Crime and Punishment in Reading Challenges

Nov 22, 2012 Maria Beltrami rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: grandi-classici, narrativa-russa

Cosa dire di questo libro che non sia stato ancora detto? Ovviamente Delitto e castigo è un capolavoro, ovviamente è uno dei libri da leggere assolutamente nella vita, ovviamente ... ovviamente ...
Un po' meno ovviamente è un libro estremamente moderno, con la sua analisi profondamente psicanalitica delle ragioni e dei comportamenti di un assassino, delle sue interazioni con gli altri, le sue ragioni e i suoi sconvolgimenti, interiori ed esteriori.
Perché Rodia uccide per sentirsi diverso, per ent ...more

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Sep 18, 2012 Sara Sbaraglia rated it liked it · review of another edition

Shelves: xix-secolo, russia, sf_1001libri

**Review del 2020**
Riletto a distanza di 8 anni, convinta che all'epoca fossi stata troppo superficiale e quindi troppo affrettata nel mio giudizio.
Devo dire che non ho cambiato idea, anche se possiedo ora una familiarità con i russi che prima mi mancava, quindi alcune loro peculiarità le digerisco meglio. Ammetto il valore storico del romanzo, che a parte alcune "ingenuità romantiche" (per esempio che ogni emozione si traduce in febbre e delirio) è davvero moderno, ma a parte questo non è sicur **Review del 2020**
Riletto a distanza di 8 anni, convinta che all'epoca fossi stata troppo superficiale e quindi troppo affrettata nel mio giudizio.
Devo dire che non ho cambiato idea, anche se possiedo ora una familiarità con i russi che prima mi mancava, quindi alcune loro peculiarità le digerisco meglio. Ammetto il valore storico del romanzo, che a parte alcune "ingenuità romantiche" (per esempio che ogni emozione si traduce in febbre e delirio) è davvero moderno, ma a parte questo non è sicuramente tra i migliori che abbia letto.

**Review del 2012**
Capisco che agli occhi di molti questo 3/5 potrà sembrare una bestemmia. Poiché questo grande classico rientra con tutti i diritti nella lista dei libri da leggere almeno una volta nella vita, vorrei concentrarmi maggiormente sulle cose che non mi sono piaciute, rispetto a quelle che ho apprezzato.
Ammetto che Dostoyevsky ha anticipato moltissime tematiche che poi saranno il fulcro di tutta la letteratura del primo '900 (dalla psicologia di Freud al superuomo di Nietzsche) e sono assolutamente consapevole che per quell'epoca sia stato inequivocabilmente innovativo. Tuttavia non sono riuscita a scovarvi nulla di VERAMENTE bello, quel qualcosa che, essendo un romanzo fondamentalmente psicologico, ti convince ad andare avanti e a continuare a leggere per scoprire il modo di pensare e di agire dei personaggi... quel "qualcosa", insomma, che ti porta ad esplorare nuovi universi e nuove realtà. Tutto quello che poi è successo l'avevo già intuito nelle prime pagine e devo dire che neanche le atmosfere cupe e soffocanti, riconosciute come tratto distintivo della cultura russa, sono riuscite a colpirmi, abituata come sono al genere "industrial".
La colpa non è di Dostoyevsky, ma del fatto che molte cose che ho già visto si siano basate (pesantemente, direi) proprio sul suo modo di fare. Così, purtroppo, il capostipite può diventare "qualcosa di già vissuto".
In linea del tutto generale devo ammettere che, comunque, anche se provavo la netta sensazione di voler terminare la lettura il più presto possibile, in alcuni momenti non riuscivo a smettere di leggere, così profondamente presa dalle afflizioni dei protagonisti da provare quasi un'empatia morbosa nei loro confronti. E tuttavia mi ha profondamente deluso il finale:
-ATTENZIONE: SPOILER!-
dopo aver trattato di assassini, prostitute minorenni che si vendono per poter sfamare i fratelli più piccoli, pedofili, alcolisti all'ultimo stadio, tentativi di stupro e pazzi, il protagonista si redime perché trova l'amore in una ragazza con cui ha parlato un paio di volte. Da un lato potrebbe essere molto poetico e romantico, dall'altro mi ha dato l'impressione di fare un enorme passo indietro, considerando tutti i tabù che aveva infranto sino a quel momento.
-FINE SPOILER-
Nonostante le critiche (molto personali) non posso però negare che, in generale, questo romanzo mi sia piaciuto. Tuttavia lo consiglierei solo a chi è davvero convinto di volerlo leggere. ...more

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Sep 01, 2012 Lisetta rated it really liked it · review of another edition

Non so davvero da dove comiciare per descrivere la bellezza e l'importanza dei significati, dei quali questo romanzo �� imperniato dalla prima all'ultima pagina. Pi�� che cronaca di una redenzione, io la vorrei definire la storia di una "resurrezione". Non a caso la parabola evangelica della "resurrezione di Lazzaro", compare magistralemnte in due momenti tra i pi�� belli di questo romanzo. La prima volta, nell'incontro emozionante, quanto rivelatore tra Raskol'nikov e S��nia, quando quest'ultim ...more

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