Key Genius's Blog, page 385

July 1, 2014

#blue_rose #dream
you are a dream that comes true!

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Published on July 01, 2014 06:19

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Published on July 01, 2014 06:14

Cuore di ferro - Estratto cp. 38- Vivere di luce propria

Andrea esulta!

L’esame è fatto e s’è pure preso un ventinove inaspettato. E salta dalla gioia come se avesse vinto alla lotteria. È felice!

Non solo ha chiuso l’anno accademico, ha mantenuto la promessa fatta un po’ a tutti quanti, compreso se stesso: sono cambiato e lo dimostrerò.

Ecco il risultato.

Cinque esami portati a casa anche se è stato l’anno più sconvolgente della sua vita.

Un anno terrificante per la morte dei suoi genitori.

Emozionante per l’amore con Susanna e devastante per com’è finito.

Gratificante per essere riuscito a tenere Barbara con sé e a mandare avanti la sua nuova famiglia. A dimostrare allo zio di potercela fare, anche se non sempre con il massimo dei risultati.

Esaltante per il lavoro all’agenzia e la gente straordinaria come Becca che ha potuto conoscere.

Un anno denso di radicali cambiamenti che non mancano di scombussolarlo, ma c’è Ian che lo sostiene e non lo fa sentire mai solo, soprattutto quando il vuoto lo sorprende.

Lui che l’ha messo in discussione fin dal primo istante, che non sopportava e che a stento poteva vedere, l’ha poi stupito con una mano tesa sul ciglio del baratro.

Quel giorno, la sua vita era a un bivio e solo grazie a lui non ha preso la strada verso l’autodistruzione. La rovina inesorabile che l’avrebbe condotto alla disperazione.

Al contrario, Ian l’ha valorizzato e gli ha infuso fiducia in se stesso.

Un sostegno di roccia morbida, come lo vede Andrea, che s’è posto come un ponte tra il passato e il futuro.

Il presente non è facile; anzi, è parecchio confuso ultimamente.

Oltre al vuoto della depressione che lo avvolge ogni tanto, ha avuto una strana crisi di panico o di stress, ma da quando Ian è tornato non è più successo.

Solo una sera Andrea ha avuto un altro episodio di depressione che l’ha colto suo malgrado; stava guardando un film, “Alla ricerca di Nemo” della Disney, è una semplice animazione di un pesciolino rosso molto coraggioso oltretutto, gli sembrava una buona idea.

Però, poco dopo l’inizio, nella sua mente si sono accumulate le immagini dei suoi genitori forse complice il fatto che il film tratta il rapporto padre e figlio. Andrea ha rivisto suo padre ovunque e d’improvviso gli occhi si sono riempiti come pozze straripando un oceano di lacrime.

Ian è rincasato e l’ha trovato accasciato sul divano come uno straccio.

L’ha raccolto e l’ha stretto forte come fa sempre, Andrea s’è aggrappato alla sua cravatta tenendola come una corda che gl’impediva di scivolare via.

Quell’abbraccio l’ha condotto alla sua oasi di pace e s’è calmato. Ian è rimasto tutto il tempo con lui, infondendogli un silenzioso sostegno con un’unica frase sussurrata: “Anche gli Eroi piangevano fino a dissetarsi delle proprie lacrime. Perciò, piangi Andrea senza vergogna.”

Siccome Achille piangeva, può farlo anche lui.

Però, Achille non esultava come Andrea, che ora ha le braccia dritte al cielo e shakera la testa frenetico. Almeno, che si sappia.

Ha una voglia incredibile di saltare, di ballare e di gridare dalla felicità.

Un anno emotivamente epilettico. È vero.

Ma sono questi momenti dolci che lo caricano per superare quelli salati, perché così è la vita.

(Immagine: “Achille ferito”