Circe in Lo Scaffale Tematico

Mar 27, 2020 Lelena rated it it was amazing · review of another edition

B E L L I S S I M O

Chiariamoci: non è Christa Wolf né Friedrich Durrenmatt, ma la Miller sa scrivere di miti e sa farlo egregiamente.
La sua Circe è una figura dal sapore moderno, magari qualcuno storcerà il naso, ma la rivisitazione della storia, la costruzione del romanzo sono eccellenti come l'approfondimento psicologico dei personaggi.
Alleluia il libro giusto in questo momento cupo! ...more

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Oct 22, 2019 Emanuela rated it really liked it · review of another edition

Shelves: fantasy

Un bellissimo romanzo, è la stessa Circe che ci racconta la sua storia, delicata, passionale e molto coinvolgente; una dea insolita, con voce, sentimenti e comportamenti umani. La Miller è stata bravissima nel porre risalto al lato umano della dea, al suo continuo bisogno di amore. Una splendida combinazione di amore, avventura, mito, penso che si possa definire anche un libro di formazione.
Un romanzo scorrevole e di facile lettura, potrebbe essere un ottimo supporto nelle scuole per far conosc ...more

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Dec 01, 2021 Mariaelena Di Gennaro rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: reading-challenge-gr-2021

"Un tempo pensavo che gli dèi fossero opposti alla morte, ma adesso vedo che sono più morti che altro, poiché sono immutabili, e non possono trattenere nulla nelle mani. Per tutta la vita mi sono spinta avanti, e adesso eccomi qui.
Di un mortale ho la voce, che io abbia tutto il resto".

Lo dico subito: Circe è un libro bellissimo.

Grazie, Madeline Miller!
Grazie per questa protagonista che ha saputo incantarmi, grazie per una storia che mi ha investito di luce e di bellezza.

Perché a Circe ho volu "Un tempo pensavo che gli dèi fossero opposti alla morte, ma adesso vedo che sono più morti che altro, poiché sono immutabili, e non possono trattenere nulla nelle mani. Per tutta la vita mi sono spinta avanti, e adesso eccomi qui.
Di un mortale ho la voce, che io abbia tutto il resto".

Lo dico subito: Circe è un libro bellissimo.

Grazie, Madeline Miller!
Grazie per questa protagonista che ha saputo incantarmi, grazie per una storia che mi ha investito di luce e di bellezza.

Perché a Circe ho voluto bene fin dalla primissima pagina, perché di lei Miller ci racconta tutto, smontando, o meglio, dando maggiore profondità alla classica immagine che la vede, nel racconto classico di Omero, come la dea seduttrice, la maga spietata che trasforma in maiali i compagni di Odisseo. È sulla Circe donna che l'autrice sceglie di incentrare la sua storia ed è qui che risiede, per me, il fascino di questo romanzo.

Circe, figlia del titano Elios e della ninfa Perseide è, fin dalla nascita, una "diversa": non ha né la magnificenza né l'aspetto di una dea, con quella voce umana e quella stramba attrazione verso i mortali che provoca nel mondo divino un violento senso di disgusto. Relegata ai confini del mondo divino, umiliata dai suoi fratelli, disprezzata dai suoi stessi genitori e attanagliata da una profonda solitudine, troverà nell'esilio forzato sull'isola di Eea la sua vera dimensione. Qui, in mezzo a una natura incontaminata di cui la raffinata penna di Miller sa riportare tutta la magnificenza, Circe troverà finalmente il modo di rinascere. Scopre che le sue mani sanno trasformare le erbe dell'isola in pozioni magiche e i suoi incantesimi diventano sempre più potenti, fino ad avvolgere le rocce, i fiori e gli animali, giocando una parte fondamentale nel suo processo di rinascita e nella (lenta) presa di consapevolezza della sua forza e della sua esistenza.
Miller fa della sua Circe un ritratto completo: figlia rifiutata, donna innamorata, amante appassionata e più volte abbandonata, madre apprensiva e coraggiosa (le pagine dedicate alla maternità sono, per me, fra le più belle in assoluto), donna guerriera e, al contempo, così vulnerabile e commovente nella sua assoluta solitudine.
Parlando dei personaggi, grande spazio è dedicato all'arrivo di Odisseo e al legame che nasce tra lui e Circe, andando però, ancora una volta, ben oltre il racconto omerico. Di Odisseo, infatti, viene fuori un ritratto che non si ferma all'immagine dell'eroe valoroso dalla proverbiale intelligenza, ma che delinea piuttosto il profilo di un personaggio che, come tutti gli umani, risulta incredibilmente grigio. Madeline Miller decide di spingersi oltre la partenza di Odisseo e di raccontare anche cosa è successo dopo, cosa cioè porterà sull'isola di Eea il figlio dell'eroe greco, Telemaco, e sua moglie Penelope. Ancora una volta l'autrice è riuscita a stupirmi nel racconto della relazione che nasce tra le due donne e che, lontana dalla mera gelosia, si assesta su un sentimento di solidarietà e reciproca comprensione che mi ha commosso tantissimo.

Altro aspetto che ho amato è l'inserimento, nel corso della narrazione, di tanti miti che fanno da contorno alla vicenda di Circe e che, inevitabilmente, stuzzicano la curiosità e l'interesse di lettrici e lettori. Troveremo in queste pagine la triste vicenda di Dedalo e Icaro, il racconto del tragico destino di Medea e di Arianna, la rocambolesca nascita del Minotauro, la rivelazione dell'origine del famelico mostro Scilla (che ovviamente non vi svelerò per evitare di fare spoiler, dato che questo libro merita di essere scoperto e assaporato pagina dopo pagina).

Un'altra questione da rimarcare è il fatto che dietro questo romanzo c'è un grande studio delle fonti classiche e questo si percepisce chiaramente. Madeline Miller si prende giustamente qualche libertà, ma lo fa sempre con accortezza e senza esagerazioni ed è per questo, a mio parere, che risulta un romanzo così ben scritto.
A tutto ciò si va ad aggiungere una scrittura stupenda che ho trovato anche più matura rispetto a "La canzone di Achille", una prosa elegante che è riuscita non solo a indagare perfettamente la psicologia di un personaggio femminile tanto complesso e sfaccettato, ma anche a restituirci lo splendore della natura e il chiarore della luce che pervade tutta la storia.
L'unico appunto che sento di dover fare è un uso un po' esagerato dello strumento della similitudine che, se da un lato crea immagini incantevoli, dall'altro, se abusato, rischia di apparire un tantino forzato.
Detto questo, io non posso che consigliarvi di lasciarvi ammaliare da questa lettura!
Madeline Miller è riuscita di nuovo nel suo (difficile) intento di modernizzare una figura mitologica classica che rischiava di rimanere cristallizzata nell'immagine di una perfida dea mossa da cinismo e vendetta, fornendoci anche tante riflessioni su cosa significa essere umani.
Meraviglioso! ...more

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Mar 26, 2021 Susanna Neri rated it really liked it · review of another edition

Una ventata d'aria pura, bellissima rivisitazione della donna Circe prima che del mito e finalmente Odisseo viene ridimensionato e soprattutto alleggerito dell atmosfera di uomo fatale a tutte le donne. ...more

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Sep 19, 2022 Franz B.  rated it it was amazing · review of another edition

Un bellissimo libro, una di quelle letture che vuoi continuare e che vuoi che continuino.
Sapevo poco e nulla di Circe, se non che era una strega cattiva che trasformava gli uomini in porci (comunque divertente come idea!).
Conoscere la sua storia è stato davvero illuminante e interessante. Sto scoprendo che, conoscendo le storie di vari cattivi famosi, non sembrano affatto cattivi, anzi.

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