Nel sesto episodio della saga dell'inquisitore Eymerich, pubblicato originariamente nella collana "Urania" nel 1998, il frate domenicano viene inviato in missione nel regno arabo di Granada e, accompagnato dal marrano Alatzar, deve giungere fino alle misteriose Isole Felici, al largo della costa africana oltre le Colonne d'Ercole, per sciogliere l'enigma dell'oscura profezia secondo cui il regno dei cristiani finirà «tra teste di cane e alberi di sangue». Tutto inizia quando, nel 1361, a Saragozza si scopre che orrendi mostri dalla testa di cane uccidono chiunque entri in possesso di un misterioso libro di magia, il Picatrix, mentre in cielo appaiono giganteschi dischi luminosi. Gli stessi che, secoli dopo, brillano sull'Africa mentre sta avvenendo un esodo di bambini di dimensioni apocalittiche. E mentre il professor Frullifer, in un manicomio delle Canarie, assiste allo strano comportamento di alcuni internati che, una volta l'anno, latrano come cani. E smettono solo quando l'effigie del Diavolo viene arsa sul rogo...
Valerio Evangelisti è stato uno dei più importanti scrittori italiani di genere fantasy e horror. Si è laureato in scienze politiche, indirizzo storico-politico, e ha intrapreso una carriera accademica interrotta verso il 1990, alternata all'attività di funzionario del Ministero delle finanze. Dopo avere numerosi saggi, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, che ha vinto il Premio Urania. Sono seguiti seguiti altri numerosi romanzi, tradotti in più di dieci lingue.
Evangelisti earned his degree in Political Science in 1976 with a historical-political thesis. He was born in Bologna. Until 1990 his career was mainly academic. He also worked for the Italian Ministero delle Finanze (Treasury Department). His first written works were historical essays, including five books and some forty articles. In 1993 his novel Nicolas Eymerich, inquisitore won the Urania Award, which was established by Urania, Italy’s main science fiction magazine, with the aim of discovering new talent in the field. Urania published other novels of the series in the following years: Le catene di Eymerich ("Eymerich’s Chains", 1995), Il corpo e il sangue di Eymerich ("Eymerich’s Body and Blood", 1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich ("Eymerich’s Mystery", 1996), Cherudek (1997), Picatrix, la scala per l'inferno ("Picatrix, the Stairway to Hell", 1998), Il castello di Eymerich ("Eymerich’s Castle", 2001), Mater terribilis (2002). Most of the last ones were however first published as hardcover. Nicolas Eymerich is a real historical character, member of the order of the Dominicans and inquisitor in the Spanish Inquisition. He was born in 1320 in Girona, Catalonia, and died in 1399. Evangelisti’s interpretation of his character is a cruel, ruthless, haughty, restless man, who acts mercilessly to protect the Catholic Church against perceived menaces of natural or supernatural origin. At the same time he shows an outstanding intelligence and a deep culture in his actions. In the novels of the series he investigates the mysterious phenomena of Medieval Europe, thus subtly influencing many of the historical events of that epoch; on many occasions the solution of the riddles comes up from stories which are narrated along with the main plot, normally set in the present and in the future. Evangelisti's atmospheres are normally dark, nightmarish, haunting. Another success of 1999, also translated in several languages, is the Magus trilogy, a romanticized biography of the famous Middle Ages prophecies writer Nostradamus. The three novels, Il presagio ("The Omen"), L’inganno ("The Deceit") and L'abisso ("The Abyss") sold 100,000 copies in Italy. Evangelisti's novels are greatly appreciated in France (where he won several literary awards), Spain, Germany and Portugal. He is currently the director of the Carmilla magazine. In the last years he has written some works which show his love for heavy metal music, namely the short stories collection Metallo urlante (referring to the French magazine Metal Hurlant) and the novels Black Flag and Antracite: they are set during the American Civil War and feature a new character, Pantera, a palero shaman. One of his latest novels, Noi saremo tutto ("We Shall Be All"), spans several decades of the last century, exploring the life of Eddie Florio, a gangster, against the background of the history of the trade unions and the workers' battles for civil rights. Mexico is the setting for his next two novels, Il collare di fuoco ("The Fire Collar"), which was published in November 2005 and Il collare spezzato ("The Broken Collar", October 2006). In 2007 La luce di Orione was released, the ninth title in the Eymerich series, followed in 2010 by Rex tremendae maiestatis. Tortuga, a novel about pirates of the Caribbean, was published in 2008.
Valerio Evangelisti è uno dei miei autori italiani preferiti. I suoi romanzi sono capaci di unire scenari e situazioni delle più svariate, mischiando generi differenti in modo magistrale. Il tutto mantenendo una ricostruzione storica ineccepibile, capace di dare spessore alle vicende narrate e rendere verosimili anche gli eventi più bizzarri.
Per queste ragioni sono solito centellinare i suoi lavori, non vorrei mai che la sua vena creativa dovesse inaridirsi all’improvviso, lasciandomi privo di nuovi materiali.
Come detto in altre occasioni, prediligo le serie minori, rispetto a quella principale dell’Inquisitore Eymerich, ma non nego che alcuni episodi di quest’ultima epopea abbiano saputo entusiasmarmi. Tra questi, Picatrix, la scala per l’inferno, non mi ha certo deluso.
Belle le linee narrative che fanno da spalla alla principale dedicata al nostro Inquisitore preferito, e piacevole l’intero corso della narrazione. Il modello rimane quello consolidatosi negli episodi precedenti, con le varie storie che fanno convergere passato, presente e futuro in un finale ricco di fuochi d’artificio. Recensione completa: https://www.scrittorindipendenti.com/...
Devo dire che, se non fosse stato per l'inaspettato ed emozionante colpo di scena finale, questo sesto episodio della saga di Nicolas Eymerich si sarebbe meritato un poco onorevole 2 "stellette" su 5: noiosetto, ripete sostanzialmente gli schemi già visti. Peccato perché potenzialmente poteva essere uno dei più interessanti, recandosi stavolta Eymerich in una località "esotica" come il regno musulmano di Granada. Però la trama che lo riguardava (ce ne sono tre intrecciate) si risolveva quasi sempre in lunghe discussioni e ipotesi per arrivare alla soluzione del mistero, un po' pesanti. Stavolta, l'interesse maggiore, da parte mia, era per quanto avveniva nel prossimo futuro, in Africa, dove le forze dell'Euroforce, della Balcania governata dai fascisti della RACHE e delle varie federazioni degli ex Stati Uniti d'America, per una volta alleate, attuano un diabolico piano per limitare la crescita demografica ormai esplosiva delle popolazioni locali, che poteva costituire una minaccia per la loro economia. Piano piano, tutti i tasselli vanno al loro posto, ricompaiono personaggi visti nei libri precedenti di cui finalmente si riesce a tracciare un destino più lineare (in questo senso è bene che stia leggendo tutti gli episodi di fila, facendo passare poco tempo in mezzo, altrimenti non ricorderei niente di quanto avvenuto in precedenza, o nel futuro). Fa piacere incontrare di nuovo lo sfortunato e imbranato Marcus Frullifer. La storia con protagonista Nicolas Eymerich era interessante prevalentemente per lo sviluppo psicologico del personaggio, che comincia a dare segni di stanchezza della violenza e dell'inflessibilità di cui si è fatto un'armatura, e che adesso dovrà affrontare una "minaccia" mai provata prima. Dell'introduzione del nuovo personaggio di Myriam sapevo qualcosa, avendolo visto in azione nelle pagine de Il castello di Eymerich che avevo rapidamente sfogliato quando ancora dovevo decidermi se iniziare la lettura della saga (e infatti era da un po' che non vedevo l'ora di arrivare al punto), ma non mi aspettavo che entrasse in scena già qui.
Questa saga è sempre più bella, e stavolta c'è pure una parentesi sensuale che non guasta: è bello vedere il nostro inquisitore in difficoltà perchè prova vagamente dei sentimenti.
L'impostazione è sempre la stessa: fatti dell'epoca di Eymerich hanno un parallelo contemporaneo. La stronzaggine del dominicano rimane sempre altissima ed è anche per questo che ci piace.
Dopo aver ascoltato i primi cinque libri del ciclo d Eymerich su Audible, non mi aspettavo di vederne uscire altri, e quindi è con piacevolissima sorpresa che mi sono imbattuto in questo sesto libro.
L'opera segue la tipica struttura dei libri di Eymerich: un parallelismo tra tre storie che si dipanano in tre epoche temporali diverse. La trama principale è quella all'epoca di Eymerich, poi c'è quella ambientata nel presente (dove viene ripescato il buon vecchio Marcus Frullifer), e quella ambientata in un futuro distopico, dove la geopolitica ha preso direzioni molto inconsuete (causate da eventi che sono stati narrati nei libri precedenti).
E come in altri libri del ciclo, la storia nel presente fornisce una spiegazione fantascientifica di quello che affronta Eymerich nel passato, mentre la storia futura ne narra le conseguenze (e le applicazioni che vengono fatte di tale fantascienza).
L'atipicità di questo libro è che per la prima volta appaiono in maniera piuttosto netta degli elementi di fantasy (erano comparsi leggermente accennati in Cherudek, ma si trovavano all'interno di una manifestazione onirica). Le creature con la testa di cane, il passaggio per Marte (che non è ben chiaro se si intenda proprio il pianeta Marte o una sorta di mondo alternativo che porta lo stesso nome), le formule usate per aprire e chiudere il portale non trovano una spiegazione pseudo-scientifica come invece era sempre accaduto negli altri libri. Questo è il momento in cui mi sento di affermare che il ciclo di Eymerich è (anche) una saga fantasy.
Naturalmente il libro soffre anche degli stessi problemi degli altri, cioè di una non proprio facilità di comprensione della trama. Vi sono alcuni passaggi che ho dovuto ascoltare e riascoltare diverse volte per capirne (più o meno) il significato. Merito all'autore che riesce a creare trame di elevata complessità, seminando indizi qua e là in un intreccio che pezzo per pezzo viene rimesso insieme, ma a volte la spiegazione è un po' lacunosa.
Nuova avventura per Eymerich, che deve indagare su un libro intitolato Picatrix e che sembra collegato ad una serie di morti misteriose perpetrate da uomini dalle fattezze canine. Nel presente, invece, Frullifer viene a conoscenza di una clinica psichiatrica nella quale una volta all'anno tutti i pazienti iniziano ad ululare. Nel futuro, la RACHE raccoglie vittime sacrificali per il re del Buganda. Finora il libro più noioso della serie che si salva solo per il colpo di scena finale. Eymerich è sempre cattivo, ma gli mancano quei guizzi di crudeltà che lo rendono un personaggio memorabile. Anche la vicenda del futuro è parecchio noiosa e si salva solo verso la fine. L'unica trama che risulta curiosa già dall'inizio è quella ambientata nel presente. Positivo il fatto che alla fine del libro le tre trame si ricongiungano in modo abbastanza coerente (cosa che non sempre accadeva nei volumi precedenti).
Cosa aggiungere oltre al fatto che è un nuovo capitolo scritto in modo magistrale? Nulla, ci si butta nuovamente nelle macchinazioni, nele indagini dell'inquisitore e nello stesso tempo abbiamo un'altra linea di narrazione che se pur è formalmente scollegata ha un collegamento forte e rende questo, come gli altri romanzi, ottimi da leggere sotto ogni aspetto
Il solito Eymerich: inflessibile, cinico, cattivo. Sempre tutto d’un pezzo, sempre fermo nelle sue convinzioni. È un personaggio difficile da amare perché è quasi impossibile empatizzare con lui, ma forse per questo è indimenticabile. In questo sesto libro, però, ho trovato molto debole il filone nell’età moderna.
Il maestro Valerio Evangelisti ci porta ai tempi dell'Inquisizione e nell'orrore delle odierne guerre africane alimentate dagli interessi dell'Occidente. Un libro indimenticabile, lo rileggerò.
Torno al mondo di Eymerich dopo molti anni di assenza, assenza causata dall'emozione di fastidio che questo personaggio era riuscito a crearmi, perchè per quanto possano esser belli i romanzi di questo personaggio, per quanto le trame create da Evangelisti siano intricate e coinvolgenti, trovavo insopportabile l'atteggiamento di Eymerich e trovarsi a "tifare" per un personaggio che odi a volte è davvero disturbante
Ho deciso comunque di tornare a leggere i suoi romanzi perchè voglio terminare il viaggio iniziato anni fa in questo mondo e quindi armandomi di pazienza riparto da dove mi ero fermato e ho deciso di leggermi tutti gli ultimi romanzi di seguito
Questo Picatrix conferma l'ottimo stile di scrittura di Evangelisti, la trama è ben congeniata, e come al solito gli eventi che coinvolgono Eymerich riportano percussioni anche nei secoli futuri, ed infatti le storie raccontate in questo libro sono 3, con continui riferimenti a personaggi dell' universo creato da Evangelisti (RACHE ed Euroforce giusto per fare due nomi)
Ottima lettura che scorre molto velocemente e che dimostra ancora una volta come questo personaggio sia carismatico e disturbante allo stesso tempo
Ora passiamo al libro successivo e vediamo se riuscirò a portare a termine il mio obbiettivo prima di tornare a trovare insopportabile la lettura delle avventure dell' inquisitore supremo di Aragona
Non ricordavo la storia, ma so di averlo letto perché sulla copia cartacea c'è scritto che l'ho fatto. Quattro diverse linee temporali che si intersecano, sulla falsa riga e sfruttando gli stessi temi del primo romanzo della serie. Passato e presente per Eymerich, due futuri a diversa distanza per noi. Il mondo che contiene le avventure dell'inquisitore va avanti per la sua strada, delirante ma coerente con se stessa. Purtroppo, e anche questo è coerente con questa rilettura, anche questo romanzo segue la linea discendente della serie. Eymerich sembra scritto apposta per essere il più spregevole possibile. Le parti storiche e scientifiche sembrano sempre tratte dagli appunti che attualmente si potrebbero ricavare dalla wikipedia. I personaggi di contorno utili solo a dimostrare quanto è cattivo Eymerich. Il tutto condito da un gusto sempre maggiore per lo splatter. Proseguiamo pure, ma senza troppe speranze.
Grandiose ! De loin le meilleur de la série ! La collaboration improbable de notre Inquisiteur préféré avec deux Sarrasins, un converti et un juif rend l'intrigue encore plus savoureuse. Il ne reste plus qu'à espérer maintenant que la suite des aventures de Nicolas Eymerich va finir par être traduite...