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Lezioni di fotografia

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Luigi Ghirri (Scandiano 1943-Roncocesi di Reggio Emilia 1992) ha rinnovato con le sue fotografie il nostro modo di guardare il mondo, e c’è un’intera generazione di fotografi che non potrebbe esistere senza la sua opera. Durante il 1989 e il 1990 Ghirri ha tenuto una serie di lezioni sulla fotografia all’Università del Progetto di Reggio Emilia, lezioni che sono state trascritte, e in questo libro per la prima volta pubblicate; ognuna corredata dalle fotografie e dalle immagini che mostrava agli studenti e di cui parlava.
È un libro di grande utilità per avviarsi all’arte della fotografia e all’arte di Luigi Ghirri, e per pulirsi un po’ lo sguardo.

272 pages, Paperback

First published January 1, 2010

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About the author

Luigi Ghirri

51 books23 followers
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia) è stato uno dei grandi maestri della fotografia italiana. Nella sua opera ha usato la fotografia come mezzo per mettere in discussione la realtà, attraverso immagini che fanno riflettere, sulla differenza tra ciò che vediamo, ciò che rappresentano e il loro significato.

Luigi Ghirri (1943-1992) was an extraordinary photographer as well as a prolific writer and curator. He is considered to be the most important Italian photographer of the 20th century. Ghirri’s work covers a wide range of subjects mostly photographed in the Emilia Romagna region of Italy. His photos are presented in a deadpan manner that is occasionally humorous and often rooted in art history. Ghirri’s landscapes are a contemporary interpretation of Metaphysical paintings in their mysteriousness and dreamlike atmospheres. They explore photographic traditions and highlight a fascination with everyday life.

Luigi Ghirri studied as a surveyor and as a graphic designer. He began taking photographs professionally at the age of 30. Shortly after, his work began attracting international attention. Time-Life magazine’s 1975 annual Photography Year Edition chose him as “Discovery of the Year”. In 1977, Ghirri founded a publishing house, Punto e Virgola, with his wife Paola Borgonzoni Ghirri. The establishment was able to support the growth of Italian photographic culture, publish important artist monographs and educate an audience that had little knowledge of photographic practice as an art form. In 1979 he published the first photobook of his own images, Kodachrome.

During the 1980s Ghirri began to photograph Italian landscapes and was singled out as one of the most significant Italian authors in the history of 20th-century photography. His conceptual photographs, coupled with a remarkable literary output, led him to produce several noteworthy photographic projects. In 1984 Ghirri curated 'Viaggio in Italia' (Italian Voyage) which included the work of Olivo Barbieri, Gabriele Basilico and Mimmo Jodice among other leading Italian photographers. The exploratory exhibition offered reflections and ideas about the country and was a milestone in the history of Italian contemporary photography. In 1989, he published 'Il Profilo delle Nuvole' (Cloud Profiles) which included exclusively Ghirri’s captivating images and represents his highest achievement. Ghirri exhibited throughout Italy during his relatively brief life.

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1 (<1%)
Displaying 1 - 21 of 21 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,459 reviews2,434 followers
August 14, 2024
SCRIVERE CON LA LUCE

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Luigi Ghirri durante una delle sue lezioni di fotografia.

Un paio di secoli fa un essere umano vedeva in un anno la stessa quantità d’immagini che oggi vediamo in un solo giorno: sono immagini per forza di cose sempre più veloci, frenetiche, frammentate, anche quelle che nascono fisse, ferme, perché spesso siamo proprio noi a essere in movimento.

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Luigi Ghirri: Versailles.1985.

Diventa sempre più difficile capire, interpretare, comprendere.

Diventa sempre più facile e frequente essere manipolati, soggetti passivi, acritici.

Luigi Ghirri porta un grandioso contributo alla nostra comprensione del panorama d’immagini che ci circonda, e invade.
Grande occhio, quello di Ghirri – grande mente.

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Luigi Ghirri: Bagno San Vito, statale per Ostiglia.


Luigi Ghirri fu fotografo dello spazio aperto. Dello spazio e dell’aria che avvolge e circonda le architetture, i volumi. Ghirri esalta “l’intorno” dell’architettura, il modo in cui le architetture disegnano l’intorno, come si rapportano alla terra e alle nuvole, come appaiono al viaggiatore che le vede per la prima volta.
Come acutamente intuì Gianni Celati, grande amico e compagno di cammino di Ghirri, ogni suo scatto rinnova la percezione, invece d’essere soltanto la pietra tombale dei momenti di vita.
Ghirri si propone di fissare nelle sue fotografie l’inafferabile.

description
Luigi Ghirri: dalla serie Italia Ailati.

L’uomo con gli occhiali appannati che girava su vecchie VW scassate ascoltando le canzoni di Dylan (che peraltro seguiva in concerto per tutta Europa) insegnava l’arte di pensare per immagini, affermava che la fotografia è il giusto equilibrio tra quello che c’è da vedere e quello che non deve essere visto, il passaggio (la soglia) tra il nostro interno e il mondo esterno, allo stesso tempo il massimo dell’opacità e il massimo della trasparenza.
E ci ha regalato, oltre a immagini indimenticabili ed eterne, pensieri riflessioni e lezioni di grande profondità attualità e bellezza.

Quanto mi manchi Luigi!

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Luigi Ghirri: Formigine, ingresso a una casa colonica.
Profile Image for Gaetano Laureanti.
491 reviews75 followers
May 3, 2020
Luigi Ghirri (1943-1992) è uno dei fotografi del Novecento che, pur non appartenendo ad alcuna grande agenzia fotografica, ha contribuito, con le sue foto, ad influenzare il modo di vedere la realtà che ci circonda.

Questo libro contiene la trascrizione fedele delle sue lezioni all’Università del Progetto di Reggio Emilia, incluse le immagini e le esercitazioni, pubblicate nel 2009, a vent’anni di distanza da quando si sono svolte.

Attraverso le sue parole comprendiamo meglio il suo modo di vedere le cose, il suo pensiero, persino la sua sensibilità civile verso il degrado del territorio. Molto interessante, per me, anche la parte in cui parla delle immagini destinate alle copertine dei dischi, in un periodo in cui la diffusione dei compact disc aveva preso il sopravvento rispetto agli album in vinile (oggi sorprendentemente ritornati negli scaffali, anche se con piccoli numeri) che lasciavano molto più spazio alla creatività fotografica per le copertine. Ho così scoperto che molti album di Lucio Dalla, Luca Carboni, i CCCP e tanti di musica classica hanno le copertine realizzate da lui.

Mi hanno fatto tornare indietro nel tempo le sue note tecniche sulle pellicole, gli sviluppi chimici e, in generale, il mondo della fotografia analogica ormai sconosciuto quasi a tutti. Con vero peccato perché, secondo me, rafforza una competenza importante anche per chi vuole fare fotografia oggi.

Ho molto apprezzato la postfazione di Gianni Celati, Ricordo di Luigi, fotografia e amicizia, in cui ci fa conoscere meglio l’uomo oltre che il fotografo. Con i suoi hobby e le sue passioni che lo rendono una persona comune, con gli occhiali sempre sporchi e la musica di Dylan nell’autoradio.

Dalla seconda di copertina condivido:

È un libro di grande utilità per avviarsi all'arte della fotografia e all'arte di Luigi Ghirri, e per pulirsi un po' lo sguardo.

4,5 *
Profile Image for dv.
1,401 reviews59 followers
October 31, 2017
Non è un libro "perfetto", ma è probabilmente la miglior cosa scritta sulla fotografia in italiano. Sta alla fotografia come la "Breve ma veridica storia della pittura italiana" di Roberto Longhi (pur molto diversa, soprattutto nella forma) sta alla pittura. Il tono è necessariamente colloquiale poiché preso direttamente dalle lezioni, contiene nozioni basilari, lungaggini e ripetizioni ma ogni tanto appare un pensiero così brillante da colpire chiunque si occupi di fotografia. La parte storica è un po' debole e la parte finale del libro (con Ghirri che disquisisce sul declino dell'industria discografica - invece di dilungarsi sulle sue belle copertine di album) stufa un po. Le osservazioni più interessanti sono probabilmente quello sullo sguardo, sulla scelta, sulla sensibilità. E le foto di Ghirri sono ovviamente bellissime. Nota sul libro: il formato è bello, così come la carta scelta. Inguardabile la copertina così mal photoshoppata: per un fotografo così attento anche all'uso delle sue immagini (a un certo punto critica l'uso dei giornali di tagliarle) è un affronto bello e buono.
Profile Image for Virginia.
201 reviews5 followers
July 9, 2020
Un plauso agli sbobinatori di queste lezioni universitarie tenute da Luigi Ghirri: un testo piacevolissimo e un ottimo inizio per interessarsi seriamente alla fotografia.

Alcune tematiche trattate, più che universali, sono perlopiù ascrivibili al suo personale modo di leggere la realtà (indagare la soglia, le trasparenze... ecc.) ma costituiscono ottimi stimoli per iniziare a pulirsi lo sguardo, analizzare in modo critico la realtà, sperimentare.
Si tratta di attivare un processo mentale, di attivare lo sguardo e cominciare a scoprire nella realtà cose che prima non si vedevano, anche dando agli oggetti, agli elementi della realtà un altro significato

Il migliore insegnamento possibile: non accanirsi con le regole (tecniche o dogmi estetici che siano), ma fare Ricerca, sviluppare attraverso l'intenzione un metodo e un occhio critico.
Si tratta piuttosto di privilegiare un po' di più la ricerca, anziché obbedire a regole
fisse
Profile Image for Diana Bosco.
34 reviews3 followers
May 24, 2020
Ci sono alcuni singoli concetti contenuti in questo libro che hanno davvero un valore sia fotografico che storico, ma per il resto non posso dire che questa sia stata una lettura piacevole.

Innanzitutto trovo che il libro sia impaginato malissimo. Le immagini a cui si fa riferimento sono sfasate a volte anche di diversi paragrafi rispetto a dove se ne parla. Spesso e volentieri poi Ghirri fa riperimento a foto che nel libro non compaiono e che quindi si è eventualmente costretti a cercare altrove (distraendosi). I capitoli non sono che trascrizioni delle sue lezioni durante le quali è evidente che mostrasse le foto agli studenti, leggere per esempio "questa foto rappresenta questo, mentre quest'altra è un approccio diverso..." e avere solo una delle due foto e nessuna delle due non ha nessun senso.

L'ultima sezione in particolare, dove si parla della grafica in relazione alla musica e alla discografia è estremamente prolissa. Indubbiamente questo è un risultato della trascrizione, ma da persona non appassionata della musica e invece interessata alla fotografia mi sono trovata a leggere pagine e pagine di commento a copertine di dischi che non conosco senza nessun riferimento sui cui basare le parole dell'autore.

Singoli argomenti chiave, come quello della soglia e della trasparenza, sono stati davvero molto interessanti anche se poco approfonditi.
In generale Ghirri si perdeva in numerose divagazioni che non sempre aggiungevano contenuto alle lezioni.

Forse questa semplicemente non era la lettura più adatta alle mie esigenze, ma mi ha delusa alquanto.
Profile Image for Zioluc.
713 reviews47 followers
February 26, 2014
Sono rimasto parzialmente deluso perché mi aspettavo una raccolta di riflessioni sul modo di pensare e lavorare dell'autore, invece è una fedele trascrizione (una sbobinatura direi) delle lezioni tenute da Luigi Ghirri all'università del progetto di Reggio Emilia tra il 1989 e il 1990.
Sono quindi comprese molte parti (per me) superflue in quanto "neutre" e banali su argomenti tecnici o da principianti quali uso di tempi e diaframmi, colore delle luci, storia della fotografia.

Ovviamente le idee di Ghirri traspaiono spesso e non mancano i passaggi decisamente interessanti, direi soprattutto l'illustrazione dei suoi progetti e del suo modo di guardare al mondo, ma francamente almeno il lungo e totalmente inutile capitolo finale sulle copertine dei dischi poteva essere risparmiato.

Interessante ma non imperdibile.
1 review
May 18, 2019
Un libro incredibile per chi vuole imparare dall’esperienza di un grande fotografo
Profile Image for Manuela Marcozzi.
11 reviews12 followers
December 31, 2024
I very much related to Luigi's philosophy and vision around photography and photographs. Also, there's so much I was able to reflect on thanks to this book in terms of my own approach and where I want to head and what I want to accomplish with my photos. Plus there were a few interesting assignments to test out along the way (some of which I still need to do). Definitely one I'll come back to for inspiration.
Profile Image for Lorenza.
80 reviews2 followers
July 2, 2025
Forse non è perfetto, ma questo libro contiene sicuramente tanti spunti e ci aiuta a pensare per immagini (come diceva Ghirri), a mettere le arti in relazione tra loro, a osservare la realtà con un pizzico in più di stupore e meraviglia, a dimenticare noi stessi per entrare in contatto con il mondo nel modo più naturale e spontaneo possibile (che forse è l’approccio e la postura di ogni grande artista).
Profile Image for Luca.
149 reviews
January 29, 2024
Interessante, alcuni passaggi sono un poco prolissi o divaganti, ma offre diversi spunti per approcciare la fotografia come arte
Profile Image for Andrea Molteni.
4 reviews
February 5, 2024
Ghirri aveva un pensiero così unico e allo stesso così naturale, e questo libro mostra proprio questo di lui.
Profile Image for Marco.
17 reviews
May 30, 2024
Un libro da leggere assolutamente per tutti gli appassionati di fotografia, consigliatissimo sopratutto per i fotoamatori che vogliono approfondire il senso e la storia della fotografia in Italia.
47 reviews
June 13, 2025
Paradossalmente penalizzato dalla scarsità delle immagine, questa raccolta di lezioni è mirabile per la limpidezza espositiva e la straordinaria attualità del pensiero narrato.
2 reviews
September 1, 2025
Perfetto per chi ama la fotografia e la filosofia legata ad essa. Offre spunti e modalità di lettura delle fotografie
Profile Image for Gaia.
41 reviews1 follower
May 31, 2023
"la foto doveva ridare dignità alle cose...doveva sottrarle agli schemi, ai giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente"
Displaying 1 - 21 of 21 reviews

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