The Count of Monte Cristo in Reading Challenges

Mar 22, 2017 Yukino rated it it was amazing · review of another edition

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LETTURA DI GRUPPO Dusty pages - GDL Classici

Ecco l'ho finito. Non mi sembra vero. Mi ero ormai affezionata ad Edmond Dantes, alias Conte di Montecristo e a tutti i personaggi. Mi mancherà molto andare a dormire solo dopo aver letto qualche capitolo di questo meraviglioso libro.

Non ho mai voluto leggerlo prima, perchè ho sempre avuto il timore che mi potesse annoiare e lasciare libri in sospeso proprio non piace. Invece con mia grande sopresa mi sono ritrovata a leggere senza mai alzare la testa ...more

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Sep 20, 2016 Roberta rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: francia

Il romanzo d'appendice è un genere che non smette di appassionare i lettori, non importa di quale generazione essi siano. Aver appreso poi che le vicende di Edmond prenderebbero spunto dalla vita di Pierre Picaud ha reso il tutto ancor più interessante.

La trama è nota: un giovane onesto e probo finisce vittima dei complotti e degli interessi di una manciata di persone. Amici, in primis, ma ci mette del suo anche uno sconosciuto legale che non esita a seppellirlo in prigione per proteggere la pro ...more

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Sep 23, 2017 Cristina rated it it was amazing · review of another edition

Meraviglioso. Avventura, vendetta, ingegno, amore, lealtà, odio. C'è tutto. Un'esperienza di lettura fantastica. Il romanzo d'appendice per antonomasia. ...more

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Aug 12, 2016 Pitichi rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favorites

«Con voi, mio caro conte, non si vive, si sogna»

Non stupisce che Il conte di Montecristo sia considerato un Capolavoro con la maiuscola: gli ingredienti per un romanzo di successo ci sono tutti, dagli intrighi alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, dai dialoghi verosimili (con un pizzico di ironia che non guasta mai) fino al colpo di scena finale. Parlare di questo libro non è semplice, anche perché vi sono varie storie che si intrecciano, vari livelli di lettura, varie vicende umane «Con voi, mio caro conte, non si vive, si sogna»

Non stupisce che Il conte di Montecristo sia considerato un Capolavoro con la maiuscola: gli ingredienti per un romanzo di successo ci sono tutti, dagli intrighi alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, dai dialoghi verosimili (con un pizzico di ironia che non guasta mai) fino al colpo di scena finale. Parlare di questo libro non è semplice, anche perché vi sono varie storie che si intrecciano, vari livelli di lettura, varie vicende umane dal sapore realistico.
Il fulcro centrale della narrazione è occupato dalla storia di Edmond Dantès, giovane marinaio di Marsiglia, che, per invidia e ingenuità, subisce la peggiore delle infamie, una menzogna che gli cambierà completamente la vita. Accusato di essere un cospiratore per conto dei bonapartisti, verrà rinchiuso per quattordici lunghi anni nel castello d'If, una prigione inespugnabile, dove, con grande intelligenza e una certa dose di fortuna, riuscirà a progettare la sua vendetta e ad architettare la fuga.
Edmond Dantès, alias il conte di Montecristo, è un personaggio di grande fascino, colto, ricchissimo, che suscita attrazione mista a terrore in chi lo frequenta. Si propone come un filantropo ed un benefattore, con una propria etica, poiché si sente lo strumento nelle mani della Provvidenza: laddove Dio non arriva, è suo compito sanare le ingiustizie e mettere in atto la vendetta. Vendetta che irrompe sulla scena negli ultimi capitoli, in maniera così brutale che lo stesso Edmond si domanda se non abbia esagerato, finché non scorge segnali del perdono divino che gli tranquillizzano la coscienza.
L'intero romanzo si regge sul labile confine tra realtà e menzogna, e spesso il narratore strizza l'occhio al lettore, ironizzando sui travestimenti e gli espedienti ideati dal conte di Montecristo (emblematica la descrizione dell'incontro tra Bartolomeo Cavalcanti e suo figlio Andrea).
Edmond è un personaggio nuovo, che opera al di sopra delle leggi della società, che si autosostituisce all'Onnipotente, che si sente cittadino del mondo, il primo vero cosmopolita della storia, e che si tiene al passo con i suoi tempi: conosce il potere mediatico e lo sfrutta a suo vantaggio, oltre a provare alcune nuove tecnologie come l'armadio a molle che imprigiona i ladri, e il telegrafo.
Fra travestimenti, menzogne e tranelli, il conte di Montecristo opera la sua vendetta e si rivela ai suoi nemici solo quando questi sono in punto di morte; l'unica a riconoscerlo senza bisogno di una rivelazione è Mercedes, il suo primo amore, la donna che ha rappresentato il motore di tutta la vicenda.
Un romanzo incredibile, avvincente, ironico e autocitazionista, assolutamente moderno nonostante la datazione storica: ogni mattina alle 3 in punto mi svegliavo per leggere ancora qualche pagina de Il conte di Montecristo e ancora oggi mi sembra incredibile non poter continuare nella lettura.

La mia recensione completa su http://librisucculenti.blogspot.it/20... ...more

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Jan 31, 2013 Giuseppe rated it liked it · review of another edition

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Tolte le prime duecento-trecento pagine nelli quali l'affresco storico cattura al pari del personaggio dell'abate Faria, il resto è di una noia mortale. Una stella in più, giusto tenendo conto degli anni che si porta dietro il romanzo. ...more

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Feb 06, 2013 Mari rated it it was amazing · review of another edition

Edmondo! Edmondo! Edmondo!
Il conte di Montecristo è la storia di un uomo. Un uomo a cui la vita sembra sorridere. Sta per sposare la donna che ama, gli stanno offrendo il lavoro che ha sempre desiderato e così potrà offrire al suo vecchio padre e alla sua futura moglie una vita decorosa. L’invidia e la gelosia degli uomini però non gli permetteranno di realizzare i suoi sogni. Il destino sembra diventargli avverso e il dolore e la sofferenza faranno maturare in lui il seme della vendetta…..
Non a ...more

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Jan 19, 2014 Roberta rated it it was amazing

"[...] volli provarvi che in questo mondo non esiste né felicità assoluta, né assoluta infelicità; esiste solo il paragone tra una condizione e l'altra, ecco tutto. Soltanto colui che provò le più grandi sventure è atto a godere le più grandi felicità. Bisogna aver voluto morire per sapere quanto è bello vivere. Vivete dunque e siate felici, figli diletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo i segreti dell'avvenire, tutta la più alta ...more

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