Sono una fan di Kurt Browning dal 1989, da quando l’ho visto pattinare per la prima volta. Da quel momento ho seguito la sua carriera per quanto mi è stato possibile, sia a livello dilettantistico (quattro campionati del Mondo) sia a livello professionistico (tre campionati del Mondo). Ora, con internet, è molto più semplice, si trovano facilmente notizie e si possono vedere video di manifestazioni di cui in passato ignoravo persino l’esistenza. E la mia curiosità e la mia passione non hanno fatto altro che aumentare. La bravura sui pattini di Kurt va al di là della mia capacità di descrizione, e da ogni cosa che leggo lui mi sta sempre più simpatico come persona. Fra le cose che ho letto c’è la sua autobiografia, Kurt. Forcing the Edge. Il libro è datato, lo ha scritto prima delle Olimpiadi del 1992 nel tentativo di farsi conoscere meglio dai giudici e dal pubblico europeo visto che la competizione si sarebbe tenuta ad Albertville, Francia, e che il suo principale rivale sarebbe stato un europe, l’ucraino (allora pattinava per la Confederazione degli Stati indipendenti) Viktor Petrenko. Le cose, per lui, non sarebbero andate bene, anche se questo libro non lo può dire. Browning era reduce da tre titoli mondiali consecutivi, ma un serio infortunio alla schiena ha limitato così tanto la sua abilità nel salto da farlo scivolare fino al sesto posto. Il libro si ferma in un momento felice, il terzo titolo mondiale, e mostra l’aspettativa per la gara olimpica. L’infortunio non c’era ancora stato. Esiste anche una versione aggiornata con quattro capitoli in più dedicati proprio ad Albertville, ma non sono riuscita ad acquistarla. Anche così, con un arco di tempo così ridotto e senza tutti i momenti esaltanti (e qualche amara delusione) degli anni successivi, la lettura è davvero molto bella. Consente di entrare nella mente e nell’animo di un grande pattinatore e di una grande persona. Pian piano sto ripercorrendo il libro, e la carriera di Kurt browning, qui: http://sportlandiamartina.wordpress.c...…
This is a well-written, easy-to-read and entertaining biography of an amazing figure skater and a good ol' Alberta boy. I enjoyed reading about his road to fame, especially the stories about him as a young kid and discovering that skating was his passion. If you enjoy sports biographies, and you can find a copy of this book somewhere (I don't believe it's still in print), it's definitely worth picking up.
Kurt's grand sense of humour and zest for fun is evident throughout this biography. Also is evident is his intelligence and what the sport of figure skating needs. Every Kurt Browning fan should read this biography!