Bruno Munari (Milán, 1907–1998) fue diseñador, poeta, escultor, pedagogo y autor de libros infantiles y ensayos. Vinculado al movimiento futurista desde 1927, desarrolló su actividad en los campos diversos del grafismo, el diseño industrial, la experimentación sobre materiales y tecnologías, y la proyección de objetos que integraran utilidad práctica y uso estético. Siempre interesado en la búsqueda de formas de simplificar y clarificar el proceso de diseño, se centró, sobre todo durante sus últimos años de vida, en temas relacionados con la didáctica, la psicología y la pedagogía, una apuesta por la educación a un design que comience en las guarderías.
Bruno Munari was an Italian artist and designer, who contributed fundamentals in many fields of visual arts (paint, sculpture, film, industrial design, graphics) and non visual arts (literature, poetry, didactic) with the research on the game subject, infancy and creativity.
Ho chiesto a un gruppo di docenti di un corso sulla comunicazione visiva di consigliarmi un paio di testi con cui approfondire le lezioni. Unico libro venuto in mente sul momento è stato questo questo testo di Monari.
Il sospetto, a lettura finita, è che mi sia stato consigliato sulla base del titolo ma che, forse, nessuno di loro lo abbia mai veramente letto. Non ho alcun dubbio che Bruno Monari sia un grande designer. Io non appartengo al campo e non lo conosco, ma la mia ignoranza non riflette naturalmente la validità dell'artista né del suo testo.
Il problema con Design e comunicazione visiva è che probabilmente è destinato a chi studia design da tempo. Assolutamente da evitare se di mestiere si fa altro: non ci sono basi, è tutto dato per scontato. Rettifico: non c'è testo.
Il volume è diviso in due parti, la prima, Lettere da Harvard, è composta da una ottantina di pagine che porterebbero anche un santo al suicidio, per quanto sono noiose (a meno che non sia un fan di Monari e/o interessa come si insegnava il design negli anni 60). La seconda sono circa 200+ pagine con in totale meno di 10 di testo, il resto sono foto e disegni in bianco e nero che, per altro, su paperback sono un dramma. (Mi chiedo se la versione orginale fosse in carta patinata e a colori...) Ripeto, probabilmente uno studente o un fan leggono molto anche in queste, ma per chi non è del mestiere o non ha alcuna base, questo non è il libro giusto.
[Per rendere l'idea di quanto testo vi sia all'interno: ho comprato una moleskine da usare per prendere appunti su quello che leggevo. È rimasta quasi intonsa, se non per poche pagine.]
Credo che, probabilmente, per chi studia il design Design e comunicazione visiva possa avere anche certo valore, se non altro storico. Per tutti gli altri, se non hanno il design come hobby, è una lettura quasi inutile.
C'è da dire che non è il testo più bello di Munari. Ho molto apprezzato quegli sprazzi di vita quotidiana dell'artista, il suo rapporto con gli studenti e la vita americana. Stupendo il capitolo sulle macchine e l'uso dei computer, che per quanto sia stato scritto nel '93 è ancora molto attuale e induce alle recenti riflessioni che l'AI porta con sè. Mi chiedo davvero cosa ne avrebbe pensato Munari. Il libro è pieno di spunti interessanti per possibili esercizi di grafica, rendendolo fruibile a una fascia molto ristretta di pubblico. Tuttavia il rapporto fra quantità di testi ed immagini è molto sbilanciato, rendendo molto noiosa la successione di foto che occupano la maggior parte del libro.
Aprecio considerablemente la exposición tan clara que hace el autor sobre la comunicación visual. Fue enriquecedor para mí labor docente, conocer los métodos empleados para enseñar dicho tema a estudiantes de arte y diseño.
Bruno Munari mezcla la anécdota de sus experiencias docentes con su forma de ver el mundo, relatando de una manera muy amena los mejores diseños de la historia. Se me asemeja bastante al manual de diseño gráfico de Carlos Cubeiro, pero la versión mejorada (es un gran libro que ayuda mucho a las ideas).
Una buena recopilación de conceptos sobre diseño y comunicación visual que en un sentido elemental sigue vigente, sin embargo contiene una gran cantidad de ejemplos que se quedan cortos ante el avance tecnológico.
Los primeros capitulos son muy utiles para etender como se enseña diseño grafico, pero el resto es sobre tecnologias nacientes en la epoca y más bien anecdotico, aburre, y no tiene mucha utilidad