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Pietro Gerber #3
La casa delle luci
Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina... Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini. Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo. Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario. È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui. La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipnosi, non gli è sconosciuta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.
432 pages, Hardcover
First published November 8, 2022
141 people are currently reading
2573 people want to read
About the author
Donato Carrisi
28 books2,957 followersSee also:
Serbian: Donato Karizi
Russian: Донато Карризи
Donato Carrisi was born in 1973 and studied law and criminology. Since 1999 he has been working as a TV screenwriter. The Whisperer, Carrisi’s first novel, won him five international literary prizes, has been sold in nearly twenty territories and has been translated into languages as varied as French, Danish, Hebrew and Vietnamese. Carrisi lives in Rome.
Serbian: Donato Karizi
Russian: Донато Карризи
Donato Carrisi was born in 1973 and studied law and criminology. Since 1999 he has been working as a TV screenwriter. The Whisperer, Carrisi’s first novel, won him five international literary prizes, has been sold in nearly twenty territories and has been translated into languages as varied as French, Danish, Hebrew and Vietnamese. Carrisi lives in Rome.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 519 reviews
December 20, 2022
CI SONO SPOILER, MA L’INIZIO E LA FINE SONO SEGNATI CON QUESTO SIMBOLO‼️
Che ve lo dico a fare, Carrisi è l’unica certezza che ho nella vita.
Pochi autori riescono a farti percepire, vivere, sentire quello che scrivono. Se poi si tratta di un thriller psicologico il lavoro è doppio, perché devi essere in grado di inquietare il lettore, di fargli sentire la stessa angoscia e paura, ma senza traumatizzarlo, perché altrimenti col cazzo che leggerà altri tuoi libri. E soprattutto tutto deve avere un senso, in un modo o nell’altro deve quadrare.
Ecco Carrisi, in ogni suo libro, riesce a bilanciare perfettamente ognuna di queste emozioni, facendoti letteralmente sentire la storia. Nulla è lasciato al caso, tutto torna.
Per quanto mi riguarda oltre a lui, solo Wulf Dorn è riuscito a suscitarmi queste sensazioni. Quindi direi che siamo a cavallo.
Il libro mi ha tenuta incollata alle pagine, letteralmente, l’ho finito in due giorni perché non riuscivo a pensare ad altro.
Qui dentro c’è letteralmente tutto quello che io personalmente cerco in un thriller, soprattutto quest’alone paranormale che si trascina quasi fino alla fine della storia è perfetto.
Il fatto che poi Carrisi si informi prima di scrivere, e quindi tragga ispirazione da fatti reali (come l’esistenza per l’appunto degli “ipnotisti” in questo caso) rende la storia ancora più affascinante.
Di questa serie devo dire che questo terzo libro è quello che preferisco, sia a livello di suspence, che di sviluppo della storia. Non ho trovato nessun punto morto, nessuna parte che mi facesse venire voglia di saltarla perché “noiosa”.
Una storia che ti fa sospettare di chiunque e di nessuno allo stesso tempo e non appena credi di averci capito qualcosa, ecco che spunta fuori qualcos’altro pronto a smontare ogni tua teoria e certezza.
‼️
Anche qui il Signor B c’entra sempre, anche quando sembra che non abbia nulla a che fare con la storia, ecco che spunta un altro segreto ed un’altra seduta d’ipnosi nascosta che ti fa venir voglia di tirare giù tutto il paradiso. Quando meno te l’aspetti ecco una bella ipnosi volta a cancellare qualche ricordo dalla memoria di qualcuno, maledetto.
‼️
L’unico problema è legato al fatto che ho una memoria di merda, quindi ricordavo a grandi linee quanto accaduto in “La casa senza ricordi” e “la casa delle luci” ma non ricordavo l’unico personaggio utile alla lettura di questo libro ergo, non ricordo chi cazzo sia Hannah. Non che sia di fondamentale importanza per seguire la storia, che comunque si legge senza problemi, però magari per capire meglio il finale e un paio di situazioni, sarebbe stato utile ricordarmi chi fosse 🥲. (Prossima volta mettiamolo un breve riassunto a inizio libro di quelli precedenti, soprattutto se pubblichiamo il sequel ad un anno/due di distanza, o quanto meno una legenda dei personaggi♥️)
Sono rimaste un paio di questioni in sospeso (Tipo la questione Eva e di sua madre) ma ormai conoscendo l’autore avrei dovuto aspettarmelo, (gli autocnoclusivi sono un miracolo praticamente, ma lui può tutto per me) quindi spero vivamente che partorisca un sequel prima che io raggiunga l’età pensionabile (sto ancora aspettando un quarto libro sul suggeritore, non so se mi spiego). Anche perché il finale di questo libro mi fa venire voglia di andare direttamente a cercare a casa l’autore e, tramite una seduta di ipnosi, estorcergli ogni informazione possibile.
Diciamo che se non vi piacciono le questioni irrisolte, i libri di Carrisi potrebbero crearvi seri problemi di nervi, ma lo valgono tutti
Che ve lo dico a fare, Carrisi è l’unica certezza che ho nella vita.
Pochi autori riescono a farti percepire, vivere, sentire quello che scrivono. Se poi si tratta di un thriller psicologico il lavoro è doppio, perché devi essere in grado di inquietare il lettore, di fargli sentire la stessa angoscia e paura, ma senza traumatizzarlo, perché altrimenti col cazzo che leggerà altri tuoi libri. E soprattutto tutto deve avere un senso, in un modo o nell’altro deve quadrare.
Ecco Carrisi, in ogni suo libro, riesce a bilanciare perfettamente ognuna di queste emozioni, facendoti letteralmente sentire la storia. Nulla è lasciato al caso, tutto torna.
Per quanto mi riguarda oltre a lui, solo Wulf Dorn è riuscito a suscitarmi queste sensazioni. Quindi direi che siamo a cavallo.
Il libro mi ha tenuta incollata alle pagine, letteralmente, l’ho finito in due giorni perché non riuscivo a pensare ad altro.
Qui dentro c’è letteralmente tutto quello che io personalmente cerco in un thriller, soprattutto quest’alone paranormale che si trascina quasi fino alla fine della storia è perfetto.
Il fatto che poi Carrisi si informi prima di scrivere, e quindi tragga ispirazione da fatti reali (come l’esistenza per l’appunto degli “ipnotisti” in questo caso) rende la storia ancora più affascinante.
Di questa serie devo dire che questo terzo libro è quello che preferisco, sia a livello di suspence, che di sviluppo della storia. Non ho trovato nessun punto morto, nessuna parte che mi facesse venire voglia di saltarla perché “noiosa”.
Una storia che ti fa sospettare di chiunque e di nessuno allo stesso tempo e non appena credi di averci capito qualcosa, ecco che spunta fuori qualcos’altro pronto a smontare ogni tua teoria e certezza.
‼️
Anche qui il Signor B c’entra sempre, anche quando sembra che non abbia nulla a che fare con la storia, ecco che spunta un altro segreto ed un’altra seduta d’ipnosi nascosta che ti fa venir voglia di tirare giù tutto il paradiso. Quando meno te l’aspetti ecco una bella ipnosi volta a cancellare qualche ricordo dalla memoria di qualcuno, maledetto.
‼️
L’unico problema è legato al fatto che ho una memoria di merda, quindi ricordavo a grandi linee quanto accaduto in “La casa senza ricordi” e “la casa delle luci” ma non ricordavo l’unico personaggio utile alla lettura di questo libro ergo, non ricordo chi cazzo sia Hannah. Non che sia di fondamentale importanza per seguire la storia, che comunque si legge senza problemi, però magari per capire meglio il finale e un paio di situazioni, sarebbe stato utile ricordarmi chi fosse 🥲. (Prossima volta mettiamolo un breve riassunto a inizio libro di quelli precedenti, soprattutto se pubblichiamo il sequel ad un anno/due di distanza, o quanto meno una legenda dei personaggi♥️)
Sono rimaste un paio di questioni in sospeso (Tipo la questione Eva e di sua madre) ma ormai conoscendo l’autore avrei dovuto aspettarmelo, (gli autocnoclusivi sono un miracolo praticamente, ma lui può tutto per me) quindi spero vivamente che partorisca un sequel prima che io raggiunga l’età pensionabile (sto ancora aspettando un quarto libro sul suggeritore, non so se mi spiego). Anche perché il finale di questo libro mi fa venire voglia di andare direttamente a cercare a casa l’autore e, tramite una seduta di ipnosi, estorcergli ogni informazione possibile.
Diciamo che se non vi piacciono le questioni irrisolte, i libri di Carrisi potrebbero crearvi seri problemi di nervi, ma lo valgono tutti
December 28, 2022
☆☆☆☆,5
Arimo arimo....quante volte abbiamo usato questa parola per fermare un gioco, una corsa o quant'altro quando eravamo piccoli?
Se solo non avesse impedito ai giocatori del "gioco dei ceri" di parlare forse non sarebbe successo quel che è successo.
Ed Eva? È davvero in grado di vedere, sentire la voce di un amico immaginario che le racconta una storia vecchia di 25 anni, una storia che ha bisogno di un finale anche se non lieto.
Siamo arrivati alla fine della storia dell'addorentatore di bambini (o forse no?).
Carrisi può scrivere la lista della spesa che riesce a incollarmi alle pagine dei suoi libri.
Questo, della trilogia, è quello che mi è piaciuto di più....sarà grazie ad un finale degno di questo nome!
Chi mi ha regalato questo libro conosce la mia smodata passione per Donato e infatti letto tutto d'un fiato.
GRAZIE
Arimo arimo....quante volte abbiamo usato questa parola per fermare un gioco, una corsa o quant'altro quando eravamo piccoli?
Se solo non avesse impedito ai giocatori del "gioco dei ceri" di parlare forse non sarebbe successo quel che è successo.
Ed Eva? È davvero in grado di vedere, sentire la voce di un amico immaginario che le racconta una storia vecchia di 25 anni, una storia che ha bisogno di un finale anche se non lieto.
Siamo arrivati alla fine della storia dell'addorentatore di bambini (o forse no?).
Carrisi può scrivere la lista della spesa che riesce a incollarmi alle pagine dei suoi libri.
Questo, della trilogia, è quello che mi è piaciuto di più....sarà grazie ad un finale degno di questo nome!
Chi mi ha regalato questo libro conosce la mia smodata passione per Donato e infatti letto tutto d'un fiato.
GRAZIE
November 12, 2022
Finalmente un romanzo di Carrisi che si apre e si chiude sebbene il protagonista sia ormai a noi noto.
Pietro Gerber, che in questo nuovo romanzo dovrà fare i conti con l’aldilà (così sembrerebbe) e un mistero da risolvere di 25 anni prima, porta il lettore a mettere in dubbio la sua stessa razionalità lasciandosi suggestionare, angosciare e ipnotizzare da pagine serrate e intense con una chiusura che, sebbene sia un po’ sbrigativa, chiude un cerchio dove tutti mettono in discussione le proprie certezze mentali e affettive.
Misteri nei misteri insomma.
Unico neo la presenza costante di Hanna Hall che, dopo tre anni, non ricordo assolutamente perché debba essere così importante. Dimenticata!
Pietro Gerber, che in questo nuovo romanzo dovrà fare i conti con l’aldilà (così sembrerebbe) e un mistero da risolvere di 25 anni prima, porta il lettore a mettere in dubbio la sua stessa razionalità lasciandosi suggestionare, angosciare e ipnotizzare da pagine serrate e intense con una chiusura che, sebbene sia un po’ sbrigativa, chiude un cerchio dove tutti mettono in discussione le proprie certezze mentali e affettive.
Misteri nei misteri insomma.
Unico neo la presenza costante di Hanna Hall che, dopo tre anni, non ricordo assolutamente perché debba essere così importante. Dimenticata!
January 2, 2023
《Gerber pensava che le storie non dovessero mai rimanere in sospeso. Anche se alcuni finali non avevano bisogno di parole, ed erano perfettamente comprensibili perfino nel silenzio.》
Sebbene sia un'amante di Carrisi e resti stregata da ogni sua storia questo libro per me è stata una grandissima delusione.
La scrittura è sempre scorrevole, ricca ma senza fronzoli e con tante curiosità sugli scorci delle città (in questo caso su Firenze) ma siamo al terzo capitolo di una storia in cui lo scheletro rimane sempre lo stesso e detto fuori dai denti...ne ho anche le palle piene.
Siamo alla terza serie aperta e non conclusa...Donato del mio cuore, segui i consigli di Pietro Gerber e chiudine almeno una!!!
3⭐️ (la sufficienza è d'obbligo...ma anche basta)
Sebbene sia un'amante di Carrisi e resti stregata da ogni sua storia questo libro per me è stata una grandissima delusione.
La scrittura è sempre scorrevole, ricca ma senza fronzoli e con tante curiosità sugli scorci delle città (in questo caso su Firenze) ma siamo al terzo capitolo di una storia in cui lo scheletro rimane sempre lo stesso e detto fuori dai denti...ne ho anche le palle piene.
Siamo alla terza serie aperta e non conclusa...Donato del mio cuore, segui i consigli di Pietro Gerber e chiudine almeno una!!!
3⭐️ (la sufficienza è d'obbligo...ma anche basta)
This entire review has been hidden because of spoilers.
February 1, 2023
A lettura completata, la sensazione che provi, un misto fra rabbia e frustrazione, è la stessa di un insegnante di fronte all’alunno bravo e capace che non si applica (frase fatta ma sempre valida) oppure di una madre di fronte al figlio intelligente e dotato ma pigro e indisciplinato. In altre parole, la rabbia di fronte a qualcosa che, alla fine, ottiene un risultato ben al di sotto delle sue possibilità, nonostante appunto la bravura e le potenzialità. Perché, diciamolo chiaramente, Donato Carrisi è un bravissimo scrittore di thriller: i suoi romanzi ti inchiodano alle pagine sin da subito, in un climax crescente di scoperte, misteri, rivelazioni, in un binario di trame principale e avvincenti sottotrame parallele e grazie una suspense che ti afferra all’inizio e non ti lascia più. E’ alla fine che tutto si guasta, e infatti, dopo “L’uomo del labirinto” questa volta ho pregato che l’autore, dopo avermi regalato una storia di alto livello, non mi cadesse proprio in fondo, lasciando sottotrame a metà, conti in sospeso, personaggi in mezzo alla strada. E, invece, purtroppo, anche stavolta è finita così, e anche stavolta, a causa di questo, le stelline non possono essere cinque.
La trama narrata vede l’ipnotista di bambini Pietro Gerber alle prese con Eva, una bambina che vive in una grande villa isolata, soffre di agorafobia e parla con un amico immaginario…amico che Gerber collegherà a Zeno, un bimbo di cinque anni, fratello minore di un suo caro amico, e scomparso più di vent’anni prima, mentre giocava al gioco dei “Ceri”, insieme al fratello e a tutti gli altri amici. Un doloroso mistero della sua infanzia, che Pietro non ha mai rimosso del tutto. Le sedute di ipnosi con Eva gli forniscono degli indizi preziosi su ciò che possa essere accaduto a Zeno, finito, forse, nelle mani di una coppia di giovani tossicodipendenti e poi di un misterioso uomo che ha iniziato a fare, al fratello di Zeno, telefonate anonime, anno dopo anno.
Insomma, una scomparsa, forse una morte, il buio, l’ipnosi (e un assassino?): qualunque lettore non può che essere risucchiato dalla vicenda! E, al di là di aspetti più o meno credibili, alla fine l’assassino viene rivelato.
E quindi?
E quindi, chi erano davvero la coppia di tossicodipendenti e il misterioso signore, sempre che siano esistiti? Che fine fa Eva? E perché proprio lei è stato il mezzo attraverso cui Pietro ha rispolverato questa amara vicenda? Che cosa accade alla governante della bambina, personaggio inizialmente chiave (perché cerca Gerber e mette in moto la vicenda) e poi del tutto abbandonato? E alla madre di Eva, su cui Carrisi apre dei dubbi? Tante domande, nessuna risposta. Carrisi lascia tutte le sottotrame aperte e non fornisce soluzioni e a me, che tanto ho apprezzato al storia, la cosa ha fatto rabbia! Perché tradire così il lettore e lasciare una storia a metà, senza che lui possa capire? Forse per lasciar aperto lo spazio a vicende successive? Grosso errore, perché, ora del prossimo eventuale romanzo su Eva e company, il lettore avrà già dimenticato i particolari della sua storia, e quindi si troverà smarrito una seconda volta, senza poter apprezzare a fondo né ciò che viene prima né ciò che viene dopo. Anche Maurizio De Giovanni nelle sue serie riprende i personaggi già noti al lettore, ma per ciò che riguarda le loro vicende personali: quella principale la chiude definitivamente, un fatto, un assassino, un movente, una rivelazione. Qui invece si resta, frustrati, con un pugno di cenere in mano e la sensazione di essere arrivati in fondo inutilmente!
Di conseguenza, non so se leggerò altro di Carrisi. Saper scrivere un ottimo thriller è un dono, ma dare al lettore una degna conclusione di ciò che ha letto è un diritto, anche se mi sento esagerata e pretenziosa a usare questa parola. Uffa!
La trama narrata vede l’ipnotista di bambini Pietro Gerber alle prese con Eva, una bambina che vive in una grande villa isolata, soffre di agorafobia e parla con un amico immaginario…amico che Gerber collegherà a Zeno, un bimbo di cinque anni, fratello minore di un suo caro amico, e scomparso più di vent’anni prima, mentre giocava al gioco dei “Ceri”, insieme al fratello e a tutti gli altri amici. Un doloroso mistero della sua infanzia, che Pietro non ha mai rimosso del tutto. Le sedute di ipnosi con Eva gli forniscono degli indizi preziosi su ciò che possa essere accaduto a Zeno, finito, forse, nelle mani di una coppia di giovani tossicodipendenti e poi di un misterioso uomo che ha iniziato a fare, al fratello di Zeno, telefonate anonime, anno dopo anno.
Insomma, una scomparsa, forse una morte, il buio, l’ipnosi (e un assassino?): qualunque lettore non può che essere risucchiato dalla vicenda! E, al di là di aspetti più o meno credibili, alla fine l’assassino viene rivelato.
E quindi?
E quindi, chi erano davvero la coppia di tossicodipendenti e il misterioso signore, sempre che siano esistiti? Che fine fa Eva? E perché proprio lei è stato il mezzo attraverso cui Pietro ha rispolverato questa amara vicenda? Che cosa accade alla governante della bambina, personaggio inizialmente chiave (perché cerca Gerber e mette in moto la vicenda) e poi del tutto abbandonato? E alla madre di Eva, su cui Carrisi apre dei dubbi? Tante domande, nessuna risposta. Carrisi lascia tutte le sottotrame aperte e non fornisce soluzioni e a me, che tanto ho apprezzato al storia, la cosa ha fatto rabbia! Perché tradire così il lettore e lasciare una storia a metà, senza che lui possa capire? Forse per lasciar aperto lo spazio a vicende successive? Grosso errore, perché, ora del prossimo eventuale romanzo su Eva e company, il lettore avrà già dimenticato i particolari della sua storia, e quindi si troverà smarrito una seconda volta, senza poter apprezzare a fondo né ciò che viene prima né ciò che viene dopo. Anche Maurizio De Giovanni nelle sue serie riprende i personaggi già noti al lettore, ma per ciò che riguarda le loro vicende personali: quella principale la chiude definitivamente, un fatto, un assassino, un movente, una rivelazione. Qui invece si resta, frustrati, con un pugno di cenere in mano e la sensazione di essere arrivati in fondo inutilmente!
Di conseguenza, non so se leggerò altro di Carrisi. Saper scrivere un ottimo thriller è un dono, ma dare al lettore una degna conclusione di ciò che ha letto è un diritto, anche se mi sento esagerata e pretenziosa a usare questa parola. Uffa!
December 15, 2023
Savršeno.
November 20, 2022
Mi vanto di essere un soggetto poco impressionabile (spoiler: non è vero. O meglio, lo è quando si tratta di libri) ma ecco un po' di cose che mi sono successe mentre leggevo La casa delle luci:
- ero convinta ci fosse qualcuno in casa con me. Convinzione durata giorni. Io vivo da sola. In un monolocale.
- sentivo rumori strani. Soprattutto di notte. Soprattutto al buio.
- avevo l'impressione qualcuno fosse sempre sul punto di irrompere in casa, che sia dalle porte o dalle finestre. No, non importa se vivo al secondo piano.
- ho avuto serie difficoltà ad addormentarmi con serenità e mi sono svegliata più volte nel mezzo della notte (cosa di cui purtroppo soffro spesso... ma negli ultimi periodi meno).
Ora: i libri e, di conseguenza, gli autori che mi provocano una suggestione tale durante una lettura sono pochissimi.
Carrisi rientra in questi pochissimi.
Con La casa delle luci torniamo ad avere come protagonista l'addormentatore di bambini, Pietro Gerber. Stavolta l'ipnotista si troverà a fare i conti con una bambina che sembra percepire strane presenze e in particolare una, legata al suo passato.
Secondo me ci vuole un enorme talento a saper gestire le scene, i tempi e i non detti come fa Carrisi.
è riuscito a lasciarmi addosso una sensazione strisciante che mi ha messo i brividi durante l'intera lettura; lettura che non riuscivo a mettere giù perchè ero molto curiosa di dove andasse a parare.
è stato indubbiamente un viaggio di cui mi sono goduta ogni secondo anche se, tornassi indietro, non lo leggerei di notte prima di dormire.
Sono curiosa di come si svilupperà la storia di Gerber con l'avanzare della serie, perchè anche in questo caso, come nei precedenti La casa delle voci e La casa senza ricordi, sebbene ci sia una risoluzione delle cose rimangono comunque molte incognite che, libro dopo libro, si intrecciano insieme.
- ero convinta ci fosse qualcuno in casa con me. Convinzione durata giorni. Io vivo da sola. In un monolocale.
- sentivo rumori strani. Soprattutto di notte. Soprattutto al buio.
- avevo l'impressione qualcuno fosse sempre sul punto di irrompere in casa, che sia dalle porte o dalle finestre. No, non importa se vivo al secondo piano.
- ho avuto serie difficoltà ad addormentarmi con serenità e mi sono svegliata più volte nel mezzo della notte (cosa di cui purtroppo soffro spesso... ma negli ultimi periodi meno).
Ora: i libri e, di conseguenza, gli autori che mi provocano una suggestione tale durante una lettura sono pochissimi.
Carrisi rientra in questi pochissimi.
Con La casa delle luci torniamo ad avere come protagonista l'addormentatore di bambini, Pietro Gerber. Stavolta l'ipnotista si troverà a fare i conti con una bambina che sembra percepire strane presenze e in particolare una, legata al suo passato.
Secondo me ci vuole un enorme talento a saper gestire le scene, i tempi e i non detti come fa Carrisi.
è riuscito a lasciarmi addosso una sensazione strisciante che mi ha messo i brividi durante l'intera lettura; lettura che non riuscivo a mettere giù perchè ero molto curiosa di dove andasse a parare.
è stato indubbiamente un viaggio di cui mi sono goduta ogni secondo anche se, tornassi indietro, non lo leggerei di notte prima di dormire.
Sono curiosa di come si svilupperà la storia di Gerber con l'avanzare della serie, perchè anche in questo caso, come nei precedenti La casa delle voci e La casa senza ricordi, sebbene ci sia una risoluzione delle cose rimangono comunque molte incognite che, libro dopo libro, si intrecciano insieme.
December 13, 2022
Dire che La casa delle luci di Donato Carrisi sia ipnotico è quasi ridondante perché dopo La casa delle voci e La casa senza ricordi questo concetto è ormai scontato e, soprattutto, assodato.
Pietro Gerber è alle prese con la piccola Eva e il suo amico immaginario: una presenza costante e controversa che sembra conoscere il passato dell’addormentatore di bambini.
La storia è nello stile del maestro del thriller italiano: incalzante e adrenalinica. Più volte mi sono arrabbiato con me stesso perché non riuscivo a leggere più veloce per scoprire tutto e subito! In alcuni punti (fifone alert‼️) ho avuto dei brividini lungo la schiena.
La trama che caratterizza il libro è autoconclusiva, seppur ci siano sempre dei dettagli che rimangono oscuri. Il filo conduttore che unisce la serie invece rimane ancora aperto facendoci sperare in una nuova avventura.
È un libro che rapisce e che appassiona, come dovrebbe fare un thriller, ma l’ho vissuto anche come un libro ponte che svela alcune cose sul passato del protagonista per condurci in realtà che non possiamo neanche immaginare.
Ora non ci resta che vedere quale sarà la prossima casa da scoprire…
Puoi trovare questa e altre recensioni sul mio profilo Instagram ��I libri di Dede” www.instagram.com/ilibrididede o sul mio blog/sito www.ilibrididede.it 📚
Pietro Gerber è alle prese con la piccola Eva e il suo amico immaginario: una presenza costante e controversa che sembra conoscere il passato dell’addormentatore di bambini.
La storia è nello stile del maestro del thriller italiano: incalzante e adrenalinica. Più volte mi sono arrabbiato con me stesso perché non riuscivo a leggere più veloce per scoprire tutto e subito! In alcuni punti (fifone alert‼️) ho avuto dei brividini lungo la schiena.
La trama che caratterizza il libro è autoconclusiva, seppur ci siano sempre dei dettagli che rimangono oscuri. Il filo conduttore che unisce la serie invece rimane ancora aperto facendoci sperare in una nuova avventura.
È un libro che rapisce e che appassiona, come dovrebbe fare un thriller, ma l’ho vissuto anche come un libro ponte che svela alcune cose sul passato del protagonista per condurci in realtà che non possiamo neanche immaginare.
Ora non ci resta che vedere quale sarà la prossima casa da scoprire…
Puoi trovare questa e altre recensioni sul mio profilo Instagram ��I libri di Dede” www.instagram.com/ilibrididede o sul mio blog/sito www.ilibrididede.it 📚
August 11, 2024
Obawiam się techniki terapeutycznej, jaką jest hipnoza, a po lekturze trzeciej już części cyklu thrillerów psychologicznych z Pietro Gerberem, znanym "usypiaczem dzieci", niezrównanego Donato Carrisiego z pewnością nie nabiorę do niej zaufania. Pietro tkwi w depresji po ostatnich wydarzeniach i co oczywiste, nie ma nowych pacjentów. Do czasu, gdy zgłasza się do niego opiekunka dziesięcioletniej Evy z prośbą o wyrwanie jej podopiecznej z relacji z wyimaginowanym przyjacielem, która przybrała niepokojący obrót.
Pietro nie zdaje sobie sprawy, jakie demony przeszłości przywołają jego kontakty z Evą. Powrót do dzieciństwa i tragicznej zabawy, która nigdy się nie skończyła sprawi, że odróżnienie prawdy od iluzji okaże się wręcz niemożliwe. Czy ponownie ktoś wykorzystuje jednego z jego pacjentów, by dotrzeć do Pietra? Tylko jaki ma w tym cel? A może chce, by prawda o zdarzeniach sprzed ćwierć wieku ujrzała światło dzienne?
U Carrisiego największy mrok skrywa się w ludzkich umysłach, a on sam potrafi wciągnąć czytelnika w jego grząską i niepokojącą ciemność. W ciemności nietrudno zmylić ścieżki, ujrzeć coś, czego nie ma, ale i coś ukryć. Czy „Dom świateł” zwiedzie i nas? Odsłoni przed nami więcej pytań czy odpowiedzi?
Uwielbiam wręcz psychodeliczny klimat powieści Carrisiego, zacierające się granice pomiędzy tym, co możliwe i niewytłumaczalne, pomiędzy tym, co przyjmujemy rozumem, a tym, w co jesteśmy skłonni uwierzyć. Za każdym razem wiem, że autor namiesza mi w głowie i pozostawi z apetytem na więcej i ta część w obu tych kwestiach spełniła swą rolę perfekcyjnie. Niezamknięte wątki przyzywają do kolejnego tomu, a ja tylko wspomnę, że najlepiej czytać je chronologicznie, zarówno by lepiej poznać postać hipnotyzera, jak i zrozumieć wątki przenikające cały cykl.
Pietro nie zdaje sobie sprawy, jakie demony przeszłości przywołają jego kontakty z Evą. Powrót do dzieciństwa i tragicznej zabawy, która nigdy się nie skończyła sprawi, że odróżnienie prawdy od iluzji okaże się wręcz niemożliwe. Czy ponownie ktoś wykorzystuje jednego z jego pacjentów, by dotrzeć do Pietra? Tylko jaki ma w tym cel? A może chce, by prawda o zdarzeniach sprzed ćwierć wieku ujrzała światło dzienne?
U Carrisiego największy mrok skrywa się w ludzkich umysłach, a on sam potrafi wciągnąć czytelnika w jego grząską i niepokojącą ciemność. W ciemności nietrudno zmylić ścieżki, ujrzeć coś, czego nie ma, ale i coś ukryć. Czy „Dom świateł” zwiedzie i nas? Odsłoni przed nami więcej pytań czy odpowiedzi?
Uwielbiam wręcz psychodeliczny klimat powieści Carrisiego, zacierające się granice pomiędzy tym, co możliwe i niewytłumaczalne, pomiędzy tym, co przyjmujemy rozumem, a tym, w co jesteśmy skłonni uwierzyć. Za każdym razem wiem, że autor namiesza mi w głowie i pozostawi z apetytem na więcej i ta część w obu tych kwestiach spełniła swą rolę perfekcyjnie. Niezamknięte wątki przyzywają do kolejnego tomu, a ja tylko wspomnę, że najlepiej czytać je chronologicznie, zarówno by lepiej poznać postać hipnotyzera, jak i zrozumieć wątki przenikające cały cykl.
January 9, 2023
Inauguro le recensioni del 2023 con l'ultimo thriller di @donatocarrisi con protagonista l'ipnotista "addormentatore di bambini" Pietro Gerber, già conosciuto nei due precedenti romanzi, che ho avuto il piacere di leggere con il gdl #ilthrillerdelmese organizzato da @ilprioratodeibibliofili e @lindalettrice.
Nel suo studio, nel centro della splendida Firenze, Gerber riceve la visita di Maja preoccupata per la piccola Eva, che sta accudendo, perché soffre di agorafobia e da qualche tempo ha un amico immaginario che la sta mettendo in pericolo.
L'incontro con Eva, che rivela incredibilmente alcuni aspetti della vita giovanile di Gerber, portano l'uomo a rivivire un evento tragico della sua infanzia: la scomparsa del piccolo Zeno durante i giochi estivi che faceva con i suoi amici nella villa di famiglia.
In un susseguirsi di colpi di scena, passato e presente si confonderanno portando alla luce una verità sopita da tempo e che rivoluzionerà alcune sue convinzioni.
Anche in questo libro, Carrisi riesce a catturare l'attenzione del suo lettore, trascinandolo in un vortice di emozioni tra realtà e fantasia, tra verità e bugie.
L'ipnosi è una tecnica davvero molto affascinante ma anche molto ambigua, inquietante e si riesce a percepire come sia complessa e di aiuto in determinate circostanze.
Questo terzo volume mi è piaciuto più degli altri perché è riuscito ad essere plausibile e ad esplorare perfettamente la psiche dei suoi personaggi.
Carrisi è sicuramente un maestro nell'indagare il lato oscuro che si cela in ognuno di noi.
"Ho sempre pensato che nella mente di chi è ancora piccolo ci sia un residuo di qualcosa di primigenio, un’autenticità non ancora corrotta, uno spazio libero e anche qualcosa di prezioso".
Nel suo studio, nel centro della splendida Firenze, Gerber riceve la visita di Maja preoccupata per la piccola Eva, che sta accudendo, perché soffre di agorafobia e da qualche tempo ha un amico immaginario che la sta mettendo in pericolo.
L'incontro con Eva, che rivela incredibilmente alcuni aspetti della vita giovanile di Gerber, portano l'uomo a rivivire un evento tragico della sua infanzia: la scomparsa del piccolo Zeno durante i giochi estivi che faceva con i suoi amici nella villa di famiglia.
In un susseguirsi di colpi di scena, passato e presente si confonderanno portando alla luce una verità sopita da tempo e che rivoluzionerà alcune sue convinzioni.
Anche in questo libro, Carrisi riesce a catturare l'attenzione del suo lettore, trascinandolo in un vortice di emozioni tra realtà e fantasia, tra verità e bugie.
L'ipnosi è una tecnica davvero molto affascinante ma anche molto ambigua, inquietante e si riesce a percepire come sia complessa e di aiuto in determinate circostanze.
Questo terzo volume mi è piaciuto più degli altri perché è riuscito ad essere plausibile e ad esplorare perfettamente la psiche dei suoi personaggi.
Carrisi è sicuramente un maestro nell'indagare il lato oscuro che si cela in ognuno di noi.
"Ho sempre pensato che nella mente di chi è ancora piccolo ci sia un residuo di qualcosa di primigenio, un’autenticità non ancora corrotta, uno spazio libero e anche qualcosa di prezioso".
January 22, 2023
"Le storie non dovessero mai rimanere in sospeso"
Pietro Gerber, l’addormentatore di bambini torna per la terza volta con un richiamo a una vecchia conoscenza, Anna Hall, e poi il fantasma del padre (anche lui famoso ipnotista infantile) una situazione personale che lo mette in difficoltà e un episodio inquietante del passato che apre il romanzo dettando le regole per la trama che verrà: il senso di colpa.
Tormentato e con qualcosa da farsi perdonare, Gerber affronta il caso della piccola Eva, che vive chiusa in una grande casa senza mai vedere nessuno, solo la ragazza alla pari e la governante
Eva vive con la presenza ingombrante di un amico immaginario che durante le sedute di ipnosi racconta fatti dell’infanzia di Pietro legati a un amico di allora, Zeno detto Batigol scomparso nel nulla nel corso di un gioco che ricorda nascondino.
E si sa che ogni gioco risponde a regola precise, finché non arriva l’imprevisto
Tra certezza messe in discussione, la scienza che all’apparenza non riesce a spiegare tutto il lettore ha molto da scoprire e Carrisi che, nei due precedenti libri su Gerber mi aveva delusa, qui qualche spunto buono in più lo offre
Com’è nel suo stile, è bravo a cambiare gli equilibri, a portare fuori strada e nella descrizione del protagonista, un antieroe fallibile, che sbaglia il più delle volte per scelte emotive
La casa delle luci è un racconto del male dell’anima, che vorrebbe andare oltre il thriller psicologico ma c’è qualcosa che manca a mio avviso, e che imprigiona la trama in un limbo
Tre stelle a malincuore perché per me Carrisi era il Suggeritore
Pietro Gerber, l’addormentatore di bambini torna per la terza volta con un richiamo a una vecchia conoscenza, Anna Hall, e poi il fantasma del padre (anche lui famoso ipnotista infantile) una situazione personale che lo mette in difficoltà e un episodio inquietante del passato che apre il romanzo dettando le regole per la trama che verrà: il senso di colpa.
Tormentato e con qualcosa da farsi perdonare, Gerber affronta il caso della piccola Eva, che vive chiusa in una grande casa senza mai vedere nessuno, solo la ragazza alla pari e la governante
Eva vive con la presenza ingombrante di un amico immaginario che durante le sedute di ipnosi racconta fatti dell’infanzia di Pietro legati a un amico di allora, Zeno detto Batigol scomparso nel nulla nel corso di un gioco che ricorda nascondino.
E si sa che ogni gioco risponde a regola precise, finché non arriva l’imprevisto
Tra certezza messe in discussione, la scienza che all’apparenza non riesce a spiegare tutto il lettore ha molto da scoprire e Carrisi che, nei due precedenti libri su Gerber mi aveva delusa, qui qualche spunto buono in più lo offre
Com’è nel suo stile, è bravo a cambiare gli equilibri, a portare fuori strada e nella descrizione del protagonista, un antieroe fallibile, che sbaglia il più delle volte per scelte emotive
La casa delle luci è un racconto del male dell’anima, che vorrebbe andare oltre il thriller psicologico ma c’è qualcosa che manca a mio avviso, e che imprigiona la trama in un limbo
Tre stelle a malincuore perché per me Carrisi era il Suggeritore
May 11, 2025
Očekivana petica. Napeto, sablasno, zanimljivo. Nadam se brzom prijevodu sljedeće knjige iz serijala. Carrisi je za mene instant buy autor.
November 30, 2022
Credo di poter affermare senza smentite che Donato Carrisi sia uno dei narratori più talentuosi della scena letteraria internazionale già da diversi anni. Pietro Gerber è uno dei personaggi più riusciti dell'autore e a cui sono più affezionata. Questo terzo episodio della serie (se così vogliamo chiamarla) riprende le fila della storia iniziata con La casa delle voci e continuata con La casa senza ricordi. L'ho letto tutto d'un fiato, coinvolta appieno dalle vicende di Pietro e della nuova piccola protagonista da ipnotizzare. Stile come solito impeccabile, colpi di scena costruiti ad arte. L'unica pecca che mi permetto di segnalare è che a lungo andare questa impostazione del romanzo (bambino traumatizzato->ipnosi->voce che narra una storia passata irrisolta che ha legami con l'ipnotista->risoluzione) può risultare un pochino ripetitiva e prevedibile. Rimane aperto uno spiraglio per un nuovo romanzo che chiarisca le cose ancora rimaste in sospeso, attendiamo con ansia!
November 19, 2022
Pietro Gerber questa volta ha in cura una bambina, che non è sola ma è quasi sempre in compagnia di un amico immaginario.
Non ho mai dato tre stelle ad un libro di Carrisi ma appena lo finito mi sono resa conto di non aver capito nulla.
Punti positivi
📌Scrittura semplice
📌Narrazione veloce
📌Fino a più di metà libro riesce a tenerti sulle spine.
📌Ho apprezzato la storia di Pietro Gerber.
Punti negativi
📌È come se ci fossero due storie in una, tra le quali una non ha una fine.
📌Non si capisce il legame tra le due storie
📌Eva viene fatta uscire di scena in modo un po' troppo frettoloso.
Non ho mai dato tre stelle ad un libro di Carrisi ma appena lo finito mi sono resa conto di non aver capito nulla.
Punti positivi
📌Scrittura semplice
📌Narrazione veloce
📌Fino a più di metà libro riesce a tenerti sulle spine.
📌Ho apprezzato la storia di Pietro Gerber.
Punti negativi
📌È come se ci fossero due storie in una, tra le quali una non ha una fine.
📌Non si capisce il legame tra le due storie
📌Eva viene fatta uscire di scena in modo un po' troppo frettoloso.
May 16, 2024
Donato 🤝🏻 moi
Donato can do no wrong. Chacun de ses livres m'aspire du début à la fin ! Je suis toujours étonnée des liens qu'il fait et des plot twists qui se produisent. Encore une fois, je suis juste bouche bée et j'étais sur le bout de ma chaise du début à la fin.
Donato can do no wrong. Chacun de ses livres m'aspire du début à la fin ! Je suis toujours étonnée des liens qu'il fait et des plot twists qui se produisent. Encore une fois, je suis juste bouche bée et j'étais sur le bout de ma chaise du début à la fin.
November 10, 2022
…. E adesso?
January 14, 2024
4.5⭐️
Šteta što do kraja nismo dobili odgovor na sva pitanja. Ali razrešenje glavne radnje odlično.
Šteta što do kraja nismo dobili odgovor na sva pitanja. Ali razrešenje glavne radnje odlično.
October 6, 2023
3.5/5
Si j'ai beaucoup aimé la Maison des Voix et que je suis sortie mitigée de la Maison sans Souvenirs, on est entre les deux avec ce 3ème Opus dont le personnage principal est l'Endormeur d'enfants Pietro Gierber (que je n'aime pas des masses, j'avoue).
J'ai vraiment passé un agréable moment avec ce roman, lu en une seule journée, addictif à souhait, et ponctué de très jolis twists et moments forts dont l'un m'a donné de vrais frissons.
En revanche, comme je n'aime pas trop la thématique centrale et toute ses ramifications, j'ai trouvé l'intrigue plus alambiquée que nécessaire, ça partait dans tous les sens par moments, et certaines explications étaient plutôt tirées par les cheveux (comme la quasi totalité des romans dont l'hypnose est un sujet principal).
Mon esprit (trop) cartésien et ma formation médicale y sont sûrement pour quelque chose, mais j'espère vraiment que Carrisi se sépare un peu de l'hypnotiseur d'enfants pour ses prochains livres !
Sensations fortes garanties, rythmes et surprises garantis, divertissement garantis, si vous êtes amateurs de tout ça (et que vous avez lu les deux premier opus) foncez !
Si j'ai beaucoup aimé la Maison des Voix et que je suis sortie mitigée de la Maison sans Souvenirs, on est entre les deux avec ce 3ème Opus dont le personnage principal est l'Endormeur d'enfants Pietro Gierber (que je n'aime pas des masses, j'avoue).
J'ai vraiment passé un agréable moment avec ce roman, lu en une seule journée, addictif à souhait, et ponctué de très jolis twists et moments forts dont l'un m'a donné de vrais frissons.
En revanche, comme je n'aime pas trop la thématique centrale et toute ses ramifications, j'ai trouvé l'intrigue plus alambiquée que nécessaire, ça partait dans tous les sens par moments, et certaines explications étaient plutôt tirées par les cheveux (comme la quasi totalité des romans dont l'hypnose est un sujet principal).
Mon esprit (trop) cartésien et ma formation médicale y sont sûrement pour quelque chose, mais j'espère vraiment que Carrisi se sépare un peu de l'hypnotiseur d'enfants pour ses prochains livres !
Sensations fortes garanties, rythmes et surprises garantis, divertissement garantis, si vous êtes amateurs de tout ça (et que vous avez lu les deux premier opus) foncez !
April 17, 2024
Terzo volume della serie incentrata sul personaggio di Pietro Gerber, “l’addormentatore di bambini”, costruito su due trame parallele che sembrano costantemente sul punto di incontrarsi, mantenendo elevata l’attenzione del lettore e muovendo la narrazione in equilibrio sul baratro dell’orrore (si parla della scomparsa di un bimbo avvenuta nel corso dell’infanzia del protagonista). Ben scritto, e meglio strutturato rispetto al precedente. Per gli amanti del thriller psicologico, imperdibile.
This entire review has been hidden because of spoilers.
November 10, 2022
Questo è in assoluto il libro migliore della saga e, secondo me, anche dell’autore. Vi giuro che non riuscivo a staccarmi, l’ho letto dall’inizio alla fine tutto d’un fiato, non riuscivo proprio a lasciare la storia in sospeso.
Aspetto il sequel, perché ci sarà vero?
Aspetto il sequel, perché ci sarà vero?
Read
January 19, 2025Добра е, стварно е добра, ама не знам да оценувам трилери, ретко ги читам и можеби немам право да оценувам. Важно е дека го криеше убиецот до крајот а јас не успеав ни да се посомневам 😁
March 27, 2024
Ça partait un peu dans tous les sens et je suis un brin déçue que la fin du roman ne close pas toute l’histoire (à moins qu’un 4eme tome soit en route?🫣) … MAIS, j’ai pas pentoute vu la twist arrivée donc mission accomplie Carrisi ✅
February 26, 2024
Omiljeni deo trilogije o Pjetru Gerberu.
February 22, 2023
Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, chiamato anche “l’addormentatore di bambini”, riceve la chiamata di una donna che si presenta come Maja Salo, la quale chiede il suo aiuto: Eva, la bambina a cui deve badare, da qualche tempo non è più sola. Le due abitano in una grande casa isolata e contano solo sull’aiuto di una governante, dei genitori non c’è traccia. La situazione particolare lo spinge ad accettare un incontro con Eva.
La bambina ha un amico immaginario, che parla attraverso di lei, e a Gerber bastano poche parole per capire che lui quella voce la conosce bene, quel bambino scomparso lo cercava e conosce un suo segreto d’infanzia: Pietro Gerber a undici anni è morto.
Non ve lo so spiegare a parole quello che mi succede con i libri di Carrisi, ma su di me ha un po’ l’effetto che ha Gerber sui bambini, mi ipnotizza. Ha uno stile assolutamente inconfondibile e solo suo. Quando dico che Carrisi è il mio scrittore preferito lo dico con profonda convinzione e spesso mi ritrovo a regalare i suoi libri.
Dei tre libri su Pietro Gerber sicuramente è stato il mio preferito. L’ho amato dall’inizio alla fine e ho molto apprezzato la scelta di parlare del passato dell’uomo, perché ci aiuta a comprenderlo meglio come personaggio. Se avete letto i tre testi saprete che Pietro Gerber è un personaggio molto enigmatico, tutt’altro che facile da capire, ma magistralmente costruito da Carrisi.
Nonostante la mole di pagine i capitoli sono piuttosto brevi e scorrono a meraviglia, è un libro che si legge in pochi giorni.
Dal libro è stata tratta la favola dark “Eva e la sedia vuota”, uscita a pochi giorni di distanza ed edita Longanesi.
La bambina ha un amico immaginario, che parla attraverso di lei, e a Gerber bastano poche parole per capire che lui quella voce la conosce bene, quel bambino scomparso lo cercava e conosce un suo segreto d’infanzia: Pietro Gerber a undici anni è morto.
Non ve lo so spiegare a parole quello che mi succede con i libri di Carrisi, ma su di me ha un po’ l’effetto che ha Gerber sui bambini, mi ipnotizza. Ha uno stile assolutamente inconfondibile e solo suo. Quando dico che Carrisi è il mio scrittore preferito lo dico con profonda convinzione e spesso mi ritrovo a regalare i suoi libri.
Dei tre libri su Pietro Gerber sicuramente è stato il mio preferito. L’ho amato dall’inizio alla fine e ho molto apprezzato la scelta di parlare del passato dell’uomo, perché ci aiuta a comprenderlo meglio come personaggio. Se avete letto i tre testi saprete che Pietro Gerber è un personaggio molto enigmatico, tutt’altro che facile da capire, ma magistralmente costruito da Carrisi.
Nonostante la mole di pagine i capitoli sono piuttosto brevi e scorrono a meraviglia, è un libro che si legge in pochi giorni.
Dal libro è stata tratta la favola dark “Eva e la sedia vuota”, uscita a pochi giorni di distanza ed edita Longanesi.
December 22, 2022
Alla fine del terzo libro incentrato sul dr. Gerber mi sento di esprimere un parere.
Tutti e 3 i libri hanno un enorme pregio di tenerti incollato e di farti venire una certa inquietudine leggendoli.
Il problema è che poi tutto il castello cade alla fine ... Tanto rumore per nulla, insomma.
Tutti e 3 i libri hanno un enorme pregio di tenerti incollato e di farti venire una certa inquietudine leggendoli.
Il problema è che poi tutto il castello cade alla fine ... Tanto rumore per nulla, insomma.
January 5, 2024
Captivée du début à la fin! 😍📓
Toutefois, plusieurs questions restent sans réponse et certains éléments de l'intrigue auraient requis davantage d'explications. Durant ma lecture, je pensais vraiment que ce troisième tome mériterait 5 étoiles, comme le second, mais je vais y aller avec 4.5 🌟. (Je n'ai pas le coeur à mettre moins, car j'ai trop apprécié mon moment de lecture, malgré les derniers chapitres qui m'ont laissée perplexe).
*Moi qui croyais que c'était une trilogie, j'ai l'impression que la série se poursuivra. En espérant obtenir des réponses éventuellement!*
Toutefois, plusieurs questions restent sans réponse et certains éléments de l'intrigue auraient requis davantage d'explications. Durant ma lecture, je pensais vraiment que ce troisième tome mériterait 5 étoiles, comme le second, mais je vais y aller avec 4.5 🌟. (Je n'ai pas le coeur à mettre moins, car j'ai trop apprécié mon moment de lecture, malgré les derniers chapitres qui m'ont laissée perplexe).
*Moi qui croyais que c'était une trilogie, j'ai l'impression que la série se poursuivra. En espérant obtenir des réponses éventuellement!*
July 5, 2024
Anche questo terzo e ultimo capitolo della saga di Pietro Gerber si riconferma scorrevole e capace di tenere attaccati dalla prima all'ultima pagina MA, forse, è stato il libro che mi è piaciuto meno. Carrisi è incredibilmente bravo a tenere alta l'attenzione del lettore eppure questo terzo capitolo ha avuto una base di trama un po' più sempliciotta. Malgrado la vicenda principale riguardante l'infanzia del protagonista sia quasi alla pari degli altri 2 capitoli, la storia secondaria mi ha ricordato troppo quei film horror un po' triti e ritriti.
Nel complesso consiglio tutta la trilogia!
Nel complesso consiglio tutta la trilogia!
December 23, 2023
"Il buio esiste davvero e ha diverse sembianze. E la delusione era stata cocente come quando si scopre che non c'è alcun Babbo Natale. E, soprattutto, che non c'è un Dio a impedire che un bambino di cinque anni sparisca nel nulla".
Forse esagero se dico che questo nuovo romanzo di Donato Carrisi è uno dei suoi libri più belli ed interessanti? Letto in pochissimi giorni: mi ha "accalappiato" (anzi, visto il tema trattato, sarebbe opportuno dire "ipnotizzato") sin dalla prima pagina e non son riuscito più a staccarmi!
In La casa delle luci (che è, in un certo senso, la continuazione naturale del precedente La casa senza ricordi ) lo scrittore, mio corregionale, conferma tutte le sue doti narrative e, in particola modo, ti sprona (come è capitato proprio al sottoscritto) ad andare avanti nel tentativo di scovare le anomalie e gli indizi (e in alcuni punti, anche i tranelli) che ti consentono ti risolvere il mistero che gira attorno alla piccola Eva.
L'unica nota stonata, giusto per essere pignoli, riguarda la "non presenza" di Hanna Hall: un personaggio "aleatorio" ma che, prima o poi, dovrà essere chiarito… perciò, aspettiamoci un quarto capitolo su Pietro Gerber!
Lo stesso Pietro Gerber che, questa volta, dovrà risolvere un mistero apparentemente inserito in un contesto paranormale… Alla fine, però (o per fortuna?) si rivelerà essere un gioco ad incastri con proprio lui al centro del puzzle. Inoltre, faremo un po' di luce sul suo tragico passato di bambino orfano di madre e, finalmente, capiremo da dove ha avuto origine il "vuoto affettivo" tra lui e suo padre (anche lui psicologo infantile).
Insomma, ecco il classico romanzo da "sliding doors": ossia, ci troveremo a dubitare delle nostre stesse certezze ed a chiederci se le cose sarebbero andate diversamente se…
Infine, vi ricordo che a fine mese uscirà Eva e la sedia vuota , una favola dark con protagonista proprio la piccola bambina di La casa delle luci.
[https://lastanzadiantonio.blogspot.co...]
Forse esagero se dico che questo nuovo romanzo di Donato Carrisi è uno dei suoi libri più belli ed interessanti? Letto in pochissimi giorni: mi ha "accalappiato" (anzi, visto il tema trattato, sarebbe opportuno dire "ipnotizzato") sin dalla prima pagina e non son riuscito più a staccarmi!
In La casa delle luci (che è, in un certo senso, la continuazione naturale del precedente La casa senza ricordi ) lo scrittore, mio corregionale, conferma tutte le sue doti narrative e, in particola modo, ti sprona (come è capitato proprio al sottoscritto) ad andare avanti nel tentativo di scovare le anomalie e gli indizi (e in alcuni punti, anche i tranelli) che ti consentono ti risolvere il mistero che gira attorno alla piccola Eva.
L'unica nota stonata, giusto per essere pignoli, riguarda la "non presenza" di Hanna Hall: un personaggio "aleatorio" ma che, prima o poi, dovrà essere chiarito… perciò, aspettiamoci un quarto capitolo su Pietro Gerber!
Lo stesso Pietro Gerber che, questa volta, dovrà risolvere un mistero apparentemente inserito in un contesto paranormale… Alla fine, però (o per fortuna?) si rivelerà essere un gioco ad incastri con proprio lui al centro del puzzle. Inoltre, faremo un po' di luce sul suo tragico passato di bambino orfano di madre e, finalmente, capiremo da dove ha avuto origine il "vuoto affettivo" tra lui e suo padre (anche lui psicologo infantile).
Insomma, ecco il classico romanzo da "sliding doors": ossia, ci troveremo a dubitare delle nostre stesse certezze ed a chiederci se le cose sarebbero andate diversamente se…
Infine, vi ricordo che a fine mese uscirà Eva e la sedia vuota , una favola dark con protagonista proprio la piccola bambina di La casa delle luci.
[https://lastanzadiantonio.blogspot.co...]
July 19, 2025
За що люблю Каррізі, так це за містичну моторошність, від якої кров холоне і яка потім отримує раціональне пояснення. Звісно, частина цих пояснень залежить від того, наскільки правдиво описані можливості програмування психіки під гіпнозом. Важко сказати, наскільки, але надіюсь, що це не просто зручний інструмент типу магії, яким можна пояснити будь-яку річ чи подію чи поведінку персонажів.
5/5, це було чудово.
5/5, це було чудово.
August 20, 2023
Donato Carrisi è davvero bravo, una sicurezza.
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