Monica’s
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(group member since Apr 17, 2019)
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from the Reading Challenges group.
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Pensavo che in questo libro l'autrice riprendesse la storia di Difred, e invece no. In questo libro intreccia le vite di tre donne diverse per farci addentrare e capire meglio il mondo di Gilead.
Un libro che scorre e che non si può mollare però, secondo me, è molto più bello Il racconto dell'ancella.

Non mi è risultato facile leggere questo libro. L'inizio è stato faticoso poi pian piano, ho iniziato a capire il meccanismo e a metà libro sono riuscita a coinvolgermi.
Un libro molto "filosofico" sull'amicizia, l'amore, l'umanità.
Molto bella anche la descrizione dei paesaggi e delle dure condizioni di vita.
Insomma è valsa la pena la fatica di leggerlo!

Anche se in apparenza si tratta di una lettura leggera ( come già il titolo fa capire ) in realtà non lo è tanto perché tra le righe parla delle differenze sociali e del ruolo delle donne dell'epoca (1937 - 1938), e anche della paura e insicurezza ante la possibilità di una nuova guerra.
Continuerò con la saga dei Cazalet.

L'autore ci racconta la storia di Piera/Rosa, che si trova a fare la prostituta, spinta dalla mamma quando è una ragazzina negli anni 50, fino ai giorni nostri.
Con uno stile semplice, crudo, diretto, il libro scorre e ti attrappa anche se verso la fine rallenta... forse perché aspettavo un'altro finale.

Libro duro e sconvolgente ma molto bello. Di quelli che non si può smettere di leggere e che ti porti dietro per giorni, quando hai finito di leggere. Lo consiglio a tutti
Per la task 15. Un libro consigliato ho letto Camilla che odiava la politica di Luigi Garlando. Consigliato da mio figlio dodicenne.
Un libro che insegna ai ragazzi cosa è la politica. Non male ma di questo autore preferisco Per questo mi chiamo Giovanni

Un relato breve, originale e molto bello.

Attraverso la risoluzione di un omicidio, Javier Cercas parla principalmente della vendetta e della giustizia. Tratta anche argomenti come la guerra civile, l'indipendenza di catalogna e l'attentato a Barcellona nel agosto del 2017, non in modo approfondito ma come se fossero leggere spennellate.
La parte che mi è piaciuto di più: l'evoluzione del personaggio principale, Melchor.

Ho visto il film al cinema quasi venti anni fa e ricordo che mi era piaciuto tanto, ma ricordavo poco e niente della trama e così ho deciso di leggere il libro.
Una storia dura raccontata in maniera semplice.
Secondo libro che leggo di Ammaniti, e non sarà l'ultimo.

Ho fatto fatica a leggerlo. Non perché non mi piacesse ma per mancanza di tempo e con mille cose nella testa. Comunque ne è valsa la pena.
Tanta gente, lo considera una storia d'amore, per me è molto di più. Credo che la storia d'amore sia solo la scusa per fare una critica alla società dell'epoca.

Non avevo letto niente di Veronesi ed è stata una bella sorpresa.
Ho letto da qualche parte o ascoltato in qualche intervista che il libro è come un puzzle ed è proprio così: ogni capitolo è come una tessera che inizialmente non se riesce a "collocare" ma man mano che se vanno scoprendo, se riesce a collegare il tutto fino a scoprire e capire la vita di Marco Carrera, il colibrì.
Mi è piaciuto particolarmente la relazione con il psicoanalista della moglie, Daniele Carradori, e la parte del filo di Adele.

Non male per essere il primo libro. Scritto bene con uno stile che mi è piaciuto. Non ostante la storia non è di quelle che te rimangono nel tempo. Insomma non è uno di quei libri che ti porti nel cuore, ma non mi dispiace averlo letto.

Anche a me è piaciuto tanto!
:-)

Se già mi sembra che scrivere un libro sia qualcosa di incredibile ( io nemmeno sono capace di scrivere una recensione :-( ), figuriamoci un romanzo breve: com'è possibile riuscire a trasmettere i sentimenti, a farti connettere con i personaggi in così poche pagine? Grande Ammaniti

Libro corto che se legge veloce, per passare il tempo, per niente impegnativo. La premessa è originale con uno stile colloquiale e simpatico, ma la comicità e così personale: mi ha strappato qualche risata, ma niente di che.

Libro molto interessante con un stile del tutto particolare, dove si mescola il presente con il passato, dove la voce narrante, anzi le voci narranti, passano continuamente di prima a terza persona. Inizialmente questo stile caotico e senza regole può dare fastidio però e anche questo che lo rende unico. 4 stelle e la voglia di leggere altri libri di questa scrittrice.

Secondo me, Manzini è stato molto bravo: è riuscito a farmi ridere con un personaggio che risulta antipatico.
Indecisa sul voto da mettere. Ma perché non ci sono le medie stelle??? Tre mi sembrano poche e 4 troppe!

Thriller scorrevole e non impegnativo. L'autore lascia degli indizi che ti fanno immaginare il finale e quindi rimani incollato alla lettura per verificare le tue ipotesi.

Diciamo che l'autore era un tantino fissato con gli orari dei treni e ci teneva a far capire ogni dettaglio sui vari spostamenti dei personaggi. In altre parole lo scrittore accompagna al lettore fino alla risoluzione del mistero, secondo me un po troppo, diventando a momenti ripetitivo. Questo non toglie che sia un giallo interessante.

Scorrevole e di facile lettura. L'ho divorato e adesso non vedo l'ora di acquistare il secondo libro.

Dopo aver letto I ragazzi della Nickel ci voleva un poco di leggerezza. E quello ho trovato nel giardino dei fiori segreti. La storia sembra una soap-opera con il tipico finale dove tutto si risolve felicemente, c'è anche il mistero della nonna che si svela alla fine ma che a metà libro diventa prevedibile. Le cose che mi sono piaciute di questo libro sono le descrizione dei luoghi (riesci a immaginarli perfettamente) e l'introduzione de ogni capitolo con la descrizione di una pianta. 3 stelle