The Solitude of Prime Numbers in Around the World in 80 Books

Aug 10, 2017 Antonio Gallo rated it really liked it

Shelves: bibliomania, fantasia

La metafora dei numeri primi, specialmente nel contesto del romanzo "La solitudine dei numeri primi" di Giordano, rappresenta l'isolamento e l'incapacità di connessione tra individui. I numeri primi sono definiti come divisibili solamente per 1 e per se stessi.

Nel romanzo, i numeri primi gemelli, che sono coppie di numeri primi separate da un numero pari (ad esempio, 11 e 13, 17 e 19), simboleggiano due persone "vicine, anzi quasi vicine, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli imp La metafora dei numeri primi, specialmente nel contesto del romanzo "La solitudine dei numeri primi" di Giordano, rappresenta l'isolamento e l'incapacità di connessione tra individui. I numeri primi sono definiti come divisibili solamente per 1 e per se stessi.

Nel romanzo, i numeri primi gemelli, che sono coppie di numeri primi separate da un numero pari (ad esempio, 11 e 13, 17 e 19), simboleggiano due persone "vicine, anzi quasi vicine, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero". Questa immagine è usata per descrivere i protagonisti, Mattia e Alice, che sono percepiti come soli e incapaci di comunicare o condividere pienamente le proprie esperienze.

I numeri primi, quindi, diventano una metafora dell'isolamento esistenziale e della difficoltà di stabilire legami significativi, nonostante la vicinanza fisica o emotiva.

Il romanzo di Paolo Giordano, pubblicato nel 2008, esplora le vite di due giovani, Mattia e Alice, entrambi segnati da traumi infantili. Utilizzando la metafora dei numeri primi. L'autore illustra il profondo isolamento e la difficoltà di connessione tra i due protagonisti, che, pur essendo vicini, non riescono mai a unirsi completamente. I numeri primi sono definiti come quelli divisibili solo per 1 e per se stessi. Questa caratteristica diventa una potente allegoria per descrivere la condizione esistenziale di Mattia e Alice. Entrambi si sentono "sospettosi e solitari", incapaci di aprirsi agli altri e di stabilire relazioni significative. Mattia riflette sul fatto che i numeri primi potrebbero desiderare di essere come tutti gli altri numeri, ma per qualche motivo non ne sono capaci.

Mattia Balossino: Ha vissuto un'infanzia difficile a causa della morte della sorella gemella, un evento che lo ha segnato profondamente. Crescendo, diventa un matematico di talento, ma porta con sé il peso del dolore e dell'isolamento.

Alice Della Rocca: Anche lei è segnata da un trauma, una zoppia causata da un incidente mentre cercava di soddisfare le aspettative del padre. La sua vita è caratterizzata da una continua ricerca di connessione, ma spesso si sente intrappolata nella sua solitudine.

Numeri primi gemelli: una metafora profonda. Giordano introduce il concetto di "numeri primi gemelli", coppie di numeri che sono separati da un solo numero pari. Questa immagine rappresenta perfettamente la relazione tra Mattia e Alice: pur essendo attratti l'uno dall'altra e condividendo esperienze simili, sono ostacolati da barriere emotive che impediscono loro di toccarsi veramente. La loro vicinanza è reale, ma l'isolamento è ineluttabile.

Il romanzo non offre una soluzione semplice ai dilemmi esistenziali dei protagonisti. Anzi, Giordano suggerisce che la vita umana è complessa e sfugge alle rigide regole matematiche. Alla fine, mentre Mattia trova una nuova direzione nella sua carriera accademica all'estero, Alice raggiunge una consapevolezza che le permette di affrontare la sua solitudine in modo diverso. L'ultima parola del libro, "sola", simboleggia la liberazione personale di Alice dalla ricerca incessante di approvazione e connessione.

Il libro è un'opera profonda che invita alla riflessione sulla fragilità umana e sull'importanza delle relazioni interpersonali, mostrando come le cicatrici del passato possano influenzare il presente e il futuro. ...more

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Aug 04, 2012 AyaSuu rated it it was amazing · review of another edition

Sehr schönes Buch, vor allem die ersten zwei Kapitel sind großartig. Auch wenn der Autor die Spannung nicht immer halten kann, haben mich die Protagonisten fasziniert und ich konnte das Buch erst weglegen, als es zu Ende war.

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