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Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco.
Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei suoi genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua “famiglia acquisita” per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro video­game preferito.
Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna.
Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra.
Si aprono per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore…

783 pages, Hardcover

First published January 1, 2006

134 people are currently reading
1725 people want to read

About the author

Cecilia Randall

23 books318 followers
Sono nata a Modena e cresciuta a "pane, libri e fumetti". Adoro i romanzi e il cinema d'avventura in tutte le accezioni possibili, dal fantasy al mystery e alla fantascienza. Allo stesso modo, amo i fumetti e i cartoni animati, l'Archeologia, la Storia e i giochi di ruolo. Non viaggio mai senza avere con me il necessario per disegnare e quando mi trovo in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerco è la libreria più vicina.

Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.

Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.

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1,299 (44%)
4 stars
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459 (15%)
2 stars
99 (3%)
1 star
46 (1%)
Displaying 1 - 30 of 223 reviews
Profile Image for Debora M | Nasreen.
591 reviews67 followers
May 8, 2011
Iniziato e finito in circa quattro giorni.
Ammetto che è qualcosa di strabiliante per chi, come la sottoscritta, spesso non riesce proprio a mandare giù i romanzi a sfondo storico.

Dobbiamo ammettere che di fantasy, Hyperverusm, ha poco. L'espediente del videogioco per lanciare un gruppo di ragazzi nel passato/futuro è già stato usato, molte volte aggiungerei.

Ma Cecilia Randall non si ferma a questo, la sua storia prende vita e si articola nel passato con una precisione incredibile. Non ci sono fili sciolti ed anche gli elementi apparentemente insignificante finiscono nel giro di 50 pagine per rappresentare un elemento di svolta assolutamente essenziale. Fin dalla prima comincia a buttare le basi per il finale, assolutamente ingegnoso.

Nonostante sia un bel malloppo ammetto di non aver mai faticato ad andare avanti, ero curiosa, volevo sapere come sarebbe andarata a finire.

Ian è un personaggio veramente ben costruito, decisamente. Molti l'hanno criticato affermando che 'nessun 22enne avrebbe mai agito in quel modo". Forse nessuno si è mai fermato a riflettere sul perchè esiste una così grande differenza fra Daniel e Ian, ad esempio. Ian ha perso i genitori, è stato aiutato dalla famiglia di Daniel ma in un modo o in un altro ha tentato di tirare avanti da solo, è cresciuto. Su questo sfondo posso accettare e comprendo con più naturalezza la maturità intrinseca nel personaggio. Il senso di responabilità e di protezione verso i più piccoli.

la storia non è fatta di 'eroi' innaturalmente forti e combattivi. E' fatta di ragazzi spaventati che hanno faticato per adattarsi al nuovo mondo in cui erano finiti. Tutti e non solo Carl con il suo essere vigliacco.

Come ho già detto ho apprezzato la continua consapevolazza di Ian che, aiutato dai suoi studi, è riuscito in qualche modo (anche sbagliando) a tenere in salvo la propria famiglia. La crescita e maturazione di Daniel che alla fine 'diventa' uomo. L'esuberanza del fratellino tredicenne che sfoggia la sua innocenza ma anche la sua maturità, per quanto sia, nei momenti del bisogno. L'ingegno di Jodie... E perfino Donna.

Non mi sono semrbati troppo irrieali, i discorsi diretti sono assolutamente ben scritti. Il lettore riesc a percepire la differenza fra i discorsi degli americani e quelli avvenuti con i francesi nobili, ad esempio.

E perfino il finale, che era apparso deciso fin da metà libro si rivela un colpo di scena, forse prevedibile (per chi avesse, barando, letto la trama del secono libro ^^') ma assolutamente affasciante. Ho sofferto con Ian, sinceramente, anche se dentro di me ho tirato un piccolo sospiro di sollievo, non riuscivo davvero ad accettare quel finale così semplicistico. Brava Randall!

Personalmente non comprendo sul serio tutto questo accanimento verso questa scrittrice italiana che è riuscita a creare, per ora, un opera assolutamente affasciante semplicemente affermando ''E' simile a Timeline''. Non lo accetto visto che i 2/3 dei urban fantasy che attualmente circolano sul mercato, di orgine americana, sono quasi sempre simili a qualche altro libro. Praticamente tutti.

Preferisco analizzare l'opera in quanto tale e, a parte l'espediente utilizzato del vidiogame, l'ho trovato assolutamente coinvolgente ed affasciante.


Articolo completo qua: http://sognandoleggendo.net/blog/?p=525
Profile Image for gio.
950 reviews377 followers
July 16, 2024
3.5

Profile Image for Elena.
Author 3 books38 followers
July 25, 2017
Ma che bella questa serie tutta italiana!!
La Randall ha messo insieme storia e fantasia! Leggerlo mi ha ricordato spesso Outlander per i viaggi nel tempo.
Dalla trama pensavo che il protagonista principale sarebbe stato Daniel ma quando ho visto che invece era Ian sono rimasta piacevolmente sorpresa! Non vedo l'ora di leggere il seguito perché un finale così ti dice: "continua a leggermi subito nel prossimo libro!!" e ho intenzione di farlo tra non molto!
Bello, bello e bello! Sono curiosa di leggere anche gli altri libri di questa autrice!
Profile Image for Werehare.
748 reviews29 followers
January 22, 2013
4/10

Ultimamente mi sono capitati tra le mani diversi libri come Hyperversum: tomi che in prima battuta avevo snobbato basandomi su impressioni superficiali, ma che ho in seguito riconsiderato per via delle impressioni anche molto positive di amici, conoscenti o semplicemente persone con un certo grado di affidabilità quanto a pareri letterari.
Bando alla modestia: avevo ragione io. Hyperversum non è brutto quanto temevo, ma abbastanza insignificante da rientrare nella fascia di voto che sospettavo, ovvero poco sotto la sufficienza. Il difetto più significativo l’avevo perfino indovinato a una prima occhiata: una buona metà delle parole del volume (come nel 90 per cento dei casi, quando si parla di volumi che superano le 400 pagine) sono inutile “bla bla bla” che fa volume e basta, senza aggiungere nulla alla narrazione.
Un esempio lampante è la frase: “«Avete chiuso il gas? Dimenticato nulla?» domandò, rivolgendogli per scherzo le domande classiche che i viaggiatori si fanno prima di partire per le vacanze. “ Ora, da “rivolgendogli” in poi la frase è perfettamente INUTILE: l’autrice sembra prendermi per scema spiegandomi una cosa che so già, che i personaggi conoscono benissimo e così qualsiasi altro lettore con un cervello nel cranio e più di dieci minuti di esperienza in questo mondo. E questa è la norma, perché la Randall ha la logorrea facile: ogni sentimento e ogni parola vengono spiegati per filo e per segno, ogni pensiero viene ribadito cinque volte, ogni minima espressione di ogni personaggio viene eviscerata con cinque o sei righe di interpretazione psicologica. Per rubare le parole a un commento veramente azzeccato che ho letto in questa stessa scheda, sembra che tutti siano per tutti un libro aperto – cosa che nella realtà non avviene quasi mai, con conseguente calo della verosimiglianza. I caratteri dei personaggi vengono mostrati attraverso le loro azioni e poi illustrati didascalicamente dai loro compagni, quasi l’autrice pensasse che io lettore non sia in grado di interpretare da solo le azioni dei personaggi. Il risultato è una lettura noiosa, pesante, che diluisce le poche cose interessanti in un mare di informazioni ridondanti.
Un secondo difetto è il fatto che la Randall ha copiato di peso punti significativi della propria storia da Timeline di Michael Crichton: il giovane storico prestante che si diletta di scherma medioevale e altre amenità in costume, il viaggio nel tempo fino all’alto medioevo, la fanciulla di nobile lignaggio che – travestita opportunamente – inciampa loro addosso entro dieci minuti dallo sbarco nel passato, salva loro la pellaccia e poi si rivela per quello che è, l’Ammore perché sì con il prestante storico di cui sopra, lo storico che partecipa a un torneo medievale e straccia tutti, lo storico che entra nella nobiltà, lo storico che decide di restare nel passato… le analogie sono significative e mi risulta difficile credere che la Randall le abbia imbroccate tutte senza mai aver letto Crichton; nondimeno, il fatto che lo abbia letto e poi lo abbia scopiazzato non depone certo a suo favore. Durante tutta la lettura ho avuto una fastidiosa sensazione di deja-vu.
Anche la scrittura in sé non è sempre buona: il PoV saltella come un coniglietto felice di testa in testa, e spesso ho dovuto rileggere un paio di frasi prima di realizzare che non capivo cosa stava succedendo perché il personaggio-punto di vista era cambiato; spesso ci si imbatte in perle della sciatteria come “piangere tutte le proprie lacrime” e altre frasi fatte del genere, che piazzate rigorosamente nei momenti di tensione ammosciano tutta la suspense con la fiera delle banalità (le frasi d’amore poi sono il peggio del peggio); i duelli sono troppo spesso raccontati confusamente, un mulinare di spade e cadere di nemici nel tipico modo in cui chi non capisce niente di duelli vuole risolvere una scena che non sa come rendere. E’ un peccato, perché in altri punti l’autrice dà prova di riuscire a mostrare bene quello che vuole.
I personaggi non hanno veramente niente da dire: Ian, il vero protagonista, è la copia scipita dell’André di Timeline e tutta la sua caratterizzazione finisce qui; Daniel è una copia in piccolo di Ian, e si differenzia dai comprimari solo perché gli viene rifilata una manciata di punti Destrezza che gli consente di ottenere un ruolo nella storia... al fianco di Ian, ovviamente. Isabeau è la più classica delle donne-angelo, un manichino dagli occhioni di cerbiatta che esiste solo per far innamorare... esatto, Ian. Martin, Donna e Jodie sono tre macchiette, parlano tutti e tre con la stessa voce e pensano tutti e tre con lo stesso cervello; in più non hanno nemmeno un ruolo determinante nella storia, tant’è che non compaiono se non in scene nelle quali, guarda un po’ che novità, potrebbero essere d’aiuto ai piani di Ian. La vita di Jodie o di Martin distanti da Daniel, l’amicizia di Jodie con Isabeau (tra il “perché sì” e il “siamo amichette, volemosebbene” della terza elementare), Donna in convento avrebbero potuto essere dei temi interessanti e ricchi di spunti da mostrare per sfaccettare questi personaggi e dare loro la personalità che non hanno, ma l’autrice ha preferito ricordarci che “Hai chiuso il gas?” si chiede a qualcuno in partenza per le vacanze... degli altri personaggi non vale la pena di parlare, nonostante i loro ruoli spesso importanti sono caratterizzati ancora meno di quelli sopraccitati. In generale tutti i personaggi hanno la stessa voce e pensano con la stessa testa (eccezion fatta per i cattivi e per il vigliacco che prendono le idee dei Buoni e le ribaltano sistematicamente), tutti sono onesti e Bbbuoni e solidali e al momento opportuno trasuderanno Veri Valori ed Eroismo da ogni poro, in un crescendo di Garystuismo – i pivelli del ventesimo secolo che stracciano nel torneo cavalieri esperti, conquistano la fiducia imperitura di numerosi feudatari, offrono contributi determinanti alla guerra, salvano vite a destra e a manca, entrano nelle grazie del re eccetera eccetera -, attraverso una serie di colpi di scena telefonatissimi per culminare in un finale stucchevole e per gran parte prevedibile, con tutti interi e felici contro ogni ragionevole pronostico. Interessante anche notare come tutti i ruoli significativi siano impegnati da uomini: va bene rispettare la mentalità medioevale, ma anche le ragazze moderne (che non hanno remore morali di alcun tipo) non fanno in sostanza nulla per tutto il corso della storia, tranne cambiarsi d’abito e impallidire e frignare e preoccuparsi per chiunque.
Non mancano comunque i lati positivi: la Randall si è impegnata per ricostruire in modo realistico la vita medioevale e questo si avverte, anche troppo in certi punti che sconfinano nel documentario; le linee principali della trama reggono, senza buchi logici di cui mi sia accorta o cantonate marchiane; in diversi passaggi la scrittura è discreta e scorrevole, la scena della battaglia finale è nitida nelle sue linee generali. Il che è comunque di più di quel che si può ottenere dall'80% dei suoi colleghi esordienti italiani editi, ma non basta ancora per rendere Hyperversum un buon libro.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Fonch.
452 reviews374 followers
February 10, 2023
Ladies and gentlemen this is a special criticism so in this case it will be done the other way around. Instead of writing the review first on my Instagram account it will first be written on my Facebook account, and then I will pass the text in Spanish, and in Italian to my Instagram account in attention to Signora Cecilia Randall. https://www.goodreads.com/author/show....
It is difficult to write a review of such a dense book, and with so many things to say. So, I don't know where to start. The first thing, that I must confess mea culpa. I started reading this book in November of last year, but I postponed my reading, so as not to make it coincide with the book "Trapped in Eyrinn" by Jorge Sáez Criado https://www.goodreads.com/book/show/6.... A humble servant had the feeling that the Signora Randall would continue the brilliant tradition of last year's Italian writers, who did fantastically well on this list were included names like Giovanni Papini https://www.goodreads.com/author/show..., Curzio Malaparte https://www.goodreads.com/author/show... (although this year has disappointed us relatively with "Fughe in prigione" https://www.goodreads.com/book/show/6... ) , Giuseppe Tommassi di Lampedussa https://www.goodreads.com/author/show..., Alberto Moravia https://www.goodreads.com/author/show... (it was my guilty pleasure last year. That was very strongly discouraged to those who for objections of any kind are against the erotic genre)), and Alessandro Manzoni https://www.goodreads.com/author/show... (despite the author's Hispanophobia, and his illuminist sympathies), and I was not wrong, although I had my doubts.
One of the reasons why I'm going to put the note that I'm finally going to put is to empathize with many of the situations lived by the characters especially with Ian Maykraas (much less with Daniel Freeland), who is a historian as a server, also as a server while I was playing video games in my case to the Neverwinternights saga https://www.goodreads.com/book/show/7... (although I enjoyed it very much. The game became somewhat long, and is very bitter, and cruel) was immersed in his Doctoral Thesis, although I in the Previous State the Thesis. Personally I am not the son of a soldier, and the change of era made my father decide that I would not do military service, although I would have liked to do it very much (a servant has always felt great sympathy for the military). Another reason for not doing military service was my high diopters. I have a very high myopia, but I have always liked military life very much. I think, it was said, when I wrote my review of Ernest Cline Cline's Ready Player One https://www.goodreads.com/review/show... (I also fell in love playing a computer game, and not a character, but a person of flesh, and blood, although the thing went bad, and it was entirely my fault). I said that my only love affair had taken place in 2006, but I think my first love experience was playing another game in the Bioware series specifically Baldurs Gates II Shadows of Amn https://www.goodreads.com/book/show/5... https://www.goodreads.com/series/4190... (it's true that Neverwinternights changed my life), but my favorite video game is Baldurs Gates II Shadows of Amn to which I already paid tribute in Goodreads https://www.goodreads.com/review/show.... At that time I was in 2002 (I was studying history), and every weekend I played video games, and holidays. I think I told you that I didn't go to an anniversary dinner with my schoolmates (which is what I like most in the world to meet my old schoolmates), because I wanted to finish the quest of Arnise Castle. In Baldurs Gates II Shadows of Amn there was the possibility of having several romances with some female characters, and men, then Neera, Rasaad, Dorn, and Hexat got in, but it was no longer the same. But at that time I thought, that you could only have a romance with a single character with Jaheira the half-elf Druid-Warrior (it's funny, because also in Neverwinter Nights I fell in love with the player who controlled a character similar to Jaheira, although in this case it was a half-elf druid, who would end up marrying my character in eternam), And this was my first love story. If your character was female at that time the only male romance character was Anomen Delryn (I also did not know at that time, that there could be romance with Anomen, but I could have had it, because Baldurs Gates I, I only spent it with a female character a semi-elf warrior) (if Jaheira was the character I loved the most. Instead, Anomen Delryn was my favorite character in Baldurs Gates II Shadows of Amn, and what fascinated me about Anomen was not its virtues, but its flaws.) That game was so well done, that I thought the characters were real (beings of flesh, and bone as happened to the protagonists of Hyperversum). It all seemed so real. This is what it made me think while reading Hyperversum. What would have happened to me if I had been stuck in Baldurs Gates II Shadows of Amn, if it had happened to me like Daniel, Ian Maykraas, Martin, Jodie, Donna, or Carl White?). In fact, this is what led Michael Ende to write his masterpiece "The Neverending Story" https://www.goodreads.com/book/show/2.... The idea was this a character, who was trapped in a book (in this case Bastián Baltasar Bux, who along with Nobita Nobi https://www.goodreads.com/series/8199... has been one of the characters with whom I have identified the most). As in the novel "Trapped in Eyrinn" by my friend Jorge Sáez Criado, people were trapped in a computer game, specifically role-playing, and it was impossible to escape alive, and something similar happens in the wonderful Brave Story by Miyuki Miyabe https://www.goodreads.com/book/show/1... https://www.goodreads.com/author/show... (which has turned into novels some famous video games, such as El castillo de Ico https://www.goodreads.com/book/show/9..., I already talked about the difficulty of adapting a video game to cinema, television, comics, or paper so celebrated the success of Last of Us series, which is liking my friend the youtuber Quillo Barrios. I can't tell you much, because I retired from video games in 2007.)
Apart from this, Cecilia Randall's novel captivated me for its excellent beginning with Daniel Freeland trying to steal a jewel in thirteenth-century Germany (rather Holy Roman Empire), run by Emperor Otto IV of Brunswick, which will also appear in this novel. I must say that I am also passionate about the Middle Ages, and the German Modern Age. In fact, I chose those subjects, which could not be taken in History, but in Germanic Philology, as subjects of Free Configuration (I refer to Medieval Germanic Course, and Modern History of Germany, renouncing to study Germanic Mythology something that I regretted, although years later I would attend that subject as a listener, but it did not appear in my curriculum). So like Daniel I felt at home. In fact, Hyperversum seemed like a great idea to learn history thanks to a role-playing game (I wish something similar could be done). The way to introduce Ian to the story is also very successful. At first I was surprised that the protagonists were not Italians, but Americans, but Cecilia Randall left nothing to chance, and in this case it was necessary that the protagonists of this novel were Americans, so that no one suspected their origin. It should be remembered that Lactantius https://www.goodreads.com/author/show... did not believe that there were lands beyond the seas (no one held the fallacy that the Earth was flat). On the other hand, St. Augustine https://www.goodreads.com/author/show... https://www.goodreads.com/book/show/2... was agnostic believed that they could exist, but that it was impossible for them to be inhabited. It was therefore impossible for medieval people to know where Ian and his friends came from.
The author has confessed, that apart from the story the influences to write this novel were "Ivanhoe" by Sir. Walter Scott https://www.goodreads.com/book/show/6... https://www.goodreads.com/author/show..., the books, and films of Robin Hood https://www.goodreads.com/book/show/9..., and the stories Arthurians https://www.goodreads.com/genres/arth... (in fact, the author has recently published her own Arthurian worldview in her novel Artia di Camelot https://www.goodreads.com/book/show/6.... It will be very interesting, if any is published in Spanish to compare it with the novel of his compatriot "The Last Legion" by Valerio Massimo Manfredi https://www.goodreads.com/book/show/6... . Now I'm going to tell me what it reminded me of when Ian, Daniel, his brother Martin, Jodie (Daniel's girlfriend), Donna, and Carl start playing Hyperversum, and during a thunderclap they get stuck it made me think of many books, which I have read. I'm going to start with something that's not a book. The series of drawings Dragons, and Dungeons https://www.goodreads.com/book/show/1..., which paid homage to the role-playing games created by Gary Gygax https://www.goodreads.com/author/show..., where a group of children were trapped in an attraction, and ended up in a magical world. Already in the field of literature he reminded me of "A Yankee in the Court of King Arthur" by Mark Twain https://www.goodreads.com/book/show/1..., it also reminded me of "Crusades in Jeans" by Thea Beckman https://www.goodreads.com/book/show/3... (a book, which I read as required reading in First B.U.P. where a 14-year-old boy Dolf Hefting had to guide some boys, who later turns out to be the members of the second children's crusade, which did not end so badly), also reminded me of Michael Chrichton's "Timeline" https://www.goodreads.com/book/show/7... (in fact, this seemed to me an improved version of it), and one of the Marek characters reminded me a lot of Ian Maykraas. The only difference is that Chrichton's novel was set a hundred years later in the 100 Years' War, telling the confrontation between Charny, and Archpriest Arnault Cervoli (who was then not so bad, as the sources said). It also bore a resemblance to Chrichton's novel in that the English were the bad guys again, as in Joan Arc's time https://www.goodreads.com/book/show/3... when they were known for their brutality, and the use of blasphemies. So much so that they were known as the Godamn. I haven't had the chance, but it also reminded me a bit of Guy Gavriel Kay's "Tigana" https://www.goodreads.com/book/show/1.... However, I have to be honest in my opinion the Signora Randall has improved the novels, which I have quoted. Another saga that has those airs is Outlander by Diana Gabaldón https://www.goodreads.com/series/4394..., and my friend Marta Luján (whom I recommend) wrote a fantastic novel called "El ladrón de reflexes" https://www.goodreads.com/book/show/4... where there is time travel, and a parallel world, which is a real uchrony. As you can see, I am a great lover of novels with time travel. There is no need to quote H.G. Wells Time Machine https://www.goodreads.com/book/show/2... . I must tell you an anecdote Professor https://www.goodreads.com/author/show..., and I strengthened relationship, when he proposed a scientific problem (I recommend his blog Divulciencia https://www.goodreads.com/group/show/..., he is also passionate about the Arthurian world).
In this case to survive will require Ian's historical knowledge, and his physical strength. About at first when they are in Flanders (ruled by a vassal of King John Ferrand of Flanders. The story of Arthur of Brittany https://www.goodreads.com/book/show/7... ) is also told here, and they have to face Jerome de Derongale the sheriff. In addition, the romance between Isabeau (very suggestive name since it is also the name of Lady Falcon https://www.goodreads.com/book/show/5... ) can remind us of Scottie's romance with Madeleine in Vertigo https://www.goodreads.com/book/show/1.... The romance between the character of the present, and the past is very successful. The novel does not seem childish to me at all. The characters, especially Daniel, and Ian have a very strong existential charge, and live with anguish, and fear throughout the novel (in fact both Ian and Daniel have unchildish, and very strong discussions). Even when good things happen to them, such as when he has that feud-vassal ceremony with Guillaume de Ponthieu, or when like Rudolf de Rasendyll https://www.goodreads.com/book/show/2... , so as not to change history, like the characters in "The Time Patrol" by Poul Anderson https://www.goodreads.com/book/show/2... It has to take on another role. Because history says that the two Ponthieu have to fight in the battle of Bouvines (perhaps one of the most decisive battles in history, and that decided the fate of France, Germany, and England at that time. Without Bouvines France would not be what it is today.) This a priori is good, because it is supposed to bring Ian closer to his love, but not everything is so easy. I was struck by that existential burden, that anxiety, almost Kierkegaardian anguish https://www.goodreads.com/author/show... , or Waltariana https://www.goodreads.com/author/show.... The tournament is also very successful (it is much better than Timeline, and more epic), and the descriptions of historical figures such as Philip II Augustus, Grandpree, Sancerre, or Guillaume de Ponthieu himself (right hand of Philip II Augustus), which is very credible. There are some that I did not like, there were times when I did not like Daniel. It was easier to empathize with Ian, with whom I shared a similar worldview of life. I didn't like his comments against the monks, and against the Pope when he rescues Donna. As for Frederick II Hohestaufen I believe that the author and I disagree in this case. Carl was a character, who could have been more interesting, and used his knowledge to try to change the story to his own advantage. In fact, he could have been the big villain, alongside Derongale. But its evolution is somewhat disappointing. On the other hand, Donna's evolution, and its final decision. The battle of Bouvines is very well described, and the ending very successful since, it reminds me of the novels of John Carter https://www.goodreads.com/series/4394... with a character trapped in an era, which he does not want, and of which he is suspected. Even he has doubts about whether what he has experienced was real, or a dream. This novel is the beginning of a trilogy. I consider reading the second novel entitled "The Lion's Months", but I do not know if I will read the third https://www.goodreads.com/series/6870... , because I am afraid of where the story can go when dealing with the Cathar theme, and I am a very fervent Catholic. However, to Caesar what is Caesar's. My grade is (5/5) PS. If she is going to write a fourth part she could put the author fighting in the battle of Lignica against the Mongols in 1241. After all, although it is insinuated, the Holy Roman Empire has not been explored, and it would be a good opportunity to know the Middle Ages of Eastern Europe, and I would also like to see the most mature characters, and in a situation in which they cannot win, because from what I see the protagonists always have the wind in their favor. It would be interesting to see them in a situation where the goal is not to win, but to lose as worthily as possible, and try to survive.

Profile Image for Lys.
423 reviews79 followers
December 20, 2014
Inizio da due stelline, punte da quattro, media da un tre abbondante: tutto sommato Hyperversum mi è piaciuto molto (specie nella seconda metà), ma avrei preferito se la sensazione di trovarmi nel bel mezzo di una puntata di C'era una volta l'uomo fosse sparita un po' prima.

Al di là di tutto, tolte alcune domande insistenti che hanno continuato a ronzarmi in testa fino alla fine (come fa Ian ad essere così forte e resistente? Perché mai dare a un gruppo di sconosciuti tanta fiducia?), una buona lettura. Tirerò fuori dalla libreria anche il secondo volume prossimamente.

Profile Image for Maria Teresa.
908 reviews163 followers
April 27, 2017
La reseña completa en http://inthenevernever.blogspot.com.e...

“Había estudiado el Medievo durante años, pero nunca había imaginado tener que vivir en él; ahora, en cambio, se veía obligado a confrontar sus estudios con la realidad”.

Imaginen pasar de estar en la comodidad de tu casa, jugando a un videojuego junto a tus amigos en el que pretendes ser un caballero, una dama, o un ladrón en el Medioevo que debe cumplir una misión, a estar literalmente en medio de la Francia del siglo XIII. Verte arrastrado repentinamente sin entender muy bien cómo al escenario de tus aventuras, a un país en conflicto con todos sus peligros, pero sin la posibilidad de un par de vidas extras. Bienvenidos a Los días del Halcón, la primera entrega de la trilogía Los archivos del tiempo de Cecilia Randall.
Profile Image for Eirion.
586 reviews4 followers
May 9, 2013
System loaded. Game ready.
Ok, le prime 50 pagine ricordano spaventosamente Timeline (nel mio caso il film, perchè il libro non l'ho letto). Spaventosamente perchè la trama fin lì è quasi identica, a parte il gioco di ruolo.
Ma poi! Ma poi!
Preparatevi a mille avventure mozzafiato, paladini straordinari, cacce, amori, guerre, monasteri, incendi, sceriffi cattivi. C'è anche un torneo che è emozionante quanto le migliori partite di Quidditch.
C'è tutto. Tutto quello che serve per creare un buon fantasy dal quale è impossibile staccarsi.
Perchè piove a secchiate, altrimenti sarei già corsa in biblioteca, a un minuto dalla fine del primo volume, a prendere il secondo..
Profile Image for Outis.
389 reviews67 followers
October 23, 2022
Era da parecchio tempo che volevo provare a leggere un libro di Cecilia Randall e sono partita con il suo primo romanzo. Il libro ha qualche ingenuità, per esempio i protagonisti sono più capaci di fare le cose di persone che si sono allenate tutta la vita per farle (no, qualche lezione di tiro con l'arco non credo ti rendano più abile di un vero arciere medievale). Comunque, il libro si legge molto bene e le sue quasi ottocento pagine scorrono senza che mi sia mai annoiata. Il contesto storico è ben gestito e si percepisce l'amore della scrittrice per l'epoca. Sicuramente continuerò la serie e sicuramente proverò anche le altre saghe della Randall.
Profile Image for Ale tra i libri.
51 reviews2 followers
July 28, 2022
Meraviglioso.

Uno dei libri più belli che abbia mai letto, sono tante pagine ma vi immergerete così profondamente nella storia di Daniel, Ian e tutti gli altri, che neanche vi accorgerete della lunghezza del libro!

Inoltre se amate il medioevo è il libro perfetto perchè anche se in modo leggero, ci si trova davvero lì con la mente!
Profile Image for Vania Russo.
Author 28 books18 followers
July 16, 2025
Ho voluto provare, e ora so che mi attirerò qualche occhiataccia… ma sono sempre più perplessa davanti ai gusti editoriali del momento. Hyperverum non è scritto male, intrattiene, fa passare il tempo, fa quello che ci aspetta da un prodotto così, un po’ come una puntata riuscita di una serie TV pop. Un po’ Jumanji, un po’ Timeline, un po’ Non ci resta che piangere… un po’ tutto e un po’ niente. Un frullato narrativo. Strappiamoci le lacrime, straziamoci di emozioni. E via. Attenzione solo che non manchi il cliffhanger, e che l’arco di crescita sia in orario, sennò la serialità non scatta. Le stagioni, le stagioni. È la misura del consenso.
Non lo consiglierei a chi cerca profondità e letture memorabili, ecco.
Profile Image for Felixthecat_974.
12 reviews8 followers
November 20, 2010
Quando ho chiuso il libro mi è venuta in mente la famosa scena del Marchese del Grillo in cui il nobile romano trovandosi davanti il povero ebanista, Aronne Piperno, che gli ha portato il “conticino” per farsi pagare alcuni lavori effettuati gli dice: “...bella a buasserie, bello l'armadio, belle e’ cassapanche... bello, bello, bello tutto... bravo... grazie... adesso te ne poi pure anna'...”

Ecco. La mia reazione non è stata come quella del Marchese Onofrio del Grillo, ma ci siamo vicini, “Bella l’idea, bella la storia, bella l’ambientazione…Però… C’è un però…” Quello che non mi convince, l’anello debole della catena forgiata dalla Randall è la caratterizzazione dei personaggi. Troppo monolitici, troppo fedeli a sé stessi. Non hanno sfumature, ambiguità. Sono tutti o buoni o cattivi. O cavalieri senza macchia e senza paura oppure cattivi dall’animo nero che sono quasi costretti a fare del male solo perché glielo impone il loro ruolo.

E poi non è possibile che alla fine vada sempre tutto bene!!! Se lo stesso libro fosse stato scritto da Martin non credo che sarebbero sopravvissuti in molti. La Randall più di una volta fa dire ai suoi personaggi di essere in un mondo pieno di pericoli in cui ogni errore viene pagato a caro prezzo. Ok questa è la teoria, e la pratica? Da migliorare! (4 stelline invece di 3 per l’idea di base del romanzo).
Profile Image for Emanuela.
13 reviews
December 30, 2014
L'impavido Ian ha tentato di difendere una fanciulla e lo sfrontato amico Daniel subendosi poi le frustate che spettavano a lui, avevo l'angoscia di sapere se tutto si sarebbe risolto per il meglio....ho sofferto con i personaggi....e questo credo che solo un buon libro possa farlo.
le stelline sono diventate 5...eh sì....un gran bel libro, scritto semplicemente ma con una trama avvincente e con le descrizioni dei luoghi e le caratterizzazioni dei personaggi, a mio avviso, davvero realistiche. Sarò ripetitiva ma nel leggerlo la sensazione era di essere assieme a Ian e Daniel e i suoi compagni di avventura.
Profile Image for alessiaKosmos.
35 reviews
May 4, 2019
BELLO BELLO.

Questa storia prende bene fin dall'inizio, e se si è un minimo appassionati di storia o del genere storico la narrazione si percepisce fluida ed interessante. La caratterizzazione dei personaggi per come è portata nella scrittura non mi fa impazzire, ciò nonostante bisogna considerare che la densità di particolari degli eventi storici costringe ad incastrare le abilità e le caratteristiche con gli eventi storici e le complicazioni della trama; il che è fatto con precisione e senza forzature. Penso però che il punto di forza di quest'opera sia l'accostamento della storia e dei suoi particolari con l'avventura, l'emozione e l'empatia umana.
Profile Image for Alessia Meka.
Author 1 book33 followers
January 16, 2020
Vabe ragazziiiiii!!! Ma di che parliamo?? Adorooooo!!! ❤️ ❤️ ❤️
Profile Image for Silvy Herondale.
600 reviews104 followers
September 30, 2020
Recuperato in audiobook dopo un'eternità passata in WL! Adorato, ma non avevo dubbi <3
Profile Image for mauro benedetto.
21 reviews4 followers
January 2, 2023
"Voleva restare solo. Rimanere in silenzio con quell'inferno che gli tormentava la mente e il cuore."
"Hyperversum" di Cecilia Randall (che per altro è un'autrice italiana) è un romanzo fantasy come non ne avevo mai letti. La storia comincia quando sei ragazzi dai 13 ai 20 anni decidono di giocare insieme ad un videogioco storico ambientato nel Medioevo, Hyperversum. Tuttavia qualcosa va storto e i ragazzi si ritrovano catapultati in Fiandra nel duecento, nel mezzo ad una guerra mitica tra Inghilterra e Francia.
Avevo altissime aspettative e posso felicemente dire che "Hyperversum" di Cecilia Randall le ha colmate. Tuttavia non è diventato uno dei miei libri preferiti, come speravo potesse accadere per via di diversi motivi.
Primo fra tutti, il ritmo di lettura. Ho fatto una fatica immensa a superare le prime 300/350 pagine e parlando con altri lettori ho capito di non essere stato l'unico a riscontrare questa lentezza. Allo stesso tempo bisogna ricordare che il romanzo è praticamente un high fantasy, quindi ci vuole del tempo per introdurre il world-building e i personaggi.
A proposito di questi ultimi, trovo che siano stati caratterizzati molto bene e per questo è stato davvero semplice empatizzare con essi nelle situazioni drammatiche, che sono davvero molto presenti nelle ultime 300 pagine circa.
Consiglio assolutamente questo libro a chi cerca un romanzo fantasy ambientato nel Medioevo dove è presente del romance ma non in maniera troppo pesante e adrenalinico, infatti in certi punti della storia mi sono ritrovato a praticamente tremare dall'adrenalina.
Di certo questa storia non si adatta invece a chi vuole una storia leggere e dal ritmo veloce, essendo il libro un mattone di oltre 700 pagine.
Profile Image for Damiana.
384 reviews
August 5, 2016
Ho comprato questo romanzo al mercatino dell'usato, su consiglio di un'amica conosciuta su Twitter e niente... Me ne sono innamorata! E' straordinario!!!
Hyperversum è il primo di tre volumi che compongono la saga (se si esclude Hyperversum Next, uscito quest'anno) che vede i protagonisti, amanti del videogioco Hyperversum, essere catapultati nel Medioevo insieme ai loro amici, alle prese con la difficile realtà dell'epoca. Il romanzo (la cui autrice io pensavo fosse inglese o americana e invece è italianissima, ops...) ha una trama ben costruita, dalla narrazione scorrevole, ricca di colpi di scena a volte anche inattesi, sullo sfondo di un Medioevo ben ricostruito: i castelli, i luoghi, gli usi e i costumi dell'epoca sono ricreati con attenzione ma senza essere noiosi, così che il lettore, senza perdere il filo della storia, possa apprendere con facilità. Anche i personaggi sono molto belli e ben tratteggiati. Insomma, non si può dare un voto inferiore alle 5 stelle!
Profile Image for Debora.
38 reviews
February 23, 2022
La storia è molto bella e scorrevole, trovo sia un bellissimo fantasy/storico e i personaggi sono caratterizzati molto bene
Profile Image for Sanny☆.
72 reviews
December 29, 2024
me lo lei por el rollo chulo de viajar al pasado a traves de un juego y oye ps ha estado guay en! es sencillote en algunos aspectos como la trama y personajes pero lo compensa mucho con lo bien ambientado que esta. Se nota telisima que la autora se ha documentado en la edad media y lo ha descrito bastante bien !!

lo que me ha tirado pa tras muchisimo son los personajes porque literalmente solo dos estaban desarrollados 😭 y uno no mucho. Ni siquiera se veia que tuvieran mucha personalidad la verdad... encima los dialogos cuando hablaban moderno eran lo peor??? No se si es cosa de la autora o que ha llegado traducido fatal pero me sacaba telisima de contexto.

Una cosa que me ha encantado es EL YEARNING y el angst!! viva un buen yearning medieval ostia !!! el romance del prota con la Isabeu ha sido lindisimo y me ha dado momentos mu lindos ♡

Y bueno el final ha sido una pata en el pecho asi que tengo que darle a los otros dos libros que necesito que todo se arregle 😩
Profile Image for Lesincele.
1,152 reviews124 followers
April 26, 2017
Una historia de viajes en el tiempo que nos traslada a Francia en pleno siglo XIII en plena guerra entre Francia e Inglaterra. Me ha encantado lo bien tratada que estaba la ambientación (aunque con ligeras desviaciones para poder unir la historia con la fantasía). Pero tal y como la autora dice al final, ha sido muy rigurosa en cuanto a las líneas generales de la verdadera historia y con las costumbres de la época. Lo que ha dado como resultado una combinación perfecta. El final me ha encantado y te deja con tanta intriga que necesitas el siguiente YA.
Profile Image for Novella Semplici.
425 reviews9 followers
November 7, 2025
Mi ha sorpresa positivamente. Scritto bene, documentato benissimo, coinvolgente. Lo ho divorato. Peccato per il finale, che ovviamente non è un finale, dato che poi seguono altri libri. L'ho trovato inutilmente crudele: ci potevano essere altri modi forse per gestirlo. Odio i libri che lasciano in sospeso la trama: ci possono essere serie di romanzi in cui comunque la trama è autoconclusiva, questo non molto, ti chiedi come va a finire e sei quasi costretta a prendere almeno il secondo libro. Peccato. Resta comunque un ottimo libro, categorizzato come fantasy storico e quindi... letteratura per ragazzi. Ma chi l'ha detto?
Profile Image for Leer En el Sur.
549 reviews154 followers
September 3, 2017
4,5 !! muy entretenido, ideal para quienes les gusta la novela histórica, me quede con muchas ganas de leer el siguiente!
Profile Image for Maria Mantovani.
Author 17 books24 followers
February 11, 2020
Recensione da The Mantovanis Blog

“Hyperversum” è un romanzo fantasy scritto da Cecilia Randall e pubblicato da Giunti Editore nel 2006. Il libro ha avuto un grande successo, tanto da avere dopo poco dei seguiti e riedizioni, nonché vincere il premio letterario nazionale Insula Romana nel 2007, nella sezione “Narrativa per ragazzi”.

La storia presenta due protagonisti principali americani, Daniel Freeland e Ian Maayrkas; il primo è un laureando in fisica appassionato a un videogioco di simulazione complessa (visore ottico, trama personalizzabile, ecc…) chiamato “Hyperversum”, che permette ai giocatori di vivere avventure in epoche diverse. Ian, invece, studia storia in Francia, anche se è profondamente legato alla famiglia di Daniel che lo ha “adottato” dopo che lui è rimasto orfano. Nel suo periodo in Europa, Ian si appassiona allo studio della figura storica della dama Isabeau de Montmayeur, dopo aver visto un suo ritratto ed essersi preso una sorta di “cotta”.

Al ritorno di Ian in patria, Daniel decide di giocare con lui ad Hyperversum in uno scenario medioevale proprio del periodo studiato dall’amico (1214), con una quest che coinvolge oltre a loro due, anche Martin (il fratello minore di Daniel), Jodie (la sua ragazza), e Carl e Donna, due compagni di università. Inaspettatamente, però, il gioco va in crash e li trasporta davvero nel 1214, epoca in cui i personaggi si ritrovano intrappolati senza poter tornare indietro.

Nonostante il libro non abbia la presunzione di essere un romanzo storico ma un fantasy romantico, l’ambientazione è uno degli elementi che più mi ha colpito. La scelta del periodo storico, carico di conflitti come la battaglia di Bouvines (che vedrà contrapposti i francesi di re Filippo Augusto contro gli inglesi di Giovanni Senza Terra) è interessante e suggestiva, poiché unisce gli intrighi politici agli scontri dei poemi cavallereschi. Ammetto che avrei preferito un punto di vista più originale, meno marcato sulla contrapposizione tra inglesi di Giovanni Senza Terra= cattivi, francesi che gli si oppongono per la propria patria=buoni, ma sicuramente è uno dei punti di forza del romanzo. Inoltre, presentandoci protagonisti del nostro secolo, la paura per le loro sorti e le difficoltà di adattamento mantengono una tensione che ci accompagna per tutto il libro.

La trama è estremamente lineare, priva di colpi di scena e di grandi stravolgimenti: ammetto di aver intuito il finale dopo pochi capitoli e non ho avuto sorprese. Il dubbio che rimane più aperto è quello sul funzionamento di Hyperversum, ma questi interrogativi sembrano essere lasciati per i successivi volumi.

Il punto che mi ha convinto meno del romanzo sono sicuramente i personaggi. I due protagonisti, Ian e Daniel, non presentano particolati evoluzioni né difetti. Sebbene Daniel abbia qualche momento di turbamento iniziale e di paure (che però durano davvero pochissimo), Ian è lo stereotipo del paladino senza macchia e senza paura che capisce tutto subito e sa sempre cosa fare, senza cedimenti o esitazioni. La sua assenza di difetti all’inizio è un punto fermo che il lettore si aspetta possa venire messo in discussione con la violenza e la barbaria del medioevo, ma questo non accade: Ian rimane perfetto e in gamba, suscitando ammirazione dai buoni e invidia dai cattivi. Gli altri protagonisti non mi sento nemmeno di definirli tali: Martin sembra essere presente solo per dire ogni tanto “Oooh, quanto è forte Ian”, Carl e Donna compaiono appena, mentre Jodie è sicuramente quella con la storia che mi ha deluso di più. Una donna, con studi di medicina alle spalle che viene trascinata nel Medioevo: mi aspettavo problemi per la sua condizione di subordinazione forzata, frustrazione per la mancanza di applicazione del metodo scientifico e per il non essere ascoltata, magari sorpresa verso metodi alternativi di medicina… invece il nulla. Jodie non fa assolutamente niente che non sia fare i complimenti a Daniel per quanto è in gamba oppure singhiozzare quando ci sono problemi. In effetti, la sua unica utilità sembra essere quella di convincere il lettore sulla eterosessualità di Daniel, che per tutte le 800 pagine non fa che ripetere quanto sia meraviglioso Ian.

Il romanzo presenta molti spunti interessanti, ma ho trovato la trama prevedibile e i personaggi piatti, a volte stucchevoli. Personalmente non intendo proseguire la lettura dei successivi volumi: se certe scelte quindici anni fa, nel panorama del fantasy YA, potevano essere all’avanguardia, ho trovato il libro un po’ invecchiato. Ciononostante, mi sento di consigliarlo agli appassionati di fantasy romance, ma anche agli amanti delle atmosfere medioevali con cavalieri coraggiosi.
Profile Image for Giulia Ki.
24 reviews
July 4, 2023
riletto: 2.5/5
Ian è una noia, Daniel è l'unico personaggio tridimensionale e che si comporta in modo relatable.
Leggerlo da adulta senza il senso di meraviglia adolescenziale, e conoscendo tutta la trama della trilogia, è stato difficile (ho impiegato più di 6 mesi ops). Ho trovato molti personaggi scritti con superficialità, soprattutto quelli femminili, Jodie non fa altro che "gettarsi tra le braccia di Daniel nonostante gli sguardi confusi delle persone intorno", Donna, che compare solo dopo la seconda metà del romanzo, ha molto più carattere di Jodie comparendo in molte meno scene rispetto a lei. Isabeau penso si commenti da sola, per quanto come personaggio in sè sia abbastanza caratterizzata, il filtro degli occhi di Ian, o di ogni altro personaggio maschile, attraverso cui viene descritta è estremamente limitato e a tratti ridicolo. La ragazza viene descritta e lodata sempre per i suoi capelli doratissimi e biondissimi, perchè è sempre leggera/leggiadra, la sua fronte (Ian ha il kink delle fronti? chissà), come sembri un angelo caduto dal cielo ecc ecc. Non sembra avere altre doti se non essere una Donna Angelo medievale che da ristoro allo spirito dei maschi. Osservando da lettore si notato, oltre la prima descrizione iniziale di Isabeau, tutte le sue caratteristiche che la rendono forte di spirito, seppure, secondo me, molto molto aliena da come si sarebbe comportata una vera donna dell'epoca. Le incongruenze si notano soprattutto da come vengono trattati i protagonisti (ripeto, l'unica che ha avuto un'esperienza probabilmente simile a quello che sarebbe successo ad una ragazza nelle sue stesse condizioni è Donna) e da come loro si interfaccino con persone medievali francesi. La pecca che più non mi ha fatto apprezzare la lettura, erano tutte le parti con Ian, che da americano sa LEGGERE E SCRIVERE il latino dell'epoca dopo pochi anni di studio in Francia, impara subito il francese medievale annullando il proprio accento (mentre Daniel a stento sa farsi capire per più di due terzi del volume), salva sempre la sua donzella in pericolo e alla fine sconfigge il suo nemico brutto e cattivo. Tutto infiocchettato con "era destinato da sempre a tutto questo" . Resta sempre un fantasy con quel pizzico di isekai, per quanto, un'analisi seria delle conseguenze di una persona del ventunesimo secolo che si ritrova nel Medioevo e si riproduce con uno dei locali farebbe crollare su se stesso tutto il castello d'argento.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Valentina.
230 reviews
August 21, 2018
L'idea è senz'altro carina, ma la scrittura è fin troppo semplice e lo si deduce fin dalle primissime pagine: la scrittrice si dilunga in dialoghi banali e ripetitivi senza cogliere il cuore della narrazione. L'ho trovato eccessivamente lungo: 788 pagine, che potevano essere riassunte in 300-350 almeno.
Gli aspetti del romanzo che mi hanno infastidita maggiormente sono stati:
-la continua ripetizione delle parole “pedine”, "bifolco", "colombi" e “bastardo”, quasi non ne esistessero sinonimi;
-la frase, ripetuta continuamente, in cui si dice che, non essendo più in un gioco, al game over i protagonisti del libro non avranno un'altra possibilità di gioco;
-errori del tipo: “le gambe del cavallo” e “erano mute e silenziose”;
-i tempi della narrazione quasi completamente assenti, che determinano confusione nel lettore.
Ciò che, però, mi ha stizzito moltissimo lo si trova alla fine del capitolo 23, quando Isabeau dice a Ian “Non ho paura sono se sono con voi, monsieur”, frase spudoratamente copiata da “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”. Un'altra frase simile la si legge verso la fine, quando Ian dice a Derangle che ha qualcuno per cui vivere, il cui corrispettivo Potteriano è "Voldemort: Perchè tu vivi? Harry Potter: Ho qualcosa per cui vale la pena vivere."
In genere mi piace leggere tutti i libri appartenenti ad una specifica saga, questa volta credo che mi fermerò al primo. Se deciderò di leggere i successivi due, di certo non sarà in un tempo prossimo.
Mi chiedo come mai sia stato classificato come fantasy: perché i protagonisti vengono catapultati in un'altra era tramite un videogioco? No. Sicuramente, perché Ian e Daniel trovano lavoro come docenti universitari subito dopo la laurea. Questa sì che è FANTASIA.
Profile Image for Marco Croella.
177 reviews17 followers
February 22, 2017
Un po' perplesso: prosa molto elementare, colpi di scena telefonatissimi, personaggi sostanzialmente piatti e stereotipati.
Abbastanza deludente.
Profile Image for Silvia.
60 reviews
Read
August 8, 2018
Okay sapete cosa? Non ce la faccio a finirlo. Mi spiace davvero ma questo libro non fa per me.
Profile Image for Arja.
51 reviews5 followers
October 1, 2020
3.5, contando che se l'avessi letto da adolescente sarei impazzita d'amore.
Solido, ben curato, si percepisce una grossa cura del dettaglio storico e l'amore per un periodo trattato poco dai media. I personaggi proxy non si notano troppo come stratagemmi narrativi, e onore al merito. Onore al merito anche per il fatto che Ian non mi sia stato così tanto sullo stomaco come avrebbe potuto da personaggio impavido e nobile e senza paura e così tanto Legale Buono che mediamente mi dà la nausea. Qui no, è ben delineato, sì impegna per ottenere dei risultati, e non risulta insopportabilmente perfetto. Applausi, davvero.
Le cose che non mi hanno fatta gridare di gioia sono la prosa, per il mio gusto un po' troppo didascalica pur senza essere fastidiosamente tale o brutta, anzi. Più che decente e anche qui si vede la cura. E il fatto che i personaggi femminili presenti siano tutti molto interessanti, ma non gli viene dato tutto lo spazio che hanno i maschietti. Che ci sta per il periodo storico in esame, di dama che indossa l'armatura e va in battaglia basta Eowyn. Ma sto trovando il pelo nell'uovo e sono delusa dall'aver scoperto che non c'è un volume solo su Etienne de Sancerre e Signora che fanno cose e bisticciano, e darei un rene per leggerlo.
Più che dignitoso, sono stupita che sia un prodotto italiano, e vorrei sapere perché non ha la fama che hanno altre saghe fantasy... Diciamo con metà della capacità di gestire i personaggi di qui.
Displaying 1 - 30 of 223 reviews

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