1984 in Reading Challenges

Mar 28, 2013 Maria Di Biase rated it it was amazing · review of another edition

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1984 è considerato il romanzo distopico per antonomasia, ritratto di una società quanto più negativa possa mai esistere. Ed, in effetti, non c’è accenno di speranza nel testo, non c’è possibilità. Non c’è luce. Per quanto si speri, si preghi quasi, che il protagonista resista alla repressione fisica e psicologica del partito, questa cosa non accade. Il lieto fine non c’è.
Il lettore assiste, impotente e frustrato, all’annientamento totale di ogni sorta di sentimento umano.
E’ da ieri che ci penso, ...more

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Mar 18, 2013 L. rated it it was amazing · review of another edition

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L'ho letto la prima volta diversi anni fa, credo che allora non avessi la maturità per comprenderlo fino in fondo. Ho pensato molte volte di rileggerlo e finalmente ho trovato il coraggio per farlo.

Se dovessi definirlo con una sola parola, lo definirei angosciante. E' una sensazione che ti accompagna per tutto il corso del libro, spesso mescolata a orrore e incredulità. Incredulità perché il mondo descritto da Orwell è distopistico e irrealizzabile, basato su principi inaccettabili per l'umanit L'ho letto la prima volta diversi anni fa, credo che allora non avessi la maturità per comprenderlo fino in fondo. Ho pensato molte volte di rileggerlo e finalmente ho trovato il coraggio per farlo.

Se dovessi definirlo con una sola parola, lo definirei angosciante. E' una sensazione che ti accompagna per tutto il corso del libro, spesso mescolata a orrore e incredulità. Incredulità perché il mondo descritto da Orwell è distopistico e irrealizzabile, basato su principi inaccettabili per l'umanità, primo fra tutti il cosiddetto "bipensiero". Mi è impossibile pensare che la mente umana possa essere assoggettata a un tale annullamento del pensiero e della logica a favore di una verità mistica imposta dai detentori del potere. Questo è ciò che fa inorridire: la distruzione dell'Io, la perdita della fiducia verso se stessi, verso la propria coscienza. E' quando sei "l'ultimo uomo della terra" a pensarla diversamente, che inizi a dubitare della correttezza del tuo pensiero, soprattutto se non esistono prove per dimostrare di essere nel giusto. Il carattere mutevole della storia è forse l'arma più potente che il partito ha a disposizione: se il passato non è più 'passato', ma viene continuamente modificato e distorto, allora il tempo smette di esistere e diventa un eterno presente, in cui nulla è mai cambiato e nulla potrà cambiare.

"Il passato esiste concretamente, entro lo spazio? Esiste da qualche parte, in qualche luogo, un mondo di oggetti solidi nel quale il passato sta ancora accadendo?”
“No.”
“E allora dov’è che il passato esiste, ammesso che esista?”
“Nei documenti. Sta scritto.”
“Nei documenti. E poi?”
“Nella mente, nella memoria degli uomini.”
“Nella memoria. Noi, il Partito, controlliamo tutti i documenti e la memoria di ogni singolo individuo, pertanto controlliamo il passato. Non è così?”

In conclusione, è la tragica vittoria del collettivismo sull'individualismo.
Io trovo che 1984 sia un'opera folgorante. Sembra distante dalla realtà, eppure le riflessioni che Orwell ci porta a fare sono reali e attualissime e probabilmente lo saranno sempre. Il messaggio di Orwell è un chiaro rifiuto di tutte le dittature, di tutti quei totalitarismi che mirano a distruggere la singolarità dell'uomo; l'insegnamento che personalmente ne ho tratto, però, è l'importanza della libertà di pensiero e soprattutto, l'importanza di esercitarla. ...more

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