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On Humor (Studies in Comparative Literature)

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English, Italian (translation)

163 pages, Hardcover

First published January 1, 1908

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About the author

Luigi Pirandello

1,402 books1,401 followers
Luigi Pirandello; Agrigento (28 June 1867 – Rome 10 December 1936) was an Italian dramatist, novelist, poet, and short story writer whose greatest contributions were his plays.

He was awarded the 1934 Nobel Prize in Literature for "his bold and ingenious revival of dramatic and scenic art"

Pirandello's works include novels, hundreds of short stories, and about 40 plays, some of which are written in Sicilian. Pirandello's tragic farces are often seen as forerunners of the Theatre of the Absurd.

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Displaying 1 - 16 of 16 reviews
Profile Image for Myricae ♡.
126 reviews29 followers
November 26, 2020
Cosa è l’umorismo ?
Cosa si nasconde nell’anima che fa ridere e piangere a un contempo ?
Può forse il cuore rimanere fisso, immobile, come statua di cera che osserva il mondo senza mai cambiare ?

No di certo; e Pirandello ne è convinto. In queste pagine appassionate, l’autore si scaglia contro la fissità della materia, dell’arte che tenta di immobilizzare senza cogliere la vera essenza degli uomini.
Tutti siamo doppi, fragili, instabili...
Ed é giusto che sia così.
Perché niente nell’universo rimane mai uguale a se stesso, tutto ruota, si capovolge, sorprende, delira.

E noi... be’, noi siamo come stelle, che riflettono l’afflato della storia
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books81 followers
July 26, 2015
Succede che il collega di lettere fa domande a uno studente su Pirandello citando quest'opera. Avevo già in mente da tempo di leggerla e così questo flash mi ha dato occasione di prenderla in mano.
Mi sono costruita l'ebook e, scorrendo l'indice, ho notato che la II edizione del 1920 è stata ampliata rispetto alla prima del 1908.
Allora, invece che partire dall'inizio, sono andata direttamente alla II parte che si trova a circa il 70% del testo. Successivamente sono tornata indietro, ma il saggio iniziale risulta ad uso prevalente degli addetti ai lavori, anche se all'interno si trovano gli stessi temi molto ben divulgati nello scritto più recente.

Di questa seconda parte l'autore dà, prima in una discussione con Benedetto Croce, poi nell'analisi della figura di Don Abbondio, la definizione di umorismo che, a differenza di sarcasmo, di ironia e soprattutto di comicità, comprende tutta la crisi di valori e di convinzioni caratterizzante i primi del '900.
Di fatto, ciò che mi ha colpito di questa interpretazione è l'empatia laica che questo sostantivo racchiude; la convinzione che ciascuno di noi può trovarsi nelle condizioni di essere inconsapevolmente altre maschere, di cadere nel ridicolo, nella derisione collettiva, essere cioè in balia non solo di forze esterne, ma anche di quelle interne, spesso misconosciute e incontrollabili. Qui i riferimenti alla psicanalisi e alla psicologia analitica sono evidenti. Di importanza fondamentale, quindi, la riflessione e la metariflesione che i fatti della vita devono indurre, per poi collocarli in un contesto così sfuggente e assurdo.

Insomma, dal pretesto dell'umorismo si dipana tutta la tematica di Pirandello che purtroppo conosco solo da riferimenti scolastici - ahimè superficiali -, qualche lettura autonoma di pezzi teatrali e qualche racconto. Un peccato al quale devo porre rimedio e questo testo invoglia ad affrontare la lettura delle sue opere.
Profile Image for Fede La Lettrice.
807 reviews81 followers
June 2, 2024
• Saggio del 1908, agile seppur composto anche da appunti dell'autore, brani di suoi lavori precedenti, idee appuntate, sull'umorismo inteso come "sentimento del contrario" in quanto sprigiona dal contrasto tra realtà e apparenza, e la sua distinzione dall'ironia e dalla comicità: quest'ultima scatena la risata mostrando il contrario di come una situazione dovrebbe essere, l'umorismo invece mira a scatenare una riflessione sulle cause di questo contrasto (vedi teatro dell'assurdo di Beckett).

• La prima parte del saggio è più filosofica mentre la seconda parte è più psicologica; è proprio in questa seconda parte che Pirandello presenta l'esempio famosissimo della 'signora ritinta': una signora vestita, truccata e pettinata in modo ridicolo suscita in chi la guarda e basta le risate (comicità), mentre in chi, dopo averla guardata, riflette sulle ragioni che abbiano portato la signora a conciarsi in tal modo suscita un riso amaro, compromesso dal turbamento, perplesso (umorismo).

• “La vita, qua, schiaccia il piede a uno; cava là un occhio a un altro... Gamba di legno, occhio di vetro, e avanti! Ciascuno si racconcia la maschera come può – la maschera esteriore. Perché dentro poi c'è l'altra, che spesso non s'accorda con quella di fuori. E niente è vero!”

• “L'umorismo, per lo specialissimo contrasto essenziale in esso, inevitabilmente scompone, disordina, discorda.”
Profile Image for Heideblume.
237 reviews148 followers
July 28, 2017
L'umorismo è una materia alquanto bistrattata. Grazie a Pirandello ho capito che la stessa concezione che avevo io - pecora all'interno del gregge chiamato "volgo" - era errata. Ma soprattutto ho capito che il concetto italiano di Umorismo non c'entra nulla col concetto inglese di Humour; sono 2 cose differenti anche perché ogni popolo ha il suo "umore".
Lungi dall'aver inquadrato chiaramente cosa sia, se non altro ho bene in mente cosa NON È: comicità. Laddove il comico si ferma alla superficie, l'umoristico scava fino al cuore del sentimento. Mentre uno ha lo scopo di far ridere, l'altro ha lo scopo di far riflettere attraverso una serie di moti psicologici ed emotivi.
Profile Image for Antonino Mangano.
126 reviews
April 30, 2016
Dopo aver finito questo saggio sull’umorismo mi sono sentito molto soddisfatto di aver osato leggere questo libro, rimasto troppo a lungo sugli scaffali ad impolverarsi. Forse ero troppo restio a iniziare a anche solo sfogliarne le pagine memore dell’odio che aveva suscitato in me l’epoca del liceo, che aveva trattato quest’opera in modo molto blando, senza scendere in utili particolari che lasciassero comprendere tutta la genialità, l’originalità e la precisione con cui Pirandello delinea i caratteri dell’umorismo.
“L’Umorismo” si configura come un saggio diviso in due parti. Nella prima parte, l’autore siciliano dona al lettore un ampio spettro storiografico di come veniva concepito l’umorismo nell’antichità e poi nell’età moderna. O ancora, sottolinea le differenze d’umorismo tra una nazione e un’altra, lasciando intendere come sia stato difficile, nel corso dei secoli, attribuire all’umorismo una definizione unitaria che mettesse d’accordo tutti i critici. Nella seconda parte, invece, esaurirà il concetto di umorismo, svelando quello che è il suo pensiero al riguardo.
Non tedierò oltre coloro che leggono questa recensione ripetendo tutto ciò che è stato esaurientemente spiegato nel testo, con parole molto comprensibili e con una precisione invidiabile. Pirandello circumnaviga un po’ il centro del discorso, ma come giustifica lui stesso, il girare intorno all’argomento non ha fatto altro che favorirlo nell’analizzare più punti del tema umoristico, permettendogli di avvicinarsi sempre di più al fulcro di tutto il discorso.
In quanto studioso dell’umorismo, in quest’opera Pirandello non si esime dal dare giudizi sulla società e sulla cultura del suo tempo, non evita nemmeno di criticare aspramente (ma con un umorismo mordace e delicato allo stesso tempo) eminenti pensatori dell’epoca (come Benedetto Croce) e soprattutto non si lascia sfuggire l’occasione di scherzare e regalare al lettore delle battute sferzanti.
È un saggio che non annoia mai, che riesce a disquisire di tutti i punti che l’autore ha avuto intenzione di toccare. È breve, conciso, molto diretto e non usa perifrasi inutili che appesantiscano il testo. È un ottimo lavoro critico e di ricerca e si rivedono molti particolari che contraddistinguono gli interessi culturali e scientifici dell’epoca. Per intenderci: la psicanalisi e lo studio sulle “maschere” che l’essere umano indossa.
Si avverte molta profondità critica e morale nelle parole di Pirandello e il suo stile espressivo permette di fruire dell’opera in modo gradevole con il risultato di scoprire nuove interessanti osservazioni sulla letteratura umoristica, magari comprendendo quanto si sbagli il pensiero comune odierno che non vede in questo genere se non un insieme di inutili idiozie.
Profile Image for PoveroNicola.
51 reviews29 followers
April 17, 2021
Devo riorganizzare bene le idee per dire ciò che mi è parso di questo saggio.
Innanzi tutto c'è l'aspetto dell'impostazione critica. Bisogna premettere che solo un'idiota potrebbe avere da ridire sulla scrittura e lo stile di Pirandello; tuttavia neanche il più sciatto dei relatori di tesi triennali avrebbe fatto passare le appropriazioni indebite e la marginalità delle note - nei rari casi in cui si presentano - che abbondano nell'Umorismo, specie nella prima parte della trattazione. E in questo, ma solo in questo, dal mio punto di vista, bisogna dare ragione alle contestazioni che Croce fa a Pirandello.
Tutta la parte sulla trattatazione dell'umorismo, come processo psicologico che travalica tempi e culture letterarie, è estramente convincente, così come lo sono sia il carattere artistico che se ne rileva, sia le ragioni che lo sostanziano.
Lì dove, a mio modo di vedere, Pirandello cade in fallo, è nella pretesa di porre la sua condizione psichica a generale realtà dell'esistenza umana. Pirandello pone il "vuoto interiore che di dentro sempre s'allarga" come una verità a priori che riguarda tutti gli essere umani, e con esso tira in ballo le contraddizioni dell'animo, l'illusione della realtà e dei sentimenti come facenti sempre parte della vita di tutti, per il semplice motivo di essere nati. C'è in questo modo di vedere l'esistenza una retorica prettamente novecentesca, che identifica la vita umana con la malattia. Mi è impossibile, per quanto mi riguarda, non rileggere il testo pirandelliano col filtro delle più recenti (rispetto al tempo dello scrittore di Girgenti) scoperte psichiatriche. La lente con cui Pirandello osserva il mondo risente della profonda depressione che lo affligge, e lo porta a fare ciò che egli rimprovera ad altri: l'oggettivizzazione delle realtà umane sulla base del proprio soggettivo stato psichico. Di buono c'è la dichiarata avversione alla visione della vita umana dominata dalla sola Logica, o Ragione che dir si voglia. Pirandello intuisce che ciò che muove gli esseri umani risiede in una zona profonda del tutto irrazionale, ma poi asserisce che l'irrazionale null' altro è che la bestia che dimora nel nostro inconscio. La retorica della bestia è snervante ed è da parecchio che puzza di muffa! Ma quale bestia? Proprio qui si sostanzia il mio dissenso: nel ridurre l'esistenza e l'essenza umana a malattia, a scontro tra bestia e ragione.
Oggi possiamo essere meno disfattisti, sappiamo che la bestia, quando si raggiunge il suo stato, non emerge dal fondo del proprio essere, come una sorta d'incarnazione cristiana del peccato originale, ma si presenta, al contrario, per via della malattia mentale, ossia per un fenomeno di sottrazione della propria umanità, non di svelamento di essa! Insomma, si nasce sani e ci si può ammalare negli affetti, vivendo. Bisogna però dargliene ovviamente atto: Pirandello, a quell'epoca, non aveva abbastanza strumenti psichiatrici per uscire dal proprio buio, per evitare che quel buio si espandesse da sé su tutto il resto dell'umanità.
Oggi si spera che la critica individui quest'impasse novecentesca come nociva, invece di continuare ad esaltare la malattia mentale definendola come il sublime passaggio dell'uomo nell'oltre. Molti lettori appassionati ne hanno le tesche piene di questo romanticizzare ciò che ci avvelena, vendendocelo come linfa divina.
Profile Image for mavromou.
144 reviews5 followers
February 1, 2018
Fue un acierto no empezar a estudiar el humor con este libro, porque entiendo que se necesitan conocer algunos conceptos previos para poder interpretar a Pirandello, porque más que del humor habla del humorismo como genero de literatura y muchas veces desde un marco retorico, o haciendo referencia a la retórica para analizar variados textos europeos que cita para ejemplificar los conceptos y para mostrar, a su vez, que el humorismo no es particular del mundo sajón sino que también del latino especialmente del italiano.

Esto hace medio pesado el libro y difícil de leer para aquellos que no manejamos el italiano, frances, aleman y que no estamos muy al tanto de los autores citados en su idioma original (en su mayoría escritores italianos). Pero luego habla de Cervantes y su Quijote entonces los ejemplos se vuelven más familiares.

Llegando al final del libro, me sorprendió gratamente la profundidad de las reflexiones filosóficas en las que entra el autor para terminar de redondear el concepto del humorismo. Y digo sorprendió porque no parecía que iba a ir por ese lado...en un momento el libro pasa de un análisis de un género literario a un ensayo filosófico del talle de por ejemplo:

"Hoy somos y mañana no. ¿Qué facciones nos han tocado en suerte para representar nuestro papel en la vida? ��Acaso una nariz fea? ¡Qué pena la de pasear nuestra fea nariz a lo largo de la vida! Menos mal que, con el andar del tiempo, ya no nos daremos cuenta de esa fealdad. Pero de ella se dan cuenta los demás, incluso cuando nosotros ya hemos llegado a creer que nuestra nariz es hermosa".-

En, fin en el primer tercio del libro pensé que me había equivocado y que el libro estaba conceptualmente alejado de las cosas que me interesaban estudiar, pero al final revisando las partes subrayadas y las anotaciones que hice, veo que me sumó un enfoque mas que interesante a lo que ya tengo revisado.

Recomendable, solo por el último apartado de libro no tiene desperdicio el análisis filosófico que hace del hombre, como vive y cual es la diferencia principal con el resto de los seres vivos, hasta casi diría que son reflexiones bastante orientales para un italiano...
Profile Image for Emanuele Panella.
27 reviews1 follower
December 23, 2022
I primi tre quarti del saggio sono piuttosto tecnici, specialmente se non si ha familiarità con gli autori discussi. È molto interessante osservare, però, i ragionamenti di Pirandello: lucidi, taglienti e personali. In particolare, la sua difesa patriottica della letteratura nostrana quasi invoglia ad intraprendere un percorso di studio approfondito dei classici italiani. L’ultimo quarto del saggio è senza dubbio quello apprezzabile da un pubblico più ampio, ma senza aver letto la prima parte si perdono probabilmente le sfumature del suo pensiero.
Profile Image for Massimiliano Carta.
82 reviews
February 13, 2024
"Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. [...] Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s'inganna che parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico".
Profile Image for Jaume J.
22 reviews
August 5, 2024
Vale, tiene una primera (y considerable) parte dedicada a la literatura comparada donde solo me consuela ver fragmentos y alusiones del Quijote. Si no estás familiarizado con ciertos autores italianos, se hace un poco pesada.
Pero dónde a mí gusto la obra no tiene desperdicio y lo confirma entre mis escritores favoritos, es en el breve ensayo con que concluye.
El humorista descompone el alma, desmonta el artilugio social y colectivo, nos pone frente al espejo y nos sobrecoge con una risa fiera y al mismo tiempo delatadora del caos en el que discurre nuestra existencia.
Profile Image for Gaia.
41 reviews1 follower
November 18, 2020
Ereditato da mi madre. Letto in un giorno, e in un periodo particolarmente buio. Questo libro è riuscito a portare un po' di luce.
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