Fine del XXI secolo. L'intelligenza artificiale forte è vietata da vent'anni, ma ora i cambiamenti climatici sono inarrestabili, la civiltà in pericolo. Asako e Michel, due esperti di intelligenza artificiale, fanno gli ultimi controlli prima dell'avvio del progetto Wohpe: l'enorme rete neurale a cui porre le domande decisive. Sarà la salvezza o la fine di tutto.
Ottime idee, ottime tematiche affrontare, ottimo utilizzo della tecnologia ( si percepisce che l'autore ha forti conoscenze in merito ). Purtroppo non basta questo per fare un buon libro. O quantomeno a spingermi a finirlo. I personaggi sono poco approfonditi, e la narrazione li rende ancora più distaccati. La narrazione, a mio avviso, non è ben fatta: tanti ( troppi ), spiegoni inutili e uno stile poco interessante e veramente poco funzionale. La trama sarebbe anche interessante, se ingranasse. Infatti il ritmo del libro è estremamente lento, senza un motivo apparente, perché succede veramente poco in questa prima parte.
Riassunto: Ottime idee ma pessima realizzazione.
Tuttavia l'autore mi sembra abbia tanto di interesse da dire. Darei una possibilità ad altri suoi libri.
“Che sublime capolavoro è l’uomo! Quanto nobile nella ragione! Quanto infinito nelle risorse…”
Romanzo fin da subito anticipato da una trama accattivante, ambientato in un futuro non troppo lontano che oggi ci si immagina non troppo difficilmente. Tutto ruota attorno agli enormi progressi che l’umanità è riuscita a fare nel campo della tecnologia, della robotica; e di come, dalle vicende dei due protagonisti, Michel e Asako essa rappresenti una -più che soluzione- speranza (Wohpe) per la salvaguardia del genere umano dai cambiamenti climatici ormai irreversibili che affliggono il pianeta Terra. Come ho detto prima, l’autore presenta un futuro non troppo lontano, facile da immaginare e soprattutto molto plausibile.
Lo sviluppo delle vicende man mano che si procede si intensifica sempre di più, perdendosi un po’ nella parte centrale ma riprendendo col botto nella parte finale; inaspettata e soprattutto soddisfacente per un lettore lasciato sulle spine da risvolti narrativi efficaci con il compito di mantenere costante ed ardente il desiderio di continuare a leggere fino alla fine.
“Wohpe” è un romanzo di fantascienza scritto da Salvatore Sanfilippo e pubblicato da Laurana Editore, che ringrazio per la copia cartacea.
La trama si svolge alla fine del XXI secolo, in un mondo in cui l’intelligenza artificiale regola l’economia e la vita di tutti i giorni, ma solo quella debole; quella forte, invece, è vietata, in quanto si teme il suo poter essere senziente e autonoma. Le cose cambiano però quando la situazione climatica si fa troppo problematica per poter essere risolta dagli esseri umani: serve una mente più analitica, serve la soluzione che solo una super intelligenza artificiale può fornire, e da qui entra in scena “Wohpe”, vale a dire la speranza dell’umanità (World Hope). La storia ci presenterà il progetto, la sua partenza e quello che ne consegue, seguito da due informatici di altissimo livello, Asako e Micheal.
Se dovessi descrivere il libro con una parola questa sarebbe “verosimile”, perché tutto il mondo futuro e i rapporti tra governi, scienza e opinione pubblica sono incredibilmente realistici e potrebbero tranquillamente essere cronaca di un futuro quotidiano. Nonostante la premessa sia di un mondo che è in pericolo, nulla nella narrazione lo qualifica come un romanzo distopico, anzi! Sebbene la situazione climatica sia oltremodo problematica, il mondo in cui l’umanità vive è tutto sommato niente male: non c’è disoccupazione, povertà e la popolazione è aumentata perché le cose vanno bene. C’è la paura per il futuro, per quello che accadrà con l’innalzamento degli oceani, ma, ehi, diciamocelo, le persone e i governi hanno consapevolezza, la tecnologia prospera al servizio del bene comune e si cerca attivamente di migliorare le cose, senza conflitti. Cavolo, va sicuramente meglio che adesso!
Anche i due protagonisti risentono molto del clima positivo: vivono le tensioni in maniera molto soft e, in generale, la loro storia personale e il loro rapporto è ridotto all’osso. Il conflitto non è tema centrale della loro caratterizzazione e, per lo più, sfoggiano le loro abilità e le loro caratteristiche ritenute dalla totalità degli altri personaggi come ottime.
Il wordbuilding, se così si può definire (è pur sempre il nostro mondo), occupa la maggior parte del romanzo, descritto in maniera approfondita fin dall’inizio e, insieme all’elemento informatico, è il punto centrale del libro. Lo scrittore è un informatico di esperienza e questo emerge chiaramente in ogni pagina del romanzo; ho avuto l’impressione che l’enorme struttura che caratterizza Wohpe fosse il solo e vero protagonista del libro e il vero perno della storia.
L’azione è poco presente, in favore di un’analisi costante delle implicazioni di ogni azione. Niente eroi che si salvano da combattimenti impossibili ed esplosioni devastanti, tutto è molto verosimile, come detto in precedenza. In generale, tutto il grosso dell’azione si svolge nelle ultime pagine e io personalmente le ho trovate le più belle.
Il titolo dell’opera non è casuale, tutto nella storia porta a guardare alla speranza: per alcuni è una ricerca, forse addirittura un tiro alla cieca, ma comunque è quello che guida i personaggi ed è il motore dell’azione.
Personalmente, io sono più il genere di lettrice che preferisce più azione e colpi di scena, una fantascienza magari meno precisa e rigorosa ma più adrenalinica; questo è un testo che invece potrà piacere a chi ricerca opere più verosimili e in un certo senso “possibili”, meno character driven.
In conclusione, un romanzo che potrà essere apprezzato al meglio dagli amanti delle ambientazioni futuristiche utopiche, delle conseguenze etiche e ambientali delle nostre azioni e dagli appassionati del scifi tecnologico.
Salvatore Sanfilippo è un maestro del software. Una volta terminato Whope ho avuto la sensazione che il suo rapporto con il codice sia uno degli elementi che lo rende anche un ottimo scrittore. Per due ragioni:
1. Perché può scrivere di tecnologia, fantascienza, informatica e scienza con estrema cognizione di causa 2. Perché è evidente che nella letteratura mette la stessa disciplina, struttura e ordine che rendono ogni ottimo programmatore tale
Il romanzo offre un punto di vista interessante sulle intelligenze artificiali, sui rischi e sui benefici del loro sviluppo e sui dilemmi etici che comporta l'idea della creazione di una "coscienza" non umana generata dalla tecnologia avanzata a cui l'uomo è giunto.
Il tutto si intreccia a filo doppio coi problemi più pressanti dell'umanità contemporanea, come i cambiamenti climatici e la sovrappopolazione. Problemi che, nell'idea dell'autore, potrebbero essere risolti attraverso l'aiuto di un'intelligenza artificiale superiore.
Tutto il romanzo è ambientato nei laboratori di ricerca e sviluppo di questa intelligenza e si focalizza sulle vite di due degli scienziati che lavorano al progetto, mettendo in relazione le loro "piccole" vite con le questioni più grandi di loro che sono chiamati ad affrontare. Le conseguenze non tarderanno a farsi sentire, tanto per loro quanto per l'umanità.
Peccato per la scelta di condurre la storia tramite un narratore onnisciente che si muove a piacere tra le vicende e i pensieri dei diversi personaggi, non permettendoci così di focalizzarci davvero all'interno di essi e costringendoci a "spiarli" da lontano.
Consigliato a tutti gli amanti della fantascienza che solleva questioni etiche ed esistenziali profonde.
Veramente un gran bel libro. Un futuro più vicino di quanto Salvatore potesse immaginare. In un'epoca in cui la corsa all'AI si è risvegliata con gli LLM, Salvatore propone uno scorcio di futuro nel quale, sono convinto, siamo appena al punto di partenza.
Leggendo "Wohpe" oggi, colpisce la lucidità profetica dell'autore. Quello che sembrava fantascienza speculativa nel 2022 risuona ora con inquietante familiarità. Sanfilippo non si limita a immaginare scenari futuri, ma sembra aver colto l'essenza di una trasformazione già in atto, di cui forse non eravamo ancora pienamente consapevoli.
Il vero pregio del romanzo sta nella sua capacità di non cadere nella trappola del determinismo tecnologico. L'AI qui non è né salvatore né demone, ma uno specchio che riflette le nostre scelte più profonde. È questa ambiguità morale che rende il libro così attuale: mentre ChatGPT e i suoi simili ridefiniscono il nostro rapporto con la conoscenza, "Wohpe" ci ricorda che ogni tecnologia è, in fondo, un test della nostra umanità.
Sanfilippo scrive con la precisione di chi conosce il codice e la sensibilità di chi comprende le sue implicazioni umane. Un equilibrio raro, che trasforma una storia di AI in una riflessione sulla responsabilità del nostro tempo.
Il libro, scritto in tempi non sospetti, tratta di temi che oggi sono all'ordine del giorno. Si parla di IA e di come questa sia gestita in un ipotetico futuro prossimo (fine del XXI secolo), delle legislazioni che la consentono o la limitano; degli utilizzi pratici nella vita di tutti i giorni. Si parla di aspetti sociologici, del futuro del lavoro, della religione. E' rappresentata la visione dell'ipotetico aspetto geopolitico futuro, e di come l'evoluzione della tecnologia lo abbia plasmato. Un tema importante è anche l'aspetto della crisi climatica e di come questa abbia plasmato le sorti del pianeta. E in questo contesto i protagonisti, programmatori di una multinazionale, sono coinvolti nel più grande progetto di sempre per cercare di risolvere le sorti del nostro pianeta...
Una lettura accattivante, mai noiosa e neanche scontata. Forse alla fine della lettura si rimane un po delusi in quanto la storia viene lasciata volutamente sospesa e a libera interpretazione del lettore.
Che fine faranno i nostri protagonisti, e che fine farà il pianeta.
Che ci sia l'ombra di un possibile secondo volume?
Romanzo molto attuale su un futuro non troppo lontano. Ho apprezzato la verosimiglianza tecnologica del mondo descritto dall'autore, decisamente persona informata sui fatti. La prosa e' piacevole e scorrevole con spunti e tecniche interessanti, come l'umanizzazione dell'ansia e dello stress di Michel che si palesano nell'abuso di cibi zuccherati.
Ritengo che la parte piu' riuscita del libro sia l'ottima caratterizzazione, in cosi' poche pagine, di un'intera societa', dai dilemmi etici condivisi, alle usanze comuni di singoli individui e stili di vita come il cyber-futurismo. Tutto con un buon equilibrio tra il dettaglio e l'alto livello: l'eccesso del primo mi rende infatti difficile leggere Asimov, seppur le premesse narrative siano differenti.
Trascrivo il mio messaggio preferito, estratto dal discorso tra Michel ed il vecchio protestatore:
"[...] Cosa c'e' di male? Qual e' lo scopo della vita? Tu dici, la cultura che ha prodotto l'umanita', la sua civilta'. Essa e' futile! Ogni esperienza umana e' un prodigio a se'."
This entire review has been hidden because of spoilers.
In un mondo dove l'Artificial Intelligence Alliance ha vietato l'uso dell'intelligenza artificiale forte, per cercare di mitigare lo sviluppo di reti neurali autocoscienti, si muovono Asako e Michel; due esperti del campo che lavorano al progetto Wohpe, un'immensa rete neurale con cui l'umanità spera di trovare una soluzione agli irreversibli cambiamenti climatici in atto.
Un'avvincente avventura ad alto contenuto tecnologico, dove passioni, paure, desideri e conflitti si mescolano mentre cerchiamo di affrontare l'ignoto, verso una luce che potrebbe permetterci di continuare a scrivere la storia del pianeta Terra.
Salvatore Sanfilippo riesce, in Wohpe, a stimolare una profonda riflessione sul rapporto tra umanità e reti neurali mostrandoci un altro mondo, forse più vicino al presente di quanto si possa immaginare.
Una lettura che mi ha fornito innumerevoli spunti di riflessione. Un libro potente e con una narrazione accessibile a tutti.
Il romanzo di Sanfilippo sull'intelligenza artificiale non è privo di spunti notevoli: non solo le questioni etiche sull'IA sono affrontate, ma si parla anche di etica e sentimenti dell'IA stessa. Mi è anche piaciuta l'umanità del futuro che si è liberata del lavoro delegandolo ai robot e ha completato la transizione ecologica, nonché l'evidente competenza tecnica dell'autore (e ci mancherebbe, visto il curriculum!). Eppure rimane la sensazione di poco approfondimento, di temi accennati e poco sviluppati, e una struttura a tratti piuttosto goffa (ad esempio, il primo capitolo che è d'azione sembra pensato come un film, ma l'allaccio col resto della storia è pretestuoso, e un altro capitolo con due personaggi nuovi introdotti finisce nel nulla), e infine poteva essere scritto decisamente meglio. Si legge con discreto piacere e qualche stimolo a pensare lo dà, senza dubbio, però speravo in qualcosa di più convincente.
Quite interesting and promising at the beginning, but later I lost the grip with the plot line and it became difficult to follow. I was expecting it to be about AI vs society conflict, and it appeared to be more society vs society. It's worth noting that there were from none to very limited amount of actions, except the beginning of the boo. I was under the imperssion that nothing happens and people just casually talk with each other. FWIW I read 40% of the book while standing in the line, so I might've missed many details, but overall by 60% I became bored and decided to DNF it as my expectations weren't met :(
Buona la prima! Il libro mi è piaciuto molto e la storia mi ha appassionato molto. Ho apprezzato i temi trattati e gli spunti di riflessione che vengono lasciati al lettore. A questo punto spero in un secondo libro in cui si possano spiegare le varie vicende lasciate in sospeso.
L’unico difetto che ho notato nel libro è che, secondo me, spesso si abbandona a descrizioni troppo dettagliate di personaggi, luoghi o oggetti.
Una piacevole lettura che affronta due tematiche molto attuali: il cambiamento climatico e l’evoluzione sempre più rapida dell’IA (con i disagi e le paure ad essa collegati). Scritto bene (complimenti essendo il primo libro dell’autore) e con una bella storia, a parte per me il finale che mi lascia un po’ troppo in sospeso, come se dovesse arrivare un seguito… una lettura consigliata agli amanti della fantascienza non troppo lontana dalla realtà.
Mi è piaciuto molto, stile scorrevole ma non privo di descrizioni molto chiare e plausibili, per un libro ambientato nel futuro. Insomma come tipologia di romanzo, per quanto breve, ricorda i romanzi di fantascienza classici. Riflessioni dei personaggi e conclusione del libro che ti lasciano spunti anche una volta terminata la lettura.
Punto bonus: se lavori nello sviluppo software, tutti i richiami a quel mondo sono allo stesso tempo familiari e istruttivi.
Soffre dei problemi di molti libri di esordio e di molti libri di fantascienza: gli spiegoni. Quando però il mondo intorno ormai è chiarito, il libro si fa bello: la trama diventa accattivante, i personaggi interessanti e coerenti e gli eventi assolutamente credibili. Sanfilippo mi sembra insomma migliore di tanti esordienti: spero di poter leggere altro di suo.
Ho affrontato la lettura prevedendo che non mi sarebbe piaciuta. C'erano allusioni a molte opere di narrativa contemporanea ed era tradotto dalla lingua originale. Temevo che potesse perdere qualcosa, o che si affievolisse in qualche modo, come una demo del linguaggio Assembler riscritta o .Net. È meraviglioso, la mia unica critica è che non ero affatto pronto per la sua fine.
A captivating story that I really enjoyed, but the ending felt premature. It was as if the story was cruising along and then the author didn't know how to end it, so they just stopped writing. It's a great book that just didn't quite nail the landing.
Belle idee, condensate in un agglomerato narrativo privo di consistenza e forma, e ridotto alla sequenza macchiettistica di dialoghi poco ispirati. Spero che l'autore possa trarne esperienza e plasmare qualcosa di più sensato
Well first AI novel showed a future when human faces devastating crises when only solution to feed worlds data to a computer hoping to have some answer
Some answers comes with some cost.
Kinda a short novel. In the end I am interested in sequel
Il libro è molto carino e discorsivo. Scorre molto agevolmente ed è estremamente attuale. Consigliato come lettura estiva, vi sono anche piccole chicche un po', poco, più tecniche per gli addetti ai lavori.
Incredibile come questo libro riesca ad essere magnetico a tal punto. Ad esclusione di un piccolo rallentamento nella parte centrale, dovuto ad una ben apprezzata descrizione di ogni dettaglio, il resto della lettura è eccezionale. Una storia verosimile ambientata in un futuro prossimo e che, in modo semplice, racconta il suo punto di vista nei confronti dell’utilizzo dell’AI
Il romanzo offre un punto di vista interessante sulle intelligenze artificiali, sui rischi e sui benefici del loro sviluppo e sui dilemmi etici che comporta l'idea della creazione di una "coscienza" non umana generata dalla tecnologia avanzata a cui l'uomo è giunto.
Il tutto si intreccia a filo doppio coi problemi più pressanti dell'umanità contemporanea, come i cambiamenti climatici e la sovrappopolazione. Problemi che, nell'idea dell'autore, potrebbero essere risolti attraverso l'aiuto di un'intelligenza artificiale superiore.
Tutto il romanzo è ambientato nei laboratori di ricerca e sviluppo di questa intelligenza e si focalizza sulle vite di due degli scienziati che lavorano al progetto, mettendo in relazione le loro "piccole" vite con le questioni più grandi di loro che sono chiamati ad affrontare. Le conseguenze non tarderanno a farsi sentire, tanto per loro quanto per l'umanità.
Peccato per la scelta di condurre la storia tramite un narratore onnisciente che si muove a piacere tra le vicende e i pensieri dei diversi personaggi, non permettendoci così di focalizzarci davvero all'interno di essi e costringendoci a "spiarli" da lontano.
Consigliato a tutti gli amanti della fantascienza che solleva questioni etiche ed esistenziali profonde.
"Consigliato a chi ama le storie con androidi, intelligenza artificiale e tecnologia"
Il romanzo Wohpe vede l'esordio di Salvatore Sanfilippo nel mondo della scrittura e, considerandone la qualità, mi auguro non sia l'ultimo. Nel frenetico mondo di oggi, in cui l'I.A. sta prendendo il posto della nostra mente, quest'opera getta la luce su quanto sia smisurato questo potere e ci mette in guardia su ogni sua possibile applicazione.