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La scala di Dioniso
È il 31 dicembre 1899. L'alba del nuovo secolo si macchia di sangue.
Una strage efferata - la prima di una lunga e misteriosa catena di delitti - si consuma alla Mignatta, "la sanguisuga", il promiscuo distretto suburbano che ospita ladri, taglieggiatori e tutti i miserabili che la città si lascia alle spalle, senza voltarsi, ma anche i ricchi azionisti del grande zuccherificio, chiusi nelle loro ville dorate e ostili alle nascenti idee socialiste che si diffondono tra gli operai. Ed è proprio contro le mogli degli azionisti che si accanisce l'assassino, incidendo nelle loro carni gli indecifrabili segni della sua rivalsa.
Feroce come un vendicatore, implacabile come un dio, è il primo serial killer del Novecento. In questa polveriera pronta a esplodere, il giovane ispettore Milton Germinal compie la sua discesa all'inferno. Trasferito alla Mignatta a causa della sua dipendenza da oppio ed eroina, spetta a lui decifrare la firma del mostro, i suoi macabri riti. Annaspando in questo incubo, dove nulla è ciò che sembra, Germinal incontra personaggi ambigui e carismatici, deformi e seducenti: il pallido ed etereo Stigle, il chimico dello zuccherificio; il dottor Noverre, l'inquietante direttore dell'Istituto delle Malformazioni; l'itterico Sciron e poi c'è lei, Ignés dai magnifici occhi grigi, la Regina delle Nebbie... e l'orrore a tratti si stempera in una storia d'amore che lo può salvare o condurre alla perdizione.
In un'atmosfera cupa e morbosa, appassionata e sensuale, mistica e feroce, Luca Di Fulvio conduce, gradino dopo gradino, in cima alla scala di Dioniso, la scala di quel dio visionario dalla quale si domina la fine dell'Ottocento e l'inizio di un Novecento che racchiude in sé tutti i germi della nostra attuale malattia.
Una strage efferata - la prima di una lunga e misteriosa catena di delitti - si consuma alla Mignatta, "la sanguisuga", il promiscuo distretto suburbano che ospita ladri, taglieggiatori e tutti i miserabili che la città si lascia alle spalle, senza voltarsi, ma anche i ricchi azionisti del grande zuccherificio, chiusi nelle loro ville dorate e ostili alle nascenti idee socialiste che si diffondono tra gli operai. Ed è proprio contro le mogli degli azionisti che si accanisce l'assassino, incidendo nelle loro carni gli indecifrabili segni della sua rivalsa.
Feroce come un vendicatore, implacabile come un dio, è il primo serial killer del Novecento. In questa polveriera pronta a esplodere, il giovane ispettore Milton Germinal compie la sua discesa all'inferno. Trasferito alla Mignatta a causa della sua dipendenza da oppio ed eroina, spetta a lui decifrare la firma del mostro, i suoi macabri riti. Annaspando in questo incubo, dove nulla è ciò che sembra, Germinal incontra personaggi ambigui e carismatici, deformi e seducenti: il pallido ed etereo Stigle, il chimico dello zuccherificio; il dottor Noverre, l'inquietante direttore dell'Istituto delle Malformazioni; l'itterico Sciron e poi c'è lei, Ignés dai magnifici occhi grigi, la Regina delle Nebbie... e l'orrore a tratti si stempera in una storia d'amore che lo può salvare o condurre alla perdizione.
In un'atmosfera cupa e morbosa, appassionata e sensuale, mistica e feroce, Luca Di Fulvio conduce, gradino dopo gradino, in cima alla scala di Dioniso, la scala di quel dio visionario dalla quale si domina la fine dell'Ottocento e l'inizio di un Novecento che racchiude in sé tutti i germi della nostra attuale malattia.
484 pages, Kindle Edition
First published January 1, 2005
4 people are currently reading
112 people want to read
About the author
Luca Di Fulvio
22 books236 followersLuca di Fulvio was born in Italy. He is an italian writer.
Di Fulvio studied dramaturgy at the Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico in Rome under Andrea Camilleri. Then he was half a year as a member of The Living Theatre, where he could work in London together with Paola Bourbons, Sergio Graziani, Mario Maranzana, Andrzej Wajda and Julian Beck.
Since 1996, Di Fulvio has also worked as a writer. Some of his novels were published in German. In 2008 he published the novel "La gang dei sogni", which also in English under the title since 2011 The boy who dreams gave is available. In the novel, he focuses not only violence against women, but also processes the lives of immigrants in New York City in the 1920s, where he was close to Martin Scorsese's epic Gangs of New York-based, according to his own statement.
Di Fulvio studied dramaturgy at the Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico in Rome under Andrea Camilleri. Then he was half a year as a member of The Living Theatre, where he could work in London together with Paola Bourbons, Sergio Graziani, Mario Maranzana, Andrzej Wajda and Julian Beck.
Since 1996, Di Fulvio has also worked as a writer. Some of his novels were published in German. In 2008 he published the novel "La gang dei sogni", which also in English under the title since 2011 The boy who dreams gave is available. In the novel, he focuses not only violence against women, but also processes the lives of immigrants in New York City in the 1920s, where he was close to Martin Scorsese's epic Gangs of New York-based, according to his own statement.
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Community Reviews
Displaying 1 - 10 of 10 reviews
January 18, 2018
KMK izazov 2018.
10/12
Triler.
10/12
Triler.
May 23, 2012
Lo immaginavate che in Italia si nascondesse uno scrittore in grado di concepire e realizzare un thriller oscuro, visionario, solido, che pare uscito da un incubo di Tim Burton, con personaggi grotteschi e feroci, fragili e meschini?
E questi caratteri, non so come avvenga il miracolo, sono immuni dal morbo che affligge la narrativa di genere italica, no, non sono macchiette, non stanno lì perché ci stava bene un ispettore eroinomane e uno scienziato focomelico, o la splendida Ignés dagli occhi grigi, ballerina, artista, spogliarellista che sopporta un peso enorme e il gigantesco demente buono di nome Zola, no, stanno lì perché sono gli attori perfetti per rappresentare questa storia di tragedia e violenza.
E poi scrive bene Di Fulvio, scrive con naturalezza anche quando eccede, e non si scorgono i rammendi nelle pieghe, non si vede trucco nella messa in scena, cosa niente affatto facile nei romanzi ‘vincolati’.
Peccato solo per i molti ed evidenti debiti al From Hell di Alan Moore (a cominciare dall’immagine di copertina), altrimenti sarebbero state cinque stelle piene.
E questi caratteri, non so come avvenga il miracolo, sono immuni dal morbo che affligge la narrativa di genere italica, no, non sono macchiette, non stanno lì perché ci stava bene un ispettore eroinomane e uno scienziato focomelico, o la splendida Ignés dagli occhi grigi, ballerina, artista, spogliarellista che sopporta un peso enorme e il gigantesco demente buono di nome Zola, no, stanno lì perché sono gli attori perfetti per rappresentare questa storia di tragedia e violenza.
E poi scrive bene Di Fulvio, scrive con naturalezza anche quando eccede, e non si scorgono i rammendi nelle pieghe, non si vede trucco nella messa in scena, cosa niente affatto facile nei romanzi ‘vincolati’.
Peccato solo per i molti ed evidenti debiti al From Hell di Alan Moore (a cominciare dall’immagine di copertina), altrimenti sarebbero state cinque stelle piene.
April 19, 2020
Expected more from this historical thriller. The premise sounded intriguing enough, but the book turned out to be too longwinded, the plot too convoluted, and it just didn't hook me.
January 11, 2014
Bello, nero. A tratti lento. Se da un lato ho apprezzato la volontà di evitare i colpi di scena classici, dall'altro mancano quelli non classici: a tratti risulta scontato.
September 9, 2014
Bellissimo! Un po' troppe descrizioni per un thriller ma storia originalissima!
April 18, 2016
Un romanzo intrigante e scritto magistralmente che scorre come la visione di un film.
August 16, 2020
Het verhaal zelf is erg goed en interessant, Milton en Noverre zijn prima personages. Aan het einde wordt duidelijk waarom bepaalde gebeurtenissen plaatsvinden, maar daar is ook alles mee gezegd. Het boek heeft een open einde, wat ik vreselijk vind, maar daar kan ik nog mee leven. Waar het echter misgaat, is de schrijfstijl. Wat een hoogdravend taalgebruik, langdradige zinnen en veel herhaling. Het boek is te dik. Zonde, want de storyline is echt goed.
July 9, 2022
Powinnam zrobić dnf po 100 stronach a nie męczyć się z tym czymś
May 14, 2012
Soms dekt het symbooltje, dat de bibliotheek achter op de boeken aanbrengt, de lading niet goed. Op dit boek stond het bekende pistooltje. Misdaden werden hierin ook genoeg gepleegd, maar de term, die de uitgever op de kaft zette 'Psychologische thriller' klopte veel beter.
In Londen, tijdens de eeuwwisseling van 1899-1900 wordt politie-inspecteur Milton Germinal in rang teruggezet en overgeplaatst naar een van de armoedigste en misdadige wijken van Londen. Hij was opgepakt toen hij bij een drugsdealer inkopen deed voor zijn heroïneverslaving. Alle klanten van de dealer waren samen naar de gevangenis vervoerd, evenals de dealer zelf.
Hij wordt niet ontslagen, omdat hij kort tevoren de zoon van zijn oude baas had gered.
In de wijk waar hij terechtkomt is ook net een circus aangekomen, vol met merkwaardige figuren.
Dan wordt een aantal afschuwelijke moorden gepleegd. Het lijkt erop, of de moordenaar het gemunt heeft op rijke dames, die te maken hebben met de plaatselijke suikerfabriek. De tientallen areiders die hier werken worden uitgebuit en een staking dreigt. Het socialisme is in opkomst in de stad.
Germinal onderzoekt de moorden, samen met de 'graaf zonder mouwen', een adellijk heer, zonder armen geboren, die bij alles geholpen moet worden door zijn trouwe en reusachtige knecht Zola.
Spannend en goed geschreven, met kleurrijke personages. Goed vertaald. Een mooi geschetst tijdsbeeld, en, zoals achterop het boek staat, 'in de traditie van Conan Doyle en Edgar Allan Poe.
In Londen, tijdens de eeuwwisseling van 1899-1900 wordt politie-inspecteur Milton Germinal in rang teruggezet en overgeplaatst naar een van de armoedigste en misdadige wijken van Londen. Hij was opgepakt toen hij bij een drugsdealer inkopen deed voor zijn heroïneverslaving. Alle klanten van de dealer waren samen naar de gevangenis vervoerd, evenals de dealer zelf.
Hij wordt niet ontslagen, omdat hij kort tevoren de zoon van zijn oude baas had gered.
In de wijk waar hij terechtkomt is ook net een circus aangekomen, vol met merkwaardige figuren.
Dan wordt een aantal afschuwelijke moorden gepleegd. Het lijkt erop, of de moordenaar het gemunt heeft op rijke dames, die te maken hebben met de plaatselijke suikerfabriek. De tientallen areiders die hier werken worden uitgebuit en een staking dreigt. Het socialisme is in opkomst in de stad.
Germinal onderzoekt de moorden, samen met de 'graaf zonder mouwen', een adellijk heer, zonder armen geboren, die bij alles geholpen moet worden door zijn trouwe en reusachtige knecht Zola.
Spannend en goed geschreven, met kleurrijke personages. Goed vertaald. Een mooi geschetst tijdsbeeld, en, zoals achterop het boek staat, 'in de traditie van Conan Doyle en Edgar Allan Poe.
March 14, 2010
Sylvester 1899. Während in dem düsteren Arbeitervorort Mignatta, das neue Jahrhundert mit einem Fest begrüßt wird, treibt ein kaltblütiger Killer sein Unwesen.
Inspektor Germinal (genial, gebrochen, zynisch und Rauschgiftsüchtig...*kommt einem bekannt vor*) muss sich durch einen Gewirr von Tatverdächtigen kämpfen, ehe er einer Tragödie auf die Spur kommt, deren Ursprung weit zurückliegt...
Ich habe das Buch inzwischen zweimal gelesen. Di Fulvos Stil ist unheimlich spannend, rasant und unerbittlich. Er springt nicht gerade zimperlich mit seinem Kommissar um, stellt ihn dem Leser als hoffnungslosen Rauschgiftsüchtigen und Egomanen vor, schafft es aber trotzdem, dass man auf ein Happy End für den geschundenen Germinal (der mir mit jeder Seite symphatischer wurde) hofft.
Inspektor Germinal (genial, gebrochen, zynisch und Rauschgiftsüchtig...*kommt einem bekannt vor*) muss sich durch einen Gewirr von Tatverdächtigen kämpfen, ehe er einer Tragödie auf die Spur kommt, deren Ursprung weit zurückliegt...
Ich habe das Buch inzwischen zweimal gelesen. Di Fulvos Stil ist unheimlich spannend, rasant und unerbittlich. Er springt nicht gerade zimperlich mit seinem Kommissar um, stellt ihn dem Leser als hoffnungslosen Rauschgiftsüchtigen und Egomanen vor, schafft es aber trotzdem, dass man auf ein Happy End für den geschundenen Germinal (der mir mit jeder Seite symphatischer wurde) hofft.
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