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Mandeļu vācēja

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Kādas sicīliešu sievietes neparastais mīlestības stāsts, laikmeta hronika vai detektīvromāns ar rūgto mandeļu aromātu...

Ir 1963. gads, taču Sicīlijas lauku apvidos laiks šķiet apstājies un sastindzis gadsimta sākumā: te vēl pastāv kungu un kalpu kārta, mafijai ir neierobežota vara un salas iedzīvotāji nejūtas piederīgi pie Itālijas.

Kādā no Sicīlijas gleznainajām kalnu pilsētiņām nomirst bagātās Alfallipes ģimenes kalpone, bijusī mandeļu vācēja, saukta par Mandeļnieci. Viņas pēkšņajai nāvei seko daudz dīvainu notikumu – un mazpilsēta sāk dūkt valodās. Katram ir savas atmiņas, savs viedoklis, taču Mandeļnieces patiesā dzīve visiem bijusi noslēpums. Turklāt aiziedama viņa atstājusi vēl vienu noslēpumu: šķiet, kaut kur glabājas viņas mantojums, ko jaunie Alfallipes tagad uzskata par savu, atliek tikai to sameklēt. Un tad viņiem sāk pienākt vēstules... no Mandeļnieces.

320 pages, Hardcover

First published January 1, 2002

119 people are currently reading
2194 people want to read

About the author

Simonetta Agnello Hornby

48 books259 followers
Simonetta Agnello Hornby is an Italian lawyer and writer born in Palermo in 1945, who later acquired British citizenship. She left Sicily at the age of 21 to get married in England. Simonetta Agnello Hornby studied English at Cambridge before returning to her native Sicily to complete a law degree. Armed with a Fullbright grant she moved to America for a year to furthered her studies. She returned to the UK to begin a legal career and to live and later marry the Englishman she had met in Cambridge with whom she had two children. She has been living in London since 1972, and is the President of the Special Education Needs and Disabilities Court.

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Displaying 1 - 30 of 348 reviews
Profile Image for Sawsan.
1,000 reviews
May 8, 2021
أول رواية للكاتبة الإيطالية سيمونيتا أنيللو هورنبي التي بدأت الكتابة في سن السابعة والخمسين
مع وفاة مينولارا تبدأ أحداث الرواية في بلدة صغيرة في صقلية في فترة الستينيات
تحكي الكاتبة في فصول قصيرة عن مينولارا وبالتدريج تكشف أسرار حياتها
كيف تحولت من فتاة فقيرة تعمل قاطفة للوز وخادمة إلى امرأة ثرية تدير أعمال وأموال أسرة كبيرة
هذه المرأة القوية الغامضة التي يراها كل شخص في البلدة ويحكي عنها بطريقة مختلفة بحسب تعاملاتهم معها
تركيبة الرواية جميلة ومشوقة والسرد بسيط يناسب ثرثرة الناس وفضولهم لمعرفة أخبار وأحوال بعضهم في البلدة الصغيرة, مع عرض لحياة الطبقات الاجتماعية المختلفة ونفوذ المافيا في صقلية

إهداء الرواية من أغرب الإهداءات اللي قرأتها, أهدت الكاتبة الرواية لشركة الطيران البريطانية, تقول" أنا مدينة لتأخر طائرة باليرمو- لندن بلحظة الإلهام التي دفعتني لكتابة هذه الرواية".
Profile Image for Michael Finocchiaro.
Author 3 books6,236 followers
May 21, 2017
Although it starts slow, The Almond Picker ("Mennulara" in Sicilian) is a beautiful mystery story. The servant Mennulara dies leaving the Alfallipe family in a conundrum because she is rumored to be rich and these three spoiled children want to get at the money. However, the ominous presence of the local mafia don at the funeral ratchets up the tension and suspense as the various family secrets and intrigues are unraveled. I had a tough time pushing myself through the first 50 pages, but after that it was quite captivating, masterfully written, and more intricate than it first appeared. It is also a glimpse into life in Sicily in the 60s - some aspects of which have not changed 50+ years later.
Profile Image for Fatma Al Zahraa Yehia.
599 reviews962 followers
July 6, 2025
الكتابة كانت مُجهدة في بداية القصة وكاد ذلك أن يدفعني لتنحيتها جانباً دون قراءتها. ولكن مع بداية حكي قصة البطلة الرئيسية، وجدتها تستحق الصبر على تلك البداية المرهقة.
بصفة عامة هى قراءة خفيفة وطريفة لمحبي وعاشقي القصص البوليسية
Profile Image for Tea Jovanović.
Author 394 books762 followers
April 20, 2013
Prelepa knjiga ugledne italijanske autorke... Obratite pažnju na nju... Nažalost, na srpski je prevedena samo jedna njena knjiga, ali ne gubim nadu da ću opet uspeti da nagovorim nekog srpskog izdavača da je objavljuje, a mislim da na hrvatskom nikada nije objavljena...
Profile Image for Gauss74.
464 reviews92 followers
April 20, 2021
Questo "La mennulara" è un romanzo che non solo mi è piaciuto molto più del previsto, ma che ha segnato un passaggio nelle mie letture: è riuscito nell'impresa che consideravo impossibile di riconciliarmi col Verismo, e di questo sarò grato alla Hornby (letterariamente, si intende).
La storia si svolge in una piccola cittadina siciliana alla metà del Novecento: rappresenta un ritratto fresco, vivace e vitale della gente dell'isola, fotografata nelle sue reazioni, nei suoi pettegolezzi, nelle sue speranze alla morte di Maria Rosalia Inzerillo, detta "La Mennulara". Mennulara in siciliano potrebbe essere tradotto come mandorlara, ed è una figura dell'Italia contadina che già in quegli anni cominciava a scomparire: al momento della battitura dei mandorli le ragazze giovani venivano portate nei campi a raccogliere i frutti caduti a terra, accompagnate dal canto allusivo ma affettuoso dei loro uomini al fianco.
Vita e povera e dura dei contadini siciliani, ma che scena doveva essere! Sole splendente che colora di rosso il cielo sopra un mare mozzafiato, il canto delle mennulare che si intreccia a quello dei loro spasimanti, il vento che soffia tra le piante...la Sicilia racconta il meglio di sè proprio mostrando la sua immensa ricchezza nascosta in mezzo alla miseria senza speranza.
Senza speranza?
Non nel caso della Mennulara, che pagina dopo pagina si scopre essere stata protagonista di una carriera economica e sociale folgorante; grazie a quel carattere aggressivo e battagliero, grazie al suo spirito mai domo, grazie al suo orgoglio di povera donna disgraziata ma che ha saputo vincere le sue battaglie. Resta comunque un mistero collettivo (che fa da oggetto agli spassosissimi pettegolezzi delle donne di paese) come abbia potuto una povera Mennulara vittima di ogni disgrazia arrivare ad occuparsi di finanza, persino di arte antica per conto della famiglia nobile decaduta degli Alfallipe, al punto tale che pur rimanendo orgogliosa della sua condizione di serva, arriverà a dettare loro ordini.
Saranno gli Alfallipe stessi che, prigionieri della loro decadenza economica, indagando alla ricerca di rendite economiche che la serva dovesse aver tenuto nascoste, getteranno luce sulla situazione: ed è una luce terribile che, in mezzo alle acque lucenti e cristalline della vita di paese, rivela i neri tentacoli della piovra. E' difficile per chi non sia nato in quelle terre capire quanto profondo sia il legame avvelenato che lega saldamente la mafia alla Sicilia: la grande vittoria del boss non sta nella potenza o nell'arricchirsi, ma nell'aver fatto passare il suo ordine morale falso e pervertito come alternativa ad una struttura sociale che lo stato non riesce a dare. Peggio ancora. proprio in quegli anni l'Italia Democristiana arriva all'orrore di concedere a quell'ordine dignità, ragione d'essere e coscienza di sè.
Tutto quando si parla della piovra è omertoso silenzio. Come il mostro marino fluttua nelle acque nere senza far rumore quando è in caccia, così le gambe tremano e persino il vento sembra tacere quando passa Don Vincenzo Ancona. La descrizione vivida e grondante di tensione dell'incontro col boss mi ha ricordato una stampa di Maurits Cornelis Escher, il pesce gatto. Una creatura orrenda ma silenziosa, che sembra fondersi con l'acqua e le foglie soprastanti, ed allo stesso tempo le acque e le foglie sembrano esistere solo in sua funzione, pronte a spostarsi per far emergere il suo attacco assassino.
Ma se si volesse distinguere nettamente il prorompente e rumoroso calore dell'umanità siciliana, la bella e rabbiosa volontà di rivalsa della Mennulara, gli stupendi paesaggi della Sicilia Dorica del dal silenzioso, freddo ed oscuro dominio di Vincenzo Ancona ebbene, non ci si riesce. E' un mistero che chi volesse capire la Sicilia dovrebbe poter penetrare. Aver mostrato la sua esistenza al lettore è uno dei punti forti di questo libro.
Sebbene tratteggi una società sostanzialmente conservatrice e del tutto paurosa di affrontare un rinnovamento pur inevitabile (è una Sicilia che cambia, quella degli anni '60. Le mennulare spariranno dai campi, l'istruzione si va diffondendo, persino la mafia sarà con rammarico costretta a cambiare le regole del gioco), questa non è una terra rassegnata. Non c'è traccia di morale dell'ostrica o altro ciarpame di verghiana memoria in questo libro. Anzi dalle innumerevoli fotografie a colori vivaci della Mennulara che emergono dai pensieri e dalle parole degli Alfallipe, dei paesani, del pesce gatto/ boss, emerge uno stupendo ritratto di donna a tutto tondo che pur nascondendosi dietro il mistero di una sicilianità del tutto aliena dal resto dell' Italia, resta comunque un dono prezioso e piacevole da ricordare.
Del tutto diverso il vuoto immaginario di Marcello Fois e della saga dei Chironi, ambientata nella Sardegna dello stesso periodo! Credo che da questo punto di vista, la Hornby sia stata superiore.
Sarò sempre molto grato a questo libro di avermi fatto riscoprire il verismo in chiave moderna, e sono determinato a leggere altri libri della Hornby. Se poi nei prossimi romanzi sarà raccontato con la stessa maestria anche un cane, sarà perfetto!
Profile Image for Katya.
466 reviews
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February 3, 2024
A nobreza e os pobres têm muito em comum mas não sabem.


Não é uma novidade para mim apreciar o verismo italiano (na literatura e na música), mas é uma novidade descobrir uma autora contemporânea capaz de replicar os seus elementos naturalistas com tanta firmeza em dois romances - sobretudo, tendo em conta que A Mennulara é a obra de estreia de Simonetta Agnello Hornby. Assim, a sua leitura acabou por se revelar um prazer maior do que o esperado (e por ele devo, desde já, agradecer do fundo do coração à Paula!).

Quem pois é esta Mennulara? As mennularas eram as jovens apanhadoras de amêndoas que povoavam os campos sicilianos antes da crescente industrialização surgida gradualmente com o pós-fascismo. Estas jovens donzelas, guardadas por uma mulher mais velha, recolhiam as amêndoas que as varas brandidas pelos homens atiravam ao chão.

Aos seis anos a pequena começara a trabalhar nos bandos das mennularas. Era uma das mais novas, mas nenhuma era tão boa como ela: rabalhava com concentração e afinco, pronta a ajudar as outras e a aprender. Os seus dedinhos não perdiam uma amêndoa, uma azeitona, um pistácio, como se as pontas dos dedos tivessem olhos. Descobria-os entre os torrões de terra dura, no meio das pedras, nas ravinas. Onde passavam aqueles minúsculos dedos não ficava baga ou fruto para recolher, nem no chão nem nos ramos; sem medo, trepava às árvores altas para arrancar as amêndoas mais difíceis, as que não queriam cair com as pancadas das varas.
Depois da morte do pai, com a idade de oito anos, era ela que mantinha a mãe e a irmã. Não havia trabalho que não aceitasse, fosse onde fosse e por qualquer remuneração, desde que pudesse voltar para casa à noite. Os seus dedos pareciam patas de aranha, tão magros e veloses eram a apanhar amêndoas, como se tecessem uma teia sobre a terra. Foi então que lhe puseram o apelido de «Mennulara», que lhe ficou para sempre.


Aqui nasce a Mennulara que titula o livro, uma mulher de origem humilde, uma apanhadora de amêndoas que passa fome mas que chega a administradora de património dos Alfallipe, uma mulher cuja morte desencadeia uma série de perguntas e eventos misteriosos.

Este não é um verdadeiro testamento porque vos dei tudo aquilo que vos pertencia e não tenho nada de vosso a dar-vos, mas peço-vos que façam como vos digo pela última vez e só terão a ganhar. Quero um funeral em Roccacolomba sem procissão de orfãozinhos ou de freiras e todos os Alfallipe devem estar presentes, porque o mereço. Serei sepultada no túmulo que comprei em frente do da vossa familia, como deve ser para a criada que sou da casa Alfallipe. Quero a minha fotografia e as palavras: Aqui jaz Maria Rosalia Inzerilla, dita a Mennulara, que entrou aos treze anos na casa Alfallipe e a serviu e protegeu como honesta empregada da casa até a sua morte.(...)Quero que ponham já um anúncio no Giornale di Sicilia tal como aqui escrevo, palavra por palavra(...).Não informem os meus sobrinhos. Não os quero no meu funeral. A alma a Deus e as coisas a quem pertencerem.


Perante as exigências testamentárias de uma criada morta, os herdeiros Alfallipe, que julgam nada dever a uma subalterna, têm decisões a tomar. Na ordem do dia está descobrir o que fez a criada com o dinheiro que desviou das suas contas (dizem), garantir que a população de Roccacolomba não confunde as hierarquias ocupadas por amos e empregados e, sobretudo, deitar mãos aos dinheiros que a Mennulara escondeu no banco de Zurique. Mas uma reviravolta altera tudo: da tumba, a Mennulara continua a comunicar com os Alfallipe numa série de epístolas: é preciso que cumpram a sua vontade, não podem fazer o que bem lhes apetece e furtar-se a cumprir os seus desejos. Enquanto a família decide o que fazer, a história de Mennù vai-se desfiando, alimentando o mistério sobre quem é e como chegou onde chegou esta mulher, indefinível criatura, dedicada e obediente aos desejos do seu patrão, e ao mesmo tempo prepotente e imperiosa no cumprimento das suas inusitadas incumbências de administradora.

Modernamente prática e desapaixonada, enganadoramente ignorante e rude, a Mennulara vai-se-nos revelando através dos relatos de porteiros, funcionários dos correios, costureiras, mafiosos, padres, patrões, familiares, habitantes diversos de uma Sicília em plena transição de regimes, costumes e políticas:

A minha mãe ensinava-me que somos todos iguais, eu, o senhor e a rainha, só que o senhor faz de padre, a rainha faz de rainha no seu palácio, e eu faço de criada na casa Alfallipe. Se fizermos o nosso dever, conquistamos o respeito dos outros. Deus tem o seu dever, como todos. Deve pensar em nós, ajudar os bons e punir os maus. Eu não gosto de Deus, o seu dever era não deixar faltar o pão nem os medicamentos aos meus pais, que morreram, e à minha irmā Addoloratina, que ainda está doente, e não o fez. Não foi justo comigo e as injustiças pagam-se, mais tarde ou mais cedo. Se não cumpre o seu dever, não merece as minhas orações.


Para uns santa, para outros demónio, a Mennulara alimenta toda uma mitologia que, durante uns dias após a sua morte, vai servindo de lastro à vida dos habitantes desta pequena povoação. Uma série de cartas provenientes do túmulo, um conjunto de exigências proferidas com a autoridade de uma patroa, um funeral presidido pelo capo das redondezas e uma família desesperada por desenterrar uma fortuna reunida por uma simples empregada dão origem a rumores extraordinários que aguçam a curiosidade dos leitores para descobrir quem era realmente a Mennulara.

Um elogio à sua vida de mulher, trabalhadora, sustento dos seus, figura que sempre suscita a discórdia, a admiração, o desprezo, o medo, este livro é uma justiça feita a quem sobrevive estoicamente ao destino que lhe é imposto:

Iniciou a missa, como sempre a toda a velocidade. No momento da homilia encostou-se ao púlpito e falou livremente e sem dificuldade: «É sempre dificil falar dos mortos. Às vezes tento dizer as palavras de que o falecido teria gostado, às vezes as que a família quereria ouvir... poucas vezes me aconteceu dizer aquilo que eu quero. Para Maria Rosalia Inzerillo direi o que me apetece a mim dizer, porque a conhecia desde os doze anos e gostava dela como de uma filha. Ao crescer, tornou-se uma verdadeira amiga. Conhecia bem a Mennulara, como era chamada pelos conterrâneos como insulto, a Mennù da casa Alfallipe. Trabalhou toda a vida como uma besta. Desconhecia o repouso, criatura inquieta no corpo e na alma, procurava sempre fazer mais e melhor. Tinha um feitio difícil e agreste, ria raramente mas tinha um sentido de humor próprio. Dedicou a vida aos Alfallipe e fez por eles o que considerava justo. Tinha poucos amigos, embora como agora vejo tanta gente, talvez tivesse mais do que julgava. Também tinha inimigos: não perdoava facilmente e era teimosa como nenhuma outra. Esse pecado Deus lhe perdoará porque sofreu muito desde criança, quando apanhava amêndoas no campo...»


[...]

«Sabemos pouco ou nada dela e pronto»(...) O facto é que era boa no seu trabalho e gostava de mandar, e daí nasceram os problemas de todos. Os patrões gostam de ter bons empregados, mas não gostam de ser mandados. Se lhe tivessem dado ouvidos, seriam ainda mais ricos, mas nós continuamos sempre pobres e ultrajados, mesmo depois de mortos.»
Profile Image for sfogliarsi.
434 reviews373 followers
October 10, 2023
Definito classico moderno, La mennulara – tradotto in “Colei che raccoglie le mandorle” – è un titolo letto da numerosi lettori visto le tante traduzioni fatte, definendosi un bestseller tradotto in 19 lingue. È un libro storico e lo definirei quasi una saga familiare (visto gli intrecci e gli avvenimenti legati alla famiglia) che parla della vita e della morte di questa Mennulara, nonché Rosalia Inzerillo, ambientato in una Sicilia agraria e conservatrice. Diventata a 13 anni la criata di cada Alfallipe, la Mennulara trascorrerà l’intera vita tra quelle mura, servendo la sua famiglia, amministrando i loro beni, educando i figli dei padroni e soprattutto… vivrà con segreti, amori non corrisposti, tradimenti e tanto altro fino alla morte.
L’unica pecca di questo libro: l’argomento rimane uguale dalla prima all’ultima pagina: si narra sempre e solo della Mennulara e della morte avvenuta prematuramente. La morte in tutte le sue sfumature, con mille interventi di persone, mille avvenimenti improvvisi e segreti e misteri che non mancano. Ovviamente, leggendo il titolo, l’argomento è quello… ma avevo altre aspettative. Proprio per questo l’ho trovato lenti, mi ha coinvolto poco e solitamente i libri ambientati in Sicilia mi piacciono molto.
Profile Image for Marina Shemesh.
25 reviews
December 12, 2014
The Almond Picker by Simonetta Agnello Hornby opens with the death of the main character, La Mennulara, or Mennu for short. The doctor who watched her die, hands the anxious heirs a cryptic note and so begins the story of the fascinating Mennu.

We learn that Mennu started to support her family at a very young age by picking almonds. Later she worked as a servant for the Alfallipe family and ended up being their very savvy administrator.

The story of La Mennulara, which means almond picker in Sicilian, is mostly told as bits of gossip being rehashed by the townspeople of Roccacolomba. Her death and the elaborate death notice that the Alfallipe family posted for a mere servant caused a lot of people to remember their dealings with and memories of Mennu.

She first comes across as a sad bitter old woman, but then slowly, as we learn more about her, Mennu turns into a fascinating character.

I enjoyed the book because of the backward style that Simonetta Agnello Hornby had chosen to write The Almond Picker. It is not often that you get to read about a death of a character and then have the story of the character unfold backwards to their youth.

It is said that it is not easy to keep track of all the characters who tell us the story of La Mennulara. I have found however, that all the main characters such as the remaining members of the Alfallipe family, the priest, the doctor, the Communist postal worker and the Mafia boss are quite memorable in their own way.

Other characters, like neighbors, relatives or servants who used to work for the Alfallipe family are not that important. What is important is what they remember about Mennu and how their testimonies about her drive the story along.

The Almond Picker was originally written in Italian and was translated into English by Alastair McEwen. I feel that he has done a good job,it never felt to me as if I am reading a translated book.

Simonetta Agnello Hornby created a wonderful background in The Almond Picker. I loved reading about life in a Sicilian village in the sixties and how it changed throughout Mennu's lifetime. People may live in different parts of the world, but human character is the same all over, no matter where you are.

I definitely enjoyed the book and look forward to reading other books by Simonetta Agnello Hornby. She herself seems quite a character. She dedicated the book The Almond Picker to British Airways! You can read an interview with her at The Independent.

315 Pages

ISBN 0-312-42506-6
Profile Image for Fuchsia  Groan.
168 reviews233 followers
April 12, 2018
1963, Sicilia. En el pueblo ficticio de Roccacolomba muere Maria Rosalia Inzerillo, conocida como la Mennulara, criata de la familia Alfallipe desde que tenía 13 años.

En los días posteriores, asistiremos a los rumores y chismorreos sobre su persona que corren por el pueblo, recuerdos y conversaciones entre sus habitantes, mentiras y verdades que nos irán acercando a un personaje complejo y fascinante, ¿santa?, ¿criada fiel?, ¿sirvienta y amiga leal?, ¿buena mujer con mal carácter?, ¿auténtica desvergonzada?, ¿mujer devorada por su ambición y codicia?, dependerá de a quién escuchemos. Y es que además de presentarse como un personaje hermético, ha fallecido sin testamento y siendo la única administradora de los bienes de los Alfallipe, que tendrán que seguir las instrucciones que ella les deja si quieren acceder a lo que creen que será una más que considerable herencia.

Aunque al principio pueda parecer algo caótico por su estructura (capítulos cortos, centrados en los puntos de vista de los distintos y numerosos personajes), pasada la mitad de la novela no he podido parar de leer hasta llegar a conocer toda la verdad sobre este inmenso personaje.

Además de un buenísimo retrato de Mennú, lo es también de una época y un lugar que parecen parados en el tiempo.
Profile Image for Martina ⭐.
154 reviews43 followers
January 15, 2023
Sicilia, anni '60. La storia è quella de "La Mennulara", cameriera e poi amministratrice della famiglia Alfallipe, una famiglia molto importante nel paesino di Roccacolomba.
Le classiche influenze del chiacchiericcio della gente portano alla creazione di un'idea contrastante sulla protagonista, sulla quale durante tutto il corso del romanzo si ha un pensiero sempre diverso.
Moltissimi personaggi che raccontano il loro "personale" punto di vista, ma quale sarà la verità?
Romanzo pieno di vita di paese, stereotipi e mistero; molto avvincente sebbene la storia sia molto semplice e quasi monotona.
La verità non è mai sulla bocca degli altri, ognuno ha un motivo per non volerla vedere.
Profile Image for Cathyb.
34 reviews
June 4, 2009
Who was Mennulara, The Almond Picker ? That is the question to be answered in Ms. Hornby's debut novel. At a very young age, she became the maid for a wealthy local family and eventually became the indispensable administrator of their affairs. Was she just a servant? Rumors and speculation abound as the story unfolds. Everyone has their own opinion as to the type of person she was and what she did in life to get to where she was.

This novel starts with the death of Mennulara and an unusual request to the family that she served. Desperate to acquire her so-called wealth, they take on a series of tasks that will ensure them their due.
Both the characters and the story were wonderful. I was delighted by Mennulara and wanted to know the truth behind her life. I recommend to those who would like to experience the feeling of living in a small Sicilian town, those who like mystery and those who just want something pleasurable to read.
2 reviews4 followers
February 13, 2010
Non aggiungo altro al commento di Andrea Camilleri..."...Il mio vuole in sostanza essere un avvertimento ai lettori: prendete in mano questo libro con estrema cautela, non abbandonatevi fiduciosi al suo apparentemente tranquillo narrare. A leggere questo romanzo si prova un autentico godimento, esperienza certamente inconsueta con la nostra letteratura. Attenzione però, siate vigili, perché ci sono imprevedibili trabocchetti, sornioni depistaggi, improvvisi colpi di coda ai quali non si è preparati. In effetti, prima ancora d'essere un romanzo costruito con estrema abilità e compatta, matura sapienza, "La Mennulara" è un delizioso, raro esercizio del gusto e della intelligenza, un finissimo gioco a nascondere". Soprattutto colpisce il sup "occhio clinico" sui titoli dei capitoli del libro, sublimi: "...Tutti questi capitoli sono tradizionalmente intitolati. Ora, a cosa serviva il titolo nei capitoli del romanzo ottocentesco? Serviva a sottolineare al lettore i punti nodali contenuti nel capitolo stesso. In altre parole, l'autore prendeva per mano il lettore e gli faceva da guida, obbligandolo, in un certo senso, a un preciso percorso di lettura. Se questo è vero, come è vero, allora che senso hanno titoli come questi: "la prova del vestito della nipotina della signora Fatta", oppure "il presidente Fatta medita", oppure ancora: "don Vincenzo Arena è scortese con la moglie"? Attenzione però, perché all'interno di questi capitoli tanto minimalisticamente connotati, accadono fatti rilevanti ai fini dello sviluppo del racconto. Allora? Non c'è una precisa volontà di derisione della forma narrativa ottocentesca?".

Saluti
Profile Image for Maria Beltrami.
Author 51 books73 followers
March 25, 2016
La stessa Sicilia del Gattopardo, solo qualche anno dopo, e ci sembra persa nei secoli, con la sua rigida divisione in caste, il cui ascensore sociale formato da una miscela di furberia, furto, prevaricazione. La totale mancanza di solidarietà, la maldicenza come modo di vita, la mollezza e l'ignoranza.
Sulla base di questo affresco sapientemente dipinto dalla scrittrice, si muove la Mennulara, bimba selvatica e violata, donna orgogliosa, intelligente e permalosa nella sua ignoranza, capace di annullarsi per amore, fino a farsi carico di persone a lei tanto inferiori, servendoli e facendone la fortuna, senza mai smettere di essere, dentro di sè, quella stessa bambina.
Bellissimo.
Profile Image for Book Concierge.
3,070 reviews389 followers
June 16, 2016
This is an intricate tale of a poor, "ignorant" servant whose death and dying wishes have eveyone in her small Sicilian town talking. Slow start, but I was eventually completely captivated by the intrigue. Very Italian story.
Profile Image for Kim.
780 reviews
August 2, 2019
I wish the book had been more about Mennulara's life rather than a bunch of other characters.
Profile Image for César Lasso.
355 reviews117 followers
October 10, 2016
La Mennulara (recolectora de almendras) ha muerto: así arranca esta novela coral sobre la personalidad de una criada de gente de alcurnia. Una mujer enigmática, de carácter difícil, que acabó por mantener a sus señores con dinero de procedencia dudosa.

Todo el mundo, en los días siguientes a su óbito, se pregunta por ella. Y asistimos a las especulaciones de una variada gama de vecinos de Roccacolomba, un pueblo siciliano que no sé si será invención de la autora. Por sus páginas desfilan la Mafia, gente humilde, profesionales libres como el médico que la vio morir y el cura que le administró los sacramentos, y la gente de la nobleza del lugar.

El misterio de la figura de la Mennulara, criada convertida en señora a quienes todos por unos días recuerdan, va siendo desgranado pasito a pasito, a través de los cotilleos de todo un pueblo. Yo, con su lectura, me he trasladado a Sicilia, una tierra que aún no conozco.
Profile Image for Zainab ..
13 reviews18 followers
September 10, 2016
كم تمنيت لقاء منولارا هذه.
منولارا الخادمه المخلصه عانت منذ طفولتها إلى بعد وفاتها من كل النواحي، كانت قاطفة لوز فقيرة بريئة وأصبحت خادمه عند عائلة الفاليبى وحبيبه للمحامي اوراتسيو وحافظه لممتلكات هذه العائلة ذات التبذير وماذا أخذت بعد كل هذا؟ غير الشائعات والشتم في روكاكولمبا.
رواية رائعه تتعايش مع شخصياتها وأحداثها وذات أسلوب سلسل وممتع.
Profile Image for Lilirose.
575 reviews75 followers
November 4, 2020
Un bello spaccato sulla Sicilia provinciale e chiusa degli anni '60. Al centro della narrazione c'è ovviamente lei, La Mennulara, ma la troviamo già morta all'inizio del romanzo e l'unico modo che avremo per conoscerla saranno i ricordi dei vari personaggi che hanno incrociato il suo cammino. Attraverso i flashback ci viene presentata una donna forte, piena di luci e ombre: una figura indimenticabile per chiunque l'abbia conosciuta, e di riflesso anche per noi lettori. Ho particolarmente apprezzato l'idea di costruire la storia come un mosaico che si arricchisce di tasselli, ricordo dopo ricordo; in questo modo l'autrice tiene desto l'interesse del lettore aggiungendo un tocco di mistero, rendendo l'opera qualcosa di più di un semplice romanzo d'ambiente.
15 reviews5 followers
July 9, 2007
Although the writing style is not what I typically enjoy, the story is remarkable. It starts from the end of Mennulara's life to the beginning and unravels the mystery behind all her struggles. This book is full of different characters in a small Sicilian town. While all the other characters seem quite simple the main character is fascinating and complex. Later the reader learns how she came to be the individual in the end and understands that life's tolls and terrors shape a person, but their strength and character prevail in the end.
Profile Image for Gaetano Laureanti.
489 reviews73 followers
August 30, 2017
Splendido racconto, il primo della Simonetta Agnello Hornby, che mi ha subito preso già solo per il suo originale stile narrativo.

La storia della protagonista, il cui decesso segna l’inizio del libro, è infatti narrata attraverso una serie di pettegolezzi da parte di coloro che, direttamente o indirettamente, sono testimoni della sua vita spezzata dal male a soli 55 anni.

Come una serie di pennellate colorate buttate quasi a caso da un maestro pittore, apparentemente senza alcuna coerenza figurativa, riesce alla fine dell’opera a svelare un capolavoro agli occhi increduli del fortunato spettatore, così l’autrice compone un fantastico ritratto della Mennulara attraverso la ridda di voci, sospetti, “cuttigghi” tipici dei paesini siciliani, come l’immaginario Roccacolomba (difficile non pensare all’esistente Roccapalumba) negli anni ’60.

E sono rimasto intrappolato nella molteplicità delle storie, corali eppure in contrasto tra loro, dei sospetti, degli avvenimenti paradossali al limite della comicità, con una storia d’amore sensuale e leggiadra, un boss mafioso di parola, un odioso marito violento, e tanti, tanti personaggi le cui vite si intrecciano in una realtà tipicamente siciliana.

Il ritratto finale ci svela una figura femminile, forte, determinata, che affronta e vince la miseria, l’ignoranza, la violenza ed i pregiudizi, lasciandoci il sospetto di una sua regia occulta anche della vita e della morte.

Diceva:
Se facciamo il nostro dovere, ci guadagniamo il rispetto degli altri. Dio ha il suo dovere, come tutti. Deve pensare a noi, aiutare i buoni e punire i cattivi. A me Dio non piace, il suo dovere era di non far mancare il pane e le medicine ai miei genitori, che sono morti, e a mia sorella Addoloratina, che è ancora malata, e non l’ha fatto. Non è stato giusto con me, e le ingiustizie si pagano, prima o poi. Se non fa il suo dovere, da me non si merita preghiere’. Da questo scaturiva la sua avversione all’ordine sociale ed economico del nostro mondo, la classe dei ricchi che hanno ereditato potere e denari, senza averli guadagnati, e i poveri che non hanno l’opportunità di studiare e lavorare.

Impietoso il confronto con i componenti della famiglia presso cui era entrata in servizio da giovanissima serva, quasi delle caricature, incapaci di sopravvivere senza di lei.

Ho molto apprezzato anche lo stile “siculo” della Agnello Hornby, che, pur non usando molte parole in dialetto, ne riporta tante forme espressive (p.es. assai invece di molto, il passato remoto, la composizione con il verbo posposto, ecc.) da rendere il racconto intriso di sicilianità.

E per chiudere in bellezza ci regala un Epilogo pieno d’ironia!

Insomma, leggetelo con attenzione e non smetterete di apprezzarlo, anche nei particolari.
Profile Image for Elisabetta.
430 reviews11 followers
September 13, 2021
Ho fatto abbastanza fatica ad entrare nel ritmo del romanzo e ad affezionarmi ai personaggi. In parte perchè, praticamente per la prima metà del libro, la quantità di personaggi introdotta è continua. Ad ogni capitolo spunta qualcuno di nuovo, ma molti di questi personaggi fanno parte del tipico pettegolezzo allargato di paese (soprattutto negli anni in cui si svolge il romanzo), ma non hanno un ruolo chiave o preponderante ai fini del romanzo.
La storia è abbastanza triste: una famiglia sfasciata da generazioni, che per le ultime due si regge solo sulla ipotetica capacità della donna di servizio di tenere i conti e far fiorire il capitale di famiglia, e contemporaneamente far mantenere i rapporti - se non di affetto quantomeno di educazione - tra i fratelli (sempre attraverso il denaro).
Il mistero che pian piano (molto piano, francamente di una lentezza esasperante in certi punti) è un mix di improbabilità ed prevedibilità.
.
Lo stratagemma per associare la Mennulara a Don Vincenzo Ancona mi è sembrato banale, così come il suo epilogo. Troppo semplice se poi si vuole associare Don Vincenzo alla mafia. .
C'è un ricorso quasi patologico alla violenza.
Tra le recensioni che lo accompagnano, ne spicca una che parla di divertimento. Non c'è nulla di cui ridere, francamente.
Deludente.
Profile Image for Sandra Koka (pielasit_sirdi).
784 reviews173 followers
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January 22, 2021
Šķiet- jo mazāks ciems, jo skaļāk atbalsojas jebkurš dzīves notikums. Atliek iedomāties, ka šis ciemats atrodas karstasinīgajā Itālijā, tad robeža starp drāmu un histēriju ir pavisam maza. Un, ja vēl piemet šķipsniņu Sicīlijas ar savdabīgajiem paradumiem un mafijas klātbūtni, tad varena jezga garantēta.

60.tajos gados Sicīlija dzīvo atsevišķā universā, kur valda mafijas tradīcijas un senatnīgi paradumi. Ir nomirusi mandeļniece jeb kā uzskata vietējie-vienkārši zemākas kārtas kalpone. Katram ciema iedzīvotājam ir savs viedoklis un zināšanas par mirušo, taču līdz ar katru personāžu lasītājs uzzina par daudziem citiem noslēpumiem un arvien vairāk atklājas sarežģītais un patiesais mandeļnieces dzīves ceļš un parādās katra cilvēka īstie nodomi.

Grāmata ir interesanti sarakstīta, it kā kopējā bilde par mandeļnieces raksturu un dzīves notikumiem tiek atspoguļota no ikviena ciema iedzīvotāja atmiņu drumslām. Piedevām cauri romānam tiek risināta pazudušā mantojuma intriga, gluži kā rēbusu risinot atstātos norādījumus no nāvinieces.
Profile Image for Dimity.
196 reviews22 followers
January 28, 2011
I was originally drawn to this book because of its Sicilian setting, expecting a typical historic fiction novel. However, I found very little of the description I am used to and The Almond Picker is much more a story that happens to be set in 1963 Sicily than a historic fiction novel. I thought the style of this novel was a bit gimmicky at first and there is an overwhelmingly large cast of characters that I couldn’t keep track of or their many relationships with each other. Like most translated works, it seems that something is lost between the Italian and English versions. I found I had to “power through” a good chunk of this book until about 200 pages in when my interest was piqued enough to want to finish it. However, the second part of the novel after my clicking point was quite good . Once Mennulara’s true character was revealed more I appreciated the whole book. It wasn’t a page turner but a good choice for readers who enjoy complex stories.
Profile Image for Nadia.
1,487 reviews521 followers
June 4, 2024
حب ،وفاء و ولاء لا محدود.
تبدأ الحكاية بوفاة منولارا خادمة سابقة لدى أسرة مرموقة في الجنوب الإيطالي فتنكشف الأسرار المخبأة و معها ندخل إلى بيوت الصقليين و نكتشف مع جلسات النميمة طبيعة العلاقات المتشابكة بين المتوفاة و مخدمها و كذلك طبيعة النسيج الاجتماعي الذي أسس لفكرة الولاء للأسرة .
Profile Image for Pierre Menard.
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July 15, 2014
Una vicenda che si svolge nell’arco di 30 giorni, tra il settembre e l’ottobre 1963 nel paese siciliano di Roccacolomba, inventato dall’autrice, ma terribilmente realistico. Una vita, quella di Maria Rosalia Inzerillo, intesa la Mennulara (raccoglitrice di mandorle), raccontata da una pluralità di voci e situata tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del boom economico ed edilizio. Una storia in absentia: la protagonista infatti muore nelle prime pagine, ma rimane per tutto il libro al centro della vita dei suoi concittadini, polarizzandone le azioni, i pensieri e, in vari casi, le ossessioni. Il romanzo è infatti costruito sulla tensione tra la singolarità della Mennulara e la pluralità espressa dal resto del paese.

Il tema centrale sembra essere lo stesso di Uno, nessuno e centomila o del wellesiano Citizen Kane: chi era davvero la Mennulara? Nei numerosi capitoli, in cui si dividono le giornate del racconto, sono esaminate le opinioni più disparate dei paesani di Roccacolomba, appartenenti alle diverse classi sociali e divisi da antipatie, rivalità, odi e differenze sociali estremamente rigide. I gruppi e i singoli sono descritti negli ambienti in cui si radica le relativa posizione sociale (i circoli, la piazza del passìo, i palazzi dei ricchi e le semplici abitazioni dei meno abbienti, le portinerie, la chiesa, l’ufficio postale e così via). Più che alle descrizioni fisiche e psicologiche (che comunque non mancano), Agnello Hornby fa riferimento agli atteggiamenti e alle parole che i personaggi si scambiano: i dialoghi, insieme ad alcune lettere, sono fondamentali per comprendere lo svolgimento della vicenda e per identificare gli indizi che portano alla risoluzione finale. Il ricorso all’uso del dialetto è piuttosto limitato, ma indubbiamente l’autrice sa variare notevolmente il lessico e lo stile per ricreare il milieu culturale dei notabili, degli impiegati e dei popolani, che risultano estremamente vivaci e prendono facilmente corpo nell’immaginazione del lettore. Le conversazioni corali offrono echi da Verga e soprattutto da Sciascia (A ciascuno il suo). Del resto alcuni personaggi sono chiaramente ispirati dai romanzi del secondo: penso al mafioso don Vincenzo Ancona o all’ambiguo presidente Pietro Fatta.

La storia della Mennulara viene messa insieme a poco a poco, un pezzo alla volta: ognuno porta il suo contributo, volente o nolente, ma soltanto alcuni personaggi, più acuti degli altri e meno vincolati dalle convenzioni, possono usufruire di quella prospettiva necessaria a decifrare quasi per intero la straziante vicenda terrena di Maria Rosalia Inzerillo.

Verga, Pirandello, Sciascia, qualcosa di Camilleri (La stagione della caccia): i differenti modelli della Agnello sono accomunati dallo spirito tipicamente siciliano, che si respira nelle sue pagine scritte in uno stile semplice ed efficace. La Sicilia narrata è pervasa da una sensualità materiale molto intensa che talvolta inebria e talvolta stordisce. Agnello riesce a dare al libro un’impronta molto personale, sia nella costruzione della protagonista, una figura femminile davvero peculiare ma molto credibile nella sua complessa ambiguità, sia nell’ironia bonaria e divertita di cui fanno le spese i personaggi collaterali

Pochissimi i difetti del libro: tutto sommato, la storia degli Alfallipe non meritava un epilogo che sembra un’aggiunta posticcia, mentre alcuni personaggi, come padre Arena (sacerdote piuttosto non convenzionale), meritavano qualche cenno biografico in più.

Consigliato a chi ama la calda sensualità meridionale.

Sconsigliato a chi non ama il pettegolezzo di paese.
11 reviews2 followers
September 19, 2025
Decenas de personajes (de algunos me quedé con ganas de más), relaciones improbables, apariencias, clase y venganza en un pueblo siciliano en los años 60. Una novela total si eres amante de la isla. Ha molado bastante. Mennularas del mundo, deberíais ser protas de muchas más novelas, aunque como en esta la trama empiece con su muerte.
Profile Image for Claudia.
344 reviews17 followers
August 22, 2017
"...fimmina di panza!"
Una lettura avvolgente, una scrittura complessa, polifonica e seducente. La Mennulara, opera prima della scrittrice anglo-siciliana Simonetta Agnello Hornby è stata una delle scoperte più interessanti fra le letture di questo periodo.
Siamo nella Sicilia degli anni '60 e la Mennulara, vale a dire la raccoglitrice di mandorle (mennule), muore dopo un'aspra malattia lasciando dietro di sé astio e riconoscenza per una vita offesa spesa al servizio degli altri, con dignità, ma senza alcun fine religioso. Al contrario, la Mennulara ha, per così dire, un "conto aperto" con Dio. Egli si è comportato male maltrattando la sua esistenza e lei non lo ripaga con le sue preghiere. man mano che la lettura avanza, emergono particolari inattesi sulla storia della criata di casa Alfallipe che da vittima si fa carnefice e quindi deus ex machina di molte esistenze.
"Ha ragione non è facile definirla, senza dubbio era dotata di notevole intelligenza nonché di una certa cultura: una donna complessa."
I tratti salienti di questo romanzo sono senza dubbio la sicilianita’ e la coralità.
La scrittrice attinge alle sue forti origini palermitane per descrivere un mondo complesso in un periodo storico di grandi cambiamenti. Così nel retaggio quasi feudale di rapporti immutati da tempi immemorabili si inseriscono nuovi fremiti politici e non manca, con le sue mille sfaccettature, la presenza della mafia. Si parla di famiglie abbienti, di notabili di paese così come di famiglie umili di origine ma dignitosissime. Il tutto in un intrecciarsi continuo di parentele, amicizie o frequentazioni più o meno casuali. Ed e’ attraverso le conversazioni o i ricordi di questi personaggi che a poco a poco si delinea la figura della mennulara, serva-padrona di cui ognuno serba un suo ricordo. Alcuni la disprezzano per avere tradito le proprie origini e ne mettono in risalto il carattere duro e impetuoso. Altri, e tra questi il dottore e il parroco, negli anni hanno imparato ad apprezzarne la profonda onesta’, il coraggio di affrontare una vita difficilissima e solitaria, la volontà fortissima di andare oltre i propri limiti sorretta da una grande intelligenza.
Scopriamo un personaggio molto complesso, e man mano che ne definiamo i contorni ci rendiamo conto che anche a noi lettori sarà difficile dimenticarlo.
Altro sono i suoi antagonisti. I tre fratelli Alfallipe si stagliano nitidi per la loro inettitudine. Tanto è forte la personalità della mennulara tanto scompaiono loro, sepolti non da grossi vizi ma da una stupidità diffusa. Altri personaggi rimangono felicemente nella memoria una volta terminata la lettura, come il vecchio capomafia o Pietro Fatta, vecchio amico a confidente di Orazio Alfallipe.
Un elemento affascinante del romanzo rimane quello dell’ironia. Un tratto lieve ma che permea con intelligenza tutto il libro senza interferire con i sentimenti forti che lo caratterizzano.
Ma il merito più grande dell’ autrice a mio avviso e’ quello di aver scritto il romanzo con una tecnica pittorica. È un grande affresco che inizialmente colpisce per la sua complessità e ti induce ad avvicinarti. E così’ a poco a poco si delineano i contorni e si ravvivano i colori in ogni particolare. E tutto trova un senso e una sua bellezza.
Profile Image for Giovanna Santoriello.
160 reviews1 follower
February 18, 2022
Mi ritrovo a scrivere la recensione di questo libro a qualche giorno di distanza.
Dopo aver finito il libro, mi sono accorta che ne esiste una versione a fumetti. Non ho resistito e ho letto anche quella. Fatta benissimo. Ho addirittura migliorato il voto del romanzo, a seguito della lettura del fumetto.
La storia è molto bella, a tratti intricata, ma vale davvero la pena di sbrogliare qualche matassa per arrivare alla fine, confusi e felici.
Profile Image for Ingrida Ceple.
447 reviews29 followers
June 26, 2021
Maigais, gaišais smaragda krāsas grāmatas vāks ar ziedošo mandeli ir maldinošs. Varbūt mandeles rūgtā smarža... Par Itālijas ziemeļu - dienvidu nesamierināmajām, pat dīvaini nicinošām attiecībām vēl šobrīd, bija dzirdēts. Bet šādu Sicīlijas cilvēku, tradīciju, sabiedrības izgājienu lasīju pirmo reizi, zinu, ka itāļiem vienmēr Itālijas dienvidi un īpaši Sicīlija skaitās nabagu rajoni, bet manuprāt, tā ir visīstākā un autentiskākā Itālija, kādu ziemeļos neatrast. Mans sapnis ir šo zābaka papēdi apbraukāt un noteikti nokļūt arī Sicīlijā. 

Man patika, kā grāmata bija uzbūvēta, sajūta, kā lasītu lugu ar izskaidrojošo ainu virsrakstiem. Visu laiku uzsvērtā - mūsu sabiedrībā tā nav pieņemts un tā otra, nabadzīgā kalpu daļa, ko īsti pat par sabiedrību nedēvē. Cik zinu no stāstītā, daudz mainījies nekas nav. Arī Anglijā un Francijā ir īpašais sadalījums - augstākā sabiedrība un nabaga strādnieku šķira. Bet tā jau arī tomēr visā pasaulē vairāk vai mazāk. Saimnieks var visu - “es jau esmu tikai kalpone.” Kā vergu laikos.

Stāsts par spēcīgu, stipru, zinātkāru sievieti, kurai nav bijis viegls liktenis un kuru iepazīsti tikai no palicēju atmiņām. Un kā detektīvā, atrisinājums nāk tikai pašās beigās... Tā Krusttēva iepīšana varbūt izraisīja smaidu, bet tas saprotams, kaut kādu izskaidrojumu vajadzēja. Tiešām aizraujoša, Itālijas dienvidu sabiedrības priekšskaru paveroša, pēdējā trešdaļā grūti noliekama grāmata.
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