Маленькому бездомному псу, герою этой книги, придется очень и очень нелегко, прежде чем он осуществит заветную мечту каждой собаки: воспитает себе друга. Об этом трогательная и смешная история, рассказанная известным французским писателем Даниэлем Пеннаком, при всей своей фантастичности очень, в сущности, правдивая.
Daniel Pennac (real name Daniel Pennacchioni) is a French writer. He received the Prix Renaudot in 2007 for his essay Chagrin d'école.
After studying in Nice he became a teacher. He began to write for children and then wrote his book series "La Saga Malaussène", that tells the story of Benjamin Malaussène, a scapegoat, and his family in Belleville, Paris.
His writing style can be humorous and imaginative like in "La Saga Malaussène", but he has also written essays, such as "Comme un roman", a pedagogic essay."La Débauche", written jointly with Jacques Tardi, treats the topic of unemployment, revealing his social preoccupations.
Bellissima favola di Daniel Pennac, meno riuscito strutturalmente del suo seguente libro "L'occhio del lupo", ma comunque molto ben scritto e ottimo da leggere ai bambini, mia figlia è rimasta incantata del Cane, i suoi amici, Parigi e le emozioni che trasmette.
"Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto". Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato degli amici a quattro zampe. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo, ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati. Da uno scrittore cult, un inno all'amicizia tra uomo e cane, una storia sull'amore, la paura e la voglia di libertà. Secondo libro di Pennac che leggo (e adoro!), dopo Diario di scuola. Egli ci narra, in un linguaggio canino, la storia di un povero cane abbandonato, chiamato poi dalla sua padroncina Il Cane, il quale vive tante avventure (e disavventure) e dove emerge l'amore che l'autore ha per gli amici a quattro zampe. E ci ricorda una cosa fondamentale: "Quando si sceglie di vivere con un cane, è per sempre. Non lo si abbandona. Mai. Mettetevelo bene in mente prima di adottarne uno."
I loved this book. It was really cute. Even though it was written from a dog's perspective, it wasn't weird or stupid like some of them can be. It was a really good plot... I remember it was sad and funny... it was pretty powerful for a kid's book!
Ako me topla i vrcava priča o psu kome život ne ide kao po loju nije dovoljno oduševila, to je definitivno uradila beleška autora o knjizi. Postajem fan Danijela Penaka.
"Nisam stručnjak za pse. Samo sam im prijatelj. Možda sam i sam, pomalo, džukac. Rođen sam istog dana kad i moj prvi pas. Zatim smo rasli zajedno. Međutim, on je ostario pre mene. U svojih jedanaest godina, bio je to starac pun iskustva i reumatizma. A ja sam, u tom času, još bio ludi džukac. Onda je umro. Plakao sam. Mnogo."
“Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi.Molto.”
Poesia. Bellezza. Semplicità. Amore. Sono le parole che mi vengono in mente pensando a questa favola di Pennac. Una favola, una storia che ha molto da insegnare a noi umani sull'amore, il rispetto, la bellezza di avere un cane. Sì, è il Cane, il protagonista di questa vicenda, un cane non bellissimo, ma un cane che riempirà la vita di Mela, una bambina capricciosa, di Spepa e di Muschioso. Una storia che intenerisce, che ci emoziona e ci regala attimi magici accanto al nostro amico a quattro zampe.
Un racconto delizioso ed educativo sul rapporto tra uomo e cane secondo entrambi i punti di vista. Nel leggerlo capita di identificarsi sia nell'uomo, sia nel cane. Anzi! Ne Il Cane, insieme a tutti i suoi amici a quattro zampe, cani e gatti. Divertente, ironico, commovente e senza pretese o false retoriche. Pane al pane. O cane al cane... Anzi! A Il Cane. L'ho già detto?!
Bellissima favola con un punto di vista insolito: quello del cane protagonista e narratore, Il Cane appunto, che fin da cucciolo deve imparare a cavarsela e a convivere, amando e facendosi amare dagli uomini e in particolare da Mela, la sua padroncina e da quei suoi terribili genitori, la Spepa e il Muschioso. Molto toccanti le pagine finali in cui Pennac ci regala un resoconto dei cani della sua vita. Queste pagine hanno permesso anche a me di tornare indietro con la memoria e ricordare i bastardini che hanno rallegrato la mia infanzia: Bibi, la Biba, Cleo, i setter da caccia di mio padre. E un po' mi sono commossa... Voto: 5 stelle
Una storia molto carina e scritta così bene da sembrare poco un libro per bambini. Una storia che affronta i problemi e le preoccupazioni dei cani randagi e il loro amore incondizionato nei confronti di chi decide di voler loro bene adottandoli anche solo per un po’. Un libro più per grandi che per piccini ma fondamentale, in entrambi i casi, per comprendere che quando si sceglie di amare un cane, lo si ama per sempre ❤️
Le Chien n'a pas eu une vie facile. Abandonné dès la naissance à cause de son physique disgracieux, il va devoir apprendre à vivre dans la rue et à se chercher une maîtresse.
Un roman jeunesse étudié en 6eme et dont je gardais un bon souvenir. A la recherche d'un livre feel good je pensais retrouver avec plaisir une histoire légère sur la vie d'un chien.
Quelle erreur.
Certes, le style de Daniel Pennac est agréable à lire. Mais quel traumatisme durant les 100 premières pages... Bénéficiant d'une forte empathie envers les chiens, les épreuves et traumatismes endurés par Le Chien m'ont mis mal au point de m'arracher une larme. La deuxième partie comporte heureusement quelques passages plus légers. Je regrette simplement que la fin de l'histoire prenne réellement une tournure improbable (difficile d'essayer de se représenter la vengeance du Chien à travers une attitude d'un chien réel).
Cependant, plus que son histoire, Daniel Pennac met en réalité en avant son amour des chiens et celui que ces derniers nous rendent même quand nous ne le méritons pas. Il nous propose ainsi une belle leçon sur des problématiques toujours actuelles (chien adoptés sans réflexion, besoin d'attention, abandons sur la route des vacances...)
Un livre que je conseille à tous les enfants qui aiment les chiens et qui ne sont pas hypersensibles ou bien qui sont accompagnés dans la lecture!
Treba reći da sam pristrasna prema Penaku. Ono, baš pristrasna. "Malu prodavačicu proze" i "Vilinski karabin" čitala sam po nekoliko puta. Ostale knjige koje su kod nas prevođene po jednom-dvaput, nisu me se toliko dojmile. Ali "Džukac Kucov" ima sve izglede da uleti među te Penakove knjige koje se čitaju kad god nisu sve koze na broju. Da se razumemo: ovo je knjiga za decu, po mojoj proceni 10-12 godina, i kao takva nudi klasičnu priču o psećem Oliveru Tvistu, njegovom druženju sa razmaženom devojčicom koju on pokušava da dresira (dobro ste pročitali) i besramno srećan kraj uz bonus: . I pošto je to Penak, dakle vrcavost, dakle sumanuto prigodna poređenja tipa "nebo je bilo čisto kao dobro olizan metalni pladanj", dakle predivno ekscentrični likovi (nerazdvojni Hijena i Vepar, pogodite ko je od njih dvoje pas)... hej, nisam se ni pretvarala da ovo kupujem za decu.
PS Red je da se pohvali živ i tečan prevod, gotovo obaveza da se pohvale ilustracije.
Un giorno vorrei che qualcuno trovasse il coraggio di scrivere sulle bestie senza sentire il dovere di farle apparire migliori di chi ha il pollice opponibile. Fino ai dieci anni, grazioso. Oltre, stucchevole.
Barking tired is the story of a dog (The Mutt) told from the point of view of the animal, and recommend it to children and adults because I think that this kind might suggest that living things should be respected (which, at my home, it is elementary, and I still had not need anyone to tell me not to mistreat animals just for fun, but apparently or times have changed or the parents do not care enough about the nature that surrounds them and its children. However, I think one thing is not an educator but as deficient, and then you see the imprint of these morons among the younger generation). Now I do not want to dwell too much with my thoughts, I leave that for later, and start with the technical part. The book, French, was published for the first time in 1982 by the publisher Salani, one of the volumes that make up the necklace porcupines. It 'a novel, but I would add that we can also talk about autobiographical genre; although, of course, a dog can not write a book, it is the story that this dog says of himself during the years in the company of Apple, so call it partly autobiographical or biographical. Who wants to give her advice comments. Pellac Daniel is the author of Barking tired; born in 1944 in France, he spent his childhood in Africa, Southeast Asia, Europe and Southern France. In 1969 he graduated from the University of Nice and at the same time become a writer and teacher; his early novels are Le service militaire au service de qui? (Military service at service of who?), Messieurs les enfants (Children Lords) and the saga Malaussene, which according to the US magazine Watch and listen it's at the Harry Potter and The Three Musketeers.
Plot: Barking tired about the adventures of The Dog and mistress of Mela, which become inseparable; The Dog is to teach the child to treat him with respect. The relationship with Mela becomes narrow to the point that parents are starting to be jealous and to break this affection, arriving to leave the dog on the highway; but it can, through its olfactory qualities most developed, to return home to Paris where he lives an adventure never before.
"Barking tired. The force does not count for anything in life. Knowing how to dodge that's what counts. "
This book is a really nice; obviously, if you do not care about the living creatures that populate the life with us, I suggest you do not read it and not disturbing to visit my blog again. From vegetarian that I have as a lifestyle a deep respect for life, sometimes almost to the animal to the human, and as a result I find myself being against violence. For this I recommend the book I'm reviewing, because you will cry from the first ten pages only for the fact that the scope is that of an animal and not a human being blind. In this story, Daniel Pennac tries to get us into this world so different from ours (and succeeds). The style is not complicated so the book is suitable for all ages (I even proposed to my dad) and is suitable for all types of thought. Sensitizes people to the phenomenon of animal abuse unfortunately widespread and on the relationship that can be created between man and animal. I liked the fact that precisely the theme of the mother is the love story that is created between the two especially for the fact that I read it as a child, when I was the same age as Mela, so I took in reading a genre that I had never tried. I also recommend the same kind Seen crying animal, which is more raw and realistic and, above all based on true stories that really let the creeps (here, that is more suitable for mature audiences). I suggest reading there, you never know who you like and then become The Book Of Your Life, right? Better to try to remain in doubt.
Abbaiare stanca è una storia di un cane (Il Cane bastardo) raccontata dal punto di vista dell'animale, e lo consiglio a bambini e adulti perché penso che questo genere possa far pensare che gli esseri viventi debbano essere rispettati (il che, a casa mia, è una cosa elementare, non avevo e non ho tutt'ora bisogno di nessuno che mi spieghi di non maltrattare gli animali solo per divertimento, ma a quanto pare o i tempi sono cambiati o i genitori non si preoccupano abbastanza della natura che circonda loro e i relativi figli. Comunque, mi pare una cosa non da educatore ma da deficiente, e si vede poi l'impronta di questi deficienti sulle nuove generazioni). Ora non mi voglio dilungare troppo con i miei pensieri, che lascio per dopo, e inizio con la parte tecnica. Il libro, francese, è stato pubblicato per la prima volta nel 1982 dalla casa editrice Salani, uno dei volumi che compongono la collana Istrici. E' un romanzo, ma aggiungerei che si possa parlare anche di genere autobiografico; nonostante, naturalmente, un cane non possa scrivere un libro, è comunque la storia che questo cane racconta di sé stesso durante gli anni in compagnia di Mela, perciò lo definirei in parte autobiografico o biografico. Chi vuole dire il suo parere commenti. Daniel Pellac è l'autore di Abbaiare stanca; nato nel 1944 in Francia, ha trascorso l'infanzia tra Africa, Sud-Est Asia, Europa e Francia Meridionale. Nel 1969 si laurea all'Università di Nizza e diventa contemporaneamente scrittore e insegnante; i suoi primi romanzi sono Le service militaire au service de qui? (Il servizio militare a servizio di chi?), Messieurs les enfants (Signori bambini) e la saga Malaussène, che secondo la rivista statunitense Watch and listen si pone davanti alla saga di Harry Potter e ai I tre moschettieri.
Trama: Abbaiare stanca racconta le avventure di Il Cane e della padroncina Mela, con cui diventa inseparabile; sarà Il Cane a insegnare alla bambina a trattarlo con rispetto. Il rapporto con Mela diventa strettissimo al punto che i genitori iniziano ad ingelosirsi e, per rompere quest'affetto, arrivano ad abbandonare Il Cane in autostrada; esso però riesce, attraverso le sue doti olfattive più sviluppate, a ritornare a casa a Parigi dove vive un'avventura del tutto nuova.
"Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta."
Questo è un libro veramente bello; ovviamente, se non vi frega niente degli esseri viventi che popolano la vita insieme a noi, vi consiglio di non leggerlo e di non disturbarvi a visitare di nuovo il mio blog. Da vegetariana che sono nutro come stile di vita un profondo rispetto per la vita, a volte quasi più per quella animale che per quella umana, e di conseguenza mi ritrovo ad essere contro la violenza. Per questo consiglio il libro che sto recensendo, perché vi farà piangere fin dalle prime dieci pagine soltanto per il fatto che l'ottica è quella di un animale e non di un cieco essere umano. In questa storia Daniel Pennac cerca di farci entrare in questo mondo così diverso dal nostro (e ci riesce). Lo stile non è complicato per cui il libro è adatto a tutte le fasce d'età (io l'ho proposto perfino a mio papà) e si adatta a tutti i tipi di pensiero. Sensibilizza le persone verso il fenomeno del maltrattamento degli animali purtroppo diffuso e sul rapporto che si può creare tra uomo e animale. Mi è piaciuto il fatto che appunto il tema madre della storia sia l'affetto che si crea tra i due soprattutto per il fatto che io l'ho letto da bambina, quando avevo la stessa età di Mela, perciò mi sono presa nella lettura di un genere che non avevo ancora mai provato. Dello stesso genere consiglio anche Ho visto piangere gli animali, che è più crudo e realistico e soprattutto basato su storie vere che veramente lasciano i brividi (ecco, quello è più adatto ad un pubblico maturo). Io ve ne propongo la lettura, non si sa mai che poi vi piaccia e diventi Il Libro Della Vostra Vita, no? Meglio provare che rimanere in dubbio.
3 ore e 57 minuti di lettura. Non sono riuscita a metterli giù neanche un attimo. E inaspettatamente mi sono commossa. Sarà perché ho un cane, sarà perché amo gli animali. Eppure è la semplice storia di un cane. Beh, non proprio semplice, ne ha passate tante poverino, ma alla fine trova la felicità. Sarà stata allora la penna di Daniel Pennac? Non so proprio dirlo. Quello che posso dirvi è che ho amato questo libro e, credetemi, non lo avrei mai immaginato! Un libro sicuramente per giovani, ma assolutamente per chiunque nella sua vita ha avuto e amato un animale. Per tutti coloro che non si sentono padroni degli animali, ma amici o fratelli e sorelle. Ho passato un bel pomeriggio in compagnia di questi libro e lo ricorderò, ricorderò i suoi insegnamenti. È importante.
"Quando si sceglie di vivere con un cane, è per sempre. Non lo si abbandona. Mai. Mettetevelo bene in mente prima di adottarne uno." Cit. Daniel Pennac
Avevo un ricordo di questo libro come di un'opera profonda e toccante. Rileggendolo, mi rendo conto che sì, Il Cane (il protagonista è un cane che si chiama Il Cane: ha senso nella storia) ha un percorso di crescita molto belllo e profondo, ma non c'è un singolo personaggio che non abbia un problema o un difetto: Muso Nero è vecchia e cinica, Mela è una bambina viziata, la Spepa e il Muschioso sono due egoisti assurdi, lo Ienoso è un cane che deve sempre buttare tutto in risata e così via. Certo, Daniel Pennac mostra giustamente che "l'essenziale è invisibile agli occhi" (non a caso frase celebre di un altro grande autore francese), ma nel complesso ne esce un'opera pervasa da una profondissima malinconia e tristezza.
Dopo aver passato una terribile infanzia, Il Cane scampa per un pelo al canile municipale grazie a un capriccio di Mela, che vuole un cane per le vacanze e poi se ne dimentica una volta tornata a Parigi. Solo dopo essere scappato Il Cane riuscirà "ad addestrare" la sua padrona, ma dovrà poi vedersela con i genitori di lei...
“Si può stare attenti finché si vuole, non si è mai al sicuro da un incidente. Si può essere al colmo della felicità, ma non si è mai al riparo dall’infelicità (e viceversa, per fortuna)”
“Quando hai preso una decisione, non tornare più indietro”
“A forza di riflettere, si finisce per arrivare a una conclusione. A forza di giungere a una conclusione, succede che si prende una decisione. E una volta presa la decisione, succede che si agisce per davvero”
Déjà pour commencer lire des histoires sur les animaux n’est pas la meilleure chose à faire si vous ne voulez pas pleurer toutes les larmes de votre corps. C’est extrêmement triste surtout quand Geule Noire ou encore lorsque notre chien est capturé ou maltraité bref plusieurs moments qui vous feront pleurer .. C’est une histoire incroyable sur la vie d’un chien . Et à force de lire on va se familiariser avec ce chien au point qu’il devienne notre chien et d’ailleurs tout ce qu’il va ressentir on va le ressentir à partir de notre lecture : ses chagrins,sa tristesse,son euphorie,son angoisse etc .. J’ai énormément aimé la fin surtout lorsqu’il va rencontrer son nouvel ami c’est extrêmement émouvant .Je vous assure que vous allez verser votre petite larme autant que << l’œil du loup >>
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Questo libro invita la gente a non abbandonare i cuccioli a quattro zampe e anche come si sentono e quanto soffrono questi cagnolini e anche come si sentono per questo è considerato un capolavoro questo libro. Affrettatevi a leggerlo è stra consigliato.
Libro molto carino ed emotivamente molto forte, specie in certi passaggi. La storia di un cane che intergisce con umani e altri animali, dal punto di vista del cane stesso. Cane che si chiama Il Cane. Un po' un romanzo di formazione sua e un po' dei suoi padroni. Lettura molto piacevole. La postfazione dell'autore è una chicca.
My 7 year old looooved this book and told me I had to read it. It was cute, funny, a little odd, and dark at times (a dog gets squished by a refrigerator, for example) but the chapters were short and punchy. Fun read for a dog lover but be warned of the bit of darkness/sassy language.
Una bellissima favola moderna in cui un cane, anzi Il Cane, racconta in prima persona le disavventure della sua vita da randagio. È una lettura divertente ma anche triste e a tratti cruda, adatta a tutte le età.
Sweet story from the dog's perspective of the ups and downs of a dog's life. Kind of reminds me of Le Petit Prince, taming and being tamed, appreciating/being appreciated.. My favorite part is when he spends the evening at the canine cemetery and gets reminded that sometimes we confuse the wonder if real life with a dream so we don't appreciate what's real/right in front of us. At first you might wonder why it's recommended for ages 11 and up but the themes of love and loss are powerful/emotional so it depends on your kid. A mature 9/10 year old might really dig it.