la storia e l'esplorazione del coesistere e dello scontro tra bene e male, nonché dei conflitti interni al singolo individuo.
Non c'è un solo personaggio che io abbia trovano banale e, durante la lettura, mi sono accorta di essermi affezionata ad alcuni di loro più del dovuto, tanto dal dover necessariamente voltare la pagina sperando per loro in un fato benigno. Contrariamente a quanto mi succede di solito, IL PERSONAGGIO di questo romanzo per me è stato un buono. Samuel Hamilton è un patriarca gentile e altruista che io per tutto il romanzo ho associato al bene. E' umano. Al contrario, Cathy Ames è un personaggio mostruoso (e questo non vuol dire che io non l'abbia apprezzato, anzi): è un parassita manipolatore che non fa altro che distruggere e consumare sé stesso e chi gli sta attorno fin dai primi anni dell'infanzia ed è chiaramente associata alla biblica Eva e, per questo, al peccato. Cathy/Catherine/Kate è davvero il male fatto persona, mi è dispiaciuto solo che questo male sia solo un po' fine a sé stesso e non indirizzato mai ad uno scopo ultimo.
Ho in programma di leggere Furore a breve e spero di non rimanerne delusa.

Ricordatevi che mi chiamo Adam. E per ora non mi è toccato nessun paradiso terrestre, semmai me ne han cacciato via."
"E' la miglior ragione che mi abbiano mai data per fare un giardino" esclamò Samuel. Ridacchiò. "E l'orto dove lo mettiamo?"
Adam disse: "Non pianterò meli. Sarebbe come andare in cerca di guai."
"Che ne dice Eva? Anche lei deve dire la sua, ricordare? E a lei le mele piacciono." ...more

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Sep 17, 2023 Chiara rated it it was amazing · review of another edition

Rilettura a distanza di più di vent'anni (sic!). Me lo sono gustato lentamente e l'ho trovato ancora più bello, se possibile, della prima volta.
Dopo così tanto tempo mi erano rimaste poche figure impresse. Su tutti Lee e la scena dell'incontro tra Kate e Cal.
La storia racconta della vita di un paio di famiglie, ognuma a modo proprio, vissute a cavallo tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, fino alla prima guerra mondiale. L'ambientazione è la valle del Salinas, questo fiume tanto c Rilettura a distanza di più di vent'anni (sic!). Me lo sono gustato lentamente e l'ho trovato ancora più bello, se possibile, della prima volta.
Dopo così tanto tempo mi erano rimaste poche figure impresse. Su tutti Lee e la scena dell'incontro tra Kate e Cal.
La storia racconta della vita di un paio di famiglie, ognuma a modo proprio, vissute a cavallo tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, fino alla prima guerra mondiale. L'ambientazione è la valle del Salinas, questo fiume tanto caro a Steinbeck che rende fertile l'arida terra californiana.
I personaggi principali a mio avviso sono Sam Hamilton, Cathy/Kate, Lee e Cal e Aron. Dovrei forse includere anche Adam per gli effetti devastanti di alcune sue scelte sulle personalità e azioni dei figli ma in generale non mi è sembrato un personaggio così centrale, anche se buona parte della storia è incentrata su di lui e le sue azioni.
Perchè piace Steinbeck? Bella domanda. In questo libro, come in altri suoi, riesce a portare il generale nel particolare. I grandi temi dell'uomo sono poi portati nella vita quotidiana della storia. La scrittura, fluida e accattivante, le descrizioni dei paesaggi e dei personaggi che li rendono tridimensionali e "vivi".
Ho adorato i tormenti interiori di Cal, quel sentirsi cattivo, cercare di fare del bene, ricadere nell'errore.
Cathy/Kate che personaggio. Un personaggio femminile veramente negativo, non sono riuscita a trovare uno spiraglio di umanità nel suo essere. Il demonio fatto persona. Sicuramnte ha vissuto la vita che si è scelta, non credo che le abbia portato felicità.
Lee è il colosso di questo libro, me lo ricordo dalla prima lettura come il personaggio più saggio e sorprendente. Non sono sicura che abbia sempre agito bene, in alcuni casi al suo posto mi sono trovata a pensare che avrei agito diversamente, ma è una roccia incrollabile e forse troppo sottovalutato nella sua famiglia d'elezione. La storia della sua nascita e toccante e ha aperto uno squarcio su una realtà dell'ottocento negli Stati Uniti. "L'importazione" di cinesi (e non solo) per costruire la grande America e poi venire totalmente abbandonati.
Non so se il personaggio di Sam Hamilton sia un omaggio al nonno di Steinbeck o sia inventato. Sicuramente qualche aggancio alla realtà ci deve essere. Mi piace molto la sua personalità, un grrande uomo senza il becco di un quattrino. Mi piace la descrizione del rapporto con la moglie, una donna diametralmente opposta da lui ma con la quale è riuscito a costruire una famiglia forte e conla giusta spinta per far crescere i suoi figli, anche se non tutti, purtroppo.

Insomma, un romanzo monumentale che va ssolutamnte letto. Non so dire se mi piaccia più questo o Furore...forse dovrei rileggerlo... ...more

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