In this collection of short stories, the legendary detective must solve one mystery per month in a year of chilling crime. Every new year, the seven remaining alumni of the first graduating class of Eastern University gather in Manhattan to reminisce. Within that group, there is a secret clique—the Inner Circle—forged around a crooked business arrangement, the profits of which will be collected by the last living member. When three of the Inner Circle die within a year, the remaining men fear for their lives. Just before Christmas, one of the survivors comes to the great detective Ellery Queen to beg for help. There are just a few days to save a life—and the university itself. Even if Queen can get to the bottom of the Inner Circle, eleven more puzzles will greet him throughout the year. As Calendar of Crime flips onward, the detective will find that there is no off-season for murder.
aka Barnaby Ross. (Pseudonym of Frederic Dannay and Manfred Bennington Lee) "Ellery Queen" was a pen name created and shared by two cousins, Frederic Dannay (1905-1982) and Manfred B. Lee (1905-1971), as well as the name of their most famous detective. Born in Brooklyn, they spent forty two years writing, editing, and anthologizing under the name, gaining a reputation as the foremost American authors of the Golden Age "fair play" mystery.
Although eventually famous on television and radio, Queen's first appearance came in 1928 when the cousins won a mystery-writing contest with the book that would eventually be published as The Roman Hat Mystery. Their character was an amateur detective who used his spare time to assist his police inspector father in solving baffling crimes. Besides writing the Queen novels, Dannay and Lee cofounded Ellery Queen's Mystery Magazine, one of the most influential crime publications of all time. Although Dannay outlived his cousin by nine years, he retired Queen upon Lee's death.
Several of the later "Ellery Queen" books were written by other authors, including Jack Vance, Avram Davidson, and Theodore Sturgeon.
A mixed bag like most anthologies. These are middle era Queen mysteries dating from the early 1950s. Gone is the Queen's houseboy. Ellery now has a secretary, Nikki Porter. A story for each month 9f the year.
I would say 2.5/5 for some were better than others - 12 months in a year and almost as many mystery murders, but also a hoax, some were not convincing at all - on top of it, i didn't like the writing, a lot of american slang, it felt like watching a television series
"Il calendario del delitto" ("Calendar of Crime", 1952) è la terza raccolta di racconti di Ellery Queen, che riunisce 12 storie pubblicate precedentemente sulla "Ellery Queen Mystery Magazine" tra il 1946 e il 1951. Come si può desumere dal titolo, ogni racconto è difatti ambientato in uno dei mesi dell'anno, in ordine progressivo, creando una sorta di "divertissement" giallo a base stagionale. Queen mostra qui tutta la sua maestria nel costruire, pur nell'esiguità dei testi, trame complesse ed argute, sempre sorrette da una rigida logica, ponendo particolare attenzione agli scenari, che donano una certa atmosfera e una certa tipicità alle varie vicende. La raccolta, inoltre, mostra nella sua varietà alcuni leitmotiv che legano assieme le varie storie: innanzitutto lo stile leggero, ironico, effervescente, a tratti irriverente con cui sono narrate, che conferisce all'opera una leggibilità e una piacevolezza raffinate, fondendo assieme sarcasmo ed erudizione intrattenitiva; altro fattore ricorrente va individuato nel continuo riferimento ad eventi della storia americana, che spesso sono alla base degli enigmi e che connotano l'origine e la natura della scuola poliziesca di cui i due cugini sono fautori, e alla cultura classica greca e latina, che impreziosiscono queste pagine di una patina di armonia e leggiadria; infine, dietro all'apparente patriottismo di alcune trame, si nota, grazie all'impiego di un ironia spesso sprezzante, una certa vena satirica che sembra essere il fulcro focale di questo progetto antologico. Difatti nelle storie sono parodizzati e a volte sottilmente derisi e criticati alcuni tratti della società americana contemporanea (dall'elitarismo spocchioso e vano nel "Club Interno", all'avidità sopra ogni valore rappresentata in "Tromba di Gettysburg", alla caricatura del giallo e dell'hard-boiled presenti rispettivamente in "ABC della cultura" e "Idi di Michael Magoon"). Dunque Queen, partendo da una base puramente deduttiva, allarga le sue prospettive e utilizza il genere per istituire una corrosiva satira delle ipocrisie e della vacuità dell'America dei suoi tempi, proprio con lo stesso tono scanzonato e dissacrante presente in alcuni suoi precedenti romanzi, quali "La tragedia di Y" e "La tragedia di Z".
L'AVVENTURA DEL CLUB INTERNO (3 STELLE) William Updike è membro del prestigioso "Club del '13" dell'Eastern University, a cui appartengono i primi laureati di tale ateneo e che ha rituali e simboli quasi sacri, come l'immagine rappresentativa di Giano bifronte, dio latino dell'inizio e della fine di ogni cosa. L'uomo si rivolge ad Ellery raccontandogli che 5 dei 7 membri superstiti hanno istituito segretamente un altro Club dentro quello più noto, il cosiddetto "Club dell'interno", per scopi finanziari. Il problema è che i vari partecipanti stanno morendo ad un ritmo spaventoso e Updike pensa che non ci sia nulla di naturale in ciò. Si tratta, secondo lui, di astuti omicidi per impadronirsi della tontina pagata da ognuno dei soci. Tuttavia Updike non vuole però svelare il nome dell'altro membro rimasto, per timore di eventuali ripercussioni in caso si sia sbagliato. Ma sono realmente omicidi progettati a sangue freddo? Ellery accetta di investigare, ma ogni suo dubbio divien certezza quando Updike, pochi giorni dopo, rimane ucciso perché precipitato con l'auto in un burrone. Deve scoprire chi è l'altro membro e vi riuscirà grazie ad uno strano indovinello fatto dal defunto alla propria consorte. Racconto carino, narrato in modo ironico e piacevole, quasi una sorta di satira sui gruppi esoterici dal carattere pomposo e sacrale. L'enigma è semplice e basato su uno dei topoi della narrativa gialla queeniana, ossia l'interpretazione del messaggio in punto di morte. Carino ma non eccezionale.
L'AVVENTURA DEL MEZZO DECACENT DEL PRESIDENTE (2 STELLE) Nell'ufficio di Ellery Queen, una fredda mattina di febbraio, si presentano tre individui che affermano che il noto giallista ha loro inviato un telegramma che li intimava di recarsi lì. Incuriositi e allettati dalla fama dello scrivente, i tre si erano dunque presentati all'appuntamento. L'unico problema è che Ellery non aveva scritto alcun telegramma. La questione viene presto risolta dall'arrivo di un'avvenente ragazza di nome Martha Clarke, figlia di un fattore, che confessa di essere stata la mittente dei messaggi, firmandosi con il nome di Ellery per far sì che quelle tre persone, collezionisti molto famosi, non rifiutassero l'invito e affinché potesse avvalersi allo stesso tempo dei servigi del grande detective. La ragazza ha infatti trovato nel solaio un diario di un suo antenato, il quale afferma che George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, il 22 febbraio 1791 si fermò nella sua fattoria e, per ringraziare l'uomo della sua ospitalità, piantò nel retro del granaio una serie di querce sotto cui seppellì due suoi oggetti personali, una spada e un mezzo decacent. Avendo posto un'ipoteca sulla fattoria, vuole dunque vendere quei cimeli per poter guadagnare quanto possa servirle per non essere costretta a vendere la sua proprietà. Il problema è uno solo: non era riuscita a trovare nessuno dei due preziosi cimeli. Ellery Queen, recatosi sul posto, inizia a scavare e a riflettere per venire a capo della faccenda. Ma solo dopo alcuni giorni, aiutato dalla storia americana e dalla fissazione del famoso presidente per i numeri, riuscirà a scoprire il luogo esatto dove i reperti erano stati seppelliti. Racconto molto carino, con un preambolo molto interessante e accattivante, che gioca sul paradosso e sulla suspence per invogliare alla lettura, e una trama semplice e carina. L'enigma è alquanto basico, configurandosi come una semplice "caccia al tesoro". Bella l'atmosfera patriottica e la vicenda infarcita di elementi storici in merito al progenitore degli Stati Uniti. La soluzione, tuttavia, è alquanto deludente e indovinabile, pur senza tutti i ragionamenti convoluti di Ellery.
L'AVVENTURA DELLE IDI DI MICHAEL MAGOON (5 STELLE) Il 15 marzo, oltre ad essere la ricorrenza dell'assassinio di Cesare, è il giorno limite entro cui gli americani devono presentare la denuncia dei redditi. Lo sa bene il detective privato Michael Magoon, che corre da Ellery perché il giorno prima qualcuno gli aveva rubato tutti i documenti necessari per compilare l'apposito modulo. A quanto pare, qualcuno, approfittando di un incendio certamente doloso nella sua sala d'aspetto, condivisa con altri due uomini, un pittore e un allibratore, si era intrufolato nel suo ufficio e, per ragioni a lui sconosciute, aveva sottratto le sue carte. Ma ben presto si scopre che il furto è legato ad un caso molto proficuo che il detective sta seguendo e quei documenti possono fruttare una bella fortuna. Una fortuna tale per cui vale la pena uccidere chi sa un po' troppo... Racconto geniale, narrato con uno stile particolarmente frizzante e sarcastico e con una trama molto ben congegnata. L'enigma è molto interessante, con un buon colpo di scena finale sorretto da un indizio astuto. Ottima anche la critica dissacrante contenuta nella stessa soluzione, che aggiunge una patina cupa all'intreccio.
L'AVVENTURA DEI DADI DELL'IMPERATORE (4 STELLE) Ellery, suo padre e la segretaria Nikki si trovano in viaggio verso la dimora degli Haggard per una vacanza. Una vacanza però da incubo: tra figli strambi, ragazze impazzite, macabre dimore e un omicidio antico e insoluto in cui l'unico indizio è costituito da una serie di dadi di rubino appartenuti al sanguinario e crudele imperatore Caligola, Ellery passerà una notte insonne per dare un senso al tutto. Racconto molto cupo e macabro, con una trama a dir poco grottesca, quasi da novella gotica. L'enigma è molto semplice e risolvibile in apparenza, ma vi è poi un colpo di scena finale che rende tutto più logico e convincente. Un buon enigma dall'atmosfera macabra e una sottile parodia del genere.
L'AVVENTURA DELLA TROMBA DI GETTYSBURG (4 STELLE) Ellery e Nikki sono di ritorno da una gita a Gettysburg, ma la Duesenberg del giovane scrittore, all'altezza del piccolo paesino di Jacksburg, non ne vuole sapere di ripartire. Trovano dunque accoglienza nella casa del dottor Strong, che è anche il sindaco e il vicesceriffo della cittadina. Dall'uomo vengono a conoscenza del fatto che il giorno seguente si commemora la celebre battaglia della Guerra Civile americana, facendo suonare la cosiddetta "tromba di Gettysburg" ad uno dei 3 veterani ancora viventi nel paese. O meglio, due, dato che uno di loro, Caleb Atwell, è morto proprio durante la ricorrenza dello scorso anno dopo aver suonato lo strumento. Il dottor Strong non era rimasto soddisfatto della morte, ma non aveva potuto svolgere alcuna autopsia per il rifiuto della famiglia. I timori dell'uomo, purtroppo, verranno confermati quando l'indomani gli altri due superstiti moriranno. Tutto sembra legato ad uno strano tesoro di cui solo i tre anziani conoscevano la collocazione. Ellery riuscirà a venire a capo del complicato enigma. Racconto carino, anch'esso pervaso da una vena patriottica per i riferimenti alla storia americana. L'enigma è molto semplice ma ben costruito.
L'AVVENTURA DEL MATRIMONIO DI GIUGNO (4 STELLE) Richard K. Troy è uno di quegli uomini romantici, con una passione smisurata per la mitologia. Con il cognome che porta, non poteva che chiamare la sua figlia maggiore Helen. Il caso ha poi voluto che la ragazza, coerentemente con il mito, una volta cresciuta, sia divenuta una bellezza straordinaria, confermando l'acutezza della scelta onomastica di Mr. Troy. Peccato però che faccia anche la stessa tragica fine... Helen decide infatti di sposarsi a giugno, nel giardino della sua sontuosa dimora, con Henry Yates, un giovane agente di cambio che l'ha corteggiata assiduamente per anni. Testimone dello sposo è il violento e crudele Victor Luz, che la ragazza aveva respinto in precedenza per via dei suoi comportamenti feroci, ma che si era recentemente scusato con la coppia. Si era redento talmente tanto che la sposa aveva deciso di dimenticare le minacce di morte che le aveva rivolto in caso avesse sposato Yates. Una mossa decisamente poco accorta, dato che, nonostante la sorveglianza di Ellery e del sergente Velie durante la cerimonia, pochi minuti dallo scambio delle fedi, Helen cade a terra, avvelenata. L'arma è proprio l'anello, dotato di un ago che fuoriesce una volta applicata una certa pressione su di esso. Ma davvero l'omicida è Luz? Non potrebbe essere un piano di un assassino astuto che ha sfruttato la situazione a suo vantaggio? Ellery riuscirà a capire la verità da un semplice ma fondamentale indizio. Il racconto presenta una struttura decisamente classicheggiante, non solo per via dei numerosi riferimenti alle divinità romane e ai miti greci, ma anche per il tema delle nozze di morte, molto utilizzato nei romanzi ellenistici. Ancora una volta Queen stupisce con uno stile ironico, frizzante e molto accattivante, costruendo un enigma molto basico, ispirato ad un racconto di Carr nella dinamica, ma sorretto da una base indiziaria solida, ottime false piste e un piccolo colpo di scena finale che si configura anche come una beffa di un topos tradizionale del giallo.
L'AVVENTURA DELL'ANGELO CADUTO (5 STELLE) Dorothy, amica di Nikki Porter, la briosa segretaria di Ellery Queen, è il classico esempio di donna non soddisfatta del proprio matrimonio: ha sposato da poco il ricco proprietario di un'industria farmaceutica, Miles Senter, ma si è innamorata di un altro e non sa come fare. I suoi nervi sono ulteriormente scossi dall'orrore costituito dalla villa in cui è costretta ad abitare, un imponente maniero gotico, pieno di statue mostruose, amorfe, tremendamente inquietanti. Ma proprio durante la visita di Nikki all'amica, qualcuno, dal tetto dell'edificio, spinge giù una pesante statua di una chimera, chiamata bizzarramente "Angelo" dal proprietario dal pessimo gusto artistico, con l'intenzione di colpire il signor Senter, di passaggio in quel momento. Per fortuna riesce a sopravvivere, ma la tranquillità durerà molto poco... Una sera Ellery, consultato dall'uomo, che teme che suo fratello David sia l'amante della moglie e voglia farlo fuori, si reca con Nikki nella dimora per esaminare quel tetto in cerca di indizi, ma proprio in quel momento si ode uno sparo. Corsi di sopra, trovano Miles ferito da un colpo di pistola. Anche questa volta ne uscirà illeso, ma nel frattempo il fratello della vittima è scomparso. È dunque lui il colpevole? Tra relazioni inaspettate e indizi fuorvianti, Ellery riuscirà a scoprire l'astuto piano. Racconto molto intelligente, con una trama molto articolata e piena di sospetti e false piste. La meccanica della parte gialla è ingegnosa, anche se non originale, in quanto riecheggia sia per il "come", sia per la natura di uno degli indizi, un famosissimo romanzo di Carr, da cui sembra aver preso spunto. Tutto sommato, l'intreccio è molto godibile e lascia molte questioni in ombra per generare confusione e misdirection.
L'AVVENTURA DELLA CRUNA DELL'AGO (4 STELLE) Eric Ericsson è un vecchio esploratore, discendente da un'antica stirpe che ha sempre vissuto su un isolotto presso Montauk Point, dove si narra che il famoso pirata Kidd, alla fine del Seicento, abbia sepolto un tesoro. Quest'uomo contatta Ellery in quanto è preoccupato per il matrimonio recente di sua nipote Inga con un uomo che, istintivamente, reputa pericoloso e losco. Così, con la scusa di dover cercare il fantomatico bottino, Ellery si reca con Nikki sull'isola per scoprire qualcosa sul novello sposo e su suo padre. Ma più che una caccia al tesoro, la visita si trasformerà in una caccia ad un assassino astuto che crede forse troppo nell'antica leggenda. Racconto molto gradevole, che mescola assieme lato enigmistico ed elementi più precisamente gialli. La soluzione è semplice, carina, anche se abbastanza prevedibile.
L'AVVENTURA DELL' ABC DELLA CULTURA (3 STELLE) Il dottor Isaiah St. Joseph A. Barlowe, decano dell'omonimo ed eccentrico college, contatta il detective Ellery Queen perché uno dei loro insegnanti, il professore di letteratura americana Chipp, sembra scomparso. Era un tipo molto metodico e puntiglioso e ogni anno, durante la pausa estiva, partiva il 1° luglio verso una sua casetta in campagna e tornava puntuale il 3 settembre. Nonostante fosse il 13 del mese, però, di lui non vi è alcuna traccia. E, cosa inquietante, era stata trovata nella sua camera una sospetta macchia di sangue davanti al caminetto... Ellery Queen, guidato da strani indizi, riuscirà a scoprire la verità, fortemente legata alla bizzarria dell'educazione nello strano college. Racconto carino, che mescola assieme giallo classico puro, citazioni letterarie gialle (specie relative a Poe) e parodia. La soluzione è carina e ricorda un altro dei racconti di questa raccolta. Come in "La tragedia di Y", i due cugini americani utilizzano il mystery per ironizzare sul mystery stesso e le sue convenzioni, con stile ironico e leggero.
L'AVVENTURA DEL GATTO MORTO (4 STELLE) Nikki Porter riceve uno strano invito ad una festa in maschera, in cui deve travestirsi da gatto nero, per la vigilia di Ognissanti. Ellery, a malincuore, si trova costretto ad andarci. Arrivati nell'appartamento, tutto è buio e i due ragazzi, brancolando nel buio, si scontrano con una miriade di oggetti sparsi per la camera. Una volta accese le luci, comprendono che è un percorso studiato per ostacolare i nuovi arrivati e che la padrona di casa non è altri che Ann Trent, vecchia amica di Nikki, ora sposata con il donnaiolo John Crombie. Tutti hanno maschere feline e l'atmosfera mondana scoccia alquanto Ellery, che vorrebbe andarsene in fretta. Come aveva previsto, la compagnia organizza un gioco del delitto. Peccato che per qualcuno non sia per niente un gioco... John Crombie viene difatti trovato sgozzato in cucina e la signora Edith Baxter, innamorata dell'uomo, è rinvenuta svenuta all'interno di un armadio. È stata lei ad ucciderlo per gelosia? Ellery riuscirà a venire a capo della verità grazie all'aiuto delle tenebre. Racconto molto carino, dall'impianto urbano e mondano e venato da un tocco di macabro. Il buio fa da padrone in questa trama velata di ombre e di oscuri propositi, sfruttando il classico tema del gioco del crimine che assume tinte reali e cruente. La soluzione è perfettamente logica e ingegnosa, anche se in qualche modo prevedibile.
L'AVVENTURA DELLA BOTTIGLIA DELLA VERITÀ (4 STELLE) È la vigilia del giorno del Ringraziamento ed Ellery e Nikki decidono di distribuire il canonico cesto per la festa alle persone più bisognose. Tra queste vi è una donna di stirpe indiana, tale mamma Carey, che però pare abbia traslocato in tutta fretta pochi giorni prima. Ritracciandola, Ellery si ritroverà casualmente in mezzo ad un pericoloso giro di droga, fino ad imbattersi in un delitto. Racconto molto carino, che mescola giallo classico e hard-boiled, riprendendo il tema urbano dello spaccio già usato in alcuni suoi romanzi, come "Sorpresa a mezzogiorno". La soluzione è astuta e il colpevole è davvero una grande sorpresa.
L'AVVENTURA DELLA BAMBOLA DEL DELFINO (4 STELLE) L'avvocato John S. Bondling, il giorno precedente alla vigilia di Natale, chiede l'aiuto di Ellery Queen e di suo padre per proteggere da eventuali furti la famosa "bambola del Delfino", fantoccio regalato da Luigi XIV a suo figlio e costellata da un enorme diamante del valore di oltre centomila dollari. Per ordine della defunta proprietaria, la collezionista di bambole Cytherea Ypson, questo cimelio deve essere esposto nei magazzini Nash. E il suo valore aveva attirato l'attenzione di Comus, uno dei più abili ladri americani, una sorta di Arsène Lupin a stelle e striscie, che aveva preannunciato le sue intenzioni. Il giorno della vigilia, nonostante la rigidissima procedura seguita per evitare qualsiasi colpo basso e l'impenetrabile barriera di vetro sorvegliata in cui la bambola è esposta, Comus riesce a sostituire l'oggetto con una buona copia, beffando anche l'ingegno di Ellery. Solo riflettendoci sopra davanti al camino del suo appartamento, riesce a capire la semplice ma ingegnosa verità. Racconto molto carino su un furto impossibile e impregnato di una calda atmosfera natalizia. L'enigma proposto è allettante, reso ancor più avvincente dalla sfida implicita tra il ladro e il detective, ma ha una soluzione davvero molto semplice da individuare. Tuttavia, resta sempre un grande classico della narrativa gialla.
Dunque "Il calendario del delitto" è una gradevolissima raccolta di racconti, in cui a trame semplici ma ben costruite si accompagna uno stile unico, ironico e imperdibile per gli amanti del genere.
A calendar of crime; this is what every mystery fan needs. I followed the rules by reading each story during the month assigned to it and am glad I did. These stories are what short mysteries ought to be. They're puzzles to be solved. The reader just needs to get into the spirit, follow the clues, and use a bit of imagination. The only thing holding the collection back from a five-star rating from me is that the solutions to a couple of the mysteries were a little too far-fetched or not made convincing enough. Other than that, a great read. Highly recommended.
Not a fan of the EQ novels I've read (too obviously whimsical) but the ss are effortlessnand brilliant. Nikki Porter leavens the S.S. Van Dine "sophication."
Short mystery stories by a master of the genre! (Okay, Ellery Queen was the pen name of a pair of writers. The "master" in this case is purported to be the detective himself.)
If you're looking for a starting place to read some of the stories about the Great Detective, this is probably NOT where I'd suggest starting. There’s stronger storytelling in the popular short novels than the short stories can offer. But this book was a good car read. No story took more than about 20 minutes to read. And they are all separate tales, making it a good book to read between other things.
If you like classic detective stories, you should read Ellery Queen, and if you read Ellery Queen, you will enjoy this collection. Each story keys to a calendar month and a holiday in that month, which may have its own appeal to certain kinds of readers (like me). Enjoy!
There stars for me means a book is precisely what it is supposed to be - no more, no less. These lighted-hearted stories are Queen in an ironic, often self-mocking form, and they are soothing entertainment. Don't ask too much and you won't be disappointed. Chuckle lightly.
It’s a fun concept for a short story collection, but some of the stories are hit or miss, and there are a handful of stories that could be paired off by similar solutions. Nevertheless, there are some quite fun ones—The Adventure of the Ides of Michael Magoon, The Adventure of the Emperor’s Dice, The Adventure of the Gettysburg Bugle, and The Adventure of the Three R’s are the top third for me.
Fun to read along with the calendar. These EQ stories are as close to the old radio show as possible, I think. Great stuff. (Although, the beginnings of the stories can be a bit tiresome, filled with too much unnecessary exposition.)
Overall, a pretty good collection of short stories with more hits than misses. Each story is set during a different month, beginning with January, and several of them deal with holidays. Traber Burns is pretty good at narrating Queen.
The adventure of the inner circle --3 The adventure of the president's half disme --3 The adventure of the ides of Michael Magoon --2 The adventure of the emperor's dice --2 The adventure of the Gettysburg bugle (aka As simple as ABC)--3 The adventure of the medical finger --2 The adventure of the fallen angel --3 The adventure of the needle's eye --2 The adventure of the three R's --3 The adventure of the dead cat (aka The Halloween mystery)--3 The adventure of the telltale bottle (aka The Thanksgiving Day mystery)--3 The adventure of the dauphin's doll (aka With the compliments of Comus)--3
I may be overrating this slightly, but on the whole this is a terrific collection of Queen stories, all featuring Inspector Queen, Velie, Nikki Porter, and Ellery. These are less extravagant mysteries than little puzzles that benefit from Queen at the peak of his writing skills. The feeling is more Nero Wolfe than usual, there’s a healthy dose of New York, the calendar idea is well-handled, and it features one of the best Queen and Christmas mystery stories, “The Dauphin’s Doll.” An excellent place to begin with Queen.
The writing duo known as Ellery Queen were one of the ,it's prolific in the great age of pulp fiction. This collection of twelve stories takes place in different months. One story for each month of the calendar. Many of them are based around holidays. The stories vary in quality. Some are quite good others are below par. The collection is fun and was worth the $.99 I paid when it was on sale.
I liked it! I would read ellery queen again. Lots of new words and quips in Latin and French make it even more enjoyable. Witty. The story I read is The Adventure of the Dauphin’s Doll, in a collection called Murder for Christmas edited by Thomas Godfrey. There is no murder in the Doll story.
This entire review has been hidden because of spoilers.
This review is for the Dauphin's Doll. A good tale with red herrings and misdirections, particularly appropriate here because it deals with a master thief.
Raccolta di dodici racconti, purtroppo secondo me abbastanza scarsi. Sto saltellando tra i vari libri senza molto riguardo per la data di pubblicazione e anche se non avessi letto della straordinaria idea di marketing degli autori non avrei proprio riconosciuto in questo Ellery quello dei primi libri. Direi che c'è troppo segretaria e troppo poco investigatore.