Makkox's Blog, page 2

November 23, 2012

La Crasi (the movie, n’antro)

La prima domanda che ci siamo posti è stata: ha senso tradurre in video una vignetta già pubblicata? La risposta è stata che noi non operiamo una traduzione, ma invero una trascrizione da uno strumento espressivo a un altro, da un linguaggio a un altro, quindi il risultato sarà differente, arricchito da peculiarità proprie al formato.
Allora uno di noi ha obiettato qualcosa che non s’è fatto in tempo a capire perché l’abbiamo preso tutti a scapaccioni finché egli non ha arrovesciato l’occhi ed è svenuto, che se no non si andava invero più avanti.

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Published on November 23, 2012 06:32

La Crasi (the movie, n’antro)

La prima domanda che ci siamo posti è stata: ha senso tradurre in video una vignetta già pubblicata? La risposta è stata che noi non operiamo una traduzione, ma invero una trascrizione da uno strumento espressivo a un altro, da un linguaggio a un altro, quindi il risultato sarà differente, arricchito da peculiarità proprie al formato.

Allora uno di noi ha obiettato qualcosa che non s’è fatto in tempo a capire perché l’abbiamo preso tutti a scapaccioni finché egli non ha arrovesciato l’occhi ed è svenuto, che se no non si andava invero più avanti.


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Published on November 23, 2012 05:32

November 15, 2012

Papagiovanni – the movie

L’altra sera, parlando a una cena milanese con degli amici milanesi di questa vignetta qui, salta fuori la proposta di farne lì per lì un corticino liberamente ispirato a.

La cosa sorprendente è che lì per lì in milanese significa effettivamente lì per lì, e non come dalle mie parti che vuol dire se ne parla di nuovo prima che tu muori, ma non fare nulla di pericoloso nel frattempo, e così la sera dopo l’abbiamo fatto. O meglio, l’hanno fatto, mentre io rompevo i coglioni sul set.
Però poi, una volta terminato, hanno chiesto di restare anonimi. Che non è buon segno.
Io invece no, che lì per lì ero orgoglioso dei miei testi.

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Published on November 15, 2012 09:11

Papagiovanni – the movie


L’altra sera, parlando a una cena milanese con degli amici milanesi di questa vignetta qui, salta fuori la proposta di farne lì per lì un corticino liberamente ispirato a.


La cosa sorprendente è che lì per lì in milanese significa effettivamente lì per lì, e non come dalle mie parti che vuol dire se ne parla di nuovo prima che tu muori, ma non fare nulla di pericoloso nel frattempo, e così la sera dopo l’abbiamo fatto. O meglio, l’hanno fatto, mentre io rompevo i coglioni sul set.

Però poi, una volta terminato, hanno chiesto di restare anonimi. Che non è buon segno.

Io invece no, che lì per lì ero orgoglioso dei miei testi.

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Published on November 15, 2012 08:11

November 7, 2012

Venerdì 9 novembre a Milano in FNAC

Venerdì 9 novembre alla FNAC di Milano (in via Torino) ore 18.00, apriamo la serata io e Gilberto Govi.

Gilberto Govi nella sua imitazione di Maroni

insieme omaggeremo brevemente l’immortale figura artistica di Luca Bizzarri a cui tanto devo per l’uso delle forme tronche, che egli adorava (anda’, mangia’, paga’, vieqqua’, inginocchia’, etc) e ora anch’io.

Luca Bizzarri ne suo celebre sketch su Bobo Govi

Purtroppo dovremo rinunciare alla presenza di Roberto Maroni trattenuto da un precedente nulla. Al suo posto, come indispensabile ospite politico, interverrà Pippo Santonastaso.

Pippo Santonastaso all’epoca in cui era Ministro di Monza e Dorighezzi

Tutti insieme, comunque, siamo lì per presentare il mio libro The Full Monti, che però per l’occasione è stato prodotto con la quarta di copertina su entrambe le facciate per evitare problemi di copyright con 50 sfumature di [qualsiasicolore] (hanno registrato tutta la gamma visibile dall’infrarosso all’ultravioletto, e comunque io in copertina ne avevo usate solo 48, ma Rizzoli non vuole mettersi a questionare).

Immagine di quarta di copertina di The Full Monti, nei colori originari, prima della sbiancatura a calce

Chiunque voglia intervenire, può. Basti dire la parola Fidelio a E.L. James, all’ingresso.
O anche solo Fide’.

V’aspettiamo, tutti e quattro.

 

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Published on November 07, 2012 13:07

Venerdì 9 novembre a Milano in FNAC

Venerdì 9 novembre alla FNAC di Milano (in via Torino) ore 18.00, apriamo la serata io e Gilberto Govi.


Gilberto Govi nella sua imitazione di Maroni


insieme omaggeremo brevemente l’immortale figura artistica di Luca Bizzarri a cui tanto devo per l’uso delle forme tronche, che egli adorava (anda’, mangia’, paga’, vieqqua’, inginocchia’, etc) e ora anch’io.


Luca Bizzarri ne suo celebre sketch su Bobo Govi


Purtroppo dovremo rinunciare alla presenza di Roberto Maroni trattenuto da un precedente nulla. Al suo posto, come indispensabile ospite politico, interverrà Pippo Santonastaso.


Pippo Santonastaso all’epoca in cui era Ministro di Monza e Dorighezzi


Tutti insieme, comunque, siamo lì per presentare il mio libro The Full Monti, che però per l’occasione è stato prodotto con la quarta di copertina su entrambe le facciate per evitare problemi di copyright con 50 sfumature di [qualsiasicolore] (hanno registrato tutta la gamma visibile dall’infrarosso all’ultravioletto, e comunque io in copertina ne avevo usate solo 48, ma Rizzoli non vuole mettersi a questionare).


Immagine di quarta di copertina di The Full Monti, nei colori originari, prima della sbiancatura a calce


Chiunque voglia intervenire, può. Basti dire la parola Fidelio a E.L. James, all’ingresso.

O anche solo Fide’.


V’aspettiamo, tutti e quattro.


 

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Published on November 07, 2012 12:07

November 5, 2012

October 26, 2012

The Full Monti

un anno fa, circa…

Oggi, mentre scrivo queste righe, ottobre 2012, sembra trascorso davvero tanto da quei giorni di dicembre 2011.
Ricordo che moltissimi nel web, ma anche fuori, mi chiedevano con un ghigno sarcastico: che farai ora, che farai? Senza quel teatrino che vi facilitava il lavoro, voi satirici che farete?
Lo dicevano come ci godessero. E questi erano quelli che ti volevano bene, mica gli altri!

Non c’era ipocrisia in codesti, è solo che noi ci si gode quando si prospetta la possibilità di vedere qualcuno sbattere il culo in terra. Chiunque sia. Amico o nemico. Meglio amico, a volte.
È un tratto del nostro carattere nazionale. Un nostro modo per sentirci uniti, vicini, uguali.

Com’è andata a finire?
È andata che meno di un anno con Monti mi sono divertito più che in due con Berlusconi.
Berlusconi e i berlusconiani erano come affetti da una malattia satirica autoimmune. Erano già loro stessi satira di costume.
Credetemi, come autore satirico/umoristico è stato difficile, si rischiava sempre di finire a imballarsi fuori giri. O di risultare bacchettoni e moralisti.

Non che dopo si sia passati dal carnevale di Rio a un ricevimento all’ambasciata Danese nell’Inghilterra vittoriana.
Sì, Mario Monti ha uno stile e un’ironia che evoca quello scenario, ma lui è uno, noi siamo di più, e noi siamo quell’altri. I Fiorito, i Formigoni, i Lavitoli (plurale, sì), i Renzi (singolare, lui), i Marchionne (anche lui sì). No, ovvio, ci sono anche belle persone tra noi, e sono i più, ma non hanno dovuto ripiegare nella politica per farcela nella vita.
Quindi, pur con un lieve cambio di registro in finezza, la materia base su cui ho svignettato è rimasta la stessa.

Devo dire che il Prof. Mario m’ha intrigato da subito. L’ironia mi conquista, m’ammalia, e lui è ironico e sottile come non ricordavo forse dai tempi di Andreotti, o Luciano Salce (anche se tutti e tre hanno stili diversi).
Dice: sei tu che lo subisci così. No, ho prova che non sono solo io a incantarmi a ‘sta malìa. Oggi il Governo Monti nei sondaggi non gode di gran favore da parte degli italiani, ma lui, Mario Monti, ha indici di gradimento che neanche Hannah Montana.
Come si spiega? Si spiega col fatto che lui è lui, affascina, anche se sta portando avanti paro-paro il programma del PDL (cazzo ve lo ricordate il PDL?), comunque sia dicevo, Egli T’Affascina, T’Accìde con Style, e tu muori un po’ ammirato, e non ci sono altre chiacchiere.
In un certo senso anche Silvio Berlusconi aveva ‘sta magia, no? Poi l’hanno lavato in acqua calda…
Sempre leggere l’etichetta.

Ho adorato disegnare Berlusconi Premier, e oggi adoro disegnare Mario Monti Premier. Così come riuscii a creare il mio Silvio, non c’è voluto molto per creare il mio Mario.
Somigliano agli originali, non somigliano agli originali, fregancazzo: sono loro e non sono loro. Sublimazioni, proiezioni.
Illazioni grafiche.
Mi diverte così, e se mi diverte, è pagato.

A proposito dei tre argomenti appena citati (Monti, Berlusconi e Pagare), in questo librone qui c’è tutti e tre

The Full Monti è un diario grafico satirico. Un anno vissuto ironicamente, potrei dire. Raccoglie tutte le mie vigne pubblicate sul Post di Luca Sofri (benemerito) da settembre 2011 a settembre 2012, più un lungo off-topic che qui non vi dico. Inoltre, come nel precedente volume Post Coitum, le vigne le ho tutte telegraficamente datate e commentate per contestualizzarle, che non abbiate a dire ma di che straminchia sta parlando in questa vignetta di ottobre scorso, che non mi ricordo neanche se avevo una casa di fronte al Colosseo o ci abitavo  proprio a mia insaputa? (nel Colosseo n.d.a)

Al solito, quando rileggo le mie storielle montate su carta in un continuum, esse acquistano il valore di racconto unitario che nel web non avevano. Non è come sfogliare una serie di barzellette, ma è come leggere una storia, anzi una Storia. Ogni cosa è conseguente, ci sono interpreti, c’è una trama, ci sono i tormentoni, i colpi di scena, una cronologia significante. C’è tutto ciò che rende un libro un libro.
Oltre la carta, dico. Carta come si deve, solida, bianca, naturale, non robina patinata (m’escono le bolle solo a nominarla la patinata), vabe’, conoscete le mie fissazioni per la tipografia. Perciò duecentoquaranta pagine di qualità a colori, formato 16×30 cm che formano una bella mezzanella spessa, praticamente una mensola Lack dell’Ikea.

Dice, lo voglio!
E va’ all’Ikea.
Dice, no, lo voglio il libro!
Va bene, t’accontento: dal 31 ottobre lo trovi in libreria a soli 19 euro (ma Rizzoli in quel periodo e fino al 27 novembre, ha una promozione con sconto del 25% sui libri, quindi si fa l’affare, poi torna a prezzo pieno), oppure lo prenoti scontato già da adesso qui su Amazon.
OPPURE
come chi sa, sa, io ho sempre concordato con l’editore una tiratura di 200 copie per gli aficionados, da arricchire con uno sfizio mio e distribuire solo qui, attraverso il mio blog.
In cosa consiste questo sfizio mio? Una roba che facevo tempo fa, per lavoro, per altri, e che avevo in mente da tanto di tornare a fare per me, all’occasione.
Come dicevo è una roba per gli aficionados, quindi ne parlo nel privèe.

 

 

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Published on October 26, 2012 00:13

October 25, 2012

The Full Monti

un anno fa, circa…



Oggi, mentre scrivo queste righe, ottobre 2012, sembra trascorso davvero tanto da quei giorni di dicembre 2011.

Ricordo che moltissimi nel web, ma anche fuori, mi chiedevano con un ghigno sarcastico: che farai ora, che farai? Senza quel teatrino che vi facilitava il lavoro, voi satirici che farete?

Lo dicevano come ci godessero. E questi erano quelli che ti volevano bene, mica gli altri!


Non c’era ipocrisia in codesti, è solo che noi ci si gode quando si prospetta la possibilità di vedere qualcuno sbattere il culo in terra. Chiunque sia. Amico o nemico. Meglio amico, a volte.

È un tratto del nostro carattere nazionale. Un nostro modo per sentirci uniti, vicini, uguali.


Com’è andata a finire?

È andata che meno di un anno con Monti mi sono divertito più che in due con Berlusconi.

Berlusconi e i berlusconiani erano come affetti da una malattia satirica autoimmune. Erano già loro stessi satira di costume.

Credetemi, come autore satirico/umoristico è stato difficile, si rischiava sempre di finire a imballarsi fuori giri. O di risultare bacchettoni e moralisti.


Non che dopo si sia passati dal carnevale di Rio a un ricevimento all’ambasciata Danese nell’Inghilterra vittoriana.

Sì, Mario Monti ha uno stile e un’ironia che evoca quello scenario, ma lui è uno, noi siamo di più, e noi siamo quell’altri. I Fiorito, i Formigoni, i Lavitoli (plurale, sì), i Renzi (singolare, lui), i Marchionne (anche lui sì). No, ovvio, ci sono anche belle persone tra noi, e sono i più, ma non hanno dovuto ripiegare nella politica per farcela nella vita.

Quindi, pur con un lieve cambio di registro in finezza, la materia base su cui ho svignettato è rimasta la stessa.


Devo dire che il Prof. Mario m’ha intrigato da subito. L’ironia mi conquista, m’ammalia, e lui è ironico e sottile come non ricordavo forse dai tempi di Andreotti, o Luciano Salce (anche se tutti e tre hanno stili diversi).

Dice: sei tu che lo subisci così. No, ho prova che non sono solo io a incantarmi a ‘sta malìa. Oggi il Governo Monti nei sondaggi non gode di gran favore da parte degli italiani, ma lui, Mario Monti, ha indici di gradimento che neanche Hannah Montana.

Come si spiega? Si spiega col fatto che lui è lui, affascina, anche se sta portando avanti paro-paro il programma del PDL (cazzo ve lo ricordate il PDL?), comunque sia dicevo, Egli T’Affascina, T’Accìde con Style, e tu muori un po’ ammirato, e non ci sono altre chiacchiere.

In un certo senso anche Silvio Berlusconi aveva ‘sta magia, no? Poi l’hanno lavato in acqua calda…

Sempre leggere l’etichetta.


Ho adorato disegnare Berlusconi Premier, e oggi adoro disegnare Mario Monti Premier. Così come riuscii a creare il mio Silvio, non c’è voluto molto per creare il mio Mario.

Somigliano agli originali, non somigliano agli originali, fregancazzo: sono loro e non sono loro. Sublimazioni, proiezioni.

Illazioni grafiche.

Mi diverte così, e se mi diverte, è pagato.


A proposito dei tre argomenti appena citati (Monti, Berlusconi e Pagare), in questo librone qui c’è tutti e tre



The Full Monti è un diario grafico satirico. Un anno vissuto ironicamente, potrei dire. Raccoglie tutte le mie vigne pubblicate sul Post di Luca Sofri (benemerito) da settembre 2011 a settembre 2012, più un lungo off-topic che qui non vi dico. Inoltre, come nel precedente volume Post Coitum, le vigne le ho tutte telegraficamente datate e commentate per contestualizzarle, che non abbiate a dire ma di che straminchia sta parlando in questa vignetta di ottobre scorso, che non mi ricordo neanche se avevo una casa di fronte al Colosseo o ci abitavo  proprio a mia insaputa? (nel Colosseo n.d.a)


Al solito, quando rileggo le mie storielle montate su carta in un continuum, esse acquistano il valore di racconto unitario che nel web non avevano. Non è come sfogliare una serie di barzellette, ma è come leggere una storia, anzi una Storia. Ogni cosa è conseguente, ci sono interpreti, c’è una trama, ci sono i tormentoni, i colpi di scena, una cronologia significante. C’è tutto ciò che rende un libro un libro.

Oltre la carta, dico. Carta come si deve, solida, bianca, naturale, non robina patinata (m’escono le bolle solo a nominarla la patinata), vabe’, conoscete le mie fissazioni per la tipografia. Perciò duecentoquaranta pagine di qualità a colori, formato 16×30 cm che formano una bella mezzanella spessa, praticamente una mensola Lack dell’Ikea.


Dice, lo voglio!

E va’ all’Ikea.

Dice, no, lo voglio il libro!

Va bene, t’accontento: dal 31 ottobre lo trovi in libreria a soli 19 euro (ma Rizzoli in quel periodo e fino al 27 novembre, ha una promozione con sconto del 25% sui libri, quindi si fa l’affare, poi torna a prezzo pieno), oppure lo prenoti scontato già da adesso qui su Amazon.

OPPURE

come chi sa, sa, io ho sempre concordato con l’editore una tiratura di 200 copie per gli aficionados, da arricchire con uno sfizio mio e distribuire solo qui, attraverso il mio blog.

In cosa consiste questo sfizio mio? Una roba che facevo tempo fa, per lavoro, per altri, e che avevo in mente da tanto di tornare a fare per me, all’occasione.

Come dicevo è una roba per gli aficionados, quindi ne parlo nel privèe.


 


 

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Published on October 25, 2012 23:13

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