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Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla (annotato): edizione integrale arricchita da una biografia dettagliata e dal saggio "Dell'equivalenza manzoniana"

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Edizione integrale arricchita da:

- biografia dettagliata
- saggio “Dell'equivalenza manzoniana”






SINOSSI

Alessandro Manzoni, celebrato autore de “I promessi sposi”, in età avanzata scrisse anche alcuni saggi sulla lingua e sulla letteratura.
Nel 1868 scrisse una relazione al Ministro della Pubblica Istruzione Broglio intitolata “Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla” con cui, dopo aver “creato” la lingua moderna italiana e averne dettato i principi fondanti, sottolineava lo stretto rapporto tra lingua e nazione italiane e di come diffondere la prima nella neonata seconda.
La feconda esperienza di Alessandro Manzoni maturata nel suo soggiorno a Firenze “a risciacquare i panni in Arno” e il successo senza pari de “I promessi sposi” con cui introduceva una nuova lingua italiana, libera da latinismi e termini stranieri e dialettali, comprensibile dalla maggior parte degli strati sociali della popolazione di tutta la Penisola, consentiva all'Autore non solo di sottolineare i vantaggi e l'importanza unificatrice della lingua per unificare non solo politicamente ma sostanzialmente l'Italia, ma anche di fornire consigli e suggerimenti concreti per attuare tale progetto.
La versione integrale qui presentata è arricchita dalla biografia dell’autore e dal saggio “Dell’equivalenza manzoniana”.







L’AUTORE

Alessandro Manzoni, inarrivabile autore de “I promessi sposi”, nacque a Milano nel 1785 da Don Pietro Manzoni e Giulia Beccaria, figlia di quel Cesare autore de “Dei delitti e delle pene”, sebbene si dicesse che in realtà fosse il frutto di una relazione adulterina della madre con Giovanni Verri, fratello cadetto di Alessandro e Pietro, noti esponenti dell'Illuminismo.
Dopo avere trascorso la sua gioventù presso alcuni collegi gestiti da religiosi nel milanese e in Svizzera, a trenta anni si riunì A Parigi con la madre appena rimasta sola a causa della morte del compagno Carlo Imbonati. Ivi conobbe e sposò con rito calvinista la prima moglie Enrichetta Blondel, figlia di un banchiere, da cui ebbe dieci figli. All’età di trentacinque anni si convertì al cattolicesimo di stampo giansenista. Da quel momento la sua vita e la sua produzione artistica mutarono radicalmente.
Dopo la morte di del padre Don Pietro Manzoni, si trasferì definitivamente a Milano con tutta la famiglia.
La sua vita fu ricca di gioie e affetti, ma anche di molti dolori (le due mogli e ben otto dei suoi figli gli premorirono).
Studioso e letterato, dedicò tutta la sua vita alla poesia, di cui di lascia opere immortali quali “Marzo 1821” e “Cinque maggio”, e alla stesura de “I promessi sposi”, il romanzo romantico e risorgimentale per antonomasia, capolavoro assoluto dell’Ottocento, a cui lavorò indefessamente per quasi trenta anni. “I promessi sposi”, opera rivoluzionaria che ebbe un successo di pubblico e di vendite senza pari che si protrae sino ai giorni nostri, procurò ad Alessandro Manzoni fama internazionale, ma nessun ritorno di natura economica.
Morì ottuagenario nel 1873, acclamato come patriota e padre della lingua italiana moderna.
In suo onore Giuseppe Verdi compose ed eseguì una “Messa da requiem”.

58 pages, Kindle Edition

First published July 11, 2015

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About the author

Alessandro Manzoni

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Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni, meglio noto semplicemente come Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.
Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano.

Alessandro Manzoni was an Italian poet, novelist and philosopher. He is famous for the novel The Betrothed (orig. Italian: I promessi sposi) (1827), generally ranked among the masterpieces of world literature. The novel is also a symbol of the Italian Risorgimento, both for its patriotic message and because it was a fundamental milestone in the development of the modern, unified Italian language.

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Profile Image for NonnaBaigia.
95 reviews7 followers
November 23, 2016
Ottimo saggio breve sull'impatto che l'Unità d'Italia ha avuto non soltanto geograficamente, ma anche linguisticamente, e che ha gettato le basi della nascita della letteratura risorgimentale, di cui Alessandro Manzoni ne è stato il più importante esponente.
Il testo inizia con una lettera scritta da Manzoni in cui fa delle considerazioni in merito alla necessità di unire sotto un'unica lingua la neonata Italia, in quanto fino ad allora ogni regione, staterello o paesino viveva di un linguaggio dialettale legato al territorio. L'Unità d'Italia, per essere considerata tale, doveva raggiungere un'unità anche nel linguaggio affinchè da nord a sud ci si potesse capire senza bisogno di interpreti.
A seguire viene analizzata la diffusione del nuovo linguaggio unificato attraverso i canali di allora, ossia la letteratura. Ed è qui che Alessandro Manzoni riesce nel suo principale intento divulgando i suoi testi scritti principalmente in "lingua italiana", ma ancora con accenti fortemente settentrionali, che ne limitavano la divulgazione ad un pubblico più ristretto. La massima espressione del concetto di lingua unica avviene con la stesura de I promessi sposi, che si propone come primo testo risorgimentale nella letteratura italiana e per cui, onde scrollarsi di dosso l'ancora troppo settentrionale linguaggio, lo stesso scrittore ha soggiornato a Firenze.
Consiglio questo testo a chiunque voglia aggiungere una piccola perlina intellettuale alla propria collana. Un testo semplice e ben argomentato, di poche pagine. Molto interessante anche la biografia finale dello scrittore, che vale la pena di leggere.
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