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348 pages, Paperback
First published June 6, 2016
«Un lupo può perdersi?» chiesi.
Gli occhi vagabondi si fermarono su di me. «Sì, se c’è qualcosa che lo attira fuori dal suo solito territorio di caccia.»
«Tipo?»
«Tipo…» tentennò guardandomi fisso, «una preda che si lascia inseguire fino a portarlo nella propria tana. La caccia prende il sopravvento sugli altri sensi e quando lui riesce a raggiungerla, ormai è già perso.»
«Ah.» Presi tra i denti il labbro dolorante dal morso del pomeriggio, sapendo perfettamente di imboccare una delle strade che lui non voleva prendessi. «E secondo te quel lupo è pericoloso?»
Lui spalancò gli occhi. «No, se lo lasci stare. L’importante è non stuzzicarlo, Giada.» Di nuovo quel tono di rimprovero.
“Pensai che il cuore si sarebbe preso una vacanza scappandomi dal petto.
Non poteva essere vero. Si, forse avevo stuzzicato il lupo, ma non mi ero soffermata a pensare a una sua reazione, anzi, avrei giurato che mai e poi mai avrebbe reagito.”
“Ho deciso di tenerti con me, bambina, anche se a qualcuno non piacerà.
Sono stanco di fare ciò che è bene per gli altri, voglio prendermi quello che desidero una buona volta.
Perciò mi prendo te, perché sei la mia piccola e perché ti amo.
Non è giusto forse, ma ormai è così, e che il mondo vada a fasi fottere.”
“Prendimi. Prendimi o perdimi, lupo.”
"Un lupo può perdersi?" chiesi. Gli occhi vagabondi si fermarono su di me.
"Si, se c'è qualcosa che lo attira fuori dal suo solito territorio di caccia."
"Tipo?"
"Tipo.." tentennò, guardandomi fisso, "una preda che si lascia inseguire fino a portarlo nella propria tana. La caccia prende il sopravvento sugli altri sensi e quando lui riesce a raggiungerla, ormai è già perso."
"E tu mi capisci?" -Giada
"E' quello che sto cercando di fare, perchè stai pur sicura che se non lo facciamo reciprocamente, nessun altro ci capirà." -Vincent
"Il tempo non è mai perso, in un modo o nell'altro è sempre vissuto. Sta a te decidere in che modo, chica" -Niccolò
"Il lupo randagio mi aveva trovato scalza, con le scarpette in mano. Mi aveva annusata e morsa, privo di fiducia, ma io lo avevo accarezzato. Così lui, con gli occhi arguti, mi aveva condotta nella sua tana. Perchè aveva capito quello che cercavo di dirgli. Perchè aveva deciso che ero sua e nessuno avrebbe più potuto osare dire il contrario." -Giada