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La volpe che amava i libri

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Nel freddo inverno siberiano, una piccola volpe scopre l’amore per i libri e comincia a rubarne in paese per portarli nella sua tana. Il suo progetto infatti è di trascorrere il proprio letargo leggendo senza sosta. Ma un dolcissimo topolino e un corvo spietato busseranno alla sua porta in cerca di ospitalità. Dovranno imparare a convivere, ognuno con i propri ricordi, le proprie paure e le proprie speranze, in attesa della primavera. Età di lettura: da 7 anni.

106 pages, Hardcover

First published January 1, 2021

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Nicola Pesce

22 books19 followers

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5 stars
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1 star
8 (2%)
Displaying 1 - 30 of 41 reviews
15 reviews3 followers
January 30, 2022
Mi piacerebbe dire che il libro mi è piaciuto e che sono contenta di scoprire un giovane autore degno di nota. Purtroppo, non lo posso dire.
Il libro da un titolo curioso e coinvolgente inizia bene: una giovane volpe, entrata in una vecchia casa del villaggio trova per terra un libro. Affascinata da questo oggetto strano, mai visto prima, lo ruba e porta nella sua tana. Durante il lungo inverno lo studia e impara a leggere, scoprendo in tal modo un nuovo mondo. L'inverno dopo scopre che nella casa ci sono altri libri e inizia ad usarla come una specie di biblioteca, riportando i libri indietro dopo averli letti. Il vecchio della casa lo sa e li lascia sempre un nuovo libro da leggere sul gradino.
Carino, no?
Ma le piccole cose mi davano comunque fastidio:
- la volpe ha un nome maschile (Aliosha), ma si riferisce ad essa sempre al femminile (nonostante la dichiarazione dell'autore nei commenti che "quando... è qualcosa di molto personale, per Aliosha, allora tutto è regolarmente al maschile".)
- la volpe che all'inizio sembra una volpe qualsiasi, ovvero un animale del bosco, diventa sempre più antropomorfizzato: si costruisce una tana con la porta di legno, un letto e un camino dove accende il fuoco. ha una dispensa piena zeppa di cibo umano - avete sentito di un animale selvatico che mangia fagioli o si fa una zuppa di verdure? Il realismo magico delle prime pagine stava svanendo diventando sempre più simile a una fiaba stile Tony Wolf (ovvero artificiale)
- la storia si svolge in mezzo al "freddo inverno siberiano" e l'autore cerca di darle quel tocco di esotico inserendo a caso parole in russo un po' storpiato (incluso l'odiatissimo "Za sdarovie!" che nessuno in Russia usa) e qualche stereotipo (animo misterioso dei russo, ubriaconi bonari, gli immancabili vodka e borsch).
- il nome del topo, Musoritz, che secondo l'autore in russo vuol dire "rifiuti" (no, vuol dire "sporcare, lasciare in giro la spazzatura") - a chi verrebbe in mente a dare un nome del genere a un topo?
Tutto questo comunque sarebbe ancora tollerabile, ma a un certo punto me ne sono accorta che sto leggendo qualcosa di molto famigliare, come se fosse una traduzione di una storia ben nota letta tempo fa. E finalmente ("Cavallina!" è un meme che ogni russo riconosce, anche chi non ha mai aperto il libro di Sergei Kozlov) ho una rivelazione - ma è "Riccio nella nebbia"! C'è pure un bellissimo cartone animato. Si tratta di un racconto un po' filosofico e quasi psichedelico, deliziosamente poetico, delicato e fragrante... E il fascino dei primi capitol ha iniziato a dissolversi definitivamente: una storia bella e particolare, scopiazzata così (chi lo conosce questo scrittore russo, vero?), inserita nemmeno bene - perché in mezzo al pieno inverno siberiano, con la neve e temperature sotto zero, con le bufere e il ghiaccio, ci troviamo ad un tratto in mezzo a un mare di nebbia, con tutti i profumi e suoni di una giornata autunnale. C'è il cavallo bianco, il cane, il pipistrello e il gufo. Persino il rosso del fazzoletto nel quale Riccio porta al suo amico un vasetto di confettura, è stato conservato, trasformandosi nel rosso del ciuffo di capelli di Milla.
E dopo questo leggere la storia non era più divertente- chissà se l'autore ha scopiazzato anche qualche altro libro? Non riuscivo più a togliermi questo pensiero.
I dialoghi diventano sempre più filosofici ma di quella filosofia superficiale, preconfezionata, fatta di ovvietà banali - forse è davvero adatto per gli animali antropomorfizzati, ma difficilmente digeribili per un'umana di 44 anni.
La storia finisce bene, sono contenta per tutti i personaggi. Ma lo stesso autore fa un errore enorme, donandola un unltimo tocco postmodernista: tutto ciò non è vero, ma solo una fantasia che rappresenta... Nelle migliori tradizioni della Duchessa Brutta, l'autore decide di proporre una spiegazione lì dove le spiegazioni meglio non dare, distruggendo completamente la magia.
C'era una volta una volpe che amava i libri... Era meglio finire lì.
Profile Image for Shahira8826.
669 reviews32 followers
January 2, 2025
"La volpe che amava i libri" di Nicola Pesce non è altro che una scopiazzatura di "Riccio nella nebbia", di Sergei Grigoryevich Kozlov, un autore russo abbastanza sconosciuto perché Nicola Pesce potesse sperare di farla franca e che nessuno si sarebbe accorto del plagio.
L'unica differenza tra le due storie è che Nicola Pesce ha sostituito il riccio con una volpe... apparentemente senza sapere che le volpi (a differenza dei ricci) *non* vanno in letargo.
Che dire?
Un livello di ignoranza semplicemente imbarazzante.
Profile Image for Eleonora Masolini.
65 reviews5 followers
April 19, 2023
Una lettura che tiene compagnia e riscalda il cuore, come una lunga fiaba da raccontare davanti al fuoco di un caminetto o mentre si sorseggia con calma una tazza di tè.

Questo libro racconta la storia di Aliosha: una volpe della taiga russa che ama leggere libri e che si sta preparando ad affrontare l'inverno nella sua accogliente tana.

La mia opinione su questo libro è assolutamente positiva. Ho scelto di leggere "La volpe che amava i libri" dopo aver letto "Il fiato di Edith", sempre dello stesso autore, che mi aveva emozionato molto. Sono due letture diverse, perché quest'ultima è un po' più cruda, mentre "La volpe che amava i libri" è sognante proprio come un libro per bambini.

Trovo, infatti, questo romanzo particolarmente adatto sia per i più piccoli che per gli adulti: ognuno di loro coglierà al suo interno messaggi diversi a seconda della propria età ed esperienza.

Molto carina anche l'idea di inserire alcuni termini in russo, con annesse note a piè di pagina per le spiegazioni, aiuta a calarsi ancora di più nell'atmosfera.
Profile Image for Neve.
272 reviews11 followers
April 21, 2022
La volpe che amava i libri è una fiaba adatta sì per i bambini ma, come tutte le fiabe, è anche molto profonda.

I personaggi mi hanno ricordato da una parte "Le avventure di bosco piccolo" (i traumi di quel cartone solo chi l'ha visto come me sa) dall'altra le storie di Beatrix Potter, o quelli di "Boscodirovo"

Troviamo una volpe troppo chiusa con gli altri, un topo troppo buono nonostante quello che ha vissuto e un corvo cattivo, o forse inasprito dalla paura di "non essere" si ritrovano a superare insieme un inverno russo.

Una fiaba filosofica in cui i tre amici si raccontano e imparano che "nella vita, come nella natura, ci vuole gradualità" e in cui l'autore si racconta un po' a noi.
82 reviews
November 28, 2024
Una storia per ragazzi ma è adatta a tutta la famiglia.
Tre animaletti si incontrano in un lungo e freddo inverno siberiano. Man mano che fuori la neve si scioglie e lascia spazio alla primavera anche i loro cuori si risvegliano dal torpore affettivo in cui erano caduti per rinascere pronti a nuove avventure.
Per gusto personale avrei apprezzato meno antropomorfizzazione ma tutto sommato un libro piacevole che potrebbe rientrare nella categoria di libri che vengono definiti coccola.
Profile Image for cate.
91 reviews
February 26, 2025
La volpe amava i libri, ma questo tema non viene poi tanto toccato salvo la prima manciata di pagine, e ammetto che dopo 40 pagine fitte della storia di musoriz, l'avrei volentieri sbattuto fuori dalla tana. Insomma, Pesce avrebbe potuto tirare fuori una storia ben più in linea con il titolo invece di riportare pari pari "il riccio nella nebbia."
Profile Image for Chiara Rizzarda.
Author 13 books6 followers
August 9, 2025
Contraddittorio e dolce, delicato e sferzante, straordinariamente intenso a momenti mentre, in altri sembra fermarsi a pensare insieme a noi, proprio come un amico seduto accanto al fuoco.
Istantaneamente un classico.
Profile Image for Francesca Giardiello.
822 reviews9 followers
June 19, 2021
Delicatissimo racconto che unisce una volpe, un topolino e un corvo, tutti e tre un aspetto diverso dell'animo, tutti distinti ma che possono coesistere, come anche vivere separatamente.
Un'interessante metafora di vita che segue il binario delle favole russe.
Profile Image for Dademaru.
45 reviews1 follower
January 4, 2025
Ho provato a riprendere in mano più volte questo libro ma non ce l'ho fatta a concluderlo… troppo incoerente e alla lunga il tentativo di filosofeggiare su ogni cosa risulta fastidioso.
L'incoerenza maggiore a mio parere è data dal voler utilizzare animali per certi versi esageratamente antropomorfi (la volpe ha una tana attrezzata con camino, dispensa, "graziose porticine", poltrone, … prepara borsch e sorseggia kvas) ma per altri versi del tutto 'animali' (non indossano vestiti, la volpe non conosce tutta una serie di oggetti umani tra cui i libri del titolo e quando scopre questi ultimi li 'arraffa' tra le fauci, camminando a quattro zampe). I personaggi continuano a imporre le loro riflessioni filosofiche (o, peggio, a sparare a zero giudizi) su ogni minimo aspetto, utilizzando termini e metafore anche complesse, ma allo stesso tempo non comprendono suono e significato di parole semplici come 'padre' che diventa 'parde', 'voler bene' diventa 'benare' (che oltretutto non riesco a sentire).
E così l'essenza del Piccolo Principe, che viene ampiamente citato nella prima parte, viene del tutto stravolta: alla semplicità di parole e messaggi viene contrapposta complessità e una visione a tratti fortemente polemica e pessimista – ad esempio le affermazioni del topo su infanzia, crescita, dignità dei bambini, regali, 'benare'…

«Mi beni?» chiede Musorits.
«Sì,» rispose la volpe. Il topo sorrise.
«Non ti dirò – Anch'io – perché secondo me è la cosa più brutta che si possa dire. Come se tu mi lanciassi una pallina e io te la rilanciassi indietro. Alla fine, tu avresti ancora la pallina, che volevi darmi, e io non avrei niente. Te lo dirò quando sarà il momento».

Mah…

Ho trovato parecchio infame utilizzare un libro rivolto a dei bambini per infarcirlo di giudizi e 'verità' assolute, per cercare di distruggere convinzioni e certezze con filosofia spiccia, condita di termini russi – a quanto leggo in altre recensioni, presi anche 'a casaccio' – o di parole inesistenti.

Peccato, perché trovo i disegni di Erika De Pieri molto belli, avevo persino acquistato delle stampe.
Profile Image for Annamaria Totagiancaspro.
274 reviews10 followers
August 2, 2022
Ho scelto questo libro perché il titolo mi ha conquistata e non ne sono rimasta delusa.

La storia si apre con una volpe particolare, Aliosha, preferisce la solitudine per non soffrire e si rifugia nei libri. Libri che ha imparato a leggere da sola e che conserva nella sua tana.
Un giorno freddo d'inverno bussa alla sua porta un topolino, Musoritz. Dopo essersi ripreso, il topolino comincia a raccontare la sua storia. Dopo essere stato cacciato dai fratelli aveva incontrato una bambina che lo amava ma poi l'aveva fatta soffrire ed era andato via.
Qualche tempo dopo, bussa alla tana della volpe un corvo con un'ala spezzata, Ptiza. Burbero e diffidente, comincerà a fidarsi dei suoi due nuovi amici.

Alla fine dell'inverno i tre si separano, ma ognuno di loro porterà sempre nel cuore l'altro.

Ci troviamo nella taiga russa e l'autore è stato in grado di trasmettere il gelo, la cultura e le trazioni di quella terra. Gli stessi nomi sono russi e all'interno del romanzo possiamo trovare nomi di piatti o bevande russe.
L'intera atmosfera del libro è magica, ti avvolge completamente e sembra quasi di essere nella tana di Aliosha.

Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno bisogno di una favola che abbia qualcosa da insegnarti. A tutti coloro che hanno paura di buttarsi per paura di essere feriti.
47 reviews
December 30, 2022
Una volpe asociale che ama i libri, un topolino che vede la meraviglia in ogni cosa e un corvo altezzoso che pensa tutto gli sia dovuto. Questi i protagonisti di questa favola per grandi, intrisa di pensieri filosofici sull'esistenza, il senso della vita e degli affetti.
Si tratta di una lettura veloce, semplice, che ha comunque il pregio di lasciare qualcosa al lettore.

È comunque un libro furbo, che gioca con il lato fanciullesco di chi legge, connotando gli animali di caratteristiche umane, ambientando la storia in un paesaggio quasi magico, la taiga russa innevata, la tana della volpe accogliente, col calore del caminetto e la dispensa piena.
Ecco, accogliente è la parola giusta, una fiaba rassicurante e accogliente.

L'unica cosa forse un pò troppo marcata ed esagerata è il filosofeggiare su ogni cosa del topolino, che magari tende un pò a stancare.
Comunque lettura molto gradevole.

Profile Image for Mara.
65 reviews2 followers
March 15, 2025
Avevo aspettative molto alte, il libro era nella mia wish list da parecchio tempo.

Mi ha convinta a metà. La scrittura è parecchio debole: in alcuni punti inizia a salire e uno si aspetta un bel climax di meraviglia e stupore ma si ferma a qualche gradino dalla cima rovinando abbastanza bruscamente.

La storia di per sé è molto carina, carica di significati e leggibile a più livelli- cosa che ho davvero apprezzato. Si presta a diversi tipi di pubblico e ognuno può cogliere un elemento diverso.

Sono rimasta però delusa dal finale. La narrazione inizia molto lenta e ad un certo punto salta affrettando la chiusa che sembra quasi un po' raffazzonata.

Pessima invece l'intrusione dell'autore in ultima battuta che toglie quell'aura magica che dovrebbero avere le fiabe.

Non ho poi capito (e gradito) quegli elogi vertiginosi alla Russia. Restano un mistero (fuori luogo).

Shout out per le illustrazioni: MERAVIGLIOSE
Profile Image for Federica.
7 reviews
July 14, 2025
Dentro ogni animo, in ogni corpo, più parti frammentate alloggiano,
Una volpe, un corvo e un topolino,
l’amor proprio, paura e rabbia, la semplicità nell’ innamorarsi del colore degli occhi altrui.
Ognuna di queste parti è fondamentale, c’è che mi dice continuamente di “fare dialogare” queste parti.
Forse appena una di queste parti bussa, che sia un topolino innamorato della vita o un corvo disilluso con un ala spezzata, è il caso di aprire loro la porta e farle accomodare per un tè.
Ogni parte ha bisogno di cure, ascolto, o magari di una chiacchierata tra amici.
Infondo qualsiasi parte di noi, bussando alla porta della nostra anima ha qualcosa di importante da dire.
Profile Image for Giulia Centrone.
260 reviews3 followers
May 24, 2022
Una favola, non proprio adatta ai bambini, con una forte ambientazione russa. A tratti delicata, a tratti confusa, scritta spesso per allusioni a eventi che ci possiamo solo immaginare. È una storia morale sulla vita, sull'amore, sull'inverno del cuore e sulla rinascita dei sentimenti. Il vero protagonista è il topo e la caratteristica della volpe che può indurre il lettore a scegliere il libro, ossia il suo amore per la lettura, è molto marginale. Non è una lettura particolarmente coinvolgente, sebbene ci siano pensieri profondi, sparsi qua e là tra un bicchiere di vodka e l'altro.
Profile Image for Giuseppe Di Caro.
119 reviews2 followers
December 9, 2023
La volpe che amava i libri è ambientato nelle sperdute steppe della Siberia, in un tempo non definito in cui le stagioni e il loro rituale susseguirsi la fanno da padrone. Appartiene a uno strano meta-genere che va a toccare vari generi senza sceglierne nessuno. Personalmente lo definirei una fiaba sulla forza delle storie e di come possano impattare in modi inaspettati sulle anime di chi le ascolta! Per riassumerlo in una frase: “ l’amore ha tante sfumature quanti sono gli esseri che lo provano”. Poetico a dir poco.
Profile Image for Rosario Improta.
57 reviews
July 31, 2023
Una favola antica del XXI secolo. Una scrittura gentile che ti lega ai personaggi del racconto, rendendoli vivi e familiari.

Sfiorando la copertina hai come la sensazione che sarà un libro speciale.. complimenti davvero!

Un suggerimento: leggetela ai vostri figli un po' più grandicelli!

#iostoconilibri.
Profile Image for Michela Bassanello.
64 reviews2 followers
January 10, 2025
Una fiaba bella e molto intensa, forse più apprezzabile (o comprensibile) da adulti che da bambini. Irresistibili i tre protagonisti. Una nota di merito allo stile particolare dell'autore che, oltre a includere parole inventate e termini in lingua russa, conferisce a tutto il racconto una delicatezza e una profondità speciali, toccando note quasi filosofiche.
22 reviews1 follower
November 4, 2023
Una piccola delusione, forse a causa delle alte aspettative dovute alla recensioni entusiaste che avevo letto.

Ho acquistato la versione illustrata da Erika De Pieri e purtroppo non ho trovato il testo all'altezza della bellezza dei disegni che lo accompagnano. La premessa della storia è interessante, una bella idea davvero, ma al di là di alcuni momenti toccanti e di poche riflessioni poetiche, profonde e degne di nota, il resto lascia in bocca il gusto amaro di qualcosa che non si è saputo coltivare come meritava, colpa forse anche dello stile narrativo, a tratti zoppicante e non particolarmente ispirato. Un vero peccato per l'occasione sfumata, ma resta comunque un libro dotato di una sua dolcezza e che merita sicuramente una possibilità.
9 reviews
February 18, 2024
Una bellissima favola invernale. Filosofia e amore per i libri si fondono con le atmosfere da favola in cui animali parlanti affrontano loro stessi, le loro paure e i loro desideri, raccontandosi davanti al caminetto mentre fuori imperversa la bufera di neve.
1 review
May 7, 2024
Un libro veramente bello. Lo scrittore ti fa appassionare talmente tanto alla storia che ti sembra di esserci dentro. Un libro che ti fa riscoprire i valori di amicizia, amore e gentilezza. Veramente veramente bello, inutile dire che me lo sono divorata in 2 giorni!
Profile Image for PATRIZIA ARCIDIACONO.
39 reviews
July 1, 2025
fábula edificante.le emozioni e relazioni umane raccontate attraverso gli animali.la lettura mi e"piaciuta sebbene irreale per certi versi.ka è una figura simbolica che però quando si scopre mi lascia l amaro in bocca.
3 reviews1 follower
December 13, 2021
Storia breve ma intensa. Si legge d'un fiato. E ti cambia il cuore in poche pagine.
Bel romanzo scritto bene
17 reviews
January 27, 2022
La storia di una volpe, un topo, un corvo. La storia dell'inverno. Un libro puro, sensibile e nostalgico. Un libro che fa bene al cuore.
Profile Image for Giulia Schena.
32 reviews
February 7, 2022
Una storia semplice e dolce, ma che racchiude un animo profondo. Scorrevole e breve, una bella fiaba che scalda il cuore!
Displaying 1 - 30 of 41 reviews

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