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Corpo, umano

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Come una visita medica, un film di fantascienza, un pomeriggio d'amore, questo è un viaggio nel corpo. Di tutti i libri sul tema, l'unico segnato da una Corpo, umano. Virgola che impone una pausa, respiratoria e mentale, dentro la quale cercare il proprio, di corpo, oggi al centro di mille attenzioni, ma di nessuna la medicina lo scompone in oggetti parziali, la vita online lo sottrae alle relazioni toccanti, la politica lo strumentalizza. Vittorio Lingiardi lo riporta con sensibilità al centro della scena e ci racconta gli organi che lo compongono - uno per uno, dal fegato al cervello, dagli occhi al cuore - con la voce della scienza e del mito, dell'arte e della letteratura. E riesce nell'impresa di restituircelo «elettrico», direbbe Whitman, «vivente», direbbe Winnicott. Tutt'uno con la psiche.


Autobiografico e psicoanalitico, medico e immaginifico, questo libro concepito in tre stanze - il corpo ricordato, il corpo dettagliato, il corpo ritrovato - ci accompagna in un viaggio avventuroso all'interno del corpo, celebrando la sua fisicità senza separarla dalla sua poetica. Il sangue e le cellule, i simboli e i ricordi. Con le spiegazioni della scienza, le immagini dell'arte, le parole della letteratura, Vittorio Lingiardi racconta la vita del corpo che è «il nostro io, ma anche il primo tu». Nella sua pratica clinica, nell'esercizio della cura, ne ha ascoltati molti, di corpi. La ricerca del contatto e dell'attaccamento, il tumulto dell'adolescenza, l'esperienza della malattia, il risveglio del desiderio, le metamorfosi del genere. Ma anche i sintomi e i il taglio sulle braccia che attenua il dolore mentale; le ossa appuntite dell'anoressia; i muscoli gonfi della vigoressia; lo sguardo dismorfico che vede un difetto dove non c'è; il panico che simula l'infarto. Il nostro corpo ci segue e ci accompagna, sa consolarci, può essere nemico. È un laboratorio alchemico capace di apparizioni anatomico, fisiopatologico, sociale, politico, religioso, estetico, nudo, vestito, danzante, energico, stanco. Corpo, umano è un'evocazione, una ricostruzione idiosincratica e incantata. Dove pagina dopo pagina, organo dopo organo, affiora la consapevolezza che, anche quando rischia di svanire, l'unico modo per ritrovare il corpo è raccontarlo.

308 pages, Kindle Edition

Published October 29, 2024

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Vittorio Lingiardi

43 books23 followers

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5 stars
102 (26%)
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139 (36%)
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97 (25%)
2 stars
37 (9%)
1 star
7 (1%)
Displaying 1 - 30 of 41 reviews
Profile Image for Laura Gotti.
591 reviews610 followers
Read
January 21, 2025
Avevo aspettative altissime e devo dire che, alla fine, non sono nemmeno in grado di dargli un voto.
La prima parte, diciamo quella introduttiva, è folgorante: il corpo visto dagli occhi di un medico, psichiatra, e filtrato dall'arte e dalla letteratura. Davvero interessante.

Poi Lingiardi passa al corpo dettagliato: il cuore, il cervello, i polmoni, la pelle. E tutto diventa un po' ripetitivo perché la storia è sempre quella. Citazioni, immagini, poesia. Una bibliografia ricca e interessante ma avrei preferito venisse evitato l'effetto elenco.

Rimane un libro notevole, ma senza voto, come se le potenzialità -enormi - fossero un po' rimaste inespresse.
Profile Image for Come Musica.
2,065 reviews629 followers
December 24, 2025
“Noi siamo un corpo che, vivendo, muore. Ma poiché oltre all’occhio, all’utero, al polmone, siamo uno sguardo, un neonato, un respiro, noi siamo il corpo che, morendo, vive.”

“Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi è un saggio illuminante e poetico che invita a un viaggio intimo attraverso gli organi del corpo umano, intrecciando scienza, mito, arte, letteratura e psicoanalisi per restituire un’immagine olistica di ciò che ci rende vivi e vulnerabili.

Strutturato in tre parti – il corpo ricordato, dettagliato e ritrovato – il libro esplora fegato, cuore, cervello e altro ancora, non come meri meccanismi biologici, ma come custodi di emozioni, ricordi e simboli culturali.

Ho raccolto tutti gli articoli che a tal proposito Lingiardi pubblicò un po’ di anni fa su La Domenica del Sole 24ore, ma non ho fatto in tempo a confrontarli; nei ringraziamenti, infatti, lui menziona

“Grazie a: Silvia Bre per il regalo delle sue traduzioni di Emily Dickinson; Marco Carminati per i bei tempi delle mie copertine per la «Domenica del Sole 24 Ore» sui «motori della vita», come li chiamava lui.”

Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, attinge alla sua esperienza clinica per affrontare temi come la malattia, il desiderio, il genere e i disturbi corporei (dal panico all’anoressia), enfatizzando come il corpo sia inseparabile dalla psiche: un “laboratorio alchemico” capace di infinite metamorfosi.

La prosa è elegante e accessibile, punteggiata da riferimenti a Whitman, Winnicott e figure artistiche, con una virgola nel titolo che simboleggia una pausa riflessiva in un’era che frammenta e strumentalizza il corpo.

Premiato con il Bagutta 2025 e finalista allo Strega Saggistica, questo testo non è solo un’esplorazione anatomica, ma un inno alla cura e alla narrazione come vie per riconnettersi con se stessi.

Un’opera che commuove e ispira, ideale per chi cerca profondità oltre la superficie.

“Il nostro corpo ci segue e ci accompagna, sa consolarci, può esserci nemico. È il nostro io, ma anche il primo tu. Spesso lo ignoriamo, spesso ci ignora. È un laboratorio alchemico capace di apparizioni infinite: è anatomico, fisiopatologico, etnologico, sociale, politico, religioso, artistico, estetico, sensuale, nudo, vestito, danzante, sessuale, maturo, giovane, anziano, piccolo, grande, energico, debole, stanco, malato, sufficientemente sano.”


Tra 4 e 5 stelle
Profile Image for Vaniglia Harris.
310 reviews
March 10, 2025
Corpo, umano, Vittorio Lingiardi (Einaudi, 2024)

Ho letto un libro entusiasmante, che consiglio a tutte e a tutti. Interessante e raffinato già a partire da quell'astuta virgola del titolo, inserita tra il sostantivo corpo e l'aggettivo umano - un'intuizione che non richiede spiegazioni - e dalla copertina, una tavola anatomica insolita (e autentica, non opera di un designer dei giorni nostri) ottenuta disegnando la proiezione del cuore e dei grossi vasi direttamente sul corpo di un baffuto e compassato signore dei primi del '900.
È un saggio, scorrevole, dotto e anche ironico, misto di anatomia, fisiologia e antropologia e mille altre cose in parti uguali: rassegna antologica d'arte,  filmografia sui vari temi affrontati, un'ampia bibliografia - articoli scientifici e libri - per argomenti. Un grande esercizio di associazioni mentali (e chi, se non uno psicanalista), dove il caro buon senso comune va a braccetto con una grandiosa cultura scientifica e umanistica. Un libro sapiente che è anche divertisment, pieno di usuali e ameni modi di dire (che Lingiardi chiama "dimore idiomatiche"): per ogni parte del corpo sciorina decine di metafore del mondo domestico. Solo per fare un esempio, nel capitolo "piede" troviamo: il piede sbagliato, sul piede di guerra, la zappa sui piedi, i piedi di piombo, puntare i piedi, sui due piedi...
Fusione perfetta di molti saperi, troviamo anche la poesia. Corredato da illustrazioni più o meno note, circa una per capitolo, costringe però ad una ricerca continua in rete per visionare le moltissime altre citate a cascata lungo le pagine, così come i film, le rime, i libri. Sensibile, esaustivo: difficilissimo restituire la ricchezza di questo libro, pieno di spunti intelligenti e raffinati. Ho goduto forse meno il capitolo introduttivo - "il corpo ricordato: - e quello conclusivo - :il corpo ritrovato" - , entrambi troppo "alti" per la mia scarsa cultura. Ho invece goduto moltissimo quello centrale del libro-saggio, il corpo dettagliato, per il suo percorrere l'anatomia umana attraverso una molteplicità di organi. Non tutti, manca, ad esempio, l'ombelico, forse perché l'autore non è uno che sta a rimirarselo con compiacimento: e per questo mi piace. Per me Lingiardi è un gigante, e ho letto così poco di suo, posso solo aggiungere altre piacevoli sorprese.

"Raccontare i nostri organi come luoghi medici, psicologici e poetici è stato un modo di ricercare un ordine, forse un senso, e una consolazione."
Profile Image for Seregnani.
741 reviews34 followers
July 14, 2025
«Chi ha esperienza della cura psichica riconosce il taglio sulle braccia della sofferenza borderline; l'osso sporgente dell'anoressia e il vomito della bulimia; l'ossessione vigoressica che gonfia i muscoli; il panico che simula l'infarto e ferma il respiro; l'autopalpazione ipocondriaca; lo specchio dismorfico che implora la chirurgia di correggere un difetto che non c'è; il corpo drammatico dell'isteria; quello irrigidito dall'ossessività; quello vanitoso e freddo del narcisismo. Riconosce la voce del corpo quando il trauma spegne la parola.
Il corpo è la nostra psicoanalisi, che è stata capace di disegnarlo sul piano teorico, ma spesso lo ha dimenticato su quello clinico: non vederlo per non toccarlo. Ancora oggi ci sono psicoanalisti che ritraggono la mano se il paziente la porge o storcono il naso quando chiede di usare il bagno. Per preservare la neutralità del setting, dicono.
Ma il setting è prima di tutto uno stato vivo della mente.
La relazione tra analista e persona in analisi è un posto di massima intimità, con confini stabiliti da regole condivise capaci di costruire un luogo di libertà e protezione.».

5 ⭐️ Vittorio ci porta con sé nei tre viaggi nel corpo, umano.
Il primo è il corpo ricordato: ricorda quello di sua madre che è il corpo che si prendeva cura di lui diventato poi l’opposto quando era in punto di morte.
Mette in risalto l’affective touch: il contatto è un aspetto fondamentale per lo sviluppo di bambini e adulti. Parla dei disordini dell’adolescenza che possono portare anche a metamorfosi del genere o a malattie come anoressia, bulimia o binge eating.
Il secondo è il corpo dettagliato: di fronte a un quadro siamo portati a fare un passo indietro per vederlo bene, con il corpo, invece, bisogna avvicinarsi per guardare i particolari.
Descrive nei dettagli: il cuore, la pelle, il seno, gli occhi, il naso, e ancora la bocca e la lingua, le orecchie, i polmoni, lo stomaco, il fegato, l’intestino, i piedi, i capelli, l’utero e i genitali, la prostata e la vescica, i reni e infine le protesi, le ossa, i muscoli, il sangue e il cervello.
Il terzo è il corpo ritrovato: è quello del racconto e dell’ascolto. Pagina dopo pagina affiora la consapevolezza che l’unico modo per ritrovare il corpo è raccontarlo. Ci portiamo addosso cicatrici e col passare del tempo i nostri corpi diventano esempi di kintsugi, frammenti saldati e non sempre con l'oro.Mi è piaciuta molto anche la spiegazione del titolo, ovviamente è all’interno del libro, per cui: scopritela!
Profile Image for Annalisa Metus.
23 reviews2 followers
February 9, 2025
Non leggevo così di gusto un saggio dai tempi di Falcinelli.
Scritto benissimo, si percepisce l'ironia e il divertimento di Lingiardi (belle anche le sue poesie).
Mi è piaciuto tantissimo!
Profile Image for Elisa Borghi.
20 reviews1 follower
September 7, 2025
3.5 per la verità.
Ho adorato la scrittura (come pure per Arcipelago N) ma pensavo avesse un taglio più psicologico nel descrivere le varie parti del corpo come parte di un sistema unico collegato con la psiche e che della psiche ospiti i sintomi.
È molto poetico e nei continui rimandi a letteratura ed arte offre tantissimi spunti di pensiero ma credevo (e speravo) fosse più spiccatamente legato alla disciplina. In ogni caso un ottima e interessante lettura!
Profile Image for Alessandra.
60 reviews1 follower
December 13, 2024
Credo che questo libro abbia un problema di forma: si lascia spazio a un ampio elenco di citazioni e riferimenti culturali che mangiano le idee e le riflessioni dell’autore che appaiono, sì, ma striminzite e solo in fondo al volume, scritte frettolosamente a mo’ di conclusione.
Non posso dire che mi sia dispiaciuto, ma non credo mi rimarrà impresso. Stenterei anche a consigliarlo, a meno che la persona non abbia particolare interesse per la tematica corporale.
Profile Image for Orlis.
30 reviews
September 24, 2025
Una virgola può cambiare il senso di una frase. Può evocare un'inflessione della voce, un inciso del pensiero, un nuovo periodo.
E del corpo se ne parla in tanti modi, ma rare volte ci si ricorda che è una forma che esprime un contenuto. Un'insieme di elementi capaci di generare un individuo nelle sue molteplici identità.
Bastava una virgola per creare una scissione e una presa di consapevolezza: arriva a ridefinire perfino significato di "essere" e "avere". Chi o cosa è un corpo, umano. Chi o cosa ha di umano, un corpo. È tutta qui la felice intuizione di Vittorio Lingiardi: «il corpo è la nostra storia e la nostra filosofia. Avere un corpo, essere un corpo».

Corpo, umano è allora un appassionante viaggio attraverso vene e ossa con la voce di un narratore che, di mestiere, si relaziona con il corpo nelle sue rappresentazioni: fisico, psichiatrico, sanitario, mentale, artistico. Il saggio-narrativo non ha pretesa di essere un libro enciclopedico né una monografia di ciascuna parte del corpo, quanto un monologo appassionato e variegato sul concetto di corporeità. Il testo esamina proprio questo aspetto in tre dimensioni-sezioni: 'ricordato', ovvero come l'esperienza corporea determina la relazione con la realtà e viceversa, inclusi i traumi e la nozione di corpo-mente; 'dettagliato', con ventitré capitoli dedicati a parti anatomiche; infine 'ritrovato', inteso come quello «del racconto e dell'ascolto» e della riaffermazione del corpo nella sua dimensione terrena e relazionale al centro del dibattito politico.

«Toccare è toccarsi».


Il secondo capitolo è una vera e propria esplorazione "multimediale": organi, sistemi e apparati vengono raccontati e rappresentati secondo i diversi linguaggi dell'umano. Dal cinema alla letteratura, dalla poesia alla pittura, Lingiardi costruisce una sua personalissima mappa di collegamenti concettuali tra ambiti tra loro apparentemente poco connessi, eppure in grado di svelare sorprendenti rivelazioni. Storia e psicologia, filosofia e anatomia: il corpo è ovunque e da nessuna parte. Perché il corpo è - e ha - tutto questo insieme. Mi hanno parecchio divertito e incuriosito i capitoli dedicati al cuore («perché non basta che siamo mortali, capita che lo siamo da un momento all'altro»), ai capelli e alle protesi. Una morfologia dei simboli corporei fino alla malattia, «il lato notturno della vita».

Il libro, insomma, è una piacevole lettura ricca di aneddoti, curiosità e spunti adatta senz'altro a studenti di medicina. Nient'affatto esaustivo nei suoi riferimenti ma sufficiente ad invogliare curiosi e appassionati ad addentrarsi nel proprio contenitore, rimasti magari folgorati dalla bellezza pedagogica di quel fu "Siamo fatti così" animato di Albert Barillé.

«Viviamo un'epoca complicata, con corpi contesi tra ideologia e tecnologia. Definire cosa è un corpo, quali sono i suoi confini fisici e teorici è sempre più difficile. A maggiore ragione, dunque, il corpo, anzi i corpi, vanno ascoltati e interrogati».


Ed ecco allora, dopo un caotico ma stimolante viaggio tra le viscere del contenitore, come Corpo, umano riporta al centro dell'attenzione del lettore - e del dibattito pubblico -, quanto della forma del corpo che abbiamo è espressione del suo contenuto. Non sappiamo quasi niente di esso dal di fuori, e da vivi. Eppure questo corpo crea i presupposti per 'essere' umani, e l'essenza che ci rende anatomicamente umani ci invita a ripensare alle forme con cui viviamo e interagiamo con il mondo, la vita, noi stessi. Corpo, umano.

«Noi siamo un corpo che, vivendo, muore. Ma poiché [...] siamo uno sguardo, un neonato, un respiro, noi siamo il corpo che, morendo, vive».
Profile Image for Manto.
12 reviews
December 25, 2025
Abominevole, un libro che non sa se essere una raccolta storica della misoginia o un'enciclopedia. Lo sforzo di riprendere l'Ulisse di Joyce con i capitoli dedicati ognuno ad un organo è apprezzata ma non è neanche lontanamente comparabile ad un testo divulgativo che si rispetti. Le frasi più audaci sono prive di riferimenti puntuali e quelle meno audaci sono menzioni a pensieri discutibili, principalmente sui corpi o sulla psiche delle donne.

Molto raramente e con un velo di scetticismo vengono fatti riferimenti a pensieri contemporanei in materia di genere e buona parte dello spazio (considerevole) di questo libro è dedicato a menzioni artistiche prive di descrizioni, sufficienti figure o contesti adeguati.

Come libro a sé stante è interessante (molto frustrante, a tratti esilarante) da leggere, ma è inconcepibile nel contesto della divulgazione scientifica come portante un'etica dell'inclusione intellettuale del lettore e di un valore pedagogico rilevante.

Poi che cagata è la virgola dai
Profile Image for Paolo.
237 reviews8 followers
May 19, 2025
La lista è forma di riflessione, lo sapevano David Foster Wallace e Roland Barthes. Selezionando, isolando e considerando singoli elementi come i mattoncini del lego abbiamo la possibilità di fare delle costruzioni. Nel caso di _Corpo, umano_ Lingiardi compie l'interessante operazione, non so quanto innovativa, di raccontare l'essere umano a partire dai suoi organi, dalla biologia. Il lettore assiste a una sorta di autopsia piena di riferimenti, citazioni e rimandi culturali che spiegano perché abbiamo ereditato alcuni modi di dire e tutte quelle proiezioni psicologiche che ne derivano. Lo stile è divulgativo e alla portata di chiunque.
Profile Image for Fab. Tummi.
115 reviews
July 14, 2025
Pregio del libro? La copertina, bellissima.

Per il resto…

Per ogni parte del corpo, l’autore riepiloga, per ciascun organo e in poche pagine, una serie di citazioni e riferimenti culturali (opere d’arte, film e musica, pure i proverbi e i modi di dire) che dovrebbero più o meno raccontare la complessità dell’anatomia umana.

Peccato che tutto si riduca ad un flusso di informazioni confuso, superficiale, vuoto, un mero esercizio di stile e di vanità.

Una raffinata ed elegante raccolta di nulla.
Profile Image for Nicola Magno.
9 reviews
December 9, 2025
Se vi piacciono gli elenchi, questo è il libro giusto per voi.
Avevo grandi aspettative, forse dovevo volare un po’ basso. Tanta cultura, tanta arte, tanta poesia… poca medicina, poca vita.
Spesso i capitoli mi sono sembrati pieni di retorica sconnessa.
Do quattro stelle perché apprezzo lo sforzo dell’autore, è un testo innovativo; inoltre la prima e la terza parte funzionano molto bene.
Profile Image for Paola Gennari.
5 reviews
October 27, 2025
Lingiardi cita - tra 1000 anche - Roland Barthes - “Ogni disciplina ha il suo [corpo] e se ne occupa in modo separato, faticando a trasmettere la propria conoscenza alle altre. Giunge alla conclusione che non basterà la scienza ad arare il “campo immenso dell’intersoggettività del corpo”. Saranno semmai psicoanalisi e letteratura quelle capaci di rendere conto “della sua finezza e fragilità”. Lingiardi ritrova in queste parole il corpo del suo libro, l’idea che il corpo ritrovato è quello del racconto e dell’ascolto: l’anamnesi medica, la seduta di psicoterapia, la creazione artistica.

Un libro che parla del corpo attraverso la letteratura, la filosofia e l’arte, “il corpo che è il nostro io, ma anche il primo tu”.
Piacevolissimo da leggere, ottimi spunti di lettura ad ogni pagina (ricchissime e curate le note).
Profile Image for Sara Forni.
29 reviews
October 31, 2025
Un libro impegnato e pieno di voci, che aiutano a creare e rafforzare l'immagine del corpo.
Peccato che la voce dell'autore sia marginale e non centrale. Mi è mancato molto sentire la sua voce e la sua esperienza nell'opera; mi è sembrata più una raccolta di citazioni e aneddoti sul corpo umano.
Il prodotto in sé è ben scritto e scorrevole, un vero peccato che non sia stato sfruttato il grande potenziale che le poco parti che riportano l'esperienza diretta dell'autore mettono in evidenza.
1 review
January 6, 2025
Non un libro da leggere, ma un esercizio di magia.
Un testo da consultare, da sfogliare a piacere, lasciandogli il potere di dar forma a qualcosa dentro di te.
Profile Image for Eleonora Pinoli.
22 reviews
July 19, 2025
“Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi

Un’opera nell’opera. Decostruire, unire, malleare, riempire, scomporre, analizzare facendone del corpo un luogo e materia tangibile. Predisporre un’escursione nel “nostro primo io, ma anche il primo tu”, sventrare l’alienazione contemporanea in un viaggio nei sensi e negli organi, un elenco di esplorazione e conoscenza nel corpo ricordato, nel corpo dettagliato e nel corpo ritrovato, quello del racconto e dell'ascolto: l'anamnesi medica, la seduta di psicoterapia, la creazione artistica.
“L'unico modo per ritrovare un corpo, anche un corpo fantasma, perduto, stanco di sé o del mondo, è raccontarlo. Il corpo ritrovato è quello raccontato”.
Una corrente spietata, medica, letteraria di ricerca riflessiva attraverso gli stati d’animo psicosomatici, una tangibilità politica, corporale imposta dell’esistere e dall’essere.
Quale organo prende testa nell’importanza, noi che dobbiamo la vita all’utero, ma viviamo nelle nostre ossa, nella pelle, nell’intestino, nel fegato seguendo il cuore e il cervello?
Nella Prima lettera ai Corinzi, Paolo ribadisce l'unicità del corpo nella composizione delle parti, Frida Kahlo, Joyce, Wallace e il suo “le cose brutte di avere un corpo”.
Un viaggio dantesco, innamorato, nell’arte, nella letteratura, nella medicina attraverso la psiche soma. Il nostro corpo… umano.
Un’opera d’arte.
Profile Image for Laura Gorla.
19 reviews
December 27, 2024
“Noi siamo un corpo che, vivendo, muore. Ma poiché oltre all’occhio, all’utero, al polmone, siamo uno sguardo, un neonato, un respiro, noi siamo il corpo che, morendo, vive”

Libro bellissimo, capace di tratteggiare molte (tutte sarebbe impossibile o ci vorrebbero 1736292 libri) caratteristiche del nostro corpo umano, unendo psicoanalisi, medicina, arte, letteratura, linguistica e chi più ne ha più ne metta. Super consigliato!
Profile Image for Gio Evangelista.
14 reviews
March 18, 2025
Se siete appassionati di psicologia e vi affascina la componente fisiologica vi consiglio totalmente questo libro.

Lingiardi secondo me è stato in grado di unire attraverso la poesia e l'arte la medicina alla psicologia.
Quindi non si può non restare affascinati

Svela l'etimologia di alcune delle parti del corpo ed è inevitabilmente affascinante.
Stra consiglio.
Profile Image for Sabrinaderrico.
50 reviews33 followers
November 28, 2024
Un viaggio nel corpo umano attraverso riferimenti letterari, cinematografici e artistici. Ho amato l’immensa cultura di Lingiardi e la sua capacità di spaziare da scienza ad arte con uno stile confidenziale e mai ampolloso. Non avevo mai letto qualcosa di suo, recupererò sicuramente
Profile Image for Beatrice Borrello.
11 reviews
March 24, 2025
Non pensavo fosse possibile descrivere il corpo così, è stato un viaggio bellissimo.
Profile Image for Madame T.
17 reviews
February 21, 2025
http://afuriadileggere.blogspot.com/2...


Su questo libro ho riposto tante aspettative. Mi ha colpita la copertina, la quarta di copertina, il titolo, la virgola che divide Corpo da umano. "Virgola che impone una pausa, respiratoria e mentale, dentro la quale cercare il proprio, di corpo, oggi al centro di mille attenzioni, ma di nessuna cura."
È molto interessante, poetico e ricchissimo di spunti letterari, artistici e cinematografici...eppure qualcosa non me lo ha reso scorrevole. Credo sia il modo di scrivere, molto confusionario,  quasi come se sentisse nell'esigenza di dire tutto ciò che desidera, l'urgenza di lanciarlo in maniera fitta sulle pagine, utilizzando i "suoi" termini, una bulimia letteraria.
È diviso in tre parti: Il corpo ricordato; il corpo dettagliato e il corpo ritrovato.
Un viaggio affascinante attraverso gli organi, partendo dal cuore che un giorno si ferma e noi con lui. "Non basta che siamo mortali, capita che lo siamo da un momento all'altro", alla pelle che parla di noi:"è vulnerabile(lividi), misteriosamente psicosomatica (psoriasi), segnata dall'adolescenza (acne)e dalla memoria(cicatrici). Proseguendo con il seno, gli occhi,  la lingua che "si srotola come un tappeto rosa e ci invita a entrare nel Corpo, umano.
Il viaggio prosegue attraverso lo stomaco, le caratteristiche mirabili del fegato e la sua capacità di rigenerarsi. I sette metri di intestino il nostro secondo cervello, dalla bocca all'ano, l'apparato digerente è un lungo viaggio con due porte sul mondo. Il corpo è come se fosse diviso" in un alto patrizio e in un basso plebeo. Aristotele si pone una domanda: come mai è considerato volgare emettere aria dal sedere, e non è così per lo starnuto?perché nel primo caso l'aria viene dal basso, mentre nell'ultimo viene dalla testa, la parte più nobile del corpo."
Leggendo riflettevo sulla corposità della lingua italiana e di come il corpo sia presente nel nostro quotidiano e sia connesso alla mente per descrivere emozioni " la pelle d'oca, batticuore, crepacuore, peli sulla lingua" e via dicendo.
Il viaggio prosegue con organi che appartengono a tutti e non, l'utero,la nostra prima casa, un piccolo organo al centro del corpo di chi ce l'ha, che da millenni subisce ogni forma di spiegazione e controllo da parte di chi non ce l'ha. I genitali femminili che rappresentano un mistero" il sesso femminile, è stato per secoli raccontato con voce di uomo, troppo spesso <>da proiezioni maschili.".
"Il pene così univoco, apparentemente direzionato, la sua prepotenza simbolica è inarrivabile."
La prostata di cui la parabola esistenziale potrebbe essere riassunta cosi:" da operaia anonima del sesso a sabotatrice ostinata della minzione". La ghiandola prostatica è un promemoria del tempo che passa.
La magia dei centomila km e più del sistema circolatorio fino a d arrivare al cervello. "Da lui originano il linguaggio, l'immaginazione e la coscienza. Ma non vive nel vuoto, è un organo sociale che si sviluppa nel contesto delle relazioni."
"Il corpo è trasformazione,  ogni metamorfosi contiene un'aspirazione e un dolore".
Wislawa Szymborska scrisse:
"Morire quanto è necessario, senza eccedere.
Ricrescere quanto occorre da ciò che si è salvato."
Profile Image for Antonio Gallo.
Author 6 books56 followers
August 30, 2025
Il libro "Corpo, umano" di Vittorio Lingiardi, pubblicato da Einaudi nella collana Frontiere Einaudi nell'ottobre 2024, rappresenta un'opera particolarmente significativa nel panorama saggistico contemporaneo. Lingiardi, psichiatra e psicoanalista milanese, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma, e porta in questo lavoro la sua profonda esperienza clinica e teoretica.

L'elemento più distintivo dell'opera è già evidente nel titolo: quella virgola che separa "Corpo" da "umano", imponendo "una pausa, respiratoria e mentale, dentro la quale cercare il proprio, di corpo". Lingiardi stesso scrive "Mi ha salvato una virgola", suggerendo come questo segno di punteggiatura non sia meramente stilistico, ma filosoficamente significativo.

Il libro si presenta come "un viaggio nel corpo" che, "come una visita medica, un film di fantascienza, un pomeriggio d'amore", attraversa gli organi uno per uno, dal fegato al cuore. L'autore denuncia una condizione contemporanea paradossale: il corpo è "oggi al centro di mille attenzioni, ma di nessuna cura: la medicina lo scompone in oggetti parziali, la vita online lo sottrae alle relazioni toccanti, la politica lo strumentalizza".

Non sono un medico, ma ho avuto "esperienza di corpi" quando da giovane, per imparare la lingua, lavorai come studente infermiere in un ospedale mentale a nord di Londra. Dal mio punto di vista, il corpo umano rappresenta un fenomeno di straordinaria complessità che merita riflessione profonda. È simultaneamente la nostra condizione più intima e universale - ogni esperienza umana passa attraverso la corporeità, eppure il corpo rimane spesso il grande assente dal discorso filosofico occidentale, relegato a mero supporto del pensiero.

Il corpo è archivio vivente della nostra storia evolutiva, biblioteca biologica che conserva milioni di anni di adattamenti. Ogni cellula porta in sé la memoria di processi che hanno plasmato la vita sulla Terra. È anche il nostro primo strumento conoscitivo: attraverso i sensi, il movimento, la propriocezione, costruiamo la mappatura del mondo e di noi stessi. Contiene un luogo chiamato cervello dove ritroviamo la mente. Qualcuno la chiama anima.

Trovo particolarmente significativa la dimensione relazionale del corpo. Non esiste un corpo isolato: siamo sempre corpi-in-relazione, plasmati dall'incontro con altri corpi, dalle cure materne primarie alle interazioni sociali complesse. Il corpo è medium della comunicazione prima ancora della parola: gesti, posture, espressioni facciali costituiscono linguaggi ancestrali e universali.

L'approccio di Lingiardi, con quella virgola che instilla dubbio cartesiano, mi pare particolarmente prezioso: invita a sostare, a non dare per scontato ciò che più ci è proprio. In un'epoca di ipermedicalizzazione e virtualizzazione dell'esperienza, recuperare una relazione autentica e attenta con la propria corporeità diventa atto insieme terapeutico e filosofico.
Profile Image for Valentina.
84 reviews
April 3, 2025
Tralasciando il fatto che sia impossibile non provare sentimenti per l’autore, che si svela in piccoli commenti tra una citazione e l’altra, sorprendendo con ironia, ma sagacia, credo che proprio questo suo sporadico intervento mi abbia lasciato un po’ così, con l’amaro in bocca.
Introduzione scoppiettante e interessante, così come la conclusione, dove vengono svelati ancor di più pensieri e motivazioni del prof, ma per quanto riguarda l’elenco degli organi, complice forse le mia frustrazione quando ci son tante cose che vorrei ricordare ma so che non riuscirò, mi è piaciuto meno. L’ho trovato ripetitivo a tratti, interessantissimo, per carità, con frasi riprese da luoghi e persone che mai saprei trovare, ma, soprattutto per i primi organi, un po’ troppo sbilanciato il rapporto tra libro-aforismi.
Bellissime le opere d’arte.
Profile Image for Andrea.
62 reviews2 followers
July 31, 2025
3.5.
Compito: per 3/4 del libro prendi un organo a caso del corpo umano e scrivi qualsiasi cosa ti venga in mente, che sia cinema, anatomia, psicologia, arte, letteratura, cultura pop etc etc condita con qualche elenco salviniano e memetico.
C'è da dire che cose interessanti vengono dette, anche se utili per lo più per fare i brillanti alle cene con i colleghi.
Il movimento centrifugo del libro, tuttavia, è premesso, voluto e ricercato. Un bel libro per il grande pubblico ma che, dopo una dovuta autopsia, lascia qualcosa anche ai colleghi del buon Lingiardi.

P.S. Caro L, come presidente dell'Ordine quando prendiamo una posizione sul genocidio in Palestina? Tante buone cose.
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