The Book Thief in Reading Challenges

Sep 23, 2015 Laura rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favorites, historical-fiction, young-adult

L'altro titolo italiano con cui è stato precedentemente tradotto The book thief è La bambina che salvava i libri. Leggendo la storia di Liesel Meminger credo che sarebbe corretto modificare il titolo in "La bambina che fu salvata dai libri".

Al momento trovo difficile spiegare perché questo libro sia così significativo. Intendiamoci, so perché è stato così toccante e importante ma in questo istante, a lettura appena conclusa, forse solo la Scuotitrice di Parole saprebbe trovare nella mia mente le L'altro titolo italiano con cui è stato precedentemente tradotto The book thief è La bambina che salvava i libri. Leggendo la storia di Liesel Meminger credo che sarebbe corretto modificare il titolo in "La bambina che fu salvata dai libri".

Al momento trovo difficile spiegare perché questo libro sia così significativo. Intendiamoci, so perché è stato così toccante e importante ma in questo istante, a lettura appena conclusa, forse solo la Scuotitrice di Parole saprebbe trovare nella mia mente le parole giuste.
È un libro che scuote gli animi grazie alla potenza della parole. Parole che spesso sottovalutiamo.

È passata una settimana ma ancora non so bene cosa dire, ma so cosa questo libro ha significato per me.
Erano anni che sentivo parlare di questo libro ma, come spesso mi capita dopo tanta pubblicità, io me ne disinteressavo sempre di più. Per cui non ho mai cercato la trama, le recensioni o il trailer del film. Poi un giorno mio padre è tornato dalla biblioteca con Storia di una ladra di libri e semplicemente avevo voglia di leggerlo. Così per stare in tema ho rubato il libro a lui.
Storia di una ladra di libri è stato uno dei pochi libri che ho letto senza informarmi prima e probabilmente è stato meglio così. Ho riscoperto il piacere di leggere un libro senza sapere dove questo mi avrebbe portato, senza crearmi grandi aspettative. L'unica cosa che sapevo è che era ambientato nella Germania nazista e dal titolo io mi ero creata tutta una storia nella mia mente, che poi ovviamente non si è rivelata esatta.
Marcus Zusak ha creato una storia particolare e originale. Il primo tocco di originalità è dato dalla narratrice d'eccezione, la Morte. È un modo di raccontare diverso che ha dato una marcia in più al romanzo. Nemmeno le anticipazioni che ci dava la morte sulla storia sono riuscite a rendere meno avvincente o meno toccante questa storia. Ho pensato che questo mi avrebbe reso pronta per il finale ma invece non è stato così. Credo che sia colpa di quel senso di familiarità che ho provato fin da subito per questi personaggi. Mi sono sentita parte della storia. La storia è quella di Liesel e quindi di tutte le persone che le stanno attorno e che hanno arricchito la sua vita. È uno dei momenti più bui della storia, un momento di cui non è facile scrivere senza risultare banali o risultare eccessivi.
Marcus Zusak riesce a darci un quadro d'insieme grazie alla storia di Liesel, dei suoi amici e dei suoi genitori adottivi. Per cui c'è la guerra, c'è il nazismo ma c'è anche tanto amore. Ci sono dei bambini che crescono in quelle atmosfere, che si pongono tante domande e che seguono il proprio cuore. Trovando da soli la strada giusta. Ci sono dei genitori costretti a insegnare ai propri figli un perfetto saluto nazista, a far violenza sulla propria coscienza e sul proprio cuore per non aiutare chi ha bisogno di aiuto, ma che riescono comunque a dare delle grandi prove d'amore per i propri figli e coloro che amano, dando loro il miglior insegnamento possibile.
Il rapporto tra Liesel e papà Hans è la cosa che ho amato di più. Dai primi passi di Liesel in quella nuova casa si instaura tra i due un tale rapporto di fiducia e amore che è difficile non rimanerne incantati. Le nottate trascorse leggendo insieme il primo libriccino che Liesel aveva rubato, per far passare gli incubi, segnando le parole di cui non conosceva il significato o che trovava difficili, sono le parti più indimenticabili. Poi c'è Rudy, il migliore amico di Liesel che è per lei tutto ciò che un buon amico dovrebbe essere. Che a soli tredici anni ha delle idee precise nella sua testa, che non abbandona gli amici e non si fa sottomettere dal sistema.
Ognuno di loro, i genitori di Liesel, Rudy, Liesel stessa riescono a non far sottomettersi da un sistema che voleva l'annientamento della libertà individuale. Alcune sono piccole cose e altri sono coraggiosi gesti d'altruismo, ma tutti riescono a mantenere la propria individualità.
I libri e quindi le parole accompagnano questa storia e la crescita di Liesel, che si sente attratta da loro e da tutto quello che potrebbero significare. Anche un libro come il Mein Kampf può risultare utile a un pugile ebreo che nel momento più drammatico della sua vita non si dà per vinto.

Storia di una ladra di libri è un libro pieno di vita e di amore, nonostante la morte che in fondo fa sempre parte della nostra vita. È un romanzo che lascia tanto ed è difficile quantificare questo tanto.
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Feb 06, 2015 L. rated it really liked it · review of another edition

Shelves: co-owned, contemporanei

"Sarà forse onesto dire che, in tutti gli anni del dominio di Hitler, nessuno servì il Führer lealmente quanto me. Un essere umano non ha un cuore come il mio. Il cuore dell'uomo è una linea, il mio un cerchio. Io, inoltre, ho un'illimitata capacità di essere al posto giusto nel momento giusto. La conseguenza è che negli uomini trovo sempre il meglio e il peggio: vedo la loro bruttezza e la loro bellezza, e mi domando come la medesima cosa possa essere entrambe. Eppure, hanno la sola cosa che in "Sarà forse onesto dire che, in tutti gli anni del dominio di Hitler, nessuno servì il Führer lealmente quanto me. Un essere umano non ha un cuore come il mio. Il cuore dell'uomo è una linea, il mio un cerchio. Io, inoltre, ho un'illimitata capacità di essere al posto giusto nel momento giusto. La conseguenza è che negli uomini trovo sempre il meglio e il peggio: vedo la loro bruttezza e la loro bellezza, e mi domando come la medesima cosa possa essere entrambe. Eppure, hanno la sola cosa che invidio: se non altro, gli uomini hanno il buon senso di morire".

Non mi sono mai piaciuti i libri sulla guerra. Non mi piacciono le storie tristi, e in tutti i libri che parlano di guerra inevitabilmente c’è anche tanta tristezza. Sono fatta così, e forse sarà per questo che non ho amato alla follia questo libro, come la maggior parte degli altri lettori ha fatto. Probabilmente se non fosse stato un caso editoriale tanto clamoroso non mi sarebbe neanche passato per la mente di leggerlo, ma visto l’entusiasmo con cui me ne hanno parlato ho deciso di comprarlo.
Detto questo, messi in chiaro i miei limiti, non posso tuttavia negare che questa Storia di una ladra di libri sia una gran bella storia, così come non si può negare che Zusak (come avevo già avuto modo di constatare leggendo Il messaggero) sappia scrivere molto bene.
La ladra di libri di cui si parla è una bambina di dieci anni di nome Liesel Meminger: lei e il suo fratellino vengono dati in adozione dalla madre naturale (sospettata di comunismo e presa dai nazisti, mi pare di aver capito) a una coppia di coniugi tedeschi, Hans e Rosa Hubermann.
Mentre affrontano il viaggio verso la nuova famiglia, però, il fratellino di Liesel muore, quindi lei si ritrova da sola con i suoi nuovi genitori. Rosa si dimostra fin da subito una donna severa e acida, ma nonostante i suoi modi prova un affetto sincero per Liesel, che verrà ricambiato dalla bambina; il rapporto con Hans invece è amorevole fin dal primo momento. Hans è molto paziente con lei, ogni notte la “salva” dai suoi incubi notturni, le insegna a leggere a scrivere e si comporta come se fosse davvero il padre. Liesel si adatta gradualmente alla sua nuova vita a Molching, e stringe amicizia in particolare con il suo vicino di casa, Rudy Steiner, che sarà suo complice nei suoi furti di libri e in molte altre loro imprese.
Gli Hubermann nascondono però un segreto che Liesel non può raccontare neanche a Rudy, un segreto che nella Germania nazista costituisce il peccato più grave: nascondere un ebreo. In nome di una promessa fatta molti anni prima, Hans si sente in dovere di aiutare Max Vandenburg a sfuggire dalla sorte che in quegli anni tocca ai cittadini ebrei, e non solo gli Hubermann lo accolgono nella loro casa, ma anche nella loro famiglia. Tra Max e Liesel si crea pian piano una profonda amicizia, fatta di piccoli gesti e di parole scritte sui muri della cantina e sulle pagine strappate al Mein Kampf.
Come in tutta la Germania, però, negli anni dal ‘39 al ‘43, anche a Molching la situazione precipita: la persecuzione agli ebrei è sempre più spietata e Max è costretto ad andare via per non mettere in pericolo gli Hubermann, Hans e il padre di Rudy vengono richiamati in guerra e l’incubo dei bombardamenti è sempre in agguato. Poi, una notte, l’incubo diventa realtà e metà della città di Molching, compresa la Himmelstrasse (la strada dove abitavano gli Hubermann, gli Steiner e la maggior parte dei personaggi comparsi tra queste pagine) viene rasa al suolo, uccidendo tutti i suoi abitanti tranne uno: Liesel. In un certo senso si può dire che siano state le parole a salvarla, poiché al momento del bombardamento Liesel si trovava in cantina a scrivere la storia della sua vita.
Il momento più drammatico è commovente di tutto il libro è il momento in cui Liesel viene recuperata dalle macerie e vede i corpi in strada: Mamma, Papà, Rudy, tutti i suoi amici e i suoi vicini, la sua intera vita portata via dalla guerra. La nota agrodolce nel finale è la ricomparsa di Max, che è riuscito a sopravvivere e riesce a ritrovare Liesel.
Questo libro pone l’attenzione su un aspetto della Germania nazista a volte trascurato: il fatto che non tutti i tedeschi fossero uguali, che non tutti fossero nazisti né tutti dei mostri. Molte famiglie tedesche vivevano nella miseria e nel terrore, molti odiavano Hitler per quello che stava facendo al paese e al popolo ebreo, anche se non potevano dirlo apertamente. E poi c’erano molti, come gli Hubermann, che hanno aiutato gli ebrei, che li hanno amati e che hanno sofferto per loro.
Il bello di questa storia è che mostra gli che anche in un periodo buio come quello della guerra possono esserci scorci di bellezza e di amore, persino di felicità.
Sicuramente molto originale e azzeccata la scelta della Morte come narratrice di questa storia, una Morte dai sentimenti molto umani, quasi “tenera”, che associa ogni anima che porta via a un colore. Una delle frasi della Morte che mi ha colpito di più è stata questa:

“Nel corso degli anni ho visto tanti giovani che credono di correre gli uni contro gli altri. Non è così. È verso di me che corrono.”

Sicuramente una bella lettura, un libro che ho apprezzato molto nonostante la mia avversione alle storie tristi. ...more

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Jul 17, 2014 Giuls rated it it was amazing · review of another edition

Non so bene cosa dire, sono sconvolta. Ogni volta che leggo libri del genere, so bene come andrà a finire. Parliamoci chiaro, quando si parla della guerra è inevitabile che qualcuno muoia, ma non pensavo che mi sarei affezionata tanto ai personaggi da esserne toccata personalmente.
Questo è un libro meraviglioso, scritto divinamente e narrato in modo sapiente.
Ora sono curiosa di vedere come l'hanno adattato per il grande schermo :) ...more

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Feb 17, 2015 Neera rated it liked it · review of another edition

Shelves: romanzo-storico

Ho lasciato passare un po' di tempo da quando l'ho finito per capire se mi sia piaciuto e soprattutto quanto mi sia piaciuto.
La storia è indiscutibilmente bella, sia per la trama sia per i personaggi, che sono ben caratterizzati e che credo sia difficilissimo non amare: primi tra tutti i genitori adottivi e Rudy. :wub:
Il narratore lo ritengo una trovata geniale, ma alla fine non è stato all'altezza delle mie aspettative.
Tra l'altro il narratore tende simpaticamente ad autospoilerarsi. A me quest ...more

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May 23, 2018 Jaq {Gwen} rated it it was ok · review of another edition

Shelves: 0_biblioteca_prestiti, ragazzi_young-adult, _challenge2023_100-ya

*** ITA/ENG ***
Storia di una ladra di libri è stato uno dei pochi casi in cui ho trovato che il film sia nettamente superiore al libro.

Ho fatto veramente fatica a finirlo: durante la narrazione ci sono troppi salti avanti e indietro, interruzioni... virtuosismi, avvitamenti, giravolte, inchini (Zusak ama molto le digressioni e le metafore che non significano granché). Ho trovato molto fastidiosi i continui incisi in grassetto in mezzo ai paragrafi, mi hanno fatto l'effetto delle interruzioni pu ...more

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May 04, 2021 ✨Virè rated it really liked it · review of another edition

Shelves: storico, t-z, cartaceo, autori-australiani, 2021

Davvero un bel romanzo questo di Markus Zusak, famoso per aver ispirato il celebre film omonimo.
La storia di una bambina, Liesel, affidata all'improvviso ad una nuova famiglia in una nuova città, perchè la madre a causa della guerra e della povertà non è più in grado di prendersene cura.
Siamo in Germania durante gli anni dell'ascesa di Hitler che porteranno alla guerra; gli anni della diffusione del nazismo che poi prenderà il potere ed inizierà la persecuzione degli ebrei.
La protagonista si tro Davvero un bel romanzo questo di Markus Zusak, famoso per aver ispirato il celebre film omonimo.
La storia di una bambina, Liesel, affidata all'improvviso ad una nuova famiglia in una nuova città, perchè la madre a causa della guerra e della povertà non è più in grado di prendersene cura.
Siamo in Germania durante gli anni dell'ascesa di Hitler che porteranno alla guerra; gli anni della diffusione del nazismo che poi prenderà il potere ed inizierà la persecuzione degli ebrei.
La protagonista si trova con due nuovi genitori, una madre severa, fredda ed autoritaria, un padre dagli occhi dolci che suona la fisarmonica e le sta vicino durante le notti in cui è presa dagli incubi.
Una bambina che cerca conforto e protezione, è spaesata, persa, disperata e trova nei libri la sua consolazione, il suo legame ultimo con la famiglia di origine.
Pian piano si abitua alla nuova scuola, a nuovi amici, soprattutto il vicino di casa Rudy, alla nuova famiglia con un padre affettuoso ed una madre che, contrariamente alle apparenze, è anch'essa una donna di gran cuore.
Affrontano le difficoltà di quegli anni, tra guerra, povertà, persecuzioni. La piccola cresce, incontra nuovi personaggi con cui si confronta e che inizia ad amare, cerca di capire, di affrontare la quotidianità nonostante tutte le difficoltà. Il suo mondo trova completamento nei libri, pin pino impara a leggere e ne fa la sua valvola di sfogo nei momenti più bui.
La storia è drammatica, ma ben raccontata e ricca di personaggi ben caratterizzati che non possono non suscitare empatia nel lettore.
Interessante la scelta della voce narrante rappresentata dalla Morte, che segue la vita della bambina in un periodo storico in cui ha molto da fare a raccogliere le anime per portarle via dai corpi. In questo modo la lettura, divisa in dieci parti ed in capitoli abbastanza brevi, risulta dinamica scorrevole. Vengono presentati, da questi "occhi esterni" che osservano gli eventi, episodi successivi per poi ritornare al presente, dando qualche anticipazione che però coinvolge e non rovina la sorpresa al lettore, anzi suscita ancora più curiosità.
Siamo di fronte ad un altro esempio di romanzo, che può essere rappresentato al cinema nella sua trama anche in modo impeccabile, ma che non può essere trasposto con completezza, senza perdere quelle caratteristiche che solo la letteratura può avere e che sono impossibili da riportare in immagini. ...more

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