Jump to ratings and reviews
Rate this book

Elias Portolu

Rate this book
C'est l'histoire d'un jeune homme de vingt-trois ans, sortant de prison, qui tombe amoureux, bien malgré lui, de la fiancée de son frère. Elias et Maddalena se sentent glisser vers le péché et tentent en vain d'y résister. Le mariage de Maddalena avec le frère d'Elias ne fera qu'attiser leur désir. Ni les années, ni même l'ordination d'Elias à la prêtrise ne les empêcheront de succomber à la tentation. Dans cette histoire d'inceste, il n'y a rien d'immoral ; le récit de la première chute des jeunes gens est mené avec une spontanéité, une force synthétique, une pureté de poète. Ce livre nous plonge à l'intérieur des consciences, plus particulièrement dans celle d'Elias qui oscille entre la terreur du péché, le désir du bien et l'abandon au mal. À nous qui sommes habitués aux complications d'une littérature savante et intellectuelle, ce livre, si cristallin et si sûr de sa profonde compréhension des souffrances de l'âme, semble se dérouler dans un monde onirique. C'est peut-être ce qui donne à l'histoire intime d'Elias la pureté d'une révélation.

220 pages, Paperback

First published January 1, 1903

30 people are currently reading
595 people want to read

About the author

Grazia Deledda

436 books270 followers
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda was an Italian writer who received the Nobel Prize for Literature in 1926 "for her idealistically inspired writings which with plastic clarity picture the life on her native island [i.e. Sardinia] and with depth and sympathy deal with human problems in general". She was the first Italian woman to receive the prize, and only the second woman in general after Selma Lagerlöf was awarded hers in 1909.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
152 (18%)
4 stars
319 (38%)
3 stars
276 (33%)
2 stars
56 (6%)
1 star
16 (1%)
Displaying 1 - 30 of 70 reviews
Profile Image for Carlo Mascellani.
Author 15 books291 followers
April 15, 2021
Con grande maestria, la Deledda compone un autentico dramma dell'irresolutezza. Elias, il protagonista, lacerato tra dovere e passione, assai capace nel formulare grandi propositi, ma poi pronto a far marcia indietro quando si tratta di porli a compimento, inetto e vile, sconterà con il dolore ogni singola, perduta opportunità di felicità. E, all'ultima riga, al lettore non resta che chiedersi se questo curioso individuo sia solo una vittima tra le tante o un mero egoista.
Profile Image for Mighty Aphrodite.
605 reviews58 followers
March 30, 2025
È un’ossessione cieca e dolorosa quella che tormenta Elias Portolu appena i suoi occhi incrociano quelli di Maddalena; un’ossessione che lo bracca in ogni luogo come un animale selvatico, pronto a mordere e dilaniare la sua mente fragile e la sua carne debole.

Tre anni in una prigione continentale hanno fiaccato il suo spirito, prima giovane e spensierato. Il ragazzo emaciato e pallido che ora è tornato a Nuoro dalla sua famiglia ha conosciuto la sofferenza, l’umiliazione e la rabbia della cattività e non può dimenticare.

C’è qualcosa di irriconoscibile e diverso nei suoi occhi verdi, un’ombra di malinconia che sembra non volersene andare, neanche quando Elias riprende la vita di un tempo nei pascoli.

Respira a pieni polmoni l’aria libera e purificatrice della campagna, si bea di quei luoghi deserti e quasi idilliaci, dove può leggere, riposare, riflettere. Ma il suo corpo freme, è preso da una febbre che non gli dà requie. Maddalena è al centro dei suoi pensieri, Maddalena è l’unica preghiera che riesce a pronunciare nella notte bagnata dalla luna, Maddalena è l’amore, la passione bruciante e definitiva.

Continua a leggere qui: https://parlaredilibri.wordpress.com/...
Profile Image for Sandra.
964 reviews334 followers
April 27, 2015
Questo romanzo, il secondo che leggo della scrittrice sarda dopo “Marianna Sirca”, è bellissimo, mi ha coinvolta ed emozionata, ed è una lettura che consiglio senz’altro di fare.
Elias Portolu è una figura di enorme tragicità, consumato nell’animo e nel fisico dalla sofferente smania che lo dilania tra la terrena passione d’amore per colei che è destinata a divenire la moglie di suo fratello, Maddalena, e l’amore divino, che redime e purifica, tra il peccato ed il male, da un lato, e la grazia di Dio, dall’altro; il suo animo si dibatte tra il desiderio delle passioni, dei dolori, delle gioie e gli errori, che sono “la vita”, e quello della purezza della vita spirituale, vissuta lontano dalle tentazioni. Ma per arrivare alla seconda bisogna passare attraverso “la vita”, attraverso le sofferenze, il peccato, il dolore, l’odio; occorre patire, disperarsi, piangere, cadere ed alzarsi, cadere di nuovo e rialzarsi fino a quando lo spirito non sia fortificato e pronto ad elevarsi verso l’amore di Dio.
Non si può non parlare delle descrizioni grandiose del paesaggio sardo, che costituisce un personaggio a sé stante del romanzo ambientato a Nuoro: non è però il paesaggio cittadino che leggiamo, ma quello della brughiera, i pascoli solitari dove la famiglia Portolu possiede la tanca, le foreste illuminate dalla luce argentea della luna di notte e che offrono frescura e riparo al caldo asfissiante di giorno, le valli selvagge ricolme di fiori ed erbe colorati, i cieli azzurri tersi d’estate e le purissime atmosfere rese trasparenti dalle piogge autunnali. In ogni pagina il paesaggio sardo, aspro e maestosamente selvaggio, partecipa alla disperazione del protagonista, il fardello che l’uomo si porta addosso.
Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,391 followers
April 4, 2019
This my third Deledda read in quick succession, and forth overall. It's probably the one I least enjoyed, but maybe that's just down to the fact of reading too much of her in one go. She covers the same sort of ground with family life, the burden of love, and Catholicism as strong themes. She uses Sardinia as a character itself with some beautiful and evocative writing on the landscapes. It's rather a tragic affair, about a man Elias, returning to his family home from prison, and while on a pilgrimage to a mountain shrine he meets and falls in love with Maddalena, his brother's lover. Deledda never bothers to say whether his conviction was justified or not, and just focuses on the frail minded Elias who feels more feminine than male. He is prevented from declaring his feelings, which he knows are returned, by a mixture of family loyalty and unmanly indecision. Advice is offered by some of the more oracular beings who hover on the fringes of the society, the semi-pagan Father of the Woods and the sensuous but right-thinking chaplain to the shrine. The two disagree about the value of his scheme to resist temptation by becoming a priest. The novel is harsh, especially the last third, as tentions rise, and Elias the tortured soul is torn between Good and Evil, temptation and sin, as it reaches it's finale.
Profile Image for Dafne.
238 reviews38 followers
August 31, 2017
Elias Portolu è uno dei romanzi più famosi e conosciuti di Grazia Deledda. Comparve per la prima volta a puntate sulla rivista fiorentina “Nuova antologia” nel 1900 e fu pubblicato in volume unico nel 1903, grazie ad una casa editrice torinese.
Il romanzo, come altri scritti dalla Deledda si svolge nell’entroterra sardo, in questo caso particolare nella Nuoro di fine Ottocento.
È un giorno di festa per la famiglia Portolu: il figlio minore Elias sta per tornare a casa dopo aver trascorso alcuni anni in un carcere della penisola. Tutto è pronto; genitori, fratelli, amici e parenti, lo accolgono con gioia e con una festa, felici che il ragazzo sia tornato tra loro e augurandogli ogni bene e felicità. Elias torna provato e mutato da questa dolorosa esperienza, sia a livello fisico che morale; ha un unico desiderio: condurre una vita austera e ritrovare pace e serenità.
Appena giunto a casa scopre che in famiglia alcune cose sono cambiate: suo fratello maggiore, Pietro si è appena fidanzato con Maddalena, una giovane ragazza del paese.
Il giovane è felice di conoscere la futura cognata; appena la vede però la gioia si tramuta immediatamente in tristezza, infatti, Elias rimane subito affascinato dalla ragazza. Giorno dopo giorno, la ragazza riesce a farsi spazio nel cuore di Elias, nonostante lui si opponga con ostinazione a questo sentimento nascente. Durante una festa religiosa i due non riescono togliersi gli occhi di dosso; gli occhi di Maddalena che seguono Elias ovunque fanno sì che egli s’innamori sempre più perdutamente di lei, che lo ricambia; il loro però è un amore impossibile e la consapevolezza di ciò tormenta Elias perché lo mette in una situazione molto difficile. Egli si trova ad un bivio: confessare al fratello che ama la sua donna offendendolo così in maniera irreparabile; oppure tacere questa reciproca passione e affrontare la convivenza, che sarebbe seguita dopo il matrimonio tra Pietro e Maddalena, quando i novelli sposi sarebbero andati a vivere in casa Portolu? Straziato dal dubbio Elias decide di non agire e si trasferisce nell’ovile di famiglia per sfuggire questa folle passione ma durante una visita in paese, in occasione del carnevale, tutto precipita e la passione vince; i due amanti non riescono a sfuggire al reciproco sentimento e cedono alla tentazione…

Sin dai tempi della scuola ho sempre avuto la sensazione che il protagonista del romanzo, Elias, fosse un uomo di mezz’età; questo fino a poco tempo fa, quando leggendo la trama del libro mi sono accorta che, invece, si tratta di un giovane ragazzo nel fiore degli anni.
Grazia Deledda è una scrittrice che a scuola (anche qui in Sardegna) è studiata molto superficialmente ma la cui prosa andrebbe, invece, approfondita e conosciuta al meglio; naturalmente senza imporla agli studenti che finirebbero per odiarla proprio come Manzoni.
Anche stavolta la Deledda è riuscita a coinvolgermi pienamente all’interno del romanzo in cui ho visto molte affinità con Delitto e castigo, il libro più famoso di Dostoevskij autore che la scrittrice sarda amava molto; certo non c’è il delitto nel vero senso della parola ma c’è una colpa e il conseguente castigo destinato ad essere in qualche modo espiato; tema, quello della colpa e del castigo, già utilizzato in altre opere della scrittrice.
Elias Portolu è uno dei primi romanzi scritti dall’autrice isolana e narra una storia d’amore tragico, di passione tormentata, di pentimenti, tentazioni, occasioni perdute, gelosie, rimorsi e rimpianti sullo sfondo di una terra selvaggia e dura ancora oggi.
Grazie ad una scrittura curata e ad uno stile semplice ma allo stesso tempo evocativo, la Deledda anticipa in qualche modo il romanzo psicologico che avrà successo nei primi decenni del ventesimo secolo. Ella, da gran conoscitrice dell’animo umano qual è, descrive i personaggi in maniera viva e autentica, riuscendo a farli vivere con grande espressività davanti agli occhi del lettore, analizzando e sviscerando i pensieri e i tormenti della loro anima, in particolare quelli del protagonista indiscusso e dal quale il romanzo prende il nome, Elias Portolu.
Elias è un giovane che torna dal carcere molto cambiato sia fisicamente che moralmente; i genitori faticano a comprendere il disagio e la tristezza che porta dalla dolorosa esperienza della detenzione; una reclusione che lo ha cambiato e che forse non lo ha fatto maturare a dovere. Egli è diverso dal padre e dai fratelli; i primi sono bruni di carnagione e di capelli, forti, robusti e coraggiosi, quanto Elias è bianco con gli occhi chiari, magro e debole. Elias è molto sensibile e si commuove per le piccole cose, come la vista della tanca e dell’ovile; è sempre stato un giovane dall’animo debole, che si è fatto traviare dalle cattive compagnie e che ha commesso degli sbagli cui vuole rimediare. Un ragazzo completamente diverso dagli altri uomini del romanzo: è preda delle sue emozioni, pensa molto, prende una decisione poi torna sui suoi passi, è perennemente in conflitto con se stesso. Questo conflitto interiore si aggrava quando s’innamora della cognata e da allora prova un tormento mai conosciuto prima. Il senso di colpa e il timore di provocare uno scandalo, lo portano a chiedere consigli che poi non segue, non ha il coraggio di confessare quest’amore né a se stesso né ai famigliari, prova un profondo senso di colpa per non essere in grado di dominare i suoi istinti; a niente valgono il cercare di corteggiare un’altra ragazza, gli sbattimenti a piedi dell’altare o le fughe nell’ovile isolato per allontanarsi dalla tentazione. I tentennamenti e le decisioni che prende non sono dettate da egoismo o dalla cattiveria, ma soltanto dal desiderio di far del bene, dalla volontà di non deludere la sua famiglia (dopo averlo fatto già una volta) e di non essere mal giudicato. Certo Elias è un personaggio che suscita sentimenti e sensazioni contrastanti nell’animo del lettore; spesso mi è apparso poco coraggioso, debole, vigliacco e continuamente indeciso, sembra che voglia la sua infelicità ad ogni costo e di conseguenza anche quella della donna che ama. Lo avrei voluto scuotere e prendere a schiaffi parecchie volte per non riuscire ad assumersi la responsabilità dei suoi sentimenti e delle sue azioni, per le sue scenate, i suoi tentennamenti, le sue riflessioni, la sua codardia, il suo eterno rinviare; subito dopo lo avrei abbracciato per la sua fragilità, l’insicurezza, l’incapacità d’essere felice e di non lottare per l’amore dell’unica persona che dà valore alla propria vita.
Elias è un’anima che si dibatte tra dubbi e tormenti, incapace di rompere le barriere delle convenzioni sociali. Gli unici due personaggi con cui riesce a confidarsi sono due: il primo è “zio” Martinu; uomo dal passato oscuro, che vive solitario nella tanca limitrofa, consiglia al giovane di ascoltare il suo cuore e quello di Maddalena senza fuggire, donandogli giusti e saggi consigli che però Elias non ha il coraggio di seguire. “Zio” Martinu è una sorta di morale “naturale” dell’anima del protagonista; l’altro personaggio è prete Porcheddu; prete affidabile e cordiale, cui piacciono i piaceri della vita, lo intima di vincere le tentazioni, le sue passioni umane e quindi il demonio; rappresenta ed è portatore dell’istanza religiosa, l’altra parte dell’anima di Elias.
Elias, divorato dai sensi di colpa per aver “consumato” il peccato, è lacerato da profonde altalene interiori che lo portano a sacrificare il suo amore per Maddalena; decide che l’unica possibile via da percorrere è quella di farsi prete. Il sacerdozio più che un’autentica vocazione dello spirito è una fuga dalla realtà, una scelta riparatoria, che in qualche modo mi ha ricordato quella di Julien Sorel (de Il rosso e il nero) che sceglie di farsi prete non per autentica vocazione ma per scalare la società francese del periodo.
Alla vigilia della sua consacrazione Elias capisce che non riesce a staccarsi dal mondo materiale, da quest’amore travolgente anche se vuole espiare la sua colpa a tutti i costi. La morte del fratello Pietro e la nascita del figlio avuto con Maddalena non lo aiutano a prendere una decisione definitiva; durante un colloquio struggente con Maddalena che lo prega di non farsi prete e di riconoscere il proprio figlio, Elias continua a comportarsi da vigliacco quale, in fondo, è sempre stato.
L’unica vittima di questo suo tentennamento infinito è sicuramente Maddalena. Grazia Deledda la descrive come una donna affascinante, dai tratti orientali, piccola ma ben proporzionata, che possiede uno sguardo magnetico che strega il protagonista. Tra i due s’instaura un dialogo fatto solo di sguardi, che gli porta in una realtà parallela in cui ci sono solo loro due che si guardano e avvertono la loro presenza, come se attorno non ci fosse nessun altro. Tutto è descritto in maniera poetica, affascinante e coinvolgente dalla scrittrice, tanto da farmi credere di essere lì presente a guardare la scena dal vivo.
Maddalena è un personaggio che mi è piaciuto molto. Come tutte le donne dei romanzi deleddiani è una donna forte, passionale, sa quello che vuole e lotta contro le convenzioni sociali del periodo, delle gabbie morali che impediscono di vivere serenamente la propria vita. Descritta molte volte come la personificazione della tentazione demoniaca, secondo me, è più vittima che tentatrice. Innamorata e speranzosa cerca in tutti i modi di far smuovere Elias dalla sua posizione, di spingerlo a salvarla da un matrimonio senz’amore; ha anche lei i suoi momenti di debolezza, di fragilità, d’impulsività, di cedimento al demone tentatore.
La storia di Elias e Maddalena ha come sfondo i paesaggi selvaggi della Sardegna. Come sempre accade nei romanzi della Deledda l’elemento naturale è un tutt’uno con la vicenda narrata; non è solo lo sfondo su cui si riflette ed è ambientato il romanzo ma è un elemento fondamentale della vicenda, riflette l’animo del protagonista e partecipa alla disperazione che egli sente dentro di sé. La scrittrice sarda è una penna impareggiabile, capace di dipingere con poche pennellate la natura circostante e di far vivere sulla carta odori, colori e suoni della natura isolana. Anche stavolta è stata una meraviglia perdersi nelle descrizioni di una natura selvaggia e aspra come quella sarda; descrizioni che sono talmente vivide da far sentire al lettore gli odori delle piante spontanee, la pelle bruciarsi al sole estivo, l’erba secca nelle tanche sterminate mossa solo da un filo di vento, il canto dell’assiolo nelle notti estive mentre si cerca un po’ di fresco dopo una giornata afosa, le piogge autunnali che rinfrescano e ripuliscono l’aria.
Le stagioni e il loro alternarsi riflettono lo stato d’animo dei personaggi; l’estate e la primavera rivelano preludi gioiosi e passionali, l’inverno e l’autunno riflettono i momenti più dolorosi e carichi d’emotività. Non a caso la passione tra i due amanti esplode durante il carnevale, da sempre considerato il periodo più sfrenato e orgiastico dell’anno, che con la sua atmosfera festosa e danzante permette ai due di avvicinarsi fisicamente.
L’autrice è anche un’attenta osservatrice e conoscitrice del folklore e degli usi della sua terra, racconta le feste religiose, i pellegrinaggi (in uso ancora oggi) che costituiscono un ingrediente fondamentale di molti suoi romanzi, le metafore attinte dalla natura, le tradizioni contadine, le credenze popolari, primordiali, magiche e misteriose.

Elias Portolu è un romanzo in cui la passione e il senso del peccato la fanno da padrone, ambientato in una delle zone più arcaiche della nazione italiana, soprattutto negli ultimi anni dell’ottocento.
Grazie ad una prosa semplice e diretta, all’uso dei dialoghi (più presenti rispetto agli altri libri della scrittrice che ho già letto), ad una narrazione d’ampio respiro, ad uno stile scorrevole e fluido, ad un vocabolario di parole arricchito da termini in uso nella lingua parlata e alla straordinaria capacità di penetrare le emozioni umane, la Deledda ci racconta ancora una volta una storia semplice e umana, ma allo stesso tempo appassionante e delicata; ella rappresenta un disagio universale, indaga l’animo umano, sonda i rapporti interpersonali, racconta di uomini e donne vittime di un sistema di valori intriso di religione cattolica e di convenzioni sociali che ingabbiano inevitabilmente i loro sentimenti.

La Deledda in Elias Portolu coinvolge, trascina, commuove e rende partecipe il lettore alla disperata vicenda del giovane Elias, debole e fragile allo stesso tempo, travolto dalla passione e dal destino, incapace di decidere sino all’amaro e tragico finale.
Un romanzo travolgente ricco di pathos, drammatico e toccante allo stesso tempo, che assume sin dall’inizio i connotati di una lotta tra le pulsioni dell’istinto e il senso del dovere, tra la carne e lo spirito; colmo di contrasti e di una tormentata lotta interiore tra Dio e il diavolo, tra il bene e il male, tra il peccato e la purezza, tra la morale e la passione, tra il matrimonio e il tradimento, tra l’essere un uomo di Dio o un uomo di carne e ossa, tra l’essere devoto alla propria famiglia oppure a se stesso e alla propria felicità; uno scontro profondo e schiacciante capace di distruggere la vita dei personaggi e che porta alla pace dell'anima solo quando questa riesce a liberarsi da ogni passione umana.

Il lettore, dopo aver chiuso il libro, per giorni non può fare a meno di chiedersi quale decisione avrebbe preso se fosse stato al posto del protagonista in circostanze simili.


O pallide notti delle solitudini sarde! Il richiamo vibrato dell’assiuolo, la selvatica fragranza del timo, l’aspro odore del lentischio, il lontano mormorio dei boschi solitari, si fondono in un’armonia monotona e melanconica, che dà all’anima un senso di tristezza solenne, una nostalgia di cose antiche e pure.
Profile Image for Yani.
424 reviews206 followers
February 5, 2018
Y el odio, ¿sabes qué es? ¿Y ver triunfar al enemigo, al rival, que se apodera de lo tuyo y luego te persigue? ¿Y te han traicionado? ¿Traicionado la mujer, el amigo, el pariente? ¿Y has acariciado durante años y años un sueño, y luego lo has visto desaparecer ante ti como una nube?

Otra vez tropiezo con lo mismo: me gusta la forma, no el contenido. Elías Portolu es una novela con un despliegue muy bueno en las descripciones y en los diálogos, pero los hechos y los personajes no me interesaron en lo más mínimo. De hecho, llegaron a exasperarme y yo suelo ser muy paciente con los personajes, sobre todo cuando el objetivo del libro es transmitir algo más.

Esto sucede en Nuoro, el pueblo natal de la escritora, un lugar situado en la región de Cerdeña, Italia. Elías, el del título, sale de la cárcel y se reúne con su familia, compuesta por los padres y dos hermanos. Uno de ellos, Pietro, está comprometido con una hermosa joven llamada Maddalena. El resto ya lo pueden imaginar solos.

El pobre Elías hace un esfuerzo por volver a encajar en la familia. Tiene malos recuerdos de “aquel sitio” (él lo llama así) y necesita encauzarse, aunque no parece mal muchacho. Incluso hace una peregrinación por un santo para que lo ayude. Lástima que no le pidió a San Francisco que el padre dejara de hablar a los gritos y que la madre se tomara un descanso. Porque si hay algo que se nota a la legua, casi por sus luces de neón, es que los mandamientos sociales se cargan como una cruz. Y creo que eso Deledda lo tenía en cuenta y necesitaba mostrarlo. A Elías se lo describe como afeminado y lo tratan como a un bicho raro. Y Berte Portolu, el padre, quiere que sus hijos varones sean leones (hay una fijación con la animalización), que beban (después de pedirle a la madre que les sirva, por supuesto), que demuestren carácter ¿Y hay otra muestra mayor de debilidad que la de sucumbir a la pasión por una mujer que está prohibida? En esta novela, no. La tentación, la vocación religiosa, los impulsos, todo está tratado con explicaciones casi místicas de por medio. Y no es ninguna sorpresa.

Resumo qué me gustó y qué no. Me gustó el modo en que está escrito, la pasión que traspasa el papel con las palabras. Aunque el tono religioso pueda molestar a aquellos que no son creyentes (yo tengo una mínima tolerancia al discurso, algo que se adquiere después de leer tantos clásicos), la mano habilidosa de la escritora compensa la paciencia. Pero el gran problema es que esto se ve eclipsado por idas y venidas infantiles de Elías quien, a pesar de contar con personajes que lo aconsejan, no escarmienta. Y cuando toma una decisión definitiva, ya es ridículamente tarde. Como digo siempre, son cuestiones de contenido pero a fin de cuentas influyen en el disfrute de la novela y me permiten analizar los comportamientos en otra época.

Me quedan varias cosas en el tintero (o en teclado) pero prefiero terminar para no seguir usando la etiqueta de spoiler. Deledda es talentosa, eso no lo dudo, y pone especial énfasis en retratar la vida en una zona rural, lejos de la Italia continental. Hubiera preferido otra historia, antes que experimentar ese ambiente a través de las caprichosas acciones de un joven indeciso. Seguiré leyendo a Deledda, pero sería bueno que sus libros estuvieran a disposición y no que sea una figurita difícil de encontrar.
Profile Image for Dhanaraj Rajan.
530 reviews362 followers
February 26, 2015
This is my third book by Grazia Deledda.

I like Deledda for few reasons. They are: The Linear Narration, Relatively a Simple Italian, Her Narration of the Landscape that coincides with the emotions of the characters, the Rustic Wisdom and Practice of simple Sardegnian people, and Themes of Sin and Fate.

This book is no exception. It contains every one of the above said elements.

The story is about a prohibited love (the man falls in love with his brother's wife). This love is reciprocated. The novel by the way is situated in the Traditional, Highly Religious Sardegnian Pastoral society of 1900. Here comes into play the themes of SOCIAL CUSTOMS vs INDIVIDUAL LONGING; FATE; SIN and IT'S IMPACT.

What can a man do when a passion overrides him and he is incapable of doing anything because society stands in between with its long established rules and regulations? And if and when he does something to fulfill his individual longing (even when society is not aware of his act), then comes into play the theme of sin and remorse.

Is it wrong to have passions? And if it is right why does society stand in between fulfilling one's passions? The answer is: To Suffer. And that is fate of human beings. Where does God come into play here? He is the one who can forgive us when we are wrong. Or at least that is the belief that can drive us to move ahead.

From the Book: "La poesia bella e' la voce della coscienza quando ci dice che abbiamo fatto il nostro dovere." This novel is about a person whose conscience never said that he had done IL SUO DOVERE.
Profile Image for Elena Monti.
95 reviews111 followers
August 1, 2022

L’innesto narrativo della Natura diventa espressione religiosa, mista di sapere popolare, di folklore e superstizioni.  
In Elias Portolu, con una prosa meno mistica e contemplativa, Grazia Deledda raschia le passioni umane e terrene, dimostrandone il motore spingente dell’egoismo e dell’egocentrismo.

Dopo aver trascorso un periodo in carcere, Elias rientra dal Continente nella sua isola d'origine, la Sardegna. La Barbagia e i suoi orizzonti bucolici hanno profondamente segnato il carattere del ragazzo. Elias però si innamora perdutamente della moglie di suo fratello Pietro, Maddalena, che sembra ricambiare il sentimento.

Sempre alta la musicalità e la suggestione della prosa, in cui l’incanto e la magia della Sardegna assumono le sembianze musicali del timbro narrativo.
Sul tronco dell’italiano, sono frequenti i calchi, i sardismi sintattici e lessicali, le soluzioni bilingui, le imprecazioni, le antifrasi e le risposte in rima, i proverbi, gli intercalari.
A ciò si aggiunge lo sguardo spietato di Grazia Deledda che non risparmia il suo personaggio principale e, senza pietà, ne descrive la pochezza di spirito e l’asservimento al fato e al peccato.
Profile Image for Monika.
6 reviews11 followers
October 31, 2017
Una lettura emotivamente impegnativa. Nonostante i miei sforzi per tenere le distanze e rimanere emotivamente distaccata dalla storia, non potevo cancellare una irrefrenabile irritazione che si intensificava con ogni scelta del protagonista di rinunciare all'amore, alla felicità, alla vita; condannandosi deliberatamente al dolore, al tormento.

E tutto questo perché invece di ascoltare la voce del suo cuore segue i suoi tortuosi ragionamenti fondati su congetture e idee ristrette della religione.

Una storia di amore reso impossibile e sfortunato - solo per scelta del protagonista.

Questo libro è un inno alla sofferenza.
Profile Image for Michela Grasso.
Author 1 book208 followers
August 7, 2022
Ho trovato questo libro per caso a un mercatino, la storia mi sembrava interessante. Non ho mai letto prima un libro di Deledda, e tantomeno di un’autrice/autore sardə. È un ritratto straziante della storia del protagonista, Elias, e del suo amore/dolore. Ma forse la parte più bella sono le descrizioni dell’entroterra sardo rurale (libro pubblicato nel 1941), di una delicatezza estrema. Aggiungo anche tutte le descrizioni della società sarda di un tempo in cui in Italia c’era ancora la monarchia, sembra davvero di essere trasportati nel passato.
Profile Image for Riccardo Mazzocchio.
Author 3 books88 followers
July 10, 2022
Un dramma in divenire in un crescendo di tensione - alla Dostoevskij nei Demoni - a stento temperato dalle bellissime descrizioni naturalistiche intramezzate, mai fini a sé stesse o eccessive. Mi aspettavo un finale diverso...Scrittura essenziale, fine delineazione e introspezione psicologica. Mi ha ricordato per alcuni versi Una Donna di Aleramo...peraltro i due libri pubblicati entrambi agli inizi del Novecento! Grande Letteratura Italiana anche questa. Qualcuno li ha studiati o letti a scuola??
Profile Image for Sergio.
1,348 reviews134 followers
September 26, 2025
Figure indimenticabili, trame intricate, i romanzi di Grazia Deledda si collocano in un mondo senza tempo, quello della civiltà contadina della sua isola mediterranea, apparentemente lontana anni luce dal vicino continente: una lettura indimenticabile
Profile Image for El Bibliófilo.
322 reviews63 followers
June 25, 2021
En el enlace mis comentarios: https://youtu.be/aEi00I9eesE?sub_conf...

¿Qué tiene que ver Elías Portolu con la Tía Tula? Acompáñenme a descubrirlo, verán que hay más de lo que se cree. Veamos los comentarios a la obra de la ganadora del premio nobel 1926, Grazia. Una obra entretenida con un gran mensaje.
Profile Image for Giochi Linguistici.
41 reviews6 followers
October 1, 2025
Elias: la canna più fragile di tutte

Una cosa è il sogno, un’altra è la realtà, Elias Portolu. Io non ti sconsiglio se tu hai la vocazione, ma ti dico che neppure ciò ti salverà. Uomini siamo, Elias, uomini fragili come canne; pensaci bene.


Tra struggimento e passioni brucianti la storia di Elias Portolu va avanti per inerzia. Se, come sostiene Grazia Deledda, siamo tutti fragili come canne al vento, Elias è la canna più fragile di tutte. Nonostante ne sia il protagonista, Elias mai si dimostra attore attivo della sua storia, ma pare sempre subirla.

Smania, si arrovella il cervello, chiede ripetutamente consigli ai due uomini di cui si fida: il saggio zio Martinu e il festaiolo prete Porcheddu. Delle due campane sceglie quella che si lascia subire meglio. Quando zio Martinu gli consiglia di confessare il suo amore per Maddalena al fratello, non trova il coraggio di agire. Ma cede quando il prete gli prospetta la via d’uscita di prendere i voti.

Maddalena, poi, come le altre donne dell’universo deleddiano, è quasi senza voce, allorché esprime la sua flebile volontà, viene semplicemente ignorata.

Trovate la recensione per intero sul blog:

https://giochilinguistici.it/elias-po...
Profile Image for Benedetta Marrelli.
138 reviews25 followers
May 5, 2019
Romanzo di inizio 900, quello definito dalla critica come il primo di ampio respiro della scrittrice sarda. Elias Portolu è fondamentalmente la storia di un uomo diviso tra il bene e il male, tra la fede e il peccato, tra una vita vissuta secondo la legge di Dio o secondo la legge del cuore, della passione e dell'amore. Un mondo primitivo, dove le superstizioni e la fede religiosa la fanno da padroni, un mondo di pastori che vivono secondo i dettami dell'epoca e i cui abitanti vi sottostanno anche con dolore. Un mondo in cui l'amore e la passione sono concepiti come peccato e l'abbandonarsi ad essi equivale alla perdizione.
Ed Elias Portolu non cerca che la pace della sua anima, convinto di trovarla diventando un uomo di Dio visto che non può sposare la donna che ama. Ma presto comincerà a comprendere che non si può essere dei buoni cristiani eliminando le passioni terrene che fanno parte del nostro essere e solo il dolore riuscirà a placare l'animo di Elias.
Altro protagonista del romanzo è sicuramente la campagna sarda, descritta magistralmente dalla Deledda; una campagna potente e selvaggia, silenziosa e magica allo stesso tempo che sembra però plasmarsi sull'animo del nostro protagonista.
Un romanzo assolutamente da recuperare.
Profile Image for Sultan.
11 reviews1 follower
March 29, 2023
الرواية تتكلم عن الحب والبغض، اليأس والأمل، الخطيئة والصواب، وعن رغبات الإنسان.. ان يكون عبداً لها او سيداً عليها. وصف البيئة فيها مُبهر ومُلفت، الشخصيات بسيطة وجميلة.

حبيت الرواية جداً واثرت فيني، انجذبت للكاتبة وأسلوبها وان شاء الله اقرأ روايات أخرى لها.

"...ويلٌ لمن يزرعون بالجسد؛ لأنهم يحصدون فساداً، وطوبى لمن
يزرعون بالروح؛ لأنهم يحصدون الحياة الأبدية."
Profile Image for muhameed Shehata.
632 reviews8 followers
February 5, 2023
أول قراءة للكاتبة ، رواية روحها كلاسيكية ، ولكن بلغة شاعرية ووصف مُبهر للمشاعر المختلفة ، اليأس ، الخيانة ، التشتت ، والعزلة .
رواية جميلة و أتمني أقرأ تاني للكاتبة ، لاني متأكد انها هتكون تجربة لا تقل إدهاشاً عن الرواية دي .
Profile Image for Dr. Watson.
Author 3 books44 followers
October 23, 2021
Questo romanzo è stato più breve di quanto aspettassi, con tanto di finale piuttosto tragico. Non ha una trama particolarmente elaborata ma si sviluppa principalmente sui conflitti interni, sentimentali e psicologici del personaggio principale.

Elias ritorna a casa a Nuoro da un periodo in carcere nella penisola, a cui è stato condotto da amicizie sbagliate. Elias è però naturalmente di animo gentile e piuttosto religioso. Il suo ritorno è accolto con gioia da tutti ma i problemi iniziano a sorgere quando si innamora, ricambiato, della fidanzata di suo fratello, Maria Maddalena. Per un periodo, prima del matrimonio, i due si infastidiscono a vicenda ma senza che nessuno dei due riesca a sistemare la situazione prima che venga celebrato il matrimonio. Si ritrovano quindi in una situazione insostenibile per entrambi, tanto più quando Maria Maddalena non è felice del suo matrimonio.

Quasi l’intero libro ruota attorno al conflitto interno di Elias, diviso fra l’amore per Maddalena e la sua coscienza (rafforzata dal senso religioso) che gli dice che i suoi pensieri e le sue azioni sono sbagliate e peccaminose. Allo stesso tempo, Elias rimane protettivo nei suoi confronti, quando suo fratello Pietro maltratta la moglie o quando la vede triste. Per sfuggire al peccato, Elias decide di farsi prete ma nonostante questo i suoi sentimenti non scompaiono ma evolvono, da amore si passa ad una gelosia che lo consuma e che allo stesso tempo gli impedisce di vivere e comportarsi come vorrebbe. Elias stesso si recrimina di essere debole (fatto accentuato dalle concezioni della società pastorale del tempo) e di non essere in grado di prendere in mano la situazione. In qualunque istante, per ragioni diverse, non riesce ad essere se stesso e finisce per recriminarsi anche il fatto di .

La situazione in cui si ritrova Elias è piuttosto complicata, specialmente per le concezioni sociali della città e del periodo, e anche dell’idea di uomo che gli viene spesso ripetuta e alla quale lui non aderisce: un uomo sempre forte, che non piange e non deve mostrare emozioni. In questo contesto, Elias fa fatica ad esprimersi, ad agire e ad accettarsi, e da carattere gentile e bonario lo porta ad un delirio prima d’amore e poi di gelosia quasi morbosa, per tutte le cose che non è riuscito a decidere da sé nella sua vita, per le cose che non ha avuto il coraggio di fare. È un personaggio complicato, allo stesso tempo convincente e comprensibile agli occhi del lettore che, condividendo o meno le sue azioni e il suo modo di fare, ne capisce le motivazioni e i limiti imposti dal contesto culturale.

Vi sono presenti anche altri personaggi di rilievo, come i genitori e la stessa Maddalena, che però non hanno la stessa profondità di carattere. Zio Martinu invece, benché presente solo per alcune scene, presenta uno spessore maggiore per via del suo passato che lui stesso racconta ed in nome del quale consiglia Elias di agire subito per impedire il matrimonio.

Vi è inoltre una dettagliata rappresentazione delle feste religiose tipiche della Sardegna, le novene (in questo caso a San Francesco di Lula), che mette in scena le consuetudini della società e della festa sarda, fra religiosità e divertimento, e corteggiamento.
Profile Image for MonicaEmme.
367 reviews154 followers
June 19, 2020
C’è tutta la Sardegna qui: buon cibo, vino, tanta superstizione, religione a palate anche solo nei nomi stessi dei personaggi.
È un libro di una tristezza immensa perchè Elias non sa scegliere tra la tradizione e la modernità e vive in un continuo disagio interiore che raggiunge il suo apice alla fine quando
Il finale resta un po’ sospeso: Elias
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Ddaniel.
6 reviews
September 17, 2024
Pur non essendo il mio genere, il modo in cui l'autrice scrive mi è piaciuto tanto, specialmente quando racconta il cambiamento di Elias e il suo conflitto interno.
Purtroppo la parte finale è stata un po' difficile da leggere, Elias diventa meno introspettivo e (per me) più insopportabile. A quel punto il libro mi ha un po' perso sennò avrei dato 5 stelle.
Profile Image for Agueda.
120 reviews6 followers
June 17, 2021
Naturalism/realism som skrivs med stor ödmjukhet. En gåva som innehåller en bit historia från Sardinien i början av XIX talet. Jag kommer från sydeuropa och växt upp med morföräldrars berättelser, som liknar just denna roman. Läste igenom med intresse och vemod, älskade dessutom de landskapsbilder hon målar med pennan. Prete Porcheddu och Zio Martinu lär vara kriget mellan tradition och individualism, en kamp som alla vet om i sydeuropa även idag. Jag vill läsa mer Deledda, gärna på spanska 💜
Profile Image for Giovanna.
301 reviews27 followers
March 20, 2022
Anche il nome non è granché
La storia di Elias Portolu, figlio smidollato (in senso fisico e morale) di una famiglia di pastori sardi, che esce dal carcere giusto giusto per innamorarsi della fidanzata del fratello maggiore.Lei lo ricambia ma è un amore platonico avvelenato dai rimorsi.Dopo varie vicissitudini i due consumano il loro amore ma nemmeno allora sono contenti.Tutta colpa di Elias che è l'uomo più debole,indeciso e ipocrita del mondo.No no.Brutto libro.
Profile Image for Emma Schillaci.
15 reviews
March 3, 2013
"Gli uomini non pensano che alle cose del mondo: se pensassero appena appena al mondo di là, andrebbero più dritti in questo. Essi pensano che questa vita terrena non debba finir mai; invece è una novena, questa vita, una novena ed anche corta."
Uno dei protagonisti della mia tesi di laurea, Elias Portolu è un personaggio emblematico della cultura sarda e un canale magnifico attraverso il quale comprendere il significato del "viaggio", soprattutto interiore.
Profile Image for Chiara (Catullina).
299 reviews69 followers
May 15, 2018
Due stelle giusto perché ha vinto il Nobel e qualche descrizione era bellina,
ma per il resto...
Trovo sia un libro che è invecchiato molto.
Non mi sembra abbia molto da dire, o non a me, perlomeno.
Grande delusione,
dopo questo e Canne al vento, con la Deledda ho chiuso (senza rancori, eh).
Profile Image for Anna Rita Annie.
117 reviews6 followers
February 5, 2020
Elias Portolu è il primo romanzo in assoluto che ho letto scritto da Grazia Deledda.
Una lettura bella che ti mette in sintonia col personaggio principale.
Direi proprio che il premio Nobel se l'è meritato.
Profile Image for Eva.
1,562 reviews27 followers
July 19, 2021
Både lättläst och välskriven. Med ett mycket viktigt tema: individens känsla inför livet vs de internaliserade kraven från omgivningen, dvs kärlek vs plikt. Något människan kanske alltid brottats med, men som 1900-talet varit en särskilt lång och plågsam kamp för detta. Individualismen, hur vi ska kunna följa den intuition som känns rätt för oss själva, samtidigt som samhället har ställt upp fasta regler som 'inte bör brytas'.

Elias rådfrågar Zio Martinu, skogsmannen, som representerar livsvisdomen, mannen som vet att lyssna på sitt inre samvete. Han känner att Elias bör lyssna på sin kärlek, som fäst sig vid broderns fästmö. För det är uppenbart att även Maddalena älskar Elias. De är som gjorda för varann. Deras kärlek är den sanna, rena. Maddalenas förlovning med brodern Pietro, handlar bara om ekonomiska förhandlingar, de känslorna är materiella och därmed inte varaktiga, inte förankrade i själen.

Men Elias är för svag, saknar självkänsla nog att följa sin känsla och fria innan Maddalena och brodern begår misstaget att gifta sig. Broderns äktenskapet bär inte frukt, relationen blir svår. Men kärleken mellan Elias och Maddalena lever vidare, som ett lidande, eftersom de försöker att förneka den. När man inte följer sin inre äkta känsla, blir den bara starkare och starkare, vi får fler chansen, även om vägen dit blir mer och mer komplicerad. Och Samhällets regler sätter högre och högre hinder.

Visst är det lätt att vara efterklok. Zio Martinu såg och rådde redan i början, men Elias vågade inte följa rådet. I stället följde han prästens råd, dvs tradition och pliktkrav, och studerade till präst, men precis som Martinu sagt honom, var det inte 'rätt orsaker' som gjorde Elias till präst. Livet fortsätter som ett lidande. Allt beroende på att människan försöker reglera sitt samhälle, hellre än lära sig lyssna till själen. Vi har glömt bort hur vi kan lyssna till vår egen inre röst, intutionen, vägen till vår egen lycka, vad som är rätt för oss själva.

Än idag kämpar vi för att lära oss detta. Hela långa 1900-talet har sett den ena kollektiva katastrofen efter den andra, för att människor försöker inordna sig i kollektiva krav, hellre än att lyssna på sitt samveta och sin rena glädje.
Profile Image for Nancy.
1,274 reviews53 followers
November 18, 2024
Elias Portolu by Grazia Deledda by Grazia Deledda Grazia Deledda

Finish date: 18.11.2024
Genre: novella (190 pg)
Rating: F
#Nobel Prize 1926


Good News: The narrative is clear.. Elias is trapped in a love triangle with his brother and his fiancée. I don't have to reveal any spoilers...this will not turn out well.

Bad News: 53% of the book and we've reached the point of no return. Elias feels all is lost (brother marries Maddalena) and we have pages and pages of doom, gloom, sobbing, moaning and wanting to rip one's heart out. To make matters worse...Elias is constantly overwhelmed with religious guilt.

Bad News: This book is about the emotional rollercoaster Elias Portolu is on filled with sudden impulsiveness; the pride and the shame; the soaring joys and the deep despairs.
I had the hope that the the best character in the book, Uncle Martinu would knock some sense to our lovesick protagonist. Elias seeks his good advice but fails to follow through on any of it.

Personal: Elias is a real drama queen. The drama was becoming so repetitious, I found myself getting a bit annoyed with and critical of the novel for its monotony. Elias is suffering from “Catholic guilt” and it dictates his day-to-day life.
Nobel Prize 1926? I'm not impressed with G. Deledda's (1871-1936) writing.
It was long-windedly and hairpullingly boring.
Reading time: 3,5 hr.
Profile Image for Guido Mura.
Author 7 books4 followers
June 22, 2020
Ho affrontato la lettura di Elias Portolu con qualche pregiudizio.
Agli inizi le scene di vita locale, il tentativo, sia pure condotto con gusto e abilità, di seminare note di colore e presentare l’ambiente come nella miglior tradizione verista facevano presumere che la storia, presumibilmente drammatica, si ancorasse a quella tradizione. Poi improvvisamente, ma in qualche modo preannunciata dall’immagine altra del personaggio, rispetto a un contesto paesano, decolla la figura di Elias, più moderna e tormentata di quanto la sua realtà possa far presumere.
Anche in questo romanzo, come nella sua migliore produzione, la Deledda sembra ispirarsi ai grandi romanzieri russi, ai quali più che alla narrativa italiana si avvicina il suo mondo immaginario: una Sardegna che diventa mito, le cui tradizioni popolari e la cui religiosità fanno da cornice a storie intime e tormentate, con personaggi complessi e lontani dal manicheismo proprio delle narrazioni da feuilleton. Qui il buono e il cattivo sfumano spesso in una descrizione dell’agire umano in cui bene e male si mescolano, in cui le pulsioni positive si alternano a quelle negative.
Impressionante è in questo contesto la forza della religione e il condizionamento che esercita sulle scelte individuali. Al di là del potere della religione, però, si manifesta anche la stupidità delle convenzioni umane, per cui una promessa di matrimonio e il rispetto della struttura familiare risultano più forti della natura umana e delle inclinazioni individuali. Sarà questo rispetto a determinare le scelte drammatiche di Elias, mentre sarà il Fato a segnarne il destino.
Displaying 1 - 30 of 70 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.