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Sprawl #1-3

The Complete Sprawl Trilogy: Neuromancer, Count Zero, Mona Lisa Overdrive

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William Gibson’s classic Sprawl trilogy includes NEUROMANCER which stands alongside BRAVE NEW WORLD and 1984 as one of the twentieth century’s most potent novels of the future.

Cyberspace and virtual reality were invented within these books, changing forever the way we look at tomorrow and providing the inspiration behind the blockbuster film THE MATRIX.

The Matrix: a world within a world, a graphic representation of the databanks of every computer in the human system; a consensual hallucination experienced daily by billions of legitimate users in the Sprawl alone. And by Case, computer cowboy, until his nervous system is grievously maimed by a client he double-crossed. Japanese experts in nerve splicing and microbionics have left him broke and close to dead.

But at last Case has found a cure. He’s going back into the system. Not for the bliss of cyberspace but to steal again, this time from the big boys, the almighty megacorps. In return, should he survive, he will stay cured.

This bundle includes: NEUROMANCER, COUNT ZERO and MONA LISA OVERDRIVE

676 pages, Kindle Edition

First published June 1, 1992

199 people are currently reading
2083 people want to read

About the author

William Gibson

276 books14.6k followers
Librarian Note: There is more than one author in the Goodreads database with this name. See this thread for more information.

William Ford Gibson is an American-Canadian writer who has been called the father of the cyberpunk subgenre of science fiction, having coined the term cyberspace in 1982 and popularized it in his first novel, Neuromancer (1984), which has sold more than 6.5 million copies worldwide.

While his early writing took the form of short stories, Gibson has since written nine critically acclaimed novels (one in collaboration), contributed articles to several major publications, and has collaborated extensively with performance artists, filmmakers and musicians. His thought has been cited as an influence on science fiction authors, academia, cyberculture, and technology.


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William Gibson. (2007, October 17). In Wikipedia, The Free Encyclopedia. Retrieved 20:30, October 19, 2007, from http://en.wikipedia.org/w/index.php?t...

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Community Reviews

5 stars
427 (42%)
4 stars
319 (31%)
3 stars
175 (17%)
2 stars
51 (5%)
1 star
29 (2%)
Displaying 1 - 30 of 86 reviews
Profile Image for Rothan.
123 reviews1,066 followers
December 10, 2023
Neuromancer 4/5⭐️
Graf Zero 4.5/5⭐️
Mona liza turbo 3.5/5⭐️

Profile Image for Tanabrus.
1,976 reviews186 followers
May 15, 2022
Come dire, bene ma non benissimo.

Avevo già letto in passato il primo libro della trilogia, Neuromante, rimanendone non pienamente convinto.
Questa volta il libro mi ha preso maggiormente, anche se ho sofferto non poco un inizio a dir poco balbettante: la trama a lungo procede più per istantanee che fluidamente, è una serie di situazioni che si susseguono con in più quasi sempre Case, il protagonista, che cerca di capire dove sia, cosa stia facendo, perché sia lì.
Poi poco a poco la situazione si normalizza, la trama prende il sopravvento e si guadagna in senso e fluidità della narrazione.
Per l'ambientazione, le idee e le immagini, invece, niente da eccepire: qui si crea il cyberpunk, si sognano l'internet e la realtà virtuale e quanto si sogna ancora tutt'oggi.

Arriviamo al secondo libro, che dei tre mi è parso il più debole, Giù nel cyberspazio.
Lo stile di Gibson evolve mostrandoci punti di vista multipli, invece del protagonista unico del primo libro, ma mantiene parzialmente il grande difetto di Neuromante: per quanto meno frammentato, si soffre ancora un po' per la tendenza al "chi sono, dove sono, perché ci sono, non ricordo".
I pov alternati non aiutano, e si impiega un po' di tempo a tirare fuori il senso della trama e a seguire la storia.
Una storia che alla fine tira fuori dal cilindro uno solo dei vecchi personaggi, ma lascia intendere molto altro riguardo alle entità del primo libro. E ci tira dentro, tanto per complicare le cose, tecnostregoni e cyber-vodoo.
Potrebbe venir fuori una mezza schifezza, invece il tutto tiene bene.
Il suo punto debole è però che alla fine la storia è deboluccia, parecchio.
Diciamo che in questo è un classico secondo volume.

E si arriva al terzo e ultimo volume, Monna Lisa cyberpunk.
Dove finalmente il difetto congenito delle aperture dei precedenti libri scompare, mantenendo invece l'evoluzione positiva del secondo (i pov multipli).
Dove ritroviamo personaggi dei primi due libri, e oltre a Giappone e Stati Uniti visitiamo anche l'Inghilterra.
Si accenna, si intuisce, probabilmente è giusto che non si spieghi tutto al dettaglio.
Una storia più organica, anche se alla fine resta un pizzico di delusione per una sensazione, un certo retrogusto che resta in bocca dopo la lettura, che manchi qualcosa, che qualcosa non torni pienamente, che sia troppo semplice la risoluzione di ogni situazione.

Alla fine, dei tre il migliore resta Neuromante, sia per l'effetto che produce con le sue creazioni, sia per la storia in sé, la trama, l'azione, i personaggi.
A seguire Monna Lisa, che chiude qualcosa lasciando enormi margini (e qualche timido rimpianto per quella sensazione che avrebbe potuto essere migliore).
E infine il volume di mezzo. Tipico.


Comunque anche dopo trent'anni una bella lettura.
Profile Image for Fab.
100 reviews2 followers
January 17, 2023
Capisco perfettamente quanto siano significativi i libri di Gibson, quanto siano stati importanti nel quadro della costruzione di un genere così fresco come il cyberpunk… però io non vi ho trovato alcun tipo di fascino, all’interno di essi.

Il più delle volte, ho fatto fatica a leggere più di un paio di capitoli, a capire cosa stesse succedendo, a immaginarmi con sicurezza il worldbuilding e una buona parte delle ambientazioni. Insomma, se ci ho messo un mese e mezzo le ragioni ci sono eccome!

Di per sé le storie potevano anche suscitare un qualche interesse, ma, tra lo stile di scrittura pressoché anonimo (per me) e personaggi tutt’altro che accattivanti (con un po’ di male gaze che faceva da prezzemolo), non c’è stato molto da salvare, dal mio punto di vista.

Not my cup of tea. Su questo non c’è ombra di dubbio.
Profile Image for Dr. des. Siobhán.
1,559 reviews35 followers
December 8, 2018
I'm torn.

+ Incredible ideas that transformed the Sci-Fi genre
+ Truly visionary
+ Many ideas shape the genre until today (think of Matrix)
+ Beautiful AI story arc

- flat characters I could not sympathize with
- sexism galore
- more sexism and an almost disgusting male gaze
- weird, confusing sub-stories
- terrible sex scenes

I could not enjoy the story although the world-building is incredibly interesting. 2,5 stars
Profile Image for Rebecca.
299 reviews28 followers
July 20, 2022
Quando ho comprato questo volume è successa una cosa carina: il commesso, oltre a farmi i complimenti per la borsa che avevo – dalla tracolla “molto hendrixiana”, per citarlo –, quando ha battuto cassa ci ha tenuto a dirmi “𝘉𝘦𝘯𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘢 𝘧𝘢𝘯𝘵𝘢𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢”.

Gibson è il padre del cyberpunk, una corrente fantascientifica con alcune suggestioni che si avvicinano molto alla realtà attuale, e quindi non vedevo l’ora di recuperare i suoi lavori. Oltre al consiglio del commesso, poi, alcuni amici mi avevano parlato in maniera entusiasta di 𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦, tanto che la curiosità era a mille e, appena ho potuto, mi ci sono buttata, convinta che sarei atterrata sul morbido.

Non è stato esattamente così.

La 𝘛𝘳𝘪𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘚𝘱𝘳𝘢𝘸𝘭 è complessa, soprattutto nel primo volume. Ci vuole tempo e molta pazienza per entrare a pieno nelle vicende e farsi trasportare dal mondo inventato da Gibson, sporco, pieno di personaggi grigi, amorali, dove i narratori non hanno alcuna intenzione di spiegare qualcosa e tu ti trovi quindi a corrergli dietro, cercando di capire cosa sta succedendo. Solo arrivata alla conclusione della trilogia ho in effetti compreso la grande bellezza di quest’opera, piena di tematiche che hanno un riscontro importante nella nostra attualità.

𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦 è il punto di partenza. Case, cowboy del cyberspazio a cui è stato azzoppato il sistema nervoso, viene avvicinato da una strana donna, Molly, e arruolato per una fumosa missione che gli permetterà di tornare nel cyberspazio – che importanza ha sapere il target davanti alla possibilità di vagare di nuovo nella matrice? Solo dopo, quando ormai sarà immerso fino al collo, scoprirà di essersi infilato in qualcosa di molto più pericoloso di quanto immaginasse…

Le vicende di Case, e quello che succede nel finale, aprono la strada a ciò che viene narrato in 𝘎𝘪𝘶̀ 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘺𝘣𝘦𝘳𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 e 𝘔𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘓𝘪𝘴𝘢 𝘤𝘺𝘣𝘦𝘳𝘱𝘶𝘯𝘬. Ho trovato molto interessante il fatto che le singole storie non siano direttamente consequenziali – per quanto il secondo e il terzo volume sono molto legati tra loro –, ma che sia soprattutto l’ambientazione a fare da punto di contatto: una Terra sporca, sull’orlo del collasso, dove il cyberspazio è la nuova frontiera a cui tutti ambiscono. Sì, c’è anche lo spazio, la possibilità di vivere in orbita, ma cos’è a confronto dell’immensità della matrice e dei suoi segreti? È un’invenzione molto intrigante e inquietante, soprattutto a causa dei continui – e all’epoca involontari – rimandi col mondo attuale; non nego che pensare che la realtà distopica immaginata da Gibson sia più vicina di quanto si pensi lascia addosso un po’ di brividi.

Rimanendo comunque sulle diverse storie e le loro trame, il primo volume ricade in parte nel genere 𝘩𝘢𝘳𝘥 𝘣𝘰𝘪𝘭𝘦𝘥, tanto che si inizia in effetti a capire qualcosa della vicenda solo nell’ultima cinquantina di pagine. È sicuramente il più affascinante dei tre, nonostante sia anche il più ostico: Gibson ha infatti uno stile profondamente anni ’80, sia nelle vicende che descrive che nel modo in cui lo fa, ed è fumoso, confuso, con salti temporali improvvisi, cambiamenti di ritmo, nomi e vicende buttati nella narrazione senza dare una spiegazione... A ciò si aggiunge che il primo narratore, Case, è assolutamente inaffidabile a causa del fatto che per gran parte del romanzo è sotto l’effetto di qualche sostanza, cosa che porta a un’esagerazione di ciò che è raccontato. Col passare delle pagine, però, la narrazione inizia a sembrare più fluida e il senso di straniamento si attenua, tanto che verso la conclusione diventa difficile mettere da parte il libro per fare altro, tale è la curiosità di scoprire come andrà a fine.

Questo aspetto è meno forte negli altri due, che hanno ancora delle tinte vicine al mistery per quanto, comunque, siano più cyberpunk in senso stretto. Il cambiamento di narratori, la trama nel complesso più comprensibile e l’essersi ormai abituati allo stile li rendono più scorrevoli, tanto da rimanere fin da subito incollati alle pagine per scoprire se il puzzle proposto troverà o meno l’incastro perfetto – e, 𝘴𝘱𝘰𝘪𝘭𝘦𝘳, lo fa sempre. La linearità è però anche un’arma a doppio taglio, in quanto il grande fascino di 𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦 si va a perdere man mano che ci si addentra nelle nuove vicende.

Fascinazioni di vario tipo a parte, un altro aspetto che ho apprezzato riguarda la gestione dei personaggi. Alcuni potevano essere analizzati meglio, però nel complesso ho trovato tutte le voci narranti interessanti e ben gestite, tanto che mi sono affezionata veramente tanto ad alcuni di loro: Angela e Bobby, per esempio, che sono presenti in 𝘎𝘪𝘶̀ 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘺𝘣𝘦𝘳𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 e 𝘔𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘓𝘪𝘴𝘢 𝘤𝘺𝘣𝘦𝘳𝘱𝘶𝘯𝘬, o ancora la piccola Kumiko e l’ingenua Marly, o il tormentato Turner. I migliori rimangono comunque i protagonisti di 𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦. Ho preso a scoppio ritardato una cotta spaventosa per Case, che è un personaggio complessissimo e la cui evoluzione nel corso della storia mi è piaciuta un sacco, mentre trovo Molly immensa, una vera e propria 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘨 𝘧𝘦𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘢𝘳𝘢𝘤𝘵𝘦𝘳 senza portarsi dietro gli stereotipi del caso e molto tridimensionale e viva.

In conclusione, la trilogia è assolutamente consigliata a chiunque voglia esplorare questo lato della fantascienza, o anche solo leggere un classico contemporaneo. Bisogna tenere a mente che non sono dei libri semplici, affatto, e sono convinta che per apprezzarli al meglio l’unico modo sia leggerli in blocco, ma ne vale veramente la pena.

4/5⭐
Profile Image for Antonio Fanelli.
1,028 reviews198 followers
February 5, 2020
Neuromante
Viaggiare sulle montagne russe non è mai stato così divertente :)
Molly è la vera protagonista :)
Uno degli incipit più belli della storia della letteratura.

Giù nel cyberspazio
il mio primo Gibson e cyberpunk in assoluto.
Un mondo poetico e meraviglioso. Un'immersione totale.
Rimasto sveglio a leggere fino alle 4 di mattina.
Impossibile staccarsi una volta cominciato.

Monna Lisa Cyberpunk
Il meno bello della trilogia: troppa roba, troppo astrusa.
Di alcuni personaggi non ho capito la funzione.
Profile Image for Adrián Lamo.
Author 3 books17 followers
February 8, 2017
A must-read for anyone interested in hacking. Not because it gets the techniques or the culture right (though it gets the culture better than it gets the techniques). Simply because it's a rite of passage. One you must complete. Ditto for Snow Crash by Neal Stephenson.
Profile Image for Weronika.
128 reviews1 follower
March 19, 2023
Czekam na baty XD

Ja naprawdę miałam ochotę spróbować czegoś 'innego', głównie innej estetyki/settingu książki. No i well, niestety, wyszedł gniot xd Początek był mocno obiecujący w zasadzie w każdej części - nakreślenie postaci, trochę świata do tego, nic tylko rozwijać historię. No i właśnie z tym był absolutnie największy problem. Zaczynam sobie poznawać naszego bohatera, wydaje się być interesujący i nagle zostaję brutalnie wyrwana w inne miejsce, nie wiem co się dzieje, kogo losy śledzę i czemu powinno mnie to obchodzić. Ja chyba serio nigdy nie spotkałam się z tak poszatkowaną narracją. To jest po prostu źle napisane.

Dramat/10
144 reviews8 followers
July 30, 2015
Bardzo lubię cyberpunk, m.in dlatego, że wydaje się być naszą najbliższą przyszłością. Gibson idealnie naszkicował świat rządzony przez ponadnarodowe korporacje oraz grupy przestępcze, pełen narkotyków i ogłupiającej rozrywki, zmodyfikowanych ludzi. Książka odrobinę się zestarzała, co widać na przykładzie tego jak autor wyobrażał sobie cyberprzestrzeń oraz technologię związaną z zaawansowanymi komputerami, ale podczas czytania nie zwraca się na to uwagi.

Wszystkie trzy powieści czyta się bardzo przyjemnie, chociaż najbardziej przypadł mi do gust Graf Zero, gdzie Gibson prowadził narrację z punktu widzenia trzech różnych nie związanych ze sobą postaci, których losy stopniowo zaczęły się ze sobą splatać, aż do zaskakującego finału. Na plus zasługują też praktycznie wszystkie postacie, z których każda jest oryginalna i ma swoją ciekawą historię. Trylogia warta poznania, dla fanów cyberpunka pozycja obowiązkowa.
Profile Image for Noemi Lombardo Lazzarini.
22 reviews6 followers
January 23, 2021
Mi è sembrato un insieme di possibilità sprecate, buona scrittura, ottima atmosfera, trama intrigante, personaggi potenzialmente fantastici... Eppure non sono riuscita a entrare minimamente nei romanzi e ho fatto molta fatica a finirli.
Profile Image for Krzysztof Zaucha.
39 reviews
April 15, 2024
Hard reading, but I made it through. Gripping moments, interlaced by confusing descriptions of the world. Gibson does not take prisoners. If you dare to reach for the Sprawl Trilogy, you should know what's going on here. No one will explain obvious things to you. Plus, for sure this book has a vibe, especially Neuromancer. Must-read for sci-fi fans.
Profile Image for Stefano Franchini.
4 reviews2 followers
April 6, 2025
Dnf dopo 50 pagine per la traduzione che purtroppo trovo insufficiente e claudicante.
Peccato perché l’immaginario cyberpunk è tra i miei preferiti, tra qualche tempo riproverò in originale.
Profile Image for Jeffreyleepierce.
188 reviews4 followers
April 7, 2022
Två stjärnor om man ser hur jag gillade boken. Tre för att den är så otroligt cool.
Profile Image for Michael.
13 reviews
February 23, 2024
Ich weiß nicht ob mir von Gibsons Sprawl-Trilogie Mona Lisa Overdrive am besten gefällt oder Biochips - wie auch immer - es ist ein Kopf-an-Kopf-Rennen. Ich habe einige Rezensionen über dieses Buch gelesen, in denen es heißt daß die Stimmung düster und dystopisch ist. Aber gerade das finde ich, ist gar nicht mal so sehr der Fall; jedenfalls bei weitem nicht in dem Maße wie bei anderen Werken dieser Art in denen mit erhobenem Zeigefinger gewarnt wird: Seht was passiert wenn wir so weitermachen!. Gibson malt gar nicht alles schwarz, er beschreibt lediglich Figuren aus verschiedenen sozialen Schichten, die ein Leben führen, wie es eben ihrem sozialen Status und ihren Berufen/Neigungen entspricht: da gibt es Künstler, Medien-Stars, Junkies, Nerds, Straßenkinder, etc. Nichts was es heute nicht auch gäbe. Ich habe auch schon Bücher gelesen bei denen man den Eindruck hat, es gäbe nur noch Söldner oder Verbrecher auf der Welt. Aber hier kommt ja gerade Gibsons Leistung zum Vorschein: er transportiert Leute aus allen möglichen Gesellschaftsschichten in eine nahe Zukunft, spinnt anhand der jetzigen gesellschaftlichen Gegebenheiten die Entwicklung der Gesellschaft weiter (Konzerne übernehmen die Macht vom Staat mit ensprechenden sozialen Folgen, Simstim als Weiterentwicklung und Steigerung von Video, Zusammenwachsen großer Städte zu Megacities, etc.) und analysiert dann welche Auswirkungen diese auf seine Figuren hat. Das macht er so detailliert und feinfühlig, daß einem seine Welt auch dann noch real erscheint, wenn man schon weiß, daß sich so einige gesellschaftliche Aspekte (z.b. das Internet) in der Realität deutlich anders entwickelt haben als im Buch. Natürlich erscheinen die Figuren in dem Buch oft etwas distanziert und kalt, aber sie sind andererseits ja auch immer mal wieder hilfsbereit, verlieben sich ineinander, zeigen Humor, etc. - sprich, sind durch und durch menschlich. Vielleicht etwas distanzierter als heutzutage, aber sind wir heute nicht auch distanzierter als die Menschen vor 50 Jahren dank Internet, Fernsehern, und Smartphones? Gibson zeichnet eben keine Welt in der die Helden durch verstrahlte Rostwüsten stolpern, in neonerleuchteten Metallkorridoren leben, sich von Hundefutter ernähren und gegen Mutanten kämpfen. 5 Sterne für den Begründer und Großmeister des Cyberpunk.
Profile Image for MaryG2E.
395 reviews1 follower
November 21, 2020
Among my all time top 10. William Gibson had remarkable foresight, and many of his science fiction ideas have become realities that we live with daily. In particular his anticipation of the cyberworld was prophetic. The Neuromancer/Mona Lisa books, set in a distant, post-industrial dystopia are full of quirky characters and evil baddies, struggling for existence in a dangerous world. In the first book, the hero (?) Case, is down and out and he takes on an assignment to hack into a corporation's highly secure website. He gets drawn further into a post-industrial world of spooks and nasties, breaking into the cyberspace world of the Tessier Ashpool dynasty. I love the depiction of sassy street punk Molly, with her implants and her retractible razor fingernails.

The three stories have many twists and turns, and I needed to read them a couple of times to get a handle on what was happening. Despite the complexity of its narrative, the trilogy intrigued me and kept me reading. Case and his girlfriend are compelling characters, and the weird and wonderful people that they meet along the way are fascinating products of Gibson's truly original mindset.

Gibson explored notions concerning technological advances that were way ahead of other writers of the time (mid 1980s). He wrote about growing human tissue in vats, regenerating organs, using silicone chip implants, cryogenics, artificial intelligence. Most intriguing was his portrayal of Ice and Ice breaking, what we know today as computer firewalls and security barriers and programs that are written by brilliant hackers to break into corporate databases. Case must get through the Ice many times in his quest to regain his physical health, his financial security and his access to the web that occupies his every waking moment.

As the vanguard of the cyberpunk genre, Neuromancer and its companion books are groundbreakers.
Profile Image for Francesca.
404 reviews3 followers
January 20, 2025
Uno dei titoli fondamentali della letteratura cyberpunk.

Quando internet era agli albori e non se ne conoscevano, ancora, tutte le sue potenzialità, implicazioni e come avrebbe cambiato in modo incontrovertibile le nostre vite, Wiliam Gibson ha creato un genere che si basa su esso e che è stata la base di numerose opere successive, tanto per citarne una Ghost in the Shell.

Più di 800 pagine che racchiudono la sua "Trilogia dello Sprawl", composta da "Neuromante", "Giù nel cyberspazio" e "Mona Lisa cyberpunk", trilogia in cui Gibson è riuscito a dare forma ad un mondo e ad un linguaggio immaginato assolutamente affascinante quanto complesso.

Neuromante - 4.5⭐
Case è un "cowboy della consolle", un hacker, il cui sistema nervoso è stato danneggiato, rendendogli impossibile il collegamento alla “Matrice“, la rete informatica globale. Si trova a Chiba, in Giappone, nella vana ricerca di una cura che gli consenta di accedere nuovamente al cyberspazio, quando viene reclutato da un misterioso personaggio, Armitage accompagnato da una "samurai della strada", una combattente dal fisico artificialmente potenziato di nome Molly. In cambio della sua collaborazione per una missione dai contorni oscuri gli viene offerta la tanto agognata cura, ma c’è molto altro in ballo.

Forse il più ostico, fin da subito si è immersi nella narrazione e nella storia. Una storia che ha tutti gli elementi divenuti classici del genere: ci sono tutti gli elementi diventati classici del genere: la samurai della strada, l’hacker, le multinazionali gestite dalle dinastie familiari stra ricche, le intelligenze artificiali, gli impianti cibernetici, la miseria più nera.

Case e Molly sono due tipici antieroi che come marionette seguono il volere di un'IA, il personaggio più umano è un archivio digitale e l’ambientazione, dalle strade di Chiba al villaggio vacanze orbitale di Freeside è quanto mai splendida e cruda: rappresenta un mondo, quasi, "anti-umano", la rivoluzione tecnologica è una forza trasgressiva e onnipotente che distrugge senza pietà ogni manifestazione di ciò che definiamo "umanità".

Giù nel cyberspazio - 5⭐
Scollegato alla storia di Case e Molly, ma, questo secondo capitolo, porta gli echi della conclusione del primo libro.

Si svolge sette anni dopo il primo libro, "Neuromante", e l'unica cosa certa è che la matrice è diventata un posto strano. In questo secondo libro perdiamo la singola narrazione di Case a favore di tre diverse voci: Bobby "Count Zero" Newmark, un giovane aspirante hacker, che per poco non ci rimette la vita nella rete e che cercherà di capire cosa c’è dietro al programma che lo ha quasi ammazzato. Se Case era cupo e sarcastico, Bobby è un ragazzo entusiasta, ingenuo e curioso.

Turner è un mercenario, ha molte storie da raccontare e una famiglia problematica. Lavora per le multinazionali e deve aiutare uno scienziato a fuggire dall'azienda per cui lavora, ma le cose non vanno secondo i piani e salva la figlia, Angie, dello scienziato.

Marly Krushkova è una gallerista caduta in disgrazia, un'umana qualunque che cerca di pagare le bollette e che viene contattata da un multimiliardario di nome Josef Virek, il quale la pagherà profumatamente per trovare l’autore di certe opere d’arte di cui è ossessionato.

Tre trame collegate tra loro e destinate a incrociarsi. É una narrazione più ordinata che procede per punti di vista ben distinti dove ogni personaggio rappresenta un'aspetto dell'opera e del mondo. Personaggi che non sono Cowboy bruciati dalla Matrice e che danno una visione più introduttiva del mondo, con descrizioni meno sinestetiche e in cui lo sprawl, da cui sono attratti, è solo parte dello scenario in cui si muovono.

I temi caratterizzanti sono la natura dell’essere umano, il rapporto con l’arte e con il divino. Per molti versi è un romanzo spirituale: dal voodoo all'incarnazione, dalla trasumanazione alle IA considerate la voce di Dio, il tutto crea un connubio tra tecnologia e religione estremamente affascinante.

Mona Lisa cyberpunk - 5⭐
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia, facciamo un ulteriore salto nel tempo, siamo otto anni dopo gli eventi di "Giù nel cyberspazio" (quindici anni dopo "Neuromante"), e abbiamo di nuovo una storia raccontata a più voci che convergono nel finale:

Monna Lisa, una prostituta minorenne, innocente e ingenua che viene assunta per un lavoro particolare per via della sua somiglianza con la famosa diva del simstim (l'equivalente della televisione) Angie Mitchell.

Kumiko, figlia di un boss della Yakuza, che passa alcuni giorni a Londra, lontana dai nemici del padre, il quale deve gestire alcuni affari. Accanto a lei il samurai della strada Sally Shears.

Slick Henry, è un uomo che vive nella Dog Solitude, un territorio inquinato e velenoso dove produce robot simili a sculture usando pezzi che trova in giro. La sua quotidianità viene interrotta quando si trova a dover ospitare un uomo chiamato il Conte e un'infermiera che lo accompagna.

É il più semplice e scorrevole dei tre: è una storia divertente, emozionante ed emotivamente coinvolgente. Il linguaggio resta invariato, Gibson continua a gestire bene il suo stile di prosa e a destreggiarsi tra i vari punti di vista: ogni sezione è narrata attraverso gli occhi di un personaggio con cui si condividono pensieri e percezioni.

In linea generale direi che Gibson ha uno stile è scorrevole, nel momento in cui si entra nel vivo della narrazione, ma impegnativo: la sua fantascienza è caotica e visionaria, la scrittura è fatta di immagini, metafore e i più svariati riferimenti. Ha un'immaginario ricco, un ritmo che va di pari passo allo stile che non resta mai fermo su un solo registro ma varia a seconda del caso: avventura, hard boiled, mystery, noir.

Forse, per questo, non è adatto a tutti, certamente non a chi si avvicina al cyberpunk per la prima volta. Ma se siete già pratici del genere è assolutamente da leggere!
Profile Image for Paul Matusz.
54 reviews
April 21, 2019
Cyberpunk is 115% my aesthetic. The more so it's surprising how long it took me to read this one. The quality of writing in the Neuromancer (Volume 1) and the resulting chemistry between the console jockey Case and the "Witch" hit(wo)man Molly Millions is electric; descriptions of the society of the Sprawl in Count Zero (Vol 2) are pretty memorable but the last one (Volume 3, Mona Lisa Overdrive) was so slow and so complex that I had to put it down for several months, to only finish it this Easter (still in love with Molly, but ending of trilogy - bit underwhelming). Onto the remaining 2 trilogies of W. Gibson!

PS. The trilogy is worth picking up even just for the design of the re-issue by Gollancz, google them!
Profile Image for Jean.
26 reviews1 follower
March 19, 2024
I totally get how Gibson's books are super important in the world of cyberpunk. Like, they basically set the stage for stuff like The Matrix, Shadowrun, and System Shock. But, gotta be real, I just didn't find them all that captivating.

Most of the time I found it hard to read more than a few chapters and even understand what was going on. The worldbuilding leaves a lot to be desired. A lot of things aren't explained and almost every two to four chapters, just when you understand what's happening again, it's off to the next location.

I also had problems following the story when it came to the characters. There are a lot of them, but I can't really remember who is responsible for what.

Gibson's writing style just didn't click with me. It's as simple as that.
Profile Image for Koen.
218 reviews
June 11, 2024
De Cyberpunk-Romans
Drie verzamelde verhalen geschreven door William Gibson
• Neuromancer/Zenuwmagiër
• Count Zero/Biochips
• Mona Lisa Overdrive/Mona Lisa Overdrive
ISBN 90 290 4936 7
Eerste druk maart 1994
Uitgever: Meulenhoff SF
Vertaling: Peter Cuijpers
Omslagillustratie: Nico Keulers

In het eerste boek wordt verwezen naar een kunstwerk met de naam:
The Bride Stripped Bare by Her Bachelors, Even
Op Wikipedia kan de volgende informatie gevonden worden, inclusief een afbeelding van het kunstwerk:
In French: La mariée mise à nu par ses célibataires, même, most often called The Large Glass (in French: Le Grand Verre), is an artwork by Marcel Duchamp over 9 feet (2.7 m) tall and almost 6 feet (1.76m) wide. Duchamp worked on the piece from 1915 to 1923 in New York City, creating two panes of glass with materials such as lead foil, fuse wire, and dust.

****-Star rating

Per boek hieronder de meest belangrijke personages aangegeven.

Zenumagiër

(Henry Dorset) Case, ex toetsencowboy
Linda Lee, Case’s (tijdelijke)partner.
Julius Deane, 135 jaar oud.
Molly, Straat Samoerai in dienst van Armitage.
Armitage, ex-Bijzondere Strijdkrachten (Kolonel Willis Corto).
Vin, heler en contact van Molly, hij beschikt over een afluistervrije ruimte en een scanner.
Larry, eigenaar van een bedrijfje in de Geheugenmarkt verhuurder van software.
McCoy Pauley “Vlaklijner”, toetsencowboy repliek (ROM).
Winterstom, een KI met een beperkt Zwitsers Staatsburgerschap. Bouwer van de mainframe en van de software is het bedrijf Tessier-Ashpool SA.
Terzibashjian, Armeense militair informant en lid van de geheime dienst.
Mahmut, Turks hulpje van Terzibashjian.
Peter Riviera, hij kan direct beelden projecteren op iemands netvlies, zwaar verslaafd.
Cath en Bruce, dealers.
Lady 3Jane Marie-France Tessier-Ashpool.
Michèle, Roland en Pierre, Turing Registratie-agenten.
Ashpool, meer dan 200 jaar oud en Molly kom hem tegen in Villa Zwerflicht.

De moderne Panters, terroristische beweging bestaande uit vooral jonge mensen. Nihilistische technofetisjisten:
Lupus Ginsknaap, leider.
Angelo
Tommy

Chatsubo, bar.
Ratz, eigenaar (?) en barman.
Lonny Zone, pooier.
Kurt, barman.

Vrijkant, Zion-Cluster.
Aerol, Zioniet en piloot van de Babylon Rocker.
Maelcum, piloot van de sleper Marcus Garvey.
De Stchters van Zion, de laatse twee.

Biochips

Turner, huurling-organisator.
Rudy, de broer van Turner.
Sally, de vrouw van Rudy.
Jane Hamilton, hoofdrolspeelster in een serie van Sence/Net.
De Hollander, chirurg die Turner weer in elkaar gezet heeft na de aanval door de Klaphond.

Conroy gecontracteerd door Hosaka en opdrachtgever van Turner.
Oakey, technicus.
Jaylene Slide, toetsencowboy.
Ramirez, computerjockey en Jaylene’s partner.
Huurlingen: Sutcliffe, Lynch en Webber.
Nathan, techneut en klusjesman.

Christoffer Mitchell, de eerste technicus die biochips ontwikkeld heeft.
Angie Mitchell, zijn dochter.

Marly Krushkhova, kunstverkoopster.
Andrea, Marly’s vriendin en assistent redactrice bij een ouderwetse uitgever die nog gedrukte boeken uitgeeft.
Jozef Virek, eigenaar Gallery Duperey.
Paco Esteves, in dienst van Virek.
Picard, manager Galerie De Roberts, Parijs.
Dhr Paleologos, eigenaar reisbureau.
O’Grady ruimtesloep pilote.
Rez (Thérèse) Lorentz, ruimtesloep-pilote van de Sweet Jane.
Wigan Ludgate, voormalig toetsencowboy.
Jones, Australiër die samen met Ludgate in het oude Tessier-Ashpool Kasteel verblijft in de omloop.

Bobby Newmark, TellerOpNul.
Leon, pirateert films en simstim.
Jacky en Rhea, Projectmeisjes (Engelen)
Pye, de dokter die Bobby weer opgelapt heeft.
Tweemaaldaags, softwareman.
Beauvoir en Lucas, “programmeurs”
De Vin, heler.
Rambo, club-eigenaar op de twaalfde verdieping in de Megamarkt.


Mona Lisa Overdrive

Kanaka, Yakuza kopstuk in Tokio
Kumiko Janaka, dochter van Kanaka.
Colin, Kumiko’s “geest” een 51-ste generatie bio-chip gemaakt door Maas-Neotek.
Roger Swain, zakenrelatie van Kumiko’s vader in Londen.
Petal, in dienst van Roger Swain.
Sally Shears, eveneens een gast van Roger Swain (alias Molly, Straat Samoerai)
Tic, datadief en bekende van Sally.
De Vin, repliek/ware-tijdgeheugen.
Bevan, eigenaar van de Rose and Crown, pub in Londen.
Alice, bartender.

Kid Afrika, misdadiger uit de Klad.
Cherry-Lee Chesterfield, zijn chauffeur en medicus.
Hank de Gladde, bouwer van robots/kunstenaar, hij gebruikt De Fabriek in de Hondse Leegte als werkplaats.
Vogeltje, zijn hulpje.
Thomas Trail Gentry, de eerdere bewoner (en daarom eigenaar) van De Fabriek die weet hoe elektriciteit afgetapt kan worden.
Bobby Newmark, TellerOpNul gekoppeld aan een ALEPH.

De loa, de Goddelijke Ruiters van de Matrix. Angie Mitchell, Sence-Net ster.
Hilton Swift, Sence/Net.
Maman Brigitte, “De alleroudste der Doden”.
Scenario, KI.
Porphyre, Angie’s kapper.
Piper Hill, technicus die de zintuigelijke waarnemingen van Angie optimaliseert voor simstim.
Brian Ng, assistent van Piper.
David Pope, Angies’s regisseur.
Rick Reabel, special effects.
Kelly Hickman, kleding.
Karin Lomas, Angies’s stand-in.
Danielle Stark, journaliste.

Mona Lisa en Eddy, prostituee en pooier/zwendelaar/kleine misdadiger.
Prior, hij brengt Eddy en Mona van Florida naar de Klad.
Gerald Chin, Chinese plastische chirurg en tandarts.
Profile Image for Witcher-Dunyain .
41 reviews
April 5, 2025
Cyberpunk nie jest nurtem, który interesował mnie literacko. Nie jest nawet ideą, która szczególnie mnie intrygowała choć tu i ówdzie zdarzało mi się o niej usłyszeć. Wszystko zmieniło się za pośrednictwem gry CD Project “Cyberpunk 2077”, która jest jedną z najlepszych opowieści jakiej przyszło mi doświadczyć łącząc gry i książki w ogóle. Growe doświadczenie skłoniło mnie do sięgnięcia po klasykę gatunku w wersji literackiej i tak oto nastąpiło moje spotkanie z “Trylogią Ciągu” Gibsona. Spotkanie nie pierwsze, jako że w przeszłości udało mi się przebrnąć może przez kilkadziesiąt stron po czym odłożyłem książkę z myślą “na inny czas”.

Gdybym spróbował sięgnąć po nią ponownie jeszcze przed zagraniem w Cyberpunka prawdopodobnie miałbym z nią duży problem. Bowiem proza Gibsona nie bierze jeńców, a sam autor z góry zakłada że Ty wiesz o czym będzie ta opowieść i znasz założenia tego gatunku. Fakt, że mogłem sobie zwizualizować ten świat wcześniej (choć rzecz jasna gra nie jest adaptacją powieści) niewątpliwie znacząco pomógł w lekturze. “Trylogia Ciągu” sprawia wrażenie dość chaotycznej. Książki są napakowane akcją, gdzie często coś bardzo istotnego dzieje się z jednej linijki do drugiej, a z akapitu na akapit zmieniamy miejsce wydarzeń (przykładowo bohaterowie byli jeszcze na Ziemi by już pół strony później znajdować się w kosmosie). Sami bohaterowie też nie są szczególnie wyraziści (poza wyjątkami) i bez uważnej lektury czy wertowania kartek wstecz momentami łatwo można się zgubić w tym kto jest kim i na ile był istotny.

Z jednej strony stylistyka ta mogła zostać celowo wybrana przez autora, co podkreślają niektórzy recenzenci. Z drugiej zaś - co do której osobiście jestem bardziej przychylny - mimo wielkiej wizjonerskości autora brak mu odrobiny zgrabności i finezji w przelaniu tego na papier. Tym większa szkoda, bo sama opowieść jaka za tym stoi jest pierwszorzędna i piorunująco świeża jak na tamte czasy i nawet jak na dziś. To w jaki sposób Gibson splata ze sobą motywy kosmosu, zbuntowanych AI w cyberprzestrzeni, kopiowania ludzkiej świadomości oraz modyfikacji ciała umieszczając je w kontekście porywającej fabuły jest absolutnie wyjątkowe. Nie trudno dostrzec tutaj mrowie inspiracji w książkach innych autorów jak i we wspomnianej już grze wideo.

Problematyka sama w sobie pozostaje ponadczasowa - choć świat w stylu cyberpunka nadal wydaje się dość odległy i abstrakcyjny, to aspekty moralne dotyczące świadomości, AI, czy też genetyki są żywo w kręgu zainteresowań współczesnych ludzi. Gibson jest autorem wyjątkowym zważając choćby na fakt, że przewidział współczesny internet nie mogąc mieć absolutnie bladego pojęcia na temat jego rzeczywistych możliwości i globalnej ekspansji w czasach, kiedy pisał swoją trylogię. Mimo że jego pisarstwo jest momentami ostro ciosane toporem i brakuje mu nieco klarowności, to ostatecznie uważam Trylogię Ciągu za ciekawe i inspirujące doświadczenie czytelnicze.
Profile Image for Valentina.
8 reviews
August 5, 2025
Ci sono dei libri che ti entrano dentro e in cui tu entri a tua volta, in una sorta di sogno lucido, in questo caso più un trip di una disillusione che ferisce l’anima, ma tanto vivida da tenerti incollata dalla prima all’ultima pagina. Night City è un mondo di luci al neon, droghe, tecnologia portata all’estremo, corruzione, violenza, cinismo, decadenza, realtà virtuale, degrado urbano e umano. La tecnologia non eleva ma contamina, le modifiche al corpo sono all’ordine del giorno (cambiare occhi, lineamenti, colore della pelle e conformazione fisica, innestarsi lenti e lame) al punto che la dimensione corporea diventa quasi un mezzo per un fine e perde di identità, diventa spersonalizzante, viene disprezzata, al punto che si puó affittare il proprio corpo come una bambola, senza esserci dentro. (Ma allora cosa ci rende davvero noi stessi? I ricordi, le esperienze, la personalità?). Un racconto corale di anime perse, creature fallibili ma per questo incredibilmente umane, usate come strumenti per un obiettivo altrui ma in grado di rivendicare un proprio scopo e una ragione di esistere. Tutti hanno una loro moralità, che peró di frequente deraglia dall’atteso nella corsa al traguardo, al successo, al salto verso qualcosa di meglio. Tutti fanno il doppio, triplo, gioco, corrotti dalla spinta ad emergere che crea ambivalenze (ma vita e morte non sembrano mai del tutto vane, hanno sempre un significato, un loro posto nella cornice). Nello Sprawl l’innocenza soccombe, non esiste la pura malvagità o bontà ma un continuo mix di chiaroscuri umani, e per questo gli atti altruistici e i sacrifici sinceri risaltano anche di più su quello che è uno sfondo di spietato cinismo. Il dolore nel mondo di Gibson non porta all’introspezione, ma all’ottundimento, alla vendetta, alla fuga, alla disillusione. La scrittura non è sempre lineare, a volte è criptica, piena di neologismi e di non detti (e io da amante del lessico inusuale ci ho sguazzato come un unicorno in una cascata di glitter). Adesso mi tocca guardare quarantadue film disney per risollevarmi l’anima, ma è stato un bel viaggio psichedelico. Ovviamente il mio personaggio preferito è la dolce, innocente, premurosa ed empatica Monna, che si fa trascinare dagli eventi ma a suo modo li indirizza con gentilezza, che cerca sconosciuti da ascoltare, che sa essere accudente con chi dovrebbe invece accudire lei, in una tenerezza che in alcuni momenti strazia. Sfruttata, manipolata, abusata, non perde mai la resilienza, è uno dei pochi personaggi che riesce a sopravvivere senza smettere mai di sperare. E infatti il suo arco narrativo è l’unico con una sorta di lieto fine, una parziale emancipazione, la possibilità di un futuro sereno e almeno in parte autodeterminato.
Profile Image for Bartosz Bukowski.
55 reviews9 followers
December 18, 2020
NEUROMANCER

Powieść kultowa. Pierwsze pełnowymiarowe dzieło literackiego przynależące do wciąż jeszcze bardzo sexy cyberpunku. W młodości, w latach '90., pochłonąłem tę książkę kilka razy. Kiedy znów sięgnąłem po Gibsona po latach, w rzeczywistości, którą można już określać jako cyberpunkową – uderzyło mnie przede wszystkim to, jak bardzo nieludzki, lub nawet "antyludzki" jest jego świat przedstawiona i historia, którą doń wkłada. Technologiczna rewolucja jawi się w Neuromancerze jako transgresyjna, wszechpotężna siła, która bezlitośnie niszczy wszelkie przejawy czegoś, co my określamy jako "człowieczeństwo". Dość powiedzieć, że najbardziej "ludzkim" bohaterem jest tu cyfrowe repozytorium odruchów i wypowiedzi, konstrukt osobowości Dixiego Płaszczaka. Teogoniczna fabuła stawia w centrum postacie-marionetki, tańczące swój taniec na scenie ustawionej przez potężną SI o nieprzeniknionej motywacji. Porażająca, przykra, światna lektura.

GRAF ZERO

Gibson początkowo szlifował swój światotwórczy kunszt w krótkich formach, to z opowiadań pisanych wspólnie z Bruce'em Sterlingiem wziął się cyberpunk jako gatunek. I, niestety, to ciążenie do krótkiej formy w Grafie Zero widać. Nie jest to powieść sensu stricte, ponieważ nie posiada ciężaru narracyjnego powieści. To raczej 3 dłuższe opowiadania, które zazębiają się o siebie paroma postaciami. Opowiadania te nieznacznie rozszerzają świat technologicznej antyutopii i aluzyjnie dopowiadają konsekwencje zdarzeń zaistniałych na końcu Neuromancera, zaprzęgając do tego niezwykłego amalgamatu technologii i duchowości na technologii wyrosłej elementy magii hoodoo. Jednak Graf pozostawił mnie ze sporym niedosytem, a po przeczytaniu Mony Lisy turbo doszedłem do wniosku, że spełnia on w trylogii funkcję narracyjnego wołu roboczego, wprowadzającego postacie Bobby'ego Newmarka i Angie Mitchell.

MONA LISA TURBO

Ostatnia część Trylogii Ciągu to powieść złożona ze sprzeczności: niby to domknięcie rozpoczętych w Neuromancerze wątków – ale nie do końca. Niby kulminacja historii – ale bez poczucia katharsis. Niby ma opisywać zupełnie nową rzeczywistość – ale na końcu w świecie przedstawionym zmieniają się jedynie odległe dekoracje. Cieszy (?) bezwstydny fan service przywracający fabule najciekawszą postać stworzoną przez Gibsona – ale nie sposób pozbyć się wrażenia, że osłabia tym występem jej charakterologiczną wiarygodność. Cieszy natomiast wrażliwość społeczna i wielka spostrzegawczość w chwytaniu tego, co w cyberpunku najciekawsze: tarcia na linii zaawansowanej technologii i relacji międzyludzkich.


Profile Image for katooola.
342 reviews6 followers
December 31, 2024
Macie ochotę odkryć urok świata cyberpunkowego? Wystarczy sięgnąć po tę trylogię!😎

Trzy różne historie, a w każdej cała gama wątków fabularnych, pozornie odmiennych, ale idealnie zazębiających się w całość. W każdej części, bohaterowie są uwikłani w pozornie niepowiązane ze sobą zdarzenia, ale dziwnym trafem nakładają się one na siebie.

Wejście w ten świat nie jest łatwe. Poszatkowana narracja nie ułatwia sprawy, ale jak już się wsiąknie w tę dystopijną i mroczną wizję to niełatwo się od niej oderwać. To gęsta lektura, z niepokojącą atmosferą.

Świat przepełniony wirtualem, gdzie krawędzie rzeczywistości są rozmyte. Uniwersum pełne intryg, i przede wszystkim wartości jakie tworzy gnijące społeczeństwo.

To szybki, jaskrawy świat, gdzie ludzie żyją w ciągłym pędzie. Narkotyki i wszelakie dopalacze pozwalające na ucieczkę od rzeczywistości są normą, powodujące rozmycie własnego ja. Szalone ingerencje/wczepy w ciało. Sztuczna inteligencja. Neony. Hologramy. Salony gier. Chirurgiczny czarny rynek. Dominują gigakorporacje i bogate klany.

Ogrom tu brudnych sprawek i przedziwnych zwrotów akcji. Tym, co tu przyciąga to wątek ludzki, przebijający się przez całą trylogię. Niebezpieczeństwa jakie implikuje sztuczna inteligencja, uzależnienia, bieda, prostytucja, chęć bycia sławnym - to tematy, które wielokrotnie przebijają się w prezentowanej książce.

Gibson tworzy barwne, często groteskowe postacie, które mają głębię. Na kartach jego powieści bohaterowie ożywają, a sam autor wyraźnie kładzie nacisk na detale dotyczące wyglądu i ich ubioru. Kolorowe poszczególne kreacje sprawiają, że nie sposób ich zapomnieć. Świetnym przykładem jest Molly, dziewczyna z wszczepionymi lustrzanymi okularami, z wysuwanymi brzytwami pod paznokciami. Ta cyberfacetka po prostu wymiata.

Postępujący rozpad świata jakiego znamy. Opisy księżycowych krajobrazów, opustoszałe, zrujnowane miasta, śmieci, to wszystko tworzy mroczny klimat.

Jak się sobie uświadomi, kiedy ta książka została napisana?!🤯 W czasach, gdy Internet był abstrakcją. To mózg urywa! Gibson jest twórcą słowa "cyberprzestrzeń".

Ten fascynujący, cybernetyczny świat jest niczym równoległa wizja lat 80. XX wieku.

Moim faworytem z tej trylogii jest "Mona Liza Turbo". Podsumowując, to niezła pożywka dla mózgu i uczta dla wyobraźni.
Profile Image for Ralph Jones.
Author 58 books51 followers
May 17, 2020
Sprawl trilogy by William Gibson is the first of its kind: a cyberpunk genre trilogy. The books were released about two years after another, in which Neuromancer, Count Zero and Mona Lisa Overdrive were released in 1984, in 1986 and in 1988 respectively.

The story sets in a near-future world where advanced technology is now used not just by scientists and researchers, but mere normal citizens as well; and it spans over 16 years.

We follow the story of Henry Case in Neuromancer, a hacker recruited by an ex-US military officer that has a hidden agenda. His work led him to meet Wintermute, a super-A.I. that has a twin named Neuromancer because constructing such a being is forbidden. But in the end, they were merged and chaos happened in the Matrix.

Seven years after the events in Neuromancer, we are now introduced with multiple perspectives in one book. Good luck trying to understand the ending. The joined A.I. of Wintermute and Neuromancer had made the humans think they’re voodoo gods. Other than that, corporations battle to get hold of a new powerful tech: a biochip. Not entirely sure how this relates to the characters in the book, but the human world is unaware that the robots (or A.I.s at this point) have taken over humanity.

Now, eight years after Count Zero, we have reached the last book in the trilogy, Mona Lisa Overdrive. While our previous characters did not make an appearance in this book--except for Molly Millions, who is now Sally Shears (fitting name, huh?)--we now see what kind of chaos events will happen in the Matrix.

This time we go through a story of a teen prostitute whose appearance is similar to a popstar. Not sure what went through Gibson’s head when he wrote this but at least it is a bit better than the previous ones--plot-wise. The writing style is more understandable this time, probably because there are fewer characters than the first one. To summarize, someone got their consciousness uploaded and someone went through cosmetic surgery. That’s just about it.
Profile Image for Ursin Raffainer.
40 reviews1 follower
May 29, 2018
[edit 29.05.2018]
Nice worldbuildung. Its gritty and dark with slivers of hope here and there.
It reminded me of movies like "Hackers". Especially the Matrix/Cyberspace parts.

What bothered me was the storytelling. I hab a really hard time reading through the first 3/4 of the Trilogy.
The protagonists felt like chesspieces that get moved around by some unseen and unexplained forces. We rarely get to see those "movers" and never really know their motives... the protagonists themselves are also more descirbed in terms of their actions and not so much their reasoning... this makes it really hard to get involved and to care about them...
It also didnt help that each book of the trilogy started out with a whole new set of characters. Sure, in time some characters from the previous books reappeared, but it still bothered me somewhat. It distracted me more and I felt that it really disrupted the flow of the narrative.
Book 3 was better than book 2 in that regard and thats one of the main reasons I really started to enjoy the series after the first few chapters of book 3. I could slowly but surely start to see that all episodes before were not random but came togheter to form one whole picture and story.

Before that, reading the book more often then not felt like watching unseen players moving pieces in a boardgame you dont know and dont really understand.
All you can do is admiring the design of the playing field and the few glimpses of the rules you see or guess.

So for me it was not the most satisfying read ever.
I still gave it 3 stars. Its imaginative, the world makes sense and its a well thought out story that moves along coherently for over a thouand pages. No small feat.
And i really liked the vision of this futuristic tech world with the interesting groups of people and subcultures. It also played to some of my 80ties/90ties tech-nostalgia (like Hackers).
Some of the social groupings seem very likely predictions and some of the phenomena the author describes really came to be in a way.

Still, I think it would be some much better if the motives of the main forces or at least their goals were explained a little bit more and not only through some piecemeal hints here and there.
Profile Image for Kamila.
34 reviews
March 11, 2021
Neuromancer - 2, i to słabe. Opis rzeczywistości praktycznie żaden, zajęło mi jakieś 150 stron (z 250!), żeby w ogóle ogarnąć o co chodzi. Dialogi na poziomie podstawówki, postacie miałkie i nieciekawe, opis ich wyglądu bardzo powierzchowny. Przydało by się, żeby autor przyczytał właśną książkę po tych wsztstkich latach a potem ją wyrzucił i napisał od nowa.

Graf Zero - 3. Widać, że styl się trochę polepszył, postacie nieco bardziej rozbudowane, a do Marly nawet zapałałam jako taką sympatią. Opis świata nadal nie daje wg mnie wystarczającej pożywki dla wyobraźni. Nadal ciężko się to czyta, a po skończeniu musiałam sobie zrobić tygodniową przerwę, bo nie byłam pewna czy w ogóle jest sens brnąć w to dalej.

Mona Liza Turbo - 3,5. Trochę ciekawsze postacie, ale nadal średnio wciąga. Do tego kilka zupełnie idiotycznych wydarzeń, jak na przykład trzynastolatka nosząca wysokie obcasy w zimie po to by... przekonać swojego ochroniarza że nie zamierza uciekać. Aha, no i przykro mi, ale szansa, że w Londynie spadnie dużo śniegu i będzie mróz tak wielki że jedna z postaci musi nosić golf z kaszmiru+sweter+marynarkę+płaszcz jest praktycznie zerowa. Wiem, że to książka fikcyjna, no ale bez przesady.

Parę uwag do wszystkich trzech: Perspektywa kilku różnych bohaterów to niby fajna sprawa (sprawdza się chociażby w GoT), ale tutaj kompletnie nie działa. Czasami zajmowało mi dobrą chwilę zanim się domyśliłam kogo dotyczy dany rozdział(bo po tytule ni jak się nie da domyślić), a potem kolejną by sobie przypomnieć co się działo 30 stron wcześniej.
Z jakiegoś powodu większość postaci nosi skórę (jedna bohaterka nawet kilka skórzanych kurtek na raz oO), ewentualnie futro.
Nie rozumiem też motywu dużych ilości starych dywanów i przechowywania nikomu nie potrzebnych rzeczy w meblach i gablotach, może to miała byś jakaś wielka metafora ludzkiej pamięci?

Ogólnie słabe 3, nie polecam i nie rozumiem zachwytu. Idźcie sobie może lepiej pograjcie w gre :P
Profile Image for Ploly.
50 reviews
June 5, 2025
Se dovessi votare la Trilogia dello Sprawl in base a quello che Gibson ha inventato e quello che ha rappresentato per la fantascienza, cinque stelle sarebbero d'obbligo. in Neuromante è presente quello che con gli anni diventerà Blade Runner, Matrix, Akira, Il tagliaerbe e tante altre opere, senza contare che il finale viene ripreso pari pari dal primo Ghost in the Shell; la cosa diventa ancora più interessante in Giù nel cyberspazio, dove quella degli dei voodoo è una trovata davvero affascinante; Monna Lisa Cyberpunk è un semplice di più nella costruzione del mondo, ma non ci lamentiamo.
Il problema è che devo considerare anche tutto il resto e, mi dispiace dirlo, la scrittura di Gibson non mi convince per niente. Tutti e tre i libri presentano la stessa struttura difettosa: incipit d'impatto, fasi di costruzioni iniziali interminabili, parti centrali esaltanti e finali affrettatissimi. Gibson non riesce mai a dare importanza alle vicende su cui bisognerebbe soffermarsi di più, certi eventi vengono buttati lì e lasciati andare come lacrime nella pioggia come se fossero niente e in realtà sono le svolte fondamentali dei romanzi. Persino i personaggi brillano per luce riflessa del mondo in cui sono immersi, perché in realtà spesso non sono poi tanto approfonditi. Sentite lodi e ringraziamenti di cuore a Gibson per aver inventato qualcosa che amo, ma sono sicuro che mi godrei meglio la stessa narrazione se fosse scritta da altri.
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