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برف‌های آبی

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پیوتر بِدنارسْکی در سال ۱۹۳۴ در هورسکوسه زاده شد، شهری در لهستان شرقی که در سپتامبر ۱۹۳۹ به اشغال شوروی درآمد. او که طی سال‌های جنگ به اتفاق تمام اعضای خانواده‌اش به سیبری تبعید شده بود یگانه فرد خانواده‌اش بود که زنده ماند. هنگامی که به لهستان بازگردانده شد برای در پیش گرفتن حرفهٔ آموزگاری به تحصیل پرداخت ولی شور دریا او را به ترک معلمی برانگیخت و تمام مدت زندگی حرفه‌ای‌اش را در نیروی دریاییِ تجاری گذراند.
بدنارسکی هم‌زمان با گذراندن زندگی حرفه‌ای، رمان‌ها و شعرها و داستان‌های کوتاه بسیاری آفرید. او داستان برف‌های آبی را از خاطره‌های دوران کودکی خودش برگرفته است. این همان ماجرای خودش است و از یکایک رویدادهای باورنکردنی‌اش طنین واقعیت برمی‌خیزد.

174 pages, Paperback

First published January 1, 1996

9 people are currently reading
143 people want to read

About the author

Piotr Bednarski

7 books2 followers
Piotr Bednarski was born in 1934 in Horeszkowce, a town in Eastern Poland invaded by the Soviets in September 1939.

Deported to Siberia with his family during the war, he was the only survivor of his family.

He returned to Poland after the war and trained to become a teacher, but his passion for the sea ultimately kept him away from teaching: he spent his life working in the Merchant Navy and wrote two books.

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Displaying 1 - 28 of 28 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,459 reviews2,432 followers
February 26, 2022
BELLA E LE BESTIE

description

Che ci fa Pietia Champagnerossovic, figlio dello champagne rosso, perché sua madre lo aveva concepito dopo averne bevuto, Pietia che aveva due splendidi cigni bianchi negli occhi, che ci fa in quel posto dove si vive solo di fame?

E che ci fa sua madre Bella in un posto dove se muori, ma non hai scontato tutta la condanna, non torni a essere libero di essere sepolto in una bara fabbricata col cuore, ma rimani un prigioniero e come tale sei sepolto senza nome e senza tomba insieme agli altri prigionieri?

description

Che ci fanno questa donna di cui tutti s’innamorano, i puri di spirito e le bestie, e il suo bambino, che non ha ancora dormito con una donna, ma ormai è grande perché ha confidenza con le parole e scrive poesie, ai confini del mondo, nella taiga al limite con la Kolyma?

Lui vorrebbe volare, in alto, per vedere come appare dal cielo questo mondo, ma non serve, perché scrive poesie e perciò vola, più in alto di un aereo, come un angelo, come gli fa notare Saska Senza Gambe.
Lei vorrebbe possedere una bibbia, ma è proibito, è reato.

description

Questo romanzo, pubblicato nel 1996, è a suo modo autobiografico perché Piotr Bednarski, nato nel 1938 a Oryszkowce, una piccola cittadina della Polonia orientale occupata dai russi, nel settembre del 1939 venne esiliato con la famiglia in Siberia, da dove tornò, solo lui, alla fine del conflitto.
Storia vista ad altezza occhi di bambino: madre e figlio vivono in un villaggio siberiano, il padre invece è in un vicino lager, luogo dal quale è difficile uscire vivo.
La sera la neve della steppa diventa di un blu gelido e mette paura preannunciando la notte.

description

Il racconto di un’infanzia, della scoperta della bellezza in un luogo dove esiste solo orrore: e quindi, il racconto di un miracolo.

Il racconto di un mondo popolato da mille razze, polacchi, russi, coreani, curdi, estoni, ucraini, armeni, tutti perseguitati da Stalin.

Un libro bellissimo, struggente e straziante, che mi pare abbia avuto poca fortuna - senz'altro meno di quanta ne avrebbe meritata.

description
Profile Image for Shiva Mr.
92 reviews9 followers
December 14, 2025
چقدر این کتاب را دوست داشتم. داستانی با پس‌زمینه‌ای از سیبری؛ سرزمینی سرد، پوشیده از برف، با دمای منفی چهل درجه، جنگل‌های کاج، کمبود غذا، جنگ و تبعید. کتابی است که واقعاً بر دل خواننده اثر می‌گذارد، زیرا نویسنده‌ٔ لهستانی آن، پیوتر بدنارسکی، روایت را بر پایه‌ی تجربه‌های واقعی دوران کودکی خود نوشته است؛ زمانی که در جریان اشغال لهستان توسط شوروی، همراه خانواده‌اش به شهری کوچک به نام «تایگا» در مسیر راه‌آهن سراسری سیبری تبعید می‌شود.

«برف‌های آبی» مجموعه‌ای از داستان‌های مرتبط با یکدیگر است؛ داستان‌هایی که هرچند تلخ‌اند، اما سرشار از امید، دوستی و تلاش برای ادامه‌ی زندگی هستند.


«همان طور كه شوربختى ناگهان سر مى رسد، يخ بندان هم بدون اخطار قبلى از راه رسيد. فقط يك شب برايش كافى بود تا دروازه‌ نقره اش را باز كند و دانه هاى عذاب دهنده اش را همه جا بپاشد. گوش حساس مى توانست پچ پچی را بشنود شبيه به صداى گندمی كه در مجراى آسيابى مى لغزد. معنايش اين بود كه دماى هوا به چهل درجه زير صفر رسيده. برف رنگ آبى به خودش گرفت و مرز بين زمين وآسمان كم رنگ شد. خورشيد، عارى از درخشش و بى بهره از شكوهش، در عالم بى نوایی پرولتاريايى عاطل و باطل بود. سرماى شديد تمام مايع گرم و زندگی بخش آن را مى نوشيد - از آن پس گرمای هيزم، عشق، و جیره روزى سيصد گرم نان آميخته با سلولوز و تیغ ماهی بايد در برابر مرگ از ما دفاع مى كرد. اما مگر نه اينكه دقيقاً وقتى مرگ در درگاه است، وقتى لانه خود را در ما، در درون ما مى سازد، ميل به زندگی بالا می رود و انسان اين توانايى را مى يابد كه كوه ها را فرو بريزد و از میان مردگان برخیزد.»
Profile Image for Patrizia.
536 reviews164 followers
May 4, 2018
“L’incubo della mia infanzia erano le tenebre. Le tenebre e Stalin. Le tenebre le sopportavo meglio, perché cominciavano al crepuscolo e finivano all’alba.[…] Invece Stalin, questa geniale spia, era dappertutto. In ogni angolo, su ogni manifesto, perfino nei sogni. Guida, timoniere, padre. Alla luce del giorno lo osservavo spesso per vincere la mia fobia, ma invano. Il terrore non lasciava la mia anima. Non era bello, non aveva calore né negli occhi né nei tratti, ma neppure quella ripugnanza che mi disgustava nel viso di Hitler. Tuttavia avevo l’impressione che diffondesse la lebbra. Così mi diceva il mio istinto. Ed era sicuramente quella la ragione del mio terrore. Stalin seminava morte, contagiava con la morte. Distruggeva la vita, e io volevo tanto vivere”.
Profile Image for Ana.
2,390 reviews387 followers
November 25, 2015
Povestea în sine este înduioșătoare, dar stilul narațiunii nu m-a mișcat. Este foarte probabil că dacă aş fi mai religioasă m-aş fi ataşat mai mult de această carte, dar nu sunt. Merită totuși citită pentru a-ţi crea o idee despre dificultăţile unei copilării în Siberia ca inamic al Unuinii Sovietice.
Profile Image for Moushine Zahr.
Author 2 books83 followers
June 24, 2019
After having read in 2017 the 5 star "One day in the life of Ivan Denisovich" by Solzhenitsyn Aleksandr about life in the hell of Goulag, here's another must read book to read about life lived by goulag prisonner's families in Siberian towns guarded by the NVKD.

This story is told through the eyes of an 8 years old Polish boy, son of a father imprisoned in a goulag and based on the life and memories of the author himself. The author transcribed correctly the expressions and behaviors of a child. The novel is more a collection of related short stories. The author describes well the life and death in this open air prison where imminent deaths and prison sentences are common and for any reason. The boy, who onlys knows this cold hell, survives the deaths of his friends and family with hope, dream, friendship and love despite the numerous nightmare experiences he suffered.

This novel gives another kind of story of the criminal and injust legal system of repression installed by Staline and communists.
Profile Image for marie duthoo.
41 reviews
Read
September 5, 2024
récit autobiographique de la déportation de l’auteur en siberie pendant son enfance, je me sens très marquée par la poésie de l’œuvre ; notamment l’analogie entre la beauté de l’amour, de la nature… et la violence du totalitarisme

il y a quelque chose de très dur à passer les « chapitres » de ce récit, car ils sont à la fois un commencement et une fin ; une façon très intelligente d’écrire et de mettre en page que la mort ne prévient pas mais que la vie perdure

j’ai d’ailleurs lu que piotr bednarski était toujours vivant, je me retrouve (encore une fois, vivement des lectures plus joyeuses) emplie d’une compassion immense et d’un sentiment d’intimité très fort

prends garde à toi [piotr], il faut que quelqu’un survive, pour témoigner
ils t’ont assassiné ton père et ta mère
n’oublie jamais rien
moscou ne croit pas aux larmes, et les morts ne reviennent jamais
Profile Image for Delphine Pernot.
269 reviews14 followers
August 29, 2022
La première fois que j'ai lu ce livre, j'avais 16 ans. Découvert par hasard au stand polonais du salon du livre, j'avais été bouleversée par le récit. Les années ont passé, j'ai perdu ce livre avec beaucoup d'amertume, une envie de le relire mais une peur d'être déçue.

Il y a quelque chose de Romain Gary dans ce récit autobiographique dramatique. C'est si dur de lire la déportation d'un polonais en URSS à travers ses yeux d'enfant. Mais il y a tant de douceur et d'amour dans la voix du jeune narrateur. L'amour inconditionnel qu'il porte à sa mère me bouleverse toujours autant.
Profile Image for Claudia.
324 reviews30 followers
September 14, 2018
Ho terminato questo romanzo qualche giorno fa ma ho aspettato a commentarlo, mi ha lasciato troppa tristezza addosso. L'io narrante è Pietia, bimbo polacco esiliato con la madre in un villaggio in Siberia, vicino al gulag dove il padre è stato deportato. La sua infanzia è narrata dal suo punto di vista di bambino, risultando se possibile ancora più cruda e straziante. La sua unica salvezza è la straordinaria bellezza della madre, Bella (originalità), dote grazie alla quale riescono a sopravvivere in quella landa desolata e gelida. Eppure, tra l'orrore di omicidi, suicidi, sparizioni, sofferenze fisiche e psicologiche varie, Pietia scopre l'amore per le parole, per la lettura, per la scrittura, per la poesia. Ha del miracoloso, se si pensa poi che il romanzo è in parte autobiografico. Poverino. Non credo purtroppo in Italia sia di facile reperibilità, era stato pubblicato dalla e/o almeno una decina d'anni fa.
Profile Image for Carlos Vázquez.
260 reviews2 followers
March 3, 2020
"Entendí con meridiana claridad que, también en estas cuestiones, debíamos diferenciarnos de los bolcheviques. Ello saben matar pero no son capaces (seguramente por miedo) de enterrar a sus victimas de forma humana".
Un libro conmovedor, siempre una historia de este tamaño vista desde los ojos de un niño tienda a magnificar todo bueno y malo, entre toda la miseria humana que se percata en la obra también esta su contrapeso en la bondad y el amor que son parte de nosotros y nos hacen luchar aunque tengamos todo en contra.
Profile Image for Locked Asylum.
8 reviews2 followers
August 13, 2014
This is a book I really liked. You can feel the emotions floating through the pages, the anger, the pain and the resentment.
I find that the end is interesting, has a twist but that it's a bit rushed, maybe?
All in all I enjoyed the book.
370 reviews3 followers
April 5, 2024
L'auteur nous raconte la déportation de ses parents et la sienne en Sibérie.. de nombreux passages poétiques. Autobiographie qui m'a touchée et rappelée tous ces témoignages sur la déportation dans les camps de la Kolyma (Les vaincus, Soljenitsyne...).

"Les ténèbres furent le cauchemar de mon enfance.
Les ténèbres et aussi Staline. Je supportais mieux les ténèbres : elles avaient un début au crépuscule, et une fin à l’aube, et elles n’avaient pas toujours l’opacité des ténèbres bibliques. Tandis que Staline, ce voyeur génial, était partout. À tous les coins de rue, sur toutes les affiches, jusque dans nos rêves. Le guide, le timonier, le père. Souvent, j’essayais de le fixer en pleine lumière pour vaincre ma phobie. En vain. La terreur ne me lâchait pas l’âme.
Il n’était pas beau, je ne trouvais nulle chaleur ni dans ses yeux ni dans ses traits ; cependant il m’était moins repoussant que le visage de Hitler. J’avais néanmoins la sensation qu’il répandait la lèpre ; mon instinct me le suggérait. Là était probablement la source de ma peur. Staline était mortifère, il répandait la mort. Il détruisait la vie, et moi, j’avais une telle envie de vivre ! En dépit de ma misère, en dépit de la faim. À tout prix, voir le ciel bleu, les oiseaux insouciants, l’herbe éternelle. Je me précipitais toujours dans les maisons où un enfant venait de naître. Regarder un nouveau-né m’était une grande émotion, voire une révélation. On me laissait entrer partout, toucher le petit de l’homme, on disait que j’avais un bon toucher, un bon regard. J’accourais voir les nouveau-nés par crainte de Staline. Je quêtais auprès d’eux le courage et la consolation, car la vue de ces êtres vulnérables et fragiles m’apportait un tel sentiment de sécurité que parfois je cessais de croire à la mort".

" La température était tombée en dessous de moins quarante degrés. La neige se fit bleue et la limite entre terre et ciel s'estompa. le soleil, dépouillé de sa splendeur et privé de son éclat, végétait désormais dans une misère prolétarienne. le froid vif buvait toute sa chaude et vivifiante liqueur - désormais seuls le feu de bois, l'amour et trois cents grammes quotidiens d'un pain mêlé de cellulose et d'arêtes de poisson devaient nous défendre contre la mort. "
Profile Image for Ines.
35 reviews
July 18, 2024
"Seul un être humain peut survivre aux camps de Kolyma. Aucun animal ne pourrait subsister dans ces conditions. "


"Ce cercueil, ciselé avec piété, me disait aussi que personne n'avait le droit de faire l'œuvre de la mort à la place de celle-ci, qu'elle n'avait pas besoin de mercenaires. Qu'il fallait préserver la vie et laisser la mort à la mort" 


" Ma mère éclata en sanglots. Nous nous enlaçâmes très fort, et restâmes ainsi un long moment. Je sentis qu'elle voulait dire quelque chose et pourtant elle se retenait. Elle serra plus fort ma tête sur sa poitrine, comme pour me cacher sous son cœur, à l'abri des regards. Puis elle se reprit aussi soudainement qu'elle avait éclaté en sanglot. 


"Je sais tout de toi (et elle me serra la main pour m'apaiser). Nous serons bien ensemble, tu verras. Moi aussi, je vis selon mon cœur."
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Piotr.
93 reviews6 followers
January 14, 2025
Absolument sublime, d'une force inouïe

Comme toujours de malheur, le gel arriva sans prévenir. Il suffit d’une seule nuit pour qu’il ouvrît son portail d’argent et semât soigneusement partout ses graines mortifères. Une oreille sensible pouvait percevoir un chuchotis comme celui du blé qui glisse dans la goulotte d’un moulin. Ceci signifiait que la température était tombée en dessous de moins quarante degrés. La neige se fit bleue et la limite entre terre et ciel s’estompa. Le soleil, dépouillé de sa splendeur et privé de son éclat, végétait désormais dans une misère prolétarienne.
Profile Image for Mohanna.
116 reviews12 followers
December 20, 2025
مدت‌هاست ریویو نمی‌نویسم وقتی کتابی رو میخونم‌. چون نه تمرکز لازم رو دارم نه گاهی وقتش رو. ولی با از اونجایی که این کار رو همیشه دِلی انجام دادم و این کتاب هم لطافت خاصی داشت دوست داشتم این طلسم رو بشکونم‌.
برای من "زیبایی" آشنا بود. "همدست" آشنا بود و خوندن کتاب‌هایی از شرایط سخت گولاگ که علی رغم وحشت و سختی شرایط اندک امیدی رو در دل زنده نگه می‌دارن همواره می‌چسبه.
این ریویو رو نوشتم تا رفاقت‌های تو این کتاب، رابطه مادر فرزندی و عشق به تانیا یادم بمونه.
Profile Image for Elisala.
998 reviews9 followers
July 9, 2018
L'écriture n'est pas intéressante, trop plate à mon goût, et certains bouts virent aux excès de mièvrerie ou de théâtralité, mais le fond de l'histoire est fascinant: un coup d'oeil sur les camps de déportation et goulags dans l'URSS des années 30...
Profile Image for Tito Bisoñé.
133 reviews
November 28, 2023
De lo mejor que he leído este año. Una manera limpia, hermosa e implacable de contar una verdad propia. Genial!
Profile Image for Laura Molay.
112 reviews
October 27, 2024
Me recuerda ligeramente a la escritura de Dostoyevski. Un libro muy emotivo, no deja indiferente. Puedes ver la crueldad comunista y la guerra desde los ojos de un niño
Profile Image for César Carranza.
340 reviews63 followers
September 9, 2022
Este libro fue interesante, aunque me parece le faltaba potencia, creo que muchas partes me pareció muy forzado, como que busca muy explícitamente generar sentimientos de indignación y eso hace que pierda naturalidad, por lo menos en mi me provocó un poco de cansancio.
Profile Image for Karine SIMON.
676 reviews
August 27, 2013
J’avais craqué sur ce livre lors d’une de mes nombreuses visites chez Virgin… (Entre parenthèse qu’est ce que ça me manque…), mais je n’avais pas pris le temps de le lire. C’éra una Volta a choisi ce livre dans ma PAL, pour le challenge livra’deux pour Pal’addict, auquel on participe toutes les deux en binôme, et par conséquent, le mal est réparé, j’ai enfin pu découvrir ce court roman autobiographique.

Ce livre est un petit bijou à découvrir, il est construit à la façon d’un recueil de nouvelles, mettant en scène les habitants d’un camp en Sibérie proche d’un goulag, durant l’ère Stalinienne. La vie est difficile au camp, les habitants sont très pauvres, souffre de la famine, du froid glacial, de l’absence des proches envoyé au goulag, que ce soit un père, un mari, un frère, un fils. La peur de la dénonciation est omniprésente. Mais malgré ce climat géographique et politique hostile, les habitants arrivent à survivre de petites joies. Ils essaient de trouver des petits bonheurs.

Les enfants sont très présents dans le récit, et en particulier le narrateur, Petia, jeune garçon de dix ans, qui vit seule avec sa mère, surnommée Beauté. Son père est au goulag. Petia est un jeune garçon qui n’a pas froid aux yeux et qui n’a pas peur d’affronter son destin. Je me suis énormément attaché à ce petit homme qui prend la vie du bon côté.

Mais ce livre, même s’il transmet au lecteur de petites joies par ses descriptions presque poétiques, reste un livre sombre, énormément de personnages disparaîtront d’une manière ou d’une autre, l’injustice est le lot quotidien de ces habitants. L’auteur arrive admirablement bien à nous faire ressentir l’ambiance de l’époque en Sibérie. Il faut dire qu’il est lui même rescapé de ces camps, je ne sais pas qu’elle est la part de romancé dans ce livre, mais on sent bien que ce roman comporte une grosse partie de vécu.

Ce livre court mérite véritablement qu’on le découvre, vous savez ce qu’il vous reste à faire !

Il a été publié en 2008 aux Editions Le livre de Poche.

http://milleetunepages.com/2013/08/27...
Profile Image for Paola.
112 reviews
December 29, 2022
Este libro no me terminó de atrapar, me parece que la historia no termina de fluir
Profile Image for Licinius.
27 reviews32 followers
March 4, 2013
Ce livre est une partition de souvenirs d’un enfant de 8 ans – Petia – vivant dans l’enfer blanc du Goulag, plus précisément dans la région de Kolyma célèbre pour ses camps de travails soviétique qui furent légion durant la période stalinienne.
On se prend d’affection pour cet enfant imaginatif et artiste dans l’âme. Sa mère, Beauté, fait penser à certain de ces saints catholiques, résigné face à la souffrance et à la douleur. L’enfant et sa mère forme un couple puissant et véritablement intéressant. Ils incarnent un espoir dans ce monde sans vie et fataliste. Beauté, comme le surnomme Petia, est divinement belle, ce faisant, elle est harcelé par des dizaines de prétendants, les premiers étant les agents du NKVD, véritables démons et bourreaux de ce livre. Ils ont le pouvoir de faire disparaitre n’importe qui du jour au lendemain. Grâce à son charme presque ensorceleur, la mère de Petia permet de sortir son fils ou elle-même de situations difficiles. Même le diable sait reconnaitre le caractère presque sacré de la beauté. Mais cet avantage deviendra rapidement un handicap pour Beauté.
C’est en tout cas un bon livre autobiographique. Il est bien écrit mais la fin me semble un peu trop rapidement amenée. J’aurai aimé avoir plus de détails sur la découverte de la poésie par Petia.
Profile Image for Veronika Veverková.
7 reviews18 followers
December 25, 2014
Příběh byl pro mě výjimečný, protože jsem se poprvé dočetla o tom, jak se žilo rodinám mužů uvězněných v lágrech. Malým dětem se sice dostává vzdělání, ale mají neustále hlad a vši. Kamarádi mezi sebou řeší „dospělácké“ problémy a vůbec celkově mají názory jako dospělí lidé, povídají si o náboženství, věří v Boha (případně Buddhu) a lásku, což je to jediné, co jim zbývá.

Skoro každý, s kým se Piotr seznámí, dříve nebo později zemře – a samozřejmě vždy zcela nespravedlivě. Jenom on má celou dobu v zajetí ohromné štěstí, především díky překrásné matce. Avšak i poté, co jeho matka na svou krásu doplatí, se objeví žena, která se Piotra ujme a odveze ho blíže k Polsku, čímž příběh končí.

Kniha mě sice nedostala jako třeba Jeden den Ivana Děnisoviče, přesto si myslím, že knih s podobným tématem (tedy o pravé tváří komunismu) není nikdy dost, obzvlášť, když jde o pravdivý životopisný příběh.
This entire review has been hidden because of spoilers.
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