Nel gennaio del 1997, Celati è partito per il Mali insieme al suo amico Jean Talon, che doveva studiare la possibilità di realizzare un documentario sui metodi dei guaritori dogon, usati nel Centro di Medicina Tradizionale di Bandiagara. Da lì lo scrittore e il regista hanno proseguito per il Senegal e la Mauritania; nel frattempo il progetto del documentario si sfalda sotto ai loro occhi, per lasciare posto ad un esercizio di contemplazione del presente, dove l'Africa si fa toccare e allo stesso tempo si sottrae, al di là dello schermo protettivo dei due turisti bianchi.
Gianni Celati (Sondrio, 1937) è stato uno scrittore, traduttore, anglista, critico letterario e documentarista italiano.
Nasce a Sondrio, dove si trova la famiglia a causa del lavoro del padre, usciere di banca spostato spesso di sede in sede a causa dei litigi con i suoi superiori. Il padre Antonio era originario di Bondeno, vicino a Ferrara, mentre la madre, Exenia Dolores Martelli, era nata a Sandolo, vicino al delta del Po. Celati passa l'infanzia e l'adolescenza in provincia di Ferrara. Laureatosi in letteratura inglese presso l'Università di Bologna scrive articoli per Marcatré, Lingua e stile, Il Verri, Il Caffè, Quindici, Sigma, ecc. oltre a pubblicare le prime traduzioni. Assume la cattedra di letteratura angloamericana del DAMS di Bologna e riprende anche l'attività critica e di studioso della letteratura europea. Nel 1971 pubblica il suo primo romanzo, Comiche, per Einaudi. Sempre da Einaudi escono i successivi Le avventure di Guizzardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e Lunario del paradiso (1978), Torna alla narrativa nel 1985 con i trenta racconti di Narratori delle pianure che segnano anche il passaggio alla casa editrice Feltrinelli. In seguito vengono le Quattro novelle sulle apparenze (1987), dove alla precisione stilistica si accompagna una tematica della fiducia e del disincanto della società contemporanea, e Verso la foce (1989). Insegnato quindi all'Université de Caen e alla Brown University di Providence e per il resto della sua vita risiede a Brighton, in Inghilterra. Nel marzo 2013 Einaudi pubblica l'Ulisse di James Joyce in una nuova versione tradotta da Celati, frutto del lavoro di oltre sette anni e attesa già da diverso tempo. L'anno successivo si piazza terzo al Premio Chiara con la raccolta di racconti Selve d'amore. Nel 2016 esce presso la collana I Meridiani di Mondadori un'ampia raccolta di opere narrative dal titolo Romanzi, cronache e racconti, a cura di Marco Belpoliti e Nunzia Palmieri. Il 3 gennaio 2022 muore nella sua casa di Brighton, in Inghilterra, una settimana prima di compiere 85 anni.
An anecdotal little book - 90% of it just Celati's observations of the things he observes by the side of the road on a trip through Mali and Senegal. But there is something charming and seductive about his friendly easygoing voice, punctuated by the occasional sharp observation on the odd taxonomy of the white tourist in Africa, or on the contrast between European isolated private life and African life in streets and markets. I can see how a critical reader might find Celati superficial or reductionist, but he doesn't claim that he isn't - he mocks himself - and the book's gentle sleepy charm wins through.
è un diario di viaggio un po' picaresco, un po' cinematografico, un diario che pare autentico tanto è ellittico e frammentario. Celati lo riempie di osservazioni, non sempre illuminanti, ma sempre interessanti. Il tono comico - ma di un comico lieve ed elegante - ne fa un libro prezioso. I ritratti di turisti occidentali in Africa son quasi tutti deliziosi.
Un libro notevole, forse più per gli spazi ampi tra le parole, le frasi, che per le descrizioni ed i contenuti in senso tradizionale. Uno sguardo lucido e comprensivo, sull'altro e sul sé.
Ho letto Avventure in Africa ascoltandolo su Audible nella lettura di Francesco Meoni durante le mie scarpinate in solitaria, contesto che trovo perfetto per un libro di viaggi. Io cammino tra luoghi familiari, con il consueto passo, ma nel frattempo arrivo lontanissimo. In questo caso in Mali, Senegal e Mauritania.
A diary-like recording of his trip to Mali, Senegal, and Mauritania. Eh. Dont have much to say. Just 1) he’s very naive and he was a main target for scamming 2) I can’t be too judgy because this was the late 90’s with no phone, internet, reviews, etc etc. all the benefits and information we have now when we travel; he didn’t have so I’ll give him that. Overall, I wonder if they ever made a documentary 😂
Ne approfitto per ricordare che Celati è anche un grandissimo traduttore e per ringraziare tutti i bravissimi traduttori che ci permettono di leggere senza dover rinunciare alla nostra bellissimo lingua.
Chi ha molto amato, come me, "Verso la Foce", riletto più volte nel corso degli anni, non potrà non amare "Avventure in Africa". Si tratta, anche in questo caso, di un affascinante diario di viaggio intrapreso dallo scrittore assieme al cineasta Jean Talon allo scopo di realizzare un documentario sui metodi dei guaritori Dogon nell'alto Mali. Come nel sopracitato "Verso la Foce", Celati si rivela un acuto osservatore di luoghi, paesaggi e di esseri umani, riflettendo mai banalmente sulle differenze culturali che inevitabilmente intercorrono tra due popoli così distanti. Diversi e indimenticabili i compagni di viaggio che affiancano il duo nelle varie tappe. Durante il viaggio, Celati comincia a scrivere il racconto delle avventure in Africa di "Cevenini e Ridolfi" che verrà pubblicato in seguito nella raccolta di racconti "Cinema Naturale". I due personaggi di finzione vengono spesso citati tanto da diventare quasi degli alter ego di Gianni e Jean.
appunti di un buffo viaggio in africa (mali, soprattutto, ma anche senegal e mauritania) sulle tracce di un fantomatico progetto per documentario- destinato a fallire. non è un vero e proprio diario, quanto piuttosto una raccolta di impressioni frammentarie; alcune pagine sono interessanti, alcuni aneddoti divertenti ma quel che manca è la compattezza del testo. non male, se si ha già letto altro sull'argomento.