Tra mura antiche, segreti e rigide regole, un Dark Academia pronto a sedurvi!
È bastata una notte per rovesciare l'esistenza privilegiata di Aurora Welsh e decretare la sua clausura. Dalle feste con gli amici e gli ottimi voti passa al totale isolamento, all'Our Lady of una prigione di stampo cattolico mascherata da prep school in cui gli studenti vengono piazzati dai loro facoltosi genitori per espiare colpe, imparare l'educazione rigida dei ricchi o rimanere nascosti da chi non desidera avere una delusione tra i piedi. Ora, sola e priva di qualsiasi appiglio, vaga in un ambiente sconosciuto senza null'altro da perdere se non la propria coscienza.
Eppure proprio lì, tra i corridoi austeri dell'Our Lady of Mercy, si nasconde quella che si rivelerà la sua più grande tentazione. Vietata. Indecente. Totalizzante. Con il professor Fleming cedere è inevitabile. Perdersi anche.
Zachary Fleming è un professore autoritario, esigente, eppure rispettato da studenti e colleghi. Però dentro di sé cova un tormento invisibile e rivangare il passato per lui porterebbe alla luce fantasmi che devono restare incatenati. Così ogni settimana Zach tenta di esorcizzarli nel solo modo che di nascosto nella sua stanza, in compagnia delle sue Lady of Shadows.
Nessuno lo sa. Nessuno nemmeno sussurra. Ma lui sprofonda ogni giorno di più nel peccato, nel ricordo e nel dolore, almeno fino a lei. Quando Aurora mette piede nella sua scuola, Zachary capisce subito che rappresenterà la sua una Lady perfetta, uguale al suo ideale eppure… infinitamente diversa.
Resistere è impossibile, i suoi demoni lo spingono a indulgere, a osare, a irretirla, perché la passione non si può arginare e l'appagamento del loro bisogno vale ogni rischio.
Le catene che imprigionano i fantasmi di Zachary, però, sono destinate a spezzarsi e liberare verità in grado di scaraventare lui e Aurora in un vortice ancora più buio. Si può conoscere amore se l'unico insegnamento ricevuto è la perversione?
3⭐️ L’ambientazione è molto interessante e ben resa, ma la storia non mi ha convinta del tutto: la forte attrazione è chiara, ma mi è mancata una costruzione emotiva più profonda del legame. Ho fatto un po’ di fatica a ingranare, sicuramente più coinvolgente l’ultima parte rispetto all’inizio.
Mercy riesce a distinguersi all’interno del genere dark academia grazie a un’atmosfera cupa e seducente che ti avvolge pagina dopo pagina. Le sue sfumature dark mi hanno conquistata totalmente, trasformando la lettura in un’esperienza unica. L’ho divorato in una sola giornata e ho trovato la scrittura di @francescaveri assolutamente travolgente!
Zachary Fleming è un professore dal fascino oscuro, un uomo che da dodici anni convive con una pena che lo ha plasmato. Il suo lato più oscuro non è qualcosa da reprimere, ma l’unico luogo in cui riesce a respirare. Il controllo è il suo rifugio, il dominio la sua difesa. Possedere significa sopravvivere, non cedere mai al dolore, non permettere ai ricordi di trascinarlo nuovamente nell’oscurità. Poi c’è Lei.
La copia perfetta di ciò che ricerca ogni volta, di ciò che lo tormenta e lo attira come una condanna inevitabile. Il desiderio di sfiorarla, di sentirla reale sotto le dita, è un tormento costante. Un dolore sordo, più forte di qualsiasi altra cosa abbia mai provato.
Aurora Welsh. La sua rovina. La sua perdizione.
L’alunna più brillante su cui abbia mai posato gli occhi…mente affilata, intelligenza feroce, una luce che non passa inosservata. Eppure, dietro quello sguardo apparentemente innocente, si nasconde qualcosa di più profondo. Qualcosa di oscuro. Qualcosa che rispecchia perfettamente la sua stessa ombra. Ed è proprio questo a renderla pericolosa. Irresistibile. Proibita.
Zacary ha sempre vissuto nel controllo. Ogni scelta, ogni emozione, ogni confine tracciato con precisione. Perdere quell’equilibrio non è mai stato un’opzione. Eppure, con Aurora, tutto vacilla. Il controllo gli sfugge dalle mani, si sgretola lentamente, lasciandolo esposto a qualcosa che non aveva mai previsto di provare.
Aurora, invece, porta addosso un dolore che pesa come una colpa. Un dolore che sporca l’anima, che isola, che umilia. Si sente sola, spezzata, privata dell’unico amore che l’aveva fatta sentire adeguata, degna di esistere così com’era. Senza quello sguardo, senza quella presenza, tutto il resto ha perso significato.
L’incontro con Zacary è un paradosso. È pace e tumulto insieme.
Con lui, Aurora sente risvegliarsi emozioni che non dovrebbe nemmeno osare nominare. Sensazioni proibite, pericolose. Eppure, per la prima volta, non si sente sbagliata. Non si sente invisibile. Zacary la guarda come se vedesse davvero ogni sua crepa, senza voltarsi dall’altra parte. Ed è questo che la destabilizza di più..sentirsi capita come non le era mai successo prima.
Amo le storie profonde e proibite..quelle che scavano. Mercy rispecchia esattamente ciò che cercavo, ma sarebbe riduttivo definirlo soltanto come la storia vietata tra un professore e la sua alunna.
Questo romanzo è un cammino. Un percorso lento e intenso che accompagna chi legge tra redenzione e scoperta di sé, tra caduta e rinascita. È una storia che parla dell’amore autentico..quello che non giudica, che non condanna, ma che unisce invece di dividere.
Pagina dopo pagina, emerge un bisogno profondo di libertà. La libertà di essere se stessi, di sentirsi finalmente a casa in qualcuno, senza catene. Senza vergogna. Senza il peso costante del giudizio e del pregiudizio.
Francesca è stata straordinaria nel costruire questo universo narrativo. Il contesto religioso che avvolge la storia amplifica ogni emozione, rendendo lo struggimento dei protagonisti ancora più intenso e la proibizione ancora più lacerante. Nulla è lasciato al caso..tutto contribuisce a rendere il loro legame più complesso, più doloroso, più reale. Ho adorato ogni singola pagina.
mah questa storia aveva molto potenziale ma non mi ha fatto impazzire, l’unico punto a favore è la scorrevolezza per quanto riguarda la storia non mi ha lasciato nulla.