In un piccolo paese vicino a Bolzano si è insediato da poco un parroco giovane e volenteroso. Aloiz Bauer ha ventinove anni, molta fede e un vizio: gli scacchi. Sopita, nascosta e combattuta durante gli ultimi anni di studi, la passione per il gioco torna prepotentemente nella mente del giovane Aloiz dopo aver sfidato Daniel Harrwitz, un anziano signore (l'unico di tutto il paese in grado di giocare) all'osteria, davanti a una folla di curiosi. Harrwitz è un tipo solitario, ambiguo, taciturno e incredibilmente abile davanti a una scacchiera. Forse troppo per essere un semplice dilettante. Settimana dopo settimana, le sfide tra i due diventano un avvenimento nel paese. Sempre più ossessionato dal gioco padre Bauer si butta a capofitto nei manuali di scacchi e ben presto la sua fede vacilla sotto i colpi degli impulsi umani, tra la competizione con il signor Harrwitz e le velate avances di una fedele che, nel segreto del confessionale, si dichiara innamorata di lui. Il contrasto tra la fede, gli scacchi e l'amore si fa quasi insostenibile fino a quando Bauer non viene convocato al capezzale del vecchio scacchista che sta per morire. Dopo aver ascoltato il racconto-confessione dell'uomo, al parroco non resterà che gettare nel fuoco la scacchiera e la tonaca.
Paolo Maurensig (Gorizia, 1943-Udine, 2021) è stato uno scrittore italiano. Approdato alla scrittura dopo aver fatto l'agente di commercio, il successo letterario è arrivato nel 1993 con La variante di Lüneburg, che narra di una partita fra due maestri di scacchi che si prolunga idealmente attraverso gli eventi storici della seconda guerra mondiale, con il colpo di scena finale che rivelerà la vera natura dei giocatori. Il secondo romanzo, Canone inverso del 1996, è invece incentrato sulla musica, in una cornice mitteleuropea
Paolo Maurensig, wa an Italian novelist, best known for the book Canone Inverso. Before becoming a novelist, Maurensig worked in a variety of occupations, including as a restorer of antique musical instruments. His first book, The Luneburg Variation, was published after he had turned 50. His second book, Canone Inverso, achieved international fame. As of the mid-1990s, Maurensig lives in Udine, Italy. He plays the baroque flute, viola de gamba, and the cello.
Non importa di cosa parlino i libri di Maurensig, anche se si tratta quasi sempre di scacchi; i suoi libri si divorano in poche ore perché ha una scrittura in grado di risucchiarti ed inglobarti nella storia, e quindi la trama passa decisamente in secondo piano. Maurensig si legge anche solo per godere semplicemente di uno stile narrativo davvero eccelso
Un romanzo breve scritto con grande eleganza, che richiama, pur senza accederne ai fasti, la bellezza di "Canone inverso". Una lettura per rendere più piacevoli un paio d'ore di un pomeriggio d'inverno.
Ancora una volta Maurensig torna al suo grande amore, gli scacchi. Lo fa con un romanzo breve (nemmeno 100 pagine) ispirato alla figura dello scacchista Daniel Harrwitz i cui ultimi giorni furono raccontati all'autore da un amico. Si parla di ispirazione, appunto, e non c'è alcuna velleità documentaristica; Maurensig coglie solo spunto da quelle vicende per far spaziare la sua fantasia e dar corpo ai suoi personaggi. La vicenda è decisamente curiosa: un giovane e avvenente prete ottiene l'assegnazione di una piccola parrocchia di paese, attirando gli sguardi attenti delle donne del villaggio, una delle quali gli confida nell'oscurità del confessionale di essersi innamorata di lui. A quel punto le pulsioni sembrano soverchiarlo e per distrarsi dalle stesse cerca di ricorrere alla sua grande passione per gli scacchi. Nel villaggio però nessuno conosce questo gioco, tranne un solitario viandante che si trova nella taverna locale una volta al mese. Sopravvalutando le sue capacità, il giovane prete subirà presto l'umiliazione di venire sconfitto a più riprese dal viandante, il quale - pur apparendo inizialmente schivo e silenzioso - davanti alla scacchiera diviene loquace e persino arrogante, infliggendo addirittura una sconfitta a occhi chiusi al parroco. Questi scoprirà che in realtà lo stesso è un anziano maestro di scacchi, autore di uno dei manuali che lo stesso reperirà per prepararsi ad affrontarlo. Nel finale Maurensig cerca di dare un colpo di coda alla storia, cercando di spiazzare il lettore. Amando Maurensig ammetto di aver riposto troppe aspettative in questo racconto, vedendole parzialmente deluse. La storia, inizialmente avvincente, ripiega su un finale piuttosto banale e prevedibile oltre che vagamente stucchevole. La prosa è scorrevole, piacevole, come si addice al compianto scrittore goriziano ma l'insieme non è all'altezza dei suoi lavori migliori.
D'accordo, sarò poco obiettivo, ma se un racconto (ché di racconto si tratta, non di romanzo, per carità) mi va a finire come fa questo, che perde due piccioni con una fava...