Jump to ratings and reviews
Rate this book

Malaussène #4

Signor Malaussène

Rate this book
Una folta squadra di personaggi, gran parte dei quali già noti ai lettori di Pennac, tra cui sono equamente distribuiti buoni e malvagi, uno sfondo storico e sociale contemporaneo tratteggiato in tutta la sua complessità, un complicato intreccio poliziesco in grado di mantenere vive l'attenzione e la tensione del lettore. In una Belleville assediata dagli ufficiali giudiziari, la tribù Malaussène oppone una strenua resistenza. Al centro dell'azione il cinema Zebra, dove sta per essere proiettato, una sola volta e poi distrutto, il Film Unico di un vecchio e celebre produttore cinematografico e la scomparsa di alcune prostitute meravigliosamente tatuate.

448 pages, Paperback

First published April 21, 1995

78 people are currently reading
1480 people want to read

About the author

Daniel Pennac

159 books1,423 followers
Daniel Pennac (real name Daniel Pennacchioni) is a French writer. He received the Prix Renaudot in 2007 for his essay Chagrin d'école.

After studying in Nice he became a teacher. He began to write for children and then wrote his book series "La Saga Malaussène", that tells the story of Benjamin Malaussène, a scapegoat, and his family in Belleville, Paris.

His writing style can be humorous and imaginative like in "La Saga Malaussène", but he has also written essays, such as "Comme un roman", a pedagogic essay."La Débauche", written jointly with Jacques Tardi, treats the topic of unemployment, revealing his social preoccupations.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
2,049 (39%)
4 stars
2,097 (40%)
3 stars
875 (16%)
2 stars
114 (2%)
1 star
33 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 135 reviews
708 reviews186 followers
October 23, 2011
"Morale: fa' quel che vuoi, ma mi raccomando, mi raccomando, nessun movente!"

E' con questo immenso libro (immenso di certo non tanto per le pagine, quanto per quantità di parole eventi e personaggi) che avrebbe dovuto chiudersi la saga di Malaussene. Tutti i presupposti ci sono: mentre tutti i nodi vengono al pettine, tutti i personaggi, vivi e defunti, vengono richiamati sul palcoscenico, tutte le relazioni vengono riagganciate ed approfondite, in una girandola di eventi ed equivoci che porterà infine migliore ed inevitabile chiusura del cerchio, la nascita di Signor Malaussene, figlio imprudente del capro e della leopardessa.
Questo, più che mai, è il romanzo che fa emergere interamente Pennac e il suo pensiero. E' un romanzo, in particolare, fortemente costruito sull'equilibro. L'equilibrio come cardine indispensabile dell'intero Universo, oltre che di questo libro. E' in perfetto equilibrio che si alterna una scrittura feroce e crudele, densa di morte e sofferenza, ad una più distesa ed ottimista, con quell'autentica esplosione di vita che è la paternità di Benjamin. Un binomio, questo, tra vita e morte, che è sempre stato caratteristico della Tribù Malaussene: per ogni membro che va ce n'è uno che viene. Non solo: in perfetto equilibro sono le due visioni del mondo e della società: se la sfiga perpetua che ricorre Benjamin - in questo romanzo accusato nuovamente di tutti gli incidenti e gli omicidi avvenuti a partire dal primo romanzo - diviene simbolo di una società crudele che punisce gli innocenti, ai cui vertici si arrocca una casta ipocrita fatta di dottori da strapazzo, secondini sadici e giudici un po' folli, a spuntarla sarà sempre e comunque il disarmante ottimismo del protagonista, il suo implacabile attaccamento alla vita.
Il resto sono tutto quegli ingredienti tipici di Pennac, le riflessioni argute e le battute da sghignazzare, la mescolanza di stili narrativi, a cominciare dal dialogo botta e risposta in forma teatrale, ormai un marchio di fabbrica, tutti i simpatici e adorabili vezzi dei personaggi, e non manca anche qualche giochino metanarrativo, come quello che vede protagonista Jeremy: è il ragazzino, il cui talento narrativo viene scoperto e sostenuto dalla Regina Zabo, a scrivere i quattro romanzi delle avventure del fratellone sfigato, e non mancano le sorprese e soprattutto gli inganni al lettore!
Profile Image for Riccardo Mazzocchio.
Author 3 books88 followers
January 1, 2022
Per me, non all'altezza dei precedenti. Un po' macchinoso, molta carne a fuoco e qualche forzatura con argomentazioni di principio poco convincenti nel contesto narrativo. Tuttavia, la trovata finale, ancorché incredibile, è geniale. Alla Pennac!
Profile Image for Teresa.
1,492 reviews
April 9, 2021
Dos três que li do ciclo Malaussène este é o mais extenso e, além da palhaçada do costume, tem umas partes mais sérias.
Profile Image for The Frahorus.
996 reviews100 followers
April 14, 2025
Quarto romanzo della serie Malaussène, dopo Il paradiso degli orchi, La fata carabina e La prosivendola. Il più lungo della serie.

Della serie forse il più sconclusionato e folle. Stavolta il nostro Ben Malaussène si trova invischiato nel caso della sparizione di prostitute tatuate e nel caso del Film Unico di un vecchio produttore cinematografico.

Difficile recensire questo libro, ma la follia e l'umorismo di Pennac ci seppelliranno anche stavolta.

Profile Image for Svaetulla.
131 reviews4 followers
July 31, 2023
Sempre un piacere leggere Pennac. Purtroppo a differenza dei primi tre libri della saga dei Malaussène questo risulta più astruso e la narrazione che vuole colpire appare più confusionaria. Godibile certo come libro, piacevole. Mi sono mancati personaggi vecchi degli altri capitoli che per un motivo o per un altro non sono più sulla scena.
Profile Image for Amélie Gourdon.
24 reviews1 follower
June 9, 2010
As the longest book of the Malaussène saga I can see why some people find it too long. Plus there is no discussion about the fact that the real events of this particular opus are coming late. Right after one third of the book (which in this case represents no less than 200 pages) actually. But I liked very much quietly sharing the Malaussène’s ‘normal’, daily life for a moment. And I think there are so many stories crossing over in this opus that 200 pages were actually necessary to install the plot.
There is obviously also the addiction factor. When you love the Malaussène saga and you already have read almost all of them, you strongly appreciate to have so much to read before knowing you won’t meet them ever again (or almost). Obviously this works only if you haven’t read these books in the right order!
It is however sometimes very far-fetched. As a lover of this saga, I know it is never really realistic or rational (which is already a funny paradox, given how Benjamin Malaussène is reluctant to anything irrational). And in fact writing this I realize the bit I found really too much in this opus is just at the same level of non-realism as another bit of “Au bonheur des ogres”.
Anyway, another nice and light moment in this France we like, the popular and multicultural France.
Profile Image for Utti.
511 reviews35 followers
April 25, 2018
Ed eccoci finalmente al libro da cui tutto ha avuto inizio.
Per me "Signor Malaussene" è un libro speciale. Non è solo il primo Pennac che ho letto, ma forse anche uno dei primi libri che ho sentito davvero "mio". Avevo circa dodici anni quando un amico dei miei genitori me l'ha regalato. Ricordo di averlo letto a perdifiato nei corridoi di un ospedale dove aspettavamo mio nonno. Ricordo di non averlo mollato un attimo. Ricordo di averne amato ogni parola.
Oggi a distanza di quasi vent'anni mi chiedo quante cose non avessi capito e quante cose non mi fossero del tutto chiare. Ma non dirò mai abbastanza volte grazie a Massimo per avermi regalato questa finestra di gioia che Pennac è sempre stato per me.
Jeremy, Benjamin, Julie, Verdun, il Piccolo sono quasi amici miei. Da un bel po'.
Profile Image for Cecilia.
128 reviews
May 15, 2022
Un capolavoro, così strabiliante da irritarmi.
254 reviews5 followers
January 14, 2022
A chaque lecture de la saga Malaussène, je suis prise au dépourvu: il s'agit d'un roman policier. Rien que ça! POLICIER! D'une autre galaxie; celle des BDs.
Car si les faits sont incontestablement sanglants ou violents, on est vite rattrapé par le don de Pennac à redistribuer les rôles, à mettre pour distraire le lecteur, et là où c'est nécessaire pour l'intégrité du texte et de l'intrigue.
La Saga Malaussène, et ce livre n'en fait pas exception, est haute en images. Il s'agit d'une BD en texte! Sans illustration! Sans bulles!
Les personnages sont étudiés et restent fidèles à eux mêmes! L'intrigue des plus ficelées et cela ne manque de rebondissements, des plus surprenants!
Il n'y a qu'un vrai écrivain pour créer des oeuvres pareilles.
Le texte ne manque pas non plus de subtilités de langage ce qui rend la tâche de citation difficile ( Est-on foutu de citer tout le roman! Lisez ses 645 pages, vous en aurez pour votre temps!
Profile Image for Lupurk.
1,104 reviews34 followers
September 15, 2025
Questo libro mi ha sballottato più degli altri. Inizio col botto, subito intrigatissima dalla storia, ma poi mi sono un po' persa, lo ammetto. Sarà che al lavoro in questo periodo sono più distratta e non riesco a immergermi nell'ascolto come vorrei, saranno i mille nomi, non solo della solita tribù, ma anche esterni, ma spesso non capivo più nulla XD
Detto questo, un libro rocambolesco pieno di colpi di scena e fiato sospeso, fino alla fine, nel solito e amatissimo stile Pennac.
Profile Image for Daniel Hji.
48 reviews
January 16, 2025
Ce livre représente parfaitement la saga Malaussene. Peut-être l'intrigue la plus surprenante et la mieux élaboré, avec de nombreux personnages tous absolument géniaux. Des scènes drôles, vraiment, et sinon de toutes la palette des émotions. Ce livre est génial, comme toute la saga.
Profile Image for Chiara Rovere.
97 reviews2 followers
May 20, 2024
Tutto sommato bello, peccato ci abbia impiegato 200 pagine per iniziare. Ma ai Malaussène si perdona tutto.
Profile Image for Francesca Corsetti.
134 reviews5 followers
May 3, 2020
Esilarante. Il mestiere del capro espiatorio rende sempre! Bel libro, sempre piacevoli i libri di Pennac
Profile Image for Yoy.
392 reviews
December 13, 2021
Et voilà un Malaussène que j’ai aimé autant que le premier. Pendant plus de 600 pages, en plus. Quel plaisir !
L’intrigue est bonne, et quel style ! Cest bien Benjamin qui raconte pendant toutes ces pages, et il est doté d’un sacré sens de l’humour ! Et puis ce style plein d’exagérations. Ces jeux de langage. Et le Petit et Jérémy, comme ils nous procurent du plaisir !
Nous sommes dans la compagnie de Benjamin Malaussène pendant presque tout le livre, un défaut du dernier livre. Et en plus, ce livre-ci n’est jamais triste, comme dans le second volume. Au contraire, l’humour est présent du début à la fin.

Il faudrait une liste des personnages
La Tribu s’aggrandit à chaque livre, et ce n’est pas seulement la famille qui s’agrandit. Les personnages secondaires des anciens livres refont souvent surface aussi. Cela donne un trop plein. Je n’avais plus lu de Malaussène depuis un temps, alors j’avais oublié pas mal. Depuis le début de cette histoire, j’ai noté qui était qui. Ainsi, j’ai pu suivre plutôt facilement. Mais je pense que Pennac est arrivé à un stade de sa saga où il faudrait qu’il nous fasse une liste avec les personnages pour rendre la vie plus agréable au lecteur. Maintenant j’ai dû faire cette liste moi-même. Et je trouve aussi que trop de personnages veut dire aussi qu’on jouit un peu moins du dénouement. Pennac aurait facilement pu en laisser tomber quelques-uns. Ce livre est fait pour détendre et faire rire, ce n’est pas un cours de personnages.

L’intrigue
Il y a d’abord une très longue partie où rien d’anormal ne se passe. C’est la présentation des personnages et du décor. C’est une partie que j’ai beaucoup aimée, lire sans aucun souci, librement, sans réelle intrigue (sauf le fait de faire un enfant), quelle joie de se laisser aller sur l’humour, la bonne humeur, l’harmonie, la Tribu. Ensuite, de drôles de choses arrivent, et oui, tout le monde sait bien comment cela continuera… le bouc émissaire de Belleville est présent.

Critique de société
Pennac met beaucoup de sujets intéressants sur le tapis. Quelques exemples. Peut-on mettre un enfant au monde sur cette planète, où nous sommes déjà avec beaucoup trop, et pour qui l’avenir ne semble pas très drôle ? La question de l’avortement (mais là, il ne va même pas plus loin que l’IVG pour raisons médicales, défauts du fœtus). Il utilise souvent l’église dans l’intrigue, et c’est amusant, mais je ne l’ai pas ressenti comme une critique ni comme si la question de la croyance, la foi, était posée. Il y a la justice, avec ses terribles huissiers, et aussi le fonctionnement de la justice (un passage sublime de Jérémy), et il y a bien plus de questions d’éthique et de critique de société. Mais finalement, Pennac ne fait qu’effleurer ces questions. Il ne moralise ni ne philosophe beaucoup, pour chaque argument il y a un contre argument, le lecteur pense ce qu’il veut. Le but du livre est de s’amuser et de se détendre, pas de réfléchir à toutes sortes de questions, qu’elles soient d’actualité ou philosophiques.

Conclusion
Malgré beaucoup de personnages je me suis beaucoup amusée pendant plus de 600 pages. Un exploit pour un auteur de réaliser cela ! Ce livre en valait vraiment la peine.
Profile Image for Eleclyah.
340 reviews41 followers
November 28, 2012

Pennac spiazza, su questo c’è poco da dire.
Avevo iniziato Il paradiso degli orchi con la sensazione che l’avrei mollato, e invece non solo non l’ho mollato, ma ho letto in rapida successione anche i seguiti, una delle cose più improbabili su cui mi sia mai capitato di mettere gli occhi.
Poi arriva Signor Malaussène, sconclusionato, illogico, più improbabile che mai, con una miriade di vicende che sembra assurdo collegare tra loro. E l’ho mollato dopo le prime cento pagine, esasperata dall’impossibilità di trovare il bandolo della matassa, il filo conduttore che sembrava assente dal romanzo.
Poco tempo dopo l’ho ripreso.
Migliora nettamente. Migliora così tanto che non mi pare vero di averlo abbandonato, prima.
Si ride, si scuote la testa, ci si rattrista assieme alla famiglia Malaussène, e ci si chiede se Pennac è geniale o è pazzo. O tutte e due le cose.

Peccato per l’inizio: la vicenda ci mette troppo ad ingranare, e se non fosse stato per quello il libro avrebbe meritato il massimo dei voti. Del resto, stavolta la carne al fuoco è talmente tanta che il romanzo non avrebbe potuto essere molto più corto.
Profile Image for Adam.
14 reviews1 follower
May 24, 2007
A big phone boook of a thing, it took me forever. Partly cos it's huge and rambling (but still fun), partly cos I get confused with the characters from the other novels (I read 'The Scapegoat' about four years ago).

But mainly I was confused cos they don't seem to follow chronologically. Which is a bit of an issue for a series. Where's baby Passion Fruit? and Therese's dead husband?

About two thirds through the book, Jeremy becomes a novelist, or rather a chronicler of the events. He's going to write four books, and outlines the developments in each. these map on to 'The Scapegoat'; 'The Fairy Gunmother' and 'Write to Kill' exactly. So where does 'Passion fruit' come in? It can't come after 'M.Malausenne' as Ben has no child in it, nor before because it makes no mention of the events ...

I was confused ...

Apart from that, it's got the usual charming mix of characters, in fact nearly all of the characters from the first three novels apppear, loopy plot twists, and funny one-liners.
Profile Image for Anastasia Bazhenova.
28 reviews1 follower
February 1, 2016
Самая длинная книга из Малоссеновской саги и самая любимая. Точно не стоит начинать читать ее, не ознакомившись с предыдущими книгами из серии, потому что возникнет только один вопрос: "Что это было?!". Смешались в кучу кони, люди - это как раз про эту часть. Еще больше героев, еще больше персонажей, желательно хорошо помнить, что там к чему было в "Людоедском счастье", как все обстояло в "Маленькой торговке прозой" и кто был виноват в "Фее карабина".

Это, наверное, самая сложная структурно книга серии, здесь сложно отличить правду от вымысла, отделить одну историю от другой, но в этом и прелесть того, как пишет Пеннак: казалось бы, совершенно несвязные вещи вдруг предстают во всей своей простоте, а все герои оказываются в одном месте в одно время, чтобы встретить господина Малоссена:)

Много размышлений, которые для Пеннака очень личные. Мультикультурализм, история и расцвет кинематографа, развитие издательского бизнеса, политика, правосудие. Есть немного и самоповторов, но даже они не портят книгу.
427 reviews
November 28, 2025
"Signor Malaussène" D. Pennac: 6
Pennac, come al suo solito, crea un intreccio bislacco nel quale i tasselli vanno al loro posto solo nelle ultime pagine, infatti tanto leggerlo è piacevole quanto riassumerlo è un incubo. Originali i personaggi nuovi e sempre ben riusciti e coerenti quelli già noti. Un po' troppo tirato per i capelli sotto alcuni aspetti, ma comunque godibile e avvincente.
Belleville (Parigi) 1983
Al solito sono presenti diversi filoni apparentemente sconnessi tra loro, ma che finiscono per intrecciarsi preannunciando cazzi amari per il nostro caro vecchio capro espiatorio.
Benjamin e Julia aspettano un figlio, ma Matthias Fraenkhel, il ginecologo che segue la gravidanza, comunica loro tramite lettera che il feto è morto e di procedere con un raschiamento. Julia viene operata dal dottor Berthold e la coppia vive un periodo di lutto che diventa un periodo di caccia all'uomo per ottenere risposte quando scoprono che il feto era in realtà sano e che Matthias ha inviato simili lettere ad altre donne incinte di bimbi in perfetta salute.
Lo Zèbre, il cinema di quartiere gestito da Suzanne O'cchiazzurri, viene salvato dalla chiusura grazie alla donazione del Film Unico e di tutta la collezione privata di Job e Liesl che lo scelgono per farne una cineteca. Alla morte di Liesl, Job autorizza la visione una tantum del film, che la coppia ha girato insieme nel corso della loro vita, solo ad un cerchio ristrettissimo di cinefili. La pellicola dovrà essere immediatamente distrutta dopo la prima e ultima proiezione.
La mamma Malaussène riappare per la prima volta a casa depressa e non pregna. Era fuggita con Pastor e, alla sua morte, lei torna per rimettere insieme i cocci circondata dall'amore e dalle premure della tribù Malaussène.
Barnabé, figlio di Matthias, nipote di Job e Liesl e amico d'infanzia di Julia, è il famoso illusionista Barnabooth e non mostra il suo viso da anni a nessuno.
Sei prostitute vengono squartate per asportarne e venderne i tatuaggi ad un collezionista misterioso. Gervaise Van Thian, una suora che aiuta queste donne a cambiare vita, collabora con la polizia per capire perché siano prese di mira quelle sotto la sua ala (per via dei tatuaggi meravigliosi che Gervaise ha realizzato per coprire vecchi tatuaggi rozzi o zozzi) e chi sia il colpevole. Gervaise ne ha tatuate 150 quindi è necessario un intervento immediato e massivo per fermare i colpevoli. Nel corso delle indagini Gervaise viene investita; ne esce illesa, ma incinta, dopo un breve ricovero in ospedale. Tutti i suoi aiutanti/seguaci/templari si guardano con sospetto senza immaginare chi possa aver commesso un atto così blasfemo e perverso.
Rabdomant va in pensione e gli subentra l'integerrimo e iper razionale Xavier Legendre, suo genero, che inizia immediatamente a correlare ogni catastrofe a quel povero cristo innocente di Benjamin.
Sainclair, un ex collega dei Grandi magazzini di Benjamin, si rifà vivo. È il direttore e proprietario di Affezione, un giornalaccio medico appena creato.
Il Re dei Morti Viventi, una specie di Vanzina Major, cerca a tutti i costi di ottenere la pellicola di Job e Liesl senza successo e dopo poco muore per cause naturali.
Il Film Unico, contrariamente alla volontà dei suoi creatori, viene venduto con l'inganno a Ronald de Florentis, un produttore amico di Job e Liesl, e trasmesso in televisione. Il film documenta l'intera vita, la morte e la decomposizione di Matthias.
Durante il salvataggio di una prostituta viene arrestata Marie-Ange, una delle ex donne pentite di Gervaise che si auto accusa di essere l'unica colpevole degli spellamenti per coprire qualcuno.
Quando Benjamin e Julia raggiungono la casa di Matthias fanno scattare una trappola che provoca un'esplosione che uccide
Matthias, Job e una testimone della loro innocenza. Benjamin viene immediatamente arrestato mentre Julia riesce a fuggire e a indagare.

Ecco la spiegazione a grandi linee. È mal scritta, incasinata e lacunosa, ma Pennac non aiuta...
Sainclair, aiutato da Marie-Ange e Lehmann, asporta tatuaggi dalle prostitute per venderli e finanziare la sua rivista. Inoltre media l'acquisto del Film Unico da parte del Re dei Morti Viventi. Per coprire le proprie tracce i tre creano un movente per incastrare Benjamin come colpevole (morte del figlio ad opera di Matthias, le lettere non erano ovviamente scritte dal medico, ma contraffatte, e sua presenza in casa sua per farla esplodere durante il ritiro del Film Unico e della collezione di film di Job e Liesl). Sinclair inoltre aggiunge al Film Unico la sequenza di morte di Matthias (apparentemente per morte naturale, ma in realtà per infezione provocata di proposito dopo l'asportazione del suo tatuaggio da prigioniero in un campo di concentramento) e la decomposizione post mortem per creare un finale d'impatto. La visione del Film Unico però provoca ripensamenti da parte del Re che vuole denunciarlo perciò Sinclair lo uccide (fascillite necrotizzante come con Matthias) facendolo sembrare un decesso naturale. Successivamente Sinclair vende all'ingenuo di Ronald de Florentis sia il Film Unico sia la collezione di tatuaggi incriminanti.
La polizia usa Marie-Ange per arrivare a Sinclair che nel frattempo è riuscito a rapire Gervaise e la tiene in ostaggio per scambiarla con la sua amata Marie-Ange. Quando questa scopre che lui l'ha solo usata, evade, lo trova, lo uccide e si suicida.
Il feto di Julia è stato impiantato di nascosto dal dottor Berthold per curiosità scientifica nell'utero di Gervaise ricoverata nello stesso ospedale dopo il tentativo di omicidio.
Quando Gervaise partorisce il figlio del capro e della leopardessa, Jérémy lo nomina Signor Malaussène e la tribù accoglie il nuovo membro.
La mamma Malaussène fugge con Barnabé per amoreggiare come al suo solito.
Profile Image for Luciano Zorzetto.
51 reviews1 follower
July 26, 2011
Il quarto libro del nostro capro espiatorio preferito è "bello, ma un po' troppo".
Si fa leggere velocemente, sia chiaro: la vicenda è sempre spettacolare, anche più dei volumi precedenti. Solo, dovrete sopportare cose come Jérémy Malaussène scrittore in erba e le tirate di Benjamin al figlio in grembo a Julie.
Il linguaggio di Pennac è sempre vivissimo e il ritmo intenso, ma è come se fosse tutto "gonfio": più metafore, più erudizione nelle citazioni; i cattivi più cattivi e morbosi; i personaggi femminili più estremi; le disgrazie di Malaussène più dolorose; i giovani più disorientati, la Mamma mi è più fastidiosa (pur non essendo incinta, stavolta); il commissario Rabdomant più determinante. Un po' troppa tribù Malaussène.
Profile Image for Denise Biancardino.
28 reviews
July 8, 2016
Ho trovato, mio malgrado, un Pennac a questo giro senza lode, per lo meno fino alle ultime... cinquanta pagine. Una volta arrivati a quel punto la storia esplode e gli occhi del lettore cominciano a correre. Il colpo di coda alla Daniel non è mancato, ma mi è mancata la voglia di divorare il libro per arrivare a sbrogliare il nodo e scoprire chi e che cosa stesse dietro l'ennesimo garbuglio a danno di Malaussène.
Niente da dire sui personaggi: sempre molto ben caratterizzati, intonsa la capacità dell'autore di disegnarteli direttamente in testa. Forse ne compaiono solo un po' troppi. Non è mancato qualche sorriso, benchè non abbia riscontrato in questo libro la verve che mi sarei aspettata.
A mio parere si poteva "condensare" un po' di più, senza rendere l'effetto del brodo allungato.
Profile Image for Baldurian.
1,229 reviews34 followers
May 22, 2013
Niente male, davvero niente male. Pennac si è un po' perso, l'apice de La fata carabina è lontanuccio, ma la lettura è ancora piacevole. Per la seconda volta il ciclo dei Malaussène mi appare un po' svuotato dalla magia che pervadeva i primi romanzi del ciclo. Questo Signor Malaussène rimane comunque un bel libro, scritto magnificamente, un po' povero nella storia e prolisso nell'esposizione. Peccato.
Profile Image for Acrasia.
204 reviews86 followers
November 24, 2015
Come sempre originale e sorprendente anche se qui più profondo.
Ogni volta il mio innamoramento per questi personaggi si fa sempre più acuto e poi come si fa a resistere a Titus e Silistri?
Qui Pennac ha superato se stesso.
Profile Image for Macqueron.
1,031 reviews14 followers
September 3, 2021
Malgré une intrigue complètement capilotractée, Daniel Pennac tient à bout de bras son livre, avec un style toujours aussi unique et plus affûté que jamais. Quel plaisir de lecture! Quelle vie! On se fait mener par le bout du nez, et on en redemande
Displaying 1 - 30 of 135 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.