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Guasti

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Dopo la morte del compagno, fotografo di fama internazionale, Giada ha un insolito luogo dove andare a trovarlo: la sala in cui adesso è esposto il cadavere plastinato dell’uomo, trasformato in opera d’arte dal celebre anatomopatologo Dottor Tulp, come richiesto nelle sue volontà. Un countdown di trenta capitoli accompagna Giada nei trenta giorni di durata della mostra, e mentre i ricordi della vita vissuta all’ombra dell’amato si mischiano agli incontri con giornalisti, critici d’arte e visitatori, il premuroso “vigilante del piano di sotto” cerca di indicarle una via di uscita per quel lutto troppo difficile da elaborare. Quando tutto sembra potersi risolvere, ecco la notizia: un appassionato di arte è intenzionato ad acquistare il fotografo plastinato per la propria collezione privata. Giada è dunque chiamata a prendere una decisione: rischiare di non vedere mai piu l’amato o finalmente agire ?

113 pages, Kindle Edition

Published August 7, 2018

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311 people want to read

About the author

Giorgia Tribuiani

7 books68 followers
Giorgia Tribuiani è scrittrice e docente di scrittura creativa.
Ha pubblicato i romanzi Guasti (Voland, 2018), Blu (Fazi, 2021) e Padri (Fazi, 2022) e alcune novelle tra cui Binari, Superstar e Dissolvenza. Il suo nuovo romanzo è in uscita nel 2026 per Il Saggiatore.
Per Dino Audino editore ha pubblicato il manuale Scrivere il perturbante.

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2 stars
27 (9%)
1 star
5 (1%)
Displaying 1 - 30 of 44 reviews
Profile Image for Gabril.
1,044 reviews258 followers
December 9, 2018
«Un’esposizione che teneva in piedi un mucchio di uomini guasti, appunto, la cui vita si era fermata e che non sarebbero stati mai più come prima: guasto era il suo amore, guasta la ballerina, guasto era in fondo il destino di tutte le persone immobili nelle loro esistenze come lei era stata immobile sull’altalena».

La mostra dei cadaveri plastinati (cfr. Gunther von Hagens, Real Bodies) ė lo scenario spaziotemporale entro il quale si svolge la vicenda qui raccontata.
Straniante il contesto: Giada, protagonista assoluta e solipsista, sta davanti al corpo plastificato del suo unico grande amore, un fotografo di successo, inconsapevole predatore; egocentrato anche nella morte, di cui ha voluto fare macabra opera d’arte.
Ed eccolo, dunque, offerto allo sguardo di ogni visitatore: intrappolato in una posa plastica, (l’odiato difetto del cranio appuntito bene in vista) così come Giada è intrappolata nell’attesa vuota, nel vuoto cavo della sua vita disarticolata e offesa.

Straniante il tempo: capitoli che procedono all’incontrario, numerati da 30 a 1, giusto il tempo in cui la mostra dura, il tempo per trasformare un lutto in rinascita, o almeno di aprire una breccia a quel che appare drasticamente chiuso, o forse di capire, soltanto di capire perché è accaduto di scoprirsi così malati, guasti.

Straniante la narrazione: passaggi repentini dalla prima alla terza persona accendono luci, allungano ombre; sono spiazzanti, costringono di continuo all’attenzione. E intanto la scrittura si addensa intorno ai punti nodali che sono oggetto di una continua messa a fuoco, al contempo lucida e allucinata.

Sembra che tutto avvenga nella mente della protagonista; ciò che accade fuori ne è risucchiato, rimasticato e distorto. Fino a chiedersi: c’è davvero un fuori? Non sono ombre, allucinazioni, i rari personaggi che si aggirano intorno alla solitudine di Giada, accerchiandola? Non sono fotogrammi che si rifiutano di stare in posa, sfuggendo al suo controllo?
Ma è lei, certamente è lei che tenta di uscire da quella mostruosa immobilità fotografica a cui per amore si è costretta (per amore?); è lei che liberando se stessa tenta di sciogliere dall’esposizione oscena un corpo che ha lasciato l’anima altrove, o l’ha per sempre perduta.

Guasti, di Giorgia Tribuiani, un viaggio allucinante, vibrante, che attraversa la paura di perdersi, ma soprattutto quella di trovarsi, scavalcando coraggiosamente il buio, squarciando d’un lampo e con fracasso la messa in scena e l’inganno.

(È un’opera prima, tre stelle e mezzo)
Profile Image for Diego.
14 reviews188 followers
Read
May 30, 2022
(Questa recensione è apparsa su FuoriPosto il 13 agosto 2018: https://fuoriposto.com/site/guasti-la...)

Affrontando la lettura di Guasti avremo a che fare con una parola in particolare: plastinazione.

Per chi se lo stesse chiedendo, la plastinazione è una tecnica che consente la perfetta conservazione dei tessuti e degli organi del corpo umano dopo la morte, e sarà proprio a partire da questa particolare pratica che la Tribuiani ci racconterà quella che a tutti gli effetti è una storia d’amore (o di devozione) sui generis.

La narrazione si apre con Giada e con un evento che sconvolgerà la sua vita. Scopriamo, infatti, che il suo compagno, un fotografo di fama internazionale, qualche mese prima di perdere la vita, aveva firmato un contratto in cui accettava alla sua morte di essere plastinato, diventando in qualche modo un’opera d’arte per la mostra allestita da un suo amico artista.

In un flusso di coscienza che a volte rasenta quasi la psicosi, verremo catapultati dentro i pensieri di Giada e della sua singolare elaborazione del lutto, in un vortice di ricordi e dolore che mineranno la sua lucidità e la sua stabilità mentale.

Il romanzo è diviso in 30 capitoli, che rappresentato i 30 giorni a partire dall’allestimento della mostra, in un countdown frenetico dove la protagonista si scontrerà con orde di visitatori, vigilantes, giornalisti e una figura che più di tutte riuscirà a metterla alla prova: un collezionista che si dimostrerà così morbosamente affascinato e interessato all’opera plastinata da volerla acquistare.

Per Giada sarà un duro colpo, e lo snodo attorno al quale, finalmente, sarà costretta a compiere una scelta.

Ma possiamo davvero considerare l’uomo come un’opera d’arte?

Sarà proprio questo il quesito che spingerà Giada a fare i conti col proprio presente, verso un finale inaspettato in cui lotterà con tutte le sue forze per la propria redenzione e per il proprio futuro.

“Io non credo che l’uomo sia un’opera d’arte, e vuole sapere perché? Perché l’arte è un prodotto dell’uomo, il segno tangibile della sua grandezza, certo, ma anche della sua fragilità. Arte è solitudine, il tentativo di fermare qualcosa di vero e la speranza che qualcuno si fermi a guardarlo. Arte è prendere il proprio dolore, la propria disperazione, e provare a convertirli in bellezza, trovare al male un senso e una posizione; una giustificazione.”

Guasti è un esordio che partendo dal tema centrale del corpo, pone in luce anche riflessioni singolari sul lutto e sull’amore, non lesinando sugli aspetti più scomodi e macabri, se vogliamo, presenti in tutte le relazioni.

Un testo, quindi, disturbante e genuino, malato e romantico. La Tribuiani si dimostra abile e capace di padroneggiare con la sua prosa la deriva di un personaggio che perde l’amore, per certi versi la lucidità, ma non la speranza.

Una prima prova senz’altro da ricordare.
Profile Image for Fra.
154 reviews141 followers
November 20, 2019
(Ascoltato su Storytel)
Un libro che vuole essere intenso e metaforico ma che riesce solo ad essere estremamente irritante e inconcludente, con una protagonista analizzata nel profondo (anche troppo) ma in un modo così poco credibile che fa sì che sia impossibile provare simpatia o compassione per lei. I suoi deliri turbinanti e sconvolgenti sembrano suggerire che ormai abbia perso la ragione, se non fosse che due paragrafi dopo la sentiamo di nuovo parlare in modo impeccabile utilizzando anche espressioni sofisticate (anche se per lo più le frasi metaforiche sulla perdita e il ritrovamento di sé, sul dolore e sulla speranza sembrano uscite da Tumblr, anno 2012 circa).
Nonostante sia molto breve riesce comunque ad essere un romanzo ripetitivo e pesante, e se non avessi ascoltato l'audiolibro credo che non sarei riuscita a terminarlo.
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
October 23, 2018
Tre stelle e mezzo
Guasti di Giorgia Tribuiani (Voland) è una lettura intensa, impegnativa e che non lascia indifferenti.  Guasti è un libro che si legge con tutti i sensi. Ho teso le orecchie per carpire i sussurri di chi visita la mostra, ho fissato quella donna strana ed elegante che non si allontana mai dal fotografo, ho sentito l'odore del freddo delle sale, eh sì perché anche il freddo per me ha un odore, ho percepito sulla pelle l'umidità del bagno, il freddo del pavimento, il formicolio di braccia e gambe, il sangue che pulsa nelle orecchie e il cuore che può scoppiare in petto.

Poche righe e Tribuiani ci scaraventa in una storia che cattura, da subito, l'attenzione. Come dopo una lunga apnea, quando sono arrivata a  metà libro ho ripreso fiato: quanta potenza in quelle prime sessanta pagine. Quanto, dolore, sofferenza, quanti dubbi.

La premessa è che io alla mostra Real Bodies sono andata veramente. E' stata un'esperienza molto forte. Ad impressionarmi non sono stati soltanto i corpi plastinati, o plastificati come li chiama la protagonista del libro, ma il fatto che non sapessi collocare nella mente ciò che guardavo. L'esposizione di un cadavere... una persona che diventa arte, scienza... Una persona o solo il suo involucro? Le grottesche pose di artisti, atleti condannati all'immobilità perenne, sono rimaste nella mia mente. Per me è stata una prospettiva spaventosa. Qualcuno aveva detto: "Ci mostra come siamo fatti", ma non mi trovo d'accordo. Siamo molto più di un insieme di muscoli e nervi.
RECENSIONE COMPLETA http://www.lalettricecontrocorrente.i...
Profile Image for emanumela.
493 reviews
May 6, 2022
Inedita e autolesionista l’elaborazione del lutto narrata in questo breve romanzo.
Lo smarrimento del sé della protagonista si rispecchia nella prosa densa e circolare. Anche ripetitiva come lo sono i pensieri ossessivi.

Questo percorso comporta inoltre una ricognizione a senso unico del rapporto con il compagno defunto e plastinato ed esposto.
Sì, è disturbante.
D’altronde i lutti degli altri e le relative reazioni ci sono spesso incomprensibili.
Un piccolo gioiello.
Profile Image for fdifrantumaglia.
208 reviews49 followers
August 27, 2018
Giorgia Tribuiani riesce a scavare a fondo in un momento delicato della vita di ognuno, quello dell’elaborazione di un lutto, uscendone con una forza fisica e narrativa del tutto inaspettata.
Leggi la recensione completa qui:
http://bit.ly/GuastiLunedì
Profile Image for Giuls (la_fisiolettrice).
184 reviews28 followers
April 17, 2020
Un libro sorprendente e intenso che offre diversi spunti di riflessione sull’elaborazione del lutto, che tratta di morte ma anche di vita, che analizza aspetti dell’egocentrismo e della fragilità dell’uomo con una narrazione particolare, alle volte sembra di essere all’interno della testa della protagonista che si ritrova sola e poco lucida perché sotto effetto di farmaci, a contemplare il corpo del compagno al quale non riesce e non può dire addio, perché finora è stato il suo nutrimento.
.
I ricordi di Giada sono come un vortice di flash fotografici dentro i quali il lettore è scaraventato, scatti di una vita passata a supportare il talento dell’amato, mettendo da parte se stessa e le sue passioni.
I capitoli si susseguono ma come un countdown che rappresenta i giorni alla fine della mostra, il tempo che separa Giada dall’ “addio” anche se per poco perché la sua idea è quella di seguirlo in giro per il mondo.
Ma in qualche modo l’ossessione che tiene legata Giada a quel corpo deve finire e allora s’infila la voce del “vigilante del piano di sotto” che con gentilezza, da esterno le pone le giuste domande, cerca di farla ragionare perché da qualche parte Giada dovrà pur (ri) iniziare.
.
“La vita le offre tante opportunità, tante direzioni diverse, e non le chiede dove vuole andare: le chiede solo di scegliere da dove cominciare.”
.
Ricominciare dalle cose piccole, dai piccoli gesti perché “ogni fine presuppone l’inizio di qualcos’altro” anche se in quel momento lei non riesce a vederlo. E allora Giada, messa anche alle strette da un probabile acquirente dell’opera, prende una decisione e finalmente padrona delle sue azioni, agisce.

Profile Image for RICCARDO.
103 reviews1 follower
December 31, 2022
Straziante.
Empatia immediata e assoluta, comprensione totalmente riuscita delle sensazioni e delle situazioni.
10 reviews
April 11, 2020
Libro particolare perché l'argomento è particolare, ho scoperto il mondo dei cadaveri plastinati !
Profile Image for Roberta Berardi.
Author 5 books21 followers
April 2, 2020
Più un 3.5 che un 4, ma la storia è originale, la scrittura interessante, mi sembrava doveroso arrotondare per eccesso.
Profile Image for Rebecca.
213 reviews3 followers
October 18, 2025
"Gli esseri umani in un modo o nell'altro ricominciano sempre.
Anche senza un'idea su dove andare?
Anche con idee piccole. Mangiare il suo cornetto. Sciacquarsi la faccia per pulirsi dalla marmellata. Pensare che ha visto una scena simile in un film e rivederlo stasera (...).
Alzarsi domani e iscirversi in piscina. Fare trenta vasche e porsene quaranta come obiettivo. Prenotare un viaggio. Fare visita a qualcuno che non vede da tempo. Idee piccole dalle quali possono nascere via via idee più grandi. Mi segue? Magari imparerà a fare cornetti alla marmellata. O diventerà una brava nuotatrice. O magari in viaggio incontrerà una persona speciale. (...).
La vita le offre tante opportunità, tante direzioni diverse. E non le chiede dove vuole andare, le chiede solo da dove vuole cominciare. Da quale idea piccola partire."
Profile Image for Francesca Maccani.
215 reviews38 followers
July 26, 2018
La recensione completa la troverete sul blog di Giuditta Casale.
Qui alcuni flash.
Un libro che mi è piaciuto moltissimo.

Giada è la protagonista di questo romanzo, il suo compagno, un fotografo famosissimo, muore e decide di divenire un’opera d’arte attraverso la tecnica della plastinazione. Viene esposto nudo e vulnerabile nella sala di un museo. Ogni giorno Giada va trovarlo e incontra tutta una serie di personaggi, prevalentemente maschili, giornalisti, visitatori, un vigilante premuroso che cerca di sostenerla e di aiutarla a uscire dal suo tunnel di dolore.
Giada è piegata in due, dovrebbe elaborare il lutto, recarsi a piangere in un cimitero, invece deve fare i conti con un post mortem decisamente troppo sui genereris.

In lei emergono sentimenti contrapposti: amore e rabbia, desiderio di pace e voglia di spaccare tutto.
Attraverso una serie di pensieri e azioni tortuose, singolari, a tratti bizzarre, la donna cerca disperatamente un perché, soprattutto cerca se stessa, rendendosi conto di avere sempre vissuto nell’ombra del grande artista delle immagini che tutti conoscono e ammirano.

Giada dà vita nel corso del romanzo a tutte le possibili reazioni che un lutto sconvolgente provoca, ossessionata da questo protrarsi della morte.
Quando all’orizzonte compare un collezionista intenzionato a comprare il corpo plastinato che tanto attira i visitatori del museo, Giada crolla definitivamente e inizia o ordire un suo piano per sabotare questa vendita.
La prosa di Giada Tribuiani è uno splendido misto di flusso di coscienza, a tratti delirante e narrazione intimistica lucida e commovente. Si tratta di una scrittura asciutta ma mai asettica, in perfetto equilibrio, che dona un ritmo incalzante al racconto senza stonature né cedimenti. Ho letto e riletto alcuni brani che ho trovato intensi e illuminanti, dopo aver letto il libro tutto d’un fiato.
Profile Image for Edoardo Sampoli.
12 reviews
March 23, 2022
“tutti intenti ad ammirare quello che un tempo era stato un artista e adesso era un’opera d’arte.”
Una discesa nella bellezza tragica del lutto di una donna che, dopo aver perso il proprio compagno, è costretta ad un loop continuo e masochistico. Giada, questo è il nome della protagonista, si trova in bilico tra le due istanze del lutto e dell’accettazione: costretta dall’ultimo vezzo artistico del compagno, di esporre la sua salma in una grottesca mostra. La mostra in questione si propone di “congelare” la morte e mostrarla al pubblico, in tutte le sue forme. Il libro è un labirinto che si identifica metaforicamente con la mente sconvolta della donna, ci apre la porta dei suoi pensieri, delle sue visioni, lasciandoli così come sono; sta al lettore appunto seguire il “filo di Arianna” fino al centro dell’animo di Giada e di conseguenza alla conclusione del romanzo.
I temi trattati in Guasti, oltre al lutto e alla sua conseguente elaborazione, sono svariati e portano il lettore a riflettere su molti aspetti della propria esistenza, dai rapporti umani a quello strettamente personale e intimo.
Una bella lettura, che nonostante le poche pagine, scava dentro e lascia molto; a parer mio quello che tutti i bei libri dovrebbero fare.
Profile Image for Alice Zanon.
133 reviews9 followers
December 26, 2024
Ho assegnato a questo libro 5 stelle, ma devo ammettere che le prime pagine sono state un vero ostacolo. Mi sono trovata di fronte a frasi non finite e a una confusione immensa durante la narrazione. Ero spesso confusa su quando la protagonista stesse parlando o pensando. Era un inizio difficile, ma ho deciso di dare al libro una chance in più.

Dopo circa trenta pagine, ho iniziato a comprendere la modalità di scrittura dell'autrice e a entrare davvero nella storia. È come se avessi attraversato una sorta di barriera iniziale e mi fossi immersa completamente nel mondo della narrazione. Da quel momento in poi, la lettura è diventata magnifica.

La trama ha catturato la mia attenzione in modo incisivo, e ho iniziato ad affezionarmi ai personaggi e ad apprezzare il modo unico in cui l'autrice ha costruito la storia. È un libro che richiede un po' di pazienza all'inizio, ma alla fine vale sicuramente la pena.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Asia Paglino.
193 reviews39 followers
February 27, 2020
Ho ricevuto questo libro dall'autore in cambio di una recensione onesta.
Questo romanzo racconta uno dei possibili risvolti che le mostre Body World possono avere, perché la realtà è che mentre camminiamo e ammiriamo quelle "attrazioni", a volte, ci dimentichiamo il loro essere state, il fatto che fossero persone.
Nel libro non viene dato un giudizio riguardante questo argomento, cosa assolutamente positiva, anzi, viene descritto in modo molto particolare e tangibile il trascorso di una donna che si ritrova a non riuscire a superare la decisione del compagno. L'autrice ha la capacità di farci quasi immedesimare in questa donna.
Una cosa che non ho apprezzato più di tanto è stata la totale mancanza di punteggiatura nei dialoghi diretti, in quanto vengono scritti e presentati come un normale pezzo di testo, rendendo quindi la comprensione leggermente macchinosa.
Profile Image for Sara Corrieri.
116 reviews2 followers
May 3, 2019
Letto tutto d'un fiato. Come suggerisce l'autrice, scrivendo un flusso armonico di parole, immagini ed emozioni. Un'idea bizzarra e originale, un testo pieno di spunti e riflessioni contornati da qualche frase ad effetto. Storia a parte, ho adorato lo stimolo continuo a rimuginare sulla caducità della nostra esistenza. E l'invito a non sprecarne neanche un secondo, rimanendo sempre fedeli e presenti a se stessi. Considerando si tratti di un esordio e apprendendo la giovane età dell'autrice, credo proprio ci sia immenso potenziale. Da tenere d'occhio. Molto bello. Leggetelo, se potete.
21 reviews1 follower
July 14, 2018
"L'arte è solitudine, il tentativo di fermare qualcosa di vero e la speranza che qualcuno si fermi a guardarlo"

Una storia che dura 30 giorni dove la consapevolezza nei confronti di sé stessi e dell'amore prende vita pian piano. Giada percorre questo cammino doloroso che la condurrà verso la vera libertà.
Profile Image for Valeria.
121 reviews12 followers
October 11, 2022
In realtà tra 4 e 5 stelle.
Una storia tremendamente vera sebbene non perfetta. Giorgia Tribuiani insegna scrittura creativa e a volte lo stile risulta essere troppo articolato nelle descrizioni di situazioni semplici, ma ci si passa facilmente sopra grazie alla sua capacità di trasmettere senso di angoscia e smarrimento.
Profile Image for Chiara.
42 reviews1 follower
April 24, 2022
2/3
Interessante la storia ma non si è creata così tanta empatia con la protagonista.
Profile Image for Jess.
38 reviews
June 20, 2023
Originale, pittoresco, quasi grottesco a tratti. C'è talmente tanto in questo libro che è impossibile riassumerlo in poche parole. Si prende l'avvio da una situazione quantomeno singolare: una mostra d'arte incentrata sulla plastinazione, persone che, dopo la morte, si sono sottoposte (per propria scelta) a questa tecnica e sono poi state "lavorate ed elaborate" dall'artista a cui si sono affidate nei modi piu svariati - tra queste, l'uomo che è stato l'amore della vita di Giada, la nostra protagonista. E da questo incipit (perché queste sono davvero solo le prime pagine) ci si lascia rapire senza accorgersene, fino al climax finale, affondando pagina dopo pagina negli anfratti del lutto, delle insicurezze dell'animo di Giada e dei suoi ricordi.
Ho amato il ruolo della plastinazione in questo romanzo. È qualcosa di talmente particolare che non può non giganteggiare nella storia mettendo in ombra tutto il resto, ma non è proprio così. Il tema principale è il lutto. I funerali si fanno per i vivi: sono un rituale necessario per mettere un punto, per dare un senso all'accaduto, alla perdita, per aiutare chi rimane a rendersene conto e metabolizzare; ma cosa succede se si viene privati di questa possibilità? Di questo "diritto" a lasciare andare chi non c'è più per poter andare avanti con le nostre vite? Questo è ciò che accade a Giada. "Guasti" racconta l'agonia di una donna che rimane intrappolata in un limbo di immobilità, senza più l'uomo che ama al suo fianco, eppure ancora di fronte a lei, sempre, ogni singolo giorno, senza poterlo avere né poterlo lasciar andare, una trappola crudele da cui sembra non esserci una via d'uscita.
Questo libro è un pugno allo stomaco che si è felici di ricevere. Tribuiani ha uno stile molto particolare, gioca con la punteggiatura oscillando tra azione, dialogo e pensiero con estrema maestria e lasciando fluire il lettore tra le pagine come un bambino sullo scivolo, che si lascia andare curioso fino a trovarsi col cu*o per terra, stordito, ebbro di emozioni contrastanti, e con qualche interrogativo che ancora gli ronza irrisolto nella testa. Bellissimo. Un'altra splendida perla di Voland.
Profile Image for cercounromanzo .
59 reviews28 followers
November 6, 2023
✍️Annotazioni: il “guardare da un altro punto di vista”.

E’ tutto vero. Dolorosamente vero.
Non c'è esagerazione in quel che si legge.

Sapete…molti anni fa sono andata alla prima mostra a Roma di “Body Worlds”. Non sono mai stata una persona facilmente impressionabile, ma sarei un’ ipocrita se dicessi che quei corpi - passatemi il termine - ridotti in quello stato non mi abbiano fatto nessun effetto.

Non dimenticate: prendete con le pinze il mio “ridotti in quello stato”.

Dicevamo… si, nessun effetto.

Questo piccolo libro vi apre gli occhi su una determinata “circostanza” ESISTENTE priva di alcune riflessioni su specifici punti (se così si può dire).
1. La storia dell’uomo che stai osservando, qual è? Aveva una famiglia?
2. Lo ha fatto per amore della scienza o è stata una scelta “poco ponderata”?
3. E’ un cimitero senza “filtri”
4. Come staranno le “Giade” di questi uomini?

Ca*** e tu lì che guardi, li scruti e non contento/a fotografi “per non dimenticare”.
Sapete qual è il bello?
Che tutte queste dannate riflessioni sono emerse nella mia mente solo dopo aver letto pagina 1 di Guasti. Mi sento profondamente, terribilmente in colpa per non aver riflettuto fino ad ora su questi aspetti; ho dato “per scontato” alcune cose.
Non ho analizzato il contorno di quello che vedevo, il retroscena.

Fa male. Dannatamente male.

Consiglio questo libro a tutti/e quelli che, come me, hanno perso di vista alcuni punti (non volutamente).

Questo libro è dolore allo stato puro.
Profile Image for Sara Guasti.
16 reviews
May 28, 2021
Ho assistito alla mostra Gunther von Hagens per cui sono riuscita a non farmi travolgere dall'impatto descrittivo dei corpi conservati con la plastinazione, corpi che mostrano fasci muscolari o parti ossee fermate in posizioni che solo da vivi abbiamo avuto il piacere di poter sperimentare. Giada si presenta alla mostra per una ragione del tutto particolare: è la vedova di noto fotografo che ha deciso di trasformare il proprio corpo in opera d'arte, lasciando tale intenzione nel testamento. Nei 30 giorni di permanenza della mostra, la donna si troverà a vegliare questo strano cadavere, senza i lineamenti che ben conosceva, le espressioni facciali, le posizioni note del suo corpo ormai stravolte. Non sarà facile elaborare il lutto fra visitatori, custodi e giornalisti. Il libro offre numerosi spunti di riflessione su ciò che lasciamo dopo la morte, sulla possessività verso il proprio defunto, sull'eternità di un corpo sezionato.
Profile Image for Angela.
53 reviews6 followers
February 7, 2023
Questa è la storia dell'elaborazione di un lutto. È la storia di una donna, Giada, che ripercorre la sua vita accanto all'uomo che amava, e che ora fa parte di una mostra itinerante di corpi plastinati, in una posa plastica, congelata e immutabile. È la storia di cosa voglia dire vivere alle dipendenze di un compagno brillante, stimato, possessore di una luce che chi sta accanto non può che riflettere, annullandosi. È la storia di cosa sia l'arte e di cosa voglia dire fare arte. Ed è la storia di una rinascita, o meglio del tentativo di rinascita, che in questo passa anche per la distruzione materiale del corpo della persona amata. Un romanzo breve, con una prosa informale, dove la terza persona si alterna alla prima in modo rapido, senza la classica punteggiatura. Un romanzo che offre un sacco di spunti, che fa riflettere e che lascia un senso di turbamento, perché Giada è umana, reale, e non è difficile immedesimarsi in lei e nella sua scelta che chiude la storia.
Profile Image for Ilaria Gonnelli.
Author 9 books4 followers
January 19, 2023
Di questa autrice avevo già letto (e amato) BLU.
Lo stile è estremamente informale, al punto che, come in Sally Rooney, non esistono differenze tra dialoghi e narrazione; nonostante ciò la lettura risulta perfettamente comprensibile.
La forza della Tribuiani a parer mio sta nel suo punto di vista inusuale e infatti anche l'idea di fondo di GUASTI è originale, legata al mondo dell'Arte e accattivante.
Devo confessare che questa lettura non mi ha catturato quanto l'altra e credo che il modo di scrivere introspettivo e a tratti ossessivo/ripetitivo dell'autrice abbia trovato in BLU una migliore espressione. E' giusto così, GUASTI è stato scritto precedentemente e l'autrice sta progredendo nella sua crescita.
Profile Image for Ilaria Gonnelli.
54 reviews
November 29, 2023
Di questa autrice avevo già letto (e amato) BLU.
Lo stile è estremamente informale, al punto che, come in Sally Rooney, non esistono differenze tra dialoghi e narrazione; nonostante ciò la lettura risulta perfettamente comprensibile.
La forza della Tribuiani a parer mio sta nel suo punto di vista inusuale e infatti anche l'idea di fondo di GUASTI è originale, legata al mondo dell'Arte e accattivante.
Devo confessare che questa lettura non mi ha catturato quanto l'altra e credo che il modo di scrivere introspettivo e a tratti ossessivo/ripetitivo dell'autrice abbia trovato in BLU una migliore espressione. E' giusto così, GUASTI è stato scritto precedentemente e l'autrice sta progredendo nella sua crescita.
Profile Image for Federica.
2 reviews
August 18, 2022
Più un 2.5 che un 2, ma la sostanza non cambia: ho apprezzato il voler raccontare una storia originale, diversa. Ho empatizzato in diversi passaggi con la protagonista, con le sue sensazioni. Tanti spunti interessanti anche nella scrittura della Tribuiani. Ma oltre a questo troppe cose non funzionano a mio parere: proprio quest’ultima, la scrittura, ha del buon potenziale ma finisce per strafare, per essere confusionaria, con periodi troppo lunghi che rendono difficile seguire il flusso di pensieri della protagonista. La storia potrebbe essere una bomba ma finisce per essere banale e scontata, sia nello svolgimento che nel finale. Peccato.
Profile Image for chiara_librofilia.
424 reviews34 followers
February 15, 2019
Un esordio potente che parte dal tema del corpo, passa per l'arte e finisce per interrogarsi su tutta una serie di argomenti correlati: l'amore, la morte, il lutto, la memoria, l'abbandono e la follia, merito della scrittura di Giorgia Tribuiani che è sviluppata come una sorta di inarrestabile flusso di coscienza che scuoterà costantemente il lettore e lo condurrà a porsi una serie di interrogativi.
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