Brave New World in Reading Challenges

Oct 04, 2016 L. rated it really liked it · review of another edition

Shelves: classici, in_libreria, inglesi

Recensione completa sul mio blog: https://elledilibri.wordpress.com/201...

"1984" di Orwell è stato una pietra miliare della mia esperienza da lettrice, e Il Mondo Nuovo, anche se profondamente diverso per molti aspetti, per altri invece me lo ha ricordato molto: in entrambe le "favole" (come Huxley le definisce in Ritorno al mondo nuovo) la società è basata su un governo totalitario. Il potere è conferito nelle mani di pochi uomini, i quali hanno il compito di manovrare e controllare le masse de ...more

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Feb 26, 2017 Tuco rated it really liked it · review of another edition

Scritto negli trenta del Novecento e ambientato in un Inghilterra del futuro, Il Mondo Nuovo è un libro incentrato su una distopia in cui si contrappone la stabilità sociale e la felicità individuale alla libertà; in tal senso la parola libertà viene intensa a tutto campo, non riguarda le mere scelte individuali ma anche libertà nel credo, libertà di pensiero, di costumi e abitudini. Il libro tratta di un mondo in cui il conformismo e la cultura di massa dominano ed esistono in funzione di una s Scritto negli trenta del Novecento e ambientato in un Inghilterra del futuro, Il Mondo Nuovo è un libro incentrato su una distopia in cui si contrappone la stabilità sociale e la felicità individuale alla libertà; in tal senso la parola libertà viene intensa a tutto campo, non riguarda le mere scelte individuali ma anche libertà nel credo, libertà di pensiero, di costumi e abitudini. Il libro tratta di un mondo in cui il conformismo e la cultura di massa dominano ed esistono in funzione di una stabilità sociale duratura; una società basata sul consumismo estremo, così da poter mantenere alti livelli di produzione, sul continuo perseguimento della propria felicità, ora e subito. Le persone vengono condizionate fin dal principio, uniformate, abituate a rigettare la solitudine, ad aberrare pensieri eterodossi; educate a non coltivare rapporti affettivi, alla continua ricerca di intrattenimento per sfuggire ad eventuali momenti di infelicità, anche brevissimi (tanto che il Selvaggio, uscito dalla riserva e totalmente estraneo ai meccanismi sociali di questa società, arriverà ad invocare l’infelicità come unica via possibile verso la libertà). L’ambientazione del libro sorge dalla necessità di soddisfare le pretese di una società sempre più competitiva, cinica e alla continua ricerca della felicità e degli interessi del singolo; in contrapposizione agli alienanti individui che ne scaturiscono non restano che i selvaggi, isolati in una riserva, i cui sopravvivono valori quali l’amore filiale, la libertà di scelta, la religione e le superstizioni (in pratica l’uomo moderno). Queste due categorie di persone si trovano agli antipodi, senza possibilità di vie di mezzo, o bianco o nero.
Impossibile evitare il paragone con 1984 di Orwell, con cui condivide lo stupore suscitato nel lettore per l’incredibile e spaventevole creazione della società e, anzi, azzarda qualcosa in più andando ad esplorare la sfera sessuale (considerando gli anni in cui è stato scritto, l’inibizione con cui tratta tal cosa resta stupefacente). La grossa differenza con 1984 è nella struttura del libro: mentre in Orwell, una volta messe le basi della società assoggettata al Grande Fratello, si dipana la storia del protagonista (libero di muoversi all’interno di tale costruzione), qui invece le dinamiche sociali vengono narrate a mano a mano dai personaggi ma è solo con un certo sforzo, e per brevi tratti, che i protagonisti riescono realmente ad entrare nell’ambientazione con la loro storia. Probabilmente l’impostazione unica, e assolutamente eccezionale, di tale società fa sì che non ci sia spazio per una storia individuale che sia fuori dal coro della massa; fatto è che la storia in sé non è pienamente il fulcro del libro, giocandosela costantemente con le descrizioni orali fatte da qualche personaggio e, verso la fine, con lunghi dialoghi a due in cui i personaggi non sono che dei portavoce dei pensieri dell’autore. Il risultato è che dopo un avvio incredibile per stupore, fascino e fantasia, il libro perda lo slancio come se non sapesse come esporre, coi fatti, le implicazioni sociali e morali della società appena costruita e che quindi, per riuscirci, si affidasse ad un dialogo a tutto campo tra due personaggi. Nonostante questo, tramite la figura del Selvaggio, il libro è in grado di esplorare perfettamente temi quali il conformismo oppure la discriminazione per ciò che è diverso, quest’ultimo tema sempre attuale cambia forma ma non sostanza.
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Jul 25, 2021 Alice rated it liked it · review of another edition

Shelves: 100-libri-che-rendono-più-ricca-la, 2021-esimio-sconosciuto, olimpiadi-tokyo

Il romanzo si apre con una visita di studenti presso un laboratorio di eugenetica.
Numerosi scienziati sono alle prese con sperimentazioni sugli esseri umani, volte a standardizzare il "prodotto" in una catena di montaggio di individui(tanto che si impreca o ci si riferisce a Ford come a una divinità), a influenzare i pensieri e controllare le menti, abolendo i libri e impedendo alle donne di diventare madri nella maniera tradizionale.
Bernardo Marx, però, si ribella, è curioso di trovare un'alt ...more

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Feb 24, 2016 Muruy rated it really liked it · review of another edition

Non credo che ci siano parole per descrivere le sensazioni che questo libro mi ha suscitato: inquietudine, ansia, frenesia, tristezza, pietà, disprezzo. Da che la storia seguiva le vicende di Bernardo Marx, il vero protagonista diventa il Selvaggio. John, con la sua moralità diventa una specie di guida in questo nuovo mondo creato dal genio di Huxley.
"Ebbene, sì, io reclamo il diritto d'essere infelice."
Questa più di tutte mi sembra la citazione perfetta per descrivere lo stato d'animo del Sel ...more

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