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Centomilioni

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«Non essere crudele. Non essere sentimentale. Prova a provare davvero qualcosa».

Può sembrare un amore, ma è una storia di violenza pronta a esplodere, incuneata in una pianura senza fine che impedisce per sempre di scollinare. Al centro Teresa, che nel suo diario si definisce «una zitellona di provincia, una signorina senza qualità». Vive ancora con i genitori, sommersa da una routine giovedí ossibuchi, martedí trippa, il pesce solo quando è fresco. Poi arriva Alessandro, e il mondo s'infiamma di colpo. Alessandro, che è bellissimo, che vuole tutto e non ha niente. Armata di una lingua impietosa, lirica, umoristica, capace di spiazzare a ogni riga, Marta Cai passeggia tra le strade di una cittadina anonima e riesce a farci sentire lí, intrappolati tra schiere di villette, banchi del mercato e orizzonti lontanissimi. Con la certezza che da un momento all'altro accadrà qualcosa di terribile.


Teresa ha quarantasette anni e vive in una cittadina di provincia «né grande né piccola, né nota né ignota». Figlia per sempre, succube di una madre dispotica, vorace, logorroica. È magra come una prugna secca, Teresa, e fuma in continuazione. Sola, solissima, si tiene a galla assecondando i ritmi blandi dei le commissioni in centro, le lezioni d'inglese nell'istituto per ripetenti dove lavora, i giri in bici. «Vivo come le sogliole, sul fondale», confida come una ragazzina al suo diario segreto. Soltanto lí, tra le righe dell'unico spazio di libertà che le è concesso, può fantasticare su Alessandro, un suo ex studente bellissimo e fin troppo gentile. Teresa lo sogna con una vividezza che la tramortisce. Ma lui, quando all'improvviso le riappare davanti dopo mesi di vuoto, ha in mente ben altri progetti. Col suo sguardo e la sua voce, Marta Cai illumina è capace di entrare a gamba tesa nei punti di vista dei suoi protagonisti e di rispettare il brusio nelle loro teste, di calibrare perfettamente il montaggio alternato e poi di farlo esplodere, di voler bene a Teresa e di trattarla con ferocia. Quello di Marta Cai è un talento leggendo le sue pagine affilate ci si chiede come abbia fatto a incastonare in un universo cosí piccolo dei personaggi cosí grandi.

144 pages, Kindle Edition

Published April 11, 2023

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About the author

Marta Cai

18 books1 follower

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Community Reviews

5 stars
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75 (30%)
3 stars
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2 stars
55 (22%)
1 star
16 (6%)
Displaying 1 - 30 of 36 reviews
Profile Image for Tittirossa.
1,062 reviews333 followers
April 17, 2023
Disclaimer: come quasi tutte le mie letture "italiche", anche questa nasce da una suggestione di un amico goodresiano :-)

Una narrazione che cerca di distinguersi sia per la forma che per il contenuto, anche se riprende alcuni grandi "luoghi comuni" (nel senso di assai frequentati): il flusso di coscienza, il protagonista anti-eroe (qui una donna di provincia, piccolmente benestante, che anche nel nome si porta dietro suggestioni classiche, Teresa, come Therèse Raquin).

La lettura è stata in parte influenzata dai commenti e dalle recensioni, che la identificavano sul registro "comico", e sulla originalità, ma sarà che per me comico ricorda più "le comiche" quindi le risate, e non il registro della commedia, sarà che è stato uno dei romanzi più tristi degli ultimi tempi (se si eccettuano quelli di Simenon, ma lì, si sa, è tutto un tagliarsi le vene), ci ho visto più una narrazione tra l'ironico e il sardonico, con molto riso amaro (ma di ridere non viene proprio voglia, al più io ho sollevato un angolo della bocca).
Sulla protagonista, Terè, che dire, come sulla scrittura, io non ci vedo tutta questa originalità, gran maestria sì (e quindi un pizzico più del mestiere e un pizzico in meno del genio).
Un flusso di coscienza che si alterna, e butta dentro pensieri e le piccole cose quotidiane, le suggestioni sono tante (la provincia, teresaraquin, lepiccolecosedicattivogusto, le vecchiacce), ma originalità?
Nell'asfittico e ombelicale panorama letterario italiano è sicuramente qualcosa di diverso, non necessariamente nuovo (pure Dante si è cimentato col flusso di coscienza alternato agli incontri e alle interviste se vogliamo leggere con la chiave della modernità), non necessariamente gradevole (ma la letteratura deve essere gradevole? e quanto il tono della (s)gradevolezza implica una maggiore/minore leggibilità), non necessariamente imprescindibile (ovvero, leggerò altri libri di Cai? non penso).

Tre stelle perchè l'aspettativa era alta, e l'ha delusa. Colpa mia, ma i voti li do io :-)
Profile Image for SCARABOOKS.
292 reviews264 followers
April 24, 2023
Un romanzo di cui si “parla” abbastanza. Per lo più bene, per quel che ho visto. Ero curioso e non sono rimasto deluso. Anzi.
Il tema sta per gran parte dentro il disegno psicologico dei protagonisti e del contesto in cui vivono. Due individui (la zitella vecchio tipo benestante e disperata e il giovane altrettanto disperato che pensa di risolvere alla cialtrona maniera le sue cose) che si incrociano, si riconoscono e cercano di usarsi a vicenda. Dietro, a dominare il racconto, due nuclei famigliari e soprattutto due madri, che illustrano due modi di vivere patologici molto più comuni di quanto forse si immagina. Uno depressivo e maniacale; l’altro cinico e predatorio. La struttura è costruita per rendere la simmetria e la complementarietà dei due tipi opposti di ordinaria disfunzionalità. E regge molto bene.

Il soggetto non è originalissimo, ma il modo in cui viene sviluppato mi pare compensi a sufficienza. Intanto perché le tecniche narrative variano e sono modulate per rendere i climi, diversi, che si respirano nelle due teste e nelle due case. E poi, soprattutto, la prosa è frutto di una ricerca espressiva coraggiosa, che mi è quasi sempre parsa funzionale a quel che voleva descrivere. È vero che a volte affatica, ma non mi pare scada nell’autocompiacimento, nello sperimentalismo fine a se stesso. Trasmette un senso di dolorante autenticità. D’altronde, quelli che descrive sono cervelli faticosi da portare e da far incontrare nella realtà. Quindi faticosi anche da descrivere in un racconto senza scadere nel banale. Tenta di usare anche il registro comico a tratti, ma non mi pare sia quello dominante, come qualcuno dice. Interessante invece notare i due modi che usa per contenere il ricorso al flusso diretto di coscienza: uno è quello del diario, che non mi fa impazzire, ma che al personaggio si cuce bene ed è efficace. L’altra, più interessante, è la figura di narratore non giudicante e forse per questo crudele, ma anche sottilmente empatico e compassionevole. Insomma, nel complesso mi è piaciuto.
Profile Image for Ilaria Quercia.
408 reviews112 followers
April 21, 2023
Sarà di mio che non sopporto le mezze misure, ma la Tère nè alta, nè bassa, nè bella, nè brutta, nè simpatica, nè antipatica non poteva piacermi.
Un personaggio senza guizzi particolari deve essere descritto in modo ritmato per essere almeno convincente e invece solo continui flussi di coscienza, amori immaginati, ossibuchi saltati, sigarette fumate di notte in stanza consumati in una ritualità spasmodica che mi ha annoiata perché mancavano mordente, ironia e riscatto, solo una costante e scialba ripetizione delle cose.
Per me è un clamoroso NO
Profile Image for Laura Gotti.
587 reviews611 followers
July 25, 2023
È brava Marta Cai. Avevo già letto i suoi racconti precedenti, alcuni traballanti, altri meno. In questo libro invece si rivela tutta la sua bravura. Ben scritto, triste, cupo, cinico. Da leggere per scoprire le giovani scrittrici italiane brave.
Profile Image for Deni.
4 reviews1 follower
September 16, 2023
Non so se la gente se ne è resa conto, ma questo libro è fortemente ispirato alla (vera) storia di Gloria Rosboch. Mi ha molto deluso che l'autrice non abbia voluto citarla in nessun modo, non lo trovo giusto. A parte questo il libro è ben fatto.
Profile Image for Giuliana Matarrese.
142 reviews199 followers
October 1, 2023
La storia é tanto comune nella bieca realtà da non risultare purtroppo originale neanche su carta ( anche se, va detto, raramente in Italia si è creato un plot del genere).
La scrittura é di mestiere, raffinata, consapevole delle altezze che è capace di raggiungere e gioca con un certo grado di piacioneria con questa sua bravura della quale un po’ si compiace.
Non ci si aspettava in fondo un finale diverso. Ci si aspettava però un finale. Che poi è una cosa che chiediamo solamente ai libri, perché nella realtà finisce molto più spesso come nei romanzi di Marta Cai, solo con una desolante nebbiolina che avvolge i protagonisti consegnandoli alla patina di un passato di cui domani ricorderemo pochissimo
Profile Image for Giuls (la_fisiolettrice).
184 reviews28 followers
August 26, 2024
Un libro di solitudini in cui i pensieri dei personaggi trovano lo spazio più ampio della narrazione.

L’isolamento provato piomba addosso come un temporale estivo, potente e inaspettato.
Il racconto procede a boccate di fumo passivo, ogni capitolo si tossisce affumicati da una scintilla che non diventa mai incendio ma sempre cenere.

I protagonisti hanno radici pesanti: Teresa ha la vita scandita dai pranzi di una tipica famiglia di provincia, non ha caratteristiche fisiche o caratteriali che la contraddistinguono; Alessandro ha il cuore seppellito da un macigno e non è in grado di rianimarlo. Si sfiorano ma non prendono fuoco. Non c’è spazio per l’amore e gli interessi non combaciano. Non sanno stare da soli ma non riescono nemmeno a mettere da parte il resto per aprirsi alla possibilità di un incontro. Nessuno sforzo, nessuno slancio.

L’unica cosa che brucia qui è la scrittura di chi racconta questa storia proponendo una sfida: «prova a provare davvero qualcosa».

Tremendo. Vuoto. Spiazzante.
Profile Image for Roberta Criscio.
32 reviews
May 17, 2023
Una storia dalle potenzialità altissime, che però a mio avviso non sono state pienamente esplorate. Al contrario, il modo in cui viene trattata la storia di questa donna irrisolta appare debole, svuotato, a tratti noioso.
Profile Image for Losfoglialibri.
79 reviews8 followers
August 20, 2025
Non sono un grande amante della narrativa italiana contemporanea: salvo pochissimi autori. Eppure devo ammettere che alcuni meritano davvero attenzione, e tra questi ora posso inserire Marta Cai.

Centomilioni è un romanzo che desideravo leggere sin dalla sua uscita: mi avevano colpito la trama, la copertina e anche le impressioni di chi lo aveva già affrontato.

La scrittura di Marta Cai è tagliente, sincera, colta.
La storia mette in scena due realtà agli antipodi, due mondi lontanissimi che hanno però un punto in comune: la disperazione. Tutto si tiene fino a un finale sorprendente, che ti lascia con un’amara risata mentre contempli le ultime pagine.

Geniale, sorprendente.
Profile Image for Teresa.
364 reviews46 followers
September 15, 2023
Un romanzo breve caratterizzato da una protagonista verosimile ma insopportabile, che ti viene voglia di scuotere per le spalle.
Cose belle di questo libro: la brevità - in un mondo di prolissità letterarie, è evidente qui il lavoro di editing, e il romanzo ne guadagna in incisività e godibilità; l'effetto un po' vintage del flusso di coscienza, affidato al diario di Teresa e ai pensieri dei due protagonisti - ricordi di letture scolastiche, di Joyce e Woolf; l'ambientazione deliziosamente asfittica della provincia piemontese; l'ironia, anche questa molto piemontese, molto amara, poco ridanciana.
Un libro cupo nel contenuto ma gradevole alla lettura, una scrittura che mi ha sorpresa ma che non sarei stata in grado di reggere più a lungo.
100 reviews
June 8, 2023
Ho fatto un po' fatica ad entrare nell'anima di questo romanzo. Ci sono riuscita alla fine quando tutti i personaggi avevano occupato il loro posto e si sono rivelati. È un libro che non fa sconti. Con una scrittura affilata e impietosa, l'autrice accompagna il lettore in uno scenario sospeso e reale che vede i protagonisti muoversi, a volte con fatica, nei meandri delle loro fragilità e crudeltà, costretti a vivere una vita che disprezzano. Teresa e Alessandro vorrebbero superare certi limiti, ma non ci sono vie di scampo.
Il romanzo prende forse spunto dalla crudele storia di Gloria Rorboch, insegnante di religione ammazzata da un suo ex alunno di cui lei si era invaghita.
Profile Image for Amanda Rosso.
333 reviews29 followers
June 7, 2023
3.5

Marta Cai scrive bene. Mescola la mesta ironia e la capacità di infondere il senso del grottesco e del comico a esistenze tragiche.
Un romanzo che si legge con piacere, scorre, ci costringe a interrogarci, affetta con millimetrica precisione le ipocrisie e le idiosincrasie di persone comuni che assumono le fattezze mitologiche degli archetipi. Nella sua brevità Centomilioni è denso, ricco, debordante. Non concede attimi di disattenzione o noia grazie a una scrittura fluviale, fatta di accumulazioni, immaginifica.
Il finale è un po' tronco, leggermente sfilacciato, improvviso, non permette alla carica emotiva e stilistica di defluire o deflagrare. Si spegne.
Profile Image for leir.
463 reviews4 followers
June 11, 2024
È stato bello strofinare i calzini nel lavandino con la saponetta.
Profile Image for Domenico Fina.
291 reviews89 followers
April 13, 2023
���In una sola notte l’autunno che ancora titubava si è steso a corpo morto con un balzo su questa porzione di mondo. La nebbia sale dai campi silenziosi dove poche settimane prima i cereali succhiavano il sole come da una mammella e scende sulle persone, sulle case e sulle auto. Dagli stomaci sale il desiderio di tepore, di carni in umido, di polente fumanti.��

Marta Cai, 42enne piemontese, ora residente in Brasile, al suo secondo libro, è bravissima, in un modo umoristico che non lascia particolari dubbi. Questo libro, diversamente da come mi capita di solito (troppi libri andrebbero abbreviati), lo avrei allungato ben oltre le 140 pagine, avrei voluto leggere ancora e ancora di Teresa, la protagonista, un personaggio che ricorda Anastasia di un racconto di Ortese, atterrata fra noi, in un posto che somiglia alla piemontese Alba. Teresa con una vita che si avvoltola, deve curarsi di suo padre malato di Alzheimer, di sua madre rancorosa che ha come unica meta del giorno e della sera, l’ossobuco in umido da cucinare. Si cucina molto, qui. Teresa viene inviata a fare la spesa, Teresa insegna inglese in una scuola privata, ha 47 anni e non ha avuto relazioni sentimentali degne di nota, fuma smodatamente, soffre talvolta di gastrite. Osserva molto e bene i suoi concittadini. Si invaghisce in modo donchisciottesco di un suo ex alunno, che avrà vent’anni. Sa che il mondo potrebbe farsi vicino per spillarle, sottrarle qualche milione (Centomilioni ai tempi della lira sono i risparmi della sua famiglia, ora congelati in banca, sui quali veglia la potestà di sua madre, una cifra che tradotta in euro non cambia la vita di una mattonella). Ma Teresa non se ne cura, di soldi, di aspetto fisico, di viaggi, finché arriva il momento semisolenne di un sussulto…

“Sì, sono molto sola, di me devo dire almeno questo. A voler essere precisa, non so nemmeno cosa voglia dire non essere sola, quindi in realtà non sono sola. Ho un sacchetto qui, dietro lo sterno, un sacchetto dell’umido che sta marcendo. Vado a male. Avrei bisogno di un netturbino. Andrei da uno psicologo uomo, comunque. Con le donne fatico a parlare, sono sempre loro a parlarmi. Gli uomini non mi parlano. Un giorno ho letto su internet che tenere un diario è utile, aiuta a capire dove sta andando la tua vita. La mia non va da nessuna parte. D’altronde una vita dove dovrebbe andare? Dovrebbe prendere il treno? Basterebbe? Cos’è che basta, in generale? E se fosse impossibile spostarsi anche spostandosi? Per me non cambia niente, oggi è sempre oggi.”
Profile Image for stampatominuscolo .
120 reviews3 followers
November 5, 2025
Non so esattamente perché, ma leggendo Centomilioni, romanzo d'esordio di Marta Cai, ho pensato tanto a Annie Ernaux. Alle sue parole inesorabili, affilate come coltelli, mai piegate alla commozione, né alla pietà, capaci comunque di colpire dritto al cuore.
Ecco, il diario di Teresa, la protagonista di Centomilioni, mi ha ricordato la cruda e spietata ricerca di identità che Ernaux affronta in tanti dei suoi libri.
Il diario di Teresa e l'autobiografia di Annie condividono un'urgenza: attaccare le proprie immagini di donne e osservarle al microscopio: chi è quella ragazza?
"È davvero me? Sono davvero lei?" - si chiede Annie.
"Davvero sono io a scrivere queste cose?" - le fa eco Teresa.
Il suo diario non è solo confessione: è la sua forma di resistenza, il luogo in cui Teresa si conosce e si ri-conosce, dove il linguaggio può svelare desiderio, vergogna, paura.
Qui, il pensiero non mediato, esitante e vulnerabile rompe la superficie della narrazione e della vita stessa di Teresa.

In superficie poco accade: in superficie Teresa, quasi cinquantenne, insegna inglese in una cittadina di provincia che è una condanna alla noia e all'assenza di aspirazioni, ed è da sempre soffocata dalle opinioni e dalle continue obiezioni di una madre anaffettiva e giudicante.

In profondità, questa vita repressa deve pur trovare una via d'uscita - sotterranea, segreta - attese inconfessate, piccoli gesti che sfiorano la ribellione, affermare senza clamore la voglia di essere vista, scelta, amata, almeno una volta, almeno da qualcuno.
Crearsi così l'illusione di un amore, che potrebbe accadere, ma non accade.
Profile Image for Librangolo.
114 reviews1 follower
May 29, 2023
In un’epoca in cui sembriamo contare solo in virtù delle svolte che diamo alle nostre vite, al riscatto personale o sociale e – diciamolo - in un momento di connessione così forsennata, se si tratta di quest’ultima, esternato pubblicamente è ancor meglio, sembra che a farla da padrone sia il concetto del “dovercela fare”.
Alla luce di questo, è fin troppo facile immaginare il senso di emarginazione ed estraniamento che prova chi non osa o non sa da che parte cominciare per affermare la propria esistenza al di là dei perimetri ordinari in cui comunemente ci incasellano le nostre quotidianità, anche se non sarebbe questo, da solo, a costituire per forza un problema se non fosse, ancora una volta, che lo è per una società che non favorisce gli inciampi, gli sbagli, le indecisioni, le sbavature, di cui invece sono piene le nostre vite.
Lo sa bene Teresa, protagonista di Centomilioni, che la scrittrice astigiana Marta Cai ha appena pubblicato con Einaudi, alla quale dà pensieri (più che voce), ad una donna che nel quasi mezzo secolo della sua vita, vive implosa in una condizione spietatamente comune: anni passati a badare alla madre e al padre, a distinguere i giorni in base a ciò che si mette in tavola, a guardare sé stessa con gli occhi giudicanti di chi la vorrebbe diversa, salvo poi riconoscerne il valore quando il tempo delle aspettative è scaduto, a reprimere i propri desideri, tranne quello di fumare.
Continua, leggi su: https://librangolo.altervista.org/cen...
Profile Image for Tina.
Author 22 books32 followers
August 10, 2024
È un romanzo che mi è davvero piaciuto leggere: la scrittura è bella, finalmente. Non è per nulla facile trovare uno stile e una lingua così, è già questo vale tutto il libro. Anche i personaggi sono interessanti e ben raccontati (Teresa e Alessandro e le rispettive famiglie): ognuno ha i propri vuoti, le proprie ferite e le proprie ossessioni. La storia si ferma in un punto in cui non può più accadere nulla (o tutto può ancora accadere) e sarebbe altrettanto interessante se, lo devo ammettere, dopo i primi capitoli in cui sono presentati personaggi e ambiente, non mi fosse venuto un dubbio che, in qualche modo, ha rovinato un po’ il gusto della lettura: si tratta forse di una “riscrittura” del caso di Gloria Rosboch? I protagonisti, le loro famiglie, l’ambiente in cui vivono corrispondono perfettamente a quel triste caso di cronaca nera, ma non c’è nella quarta di copertina nessun riferimento a quanto accaduto nel 2016. Dico che la cosa disturba un po’ la lettura perché non si sa in che modo bisogna porsi rispetto alla narrazione: bisogna far riferimento al fatto “reale” e cercare di scoprire quale interpretazione se ne dia in questo romanzo, oppure bisogna leggere il romanzo come una vicenda totalmente di fantasia che solo per caso ricorda tanto da vicino i protagonisti di quel crimine?
Non ho trovato risposta a questo dubbio, né nel finale, né nelle recensioni del libro, che sembrano quasi sempre ignorare i parallelismi tra questa storia e il caso Rosboch.
Profile Image for Mingamarco.
69 reviews3 followers
May 20, 2023
Questo è un romanzo acrissimo.
comincio dalla fine, che con il suo ultimo capoverso è roba da inserire nelle antologie.
Centomilioni è la grigia e puzzolente esistenza della borghesia di provincia a cui hannno asfissiato anche i desideri, tanto è che la protagonista come dice bene nel desiderio prova dolore.
Non fa niente che questa piccola cittadina nel romanzo non ha nome infatti io quel paese l’ho visto da un sacco di parti, a teramo così come a Forli.
E’ un esordio romanzesco molto sentito a cui si perdonano delle esagerazioni linguistiche tipo “il suo non era un atteggiamento castano”.
E’ il trionfo della mediocrità che rende prive di ambizioni le nostre vite, le ingrigisce e ci consuma la pelle, come nel volto dell’autrice e le sue grinze da sofferenza appena sopra il labbro superiore.
Teresa è l’equivalente di Stoner fatto femmina in un paese scalcagnato dell’ astigiano. vedo la sua faccia nei mercati a tutto a 10€ oppure in quelli che incappano in strani processi in un giorno in pretura che sembrano catapultai in un universo che non è il loro.
C’è tanta amarezza in questo libro, tanto quanto il fumo di sigaretta di cui per ultimo questo libro si dichiara un pamphlet.
Profile Image for La_fede_legge.
343 reviews9 followers
May 7, 2023
Teresa è un'insegnante di quarantasette anni che si innamora di un suo studente, un ragazzo scapestrato, proveniente da una famiglia disfunzionale e che, nel tentativo di raggirarla, manifesta un leggero interesse nei suoi confronti.
Il desiderio di essere amata e di amare spinge Teresa a costruirsi numerosi 'castelli in aria', a fantasticare su sogni e ad illudersi di poter dare quella svolta tanto ambita alla sua monotona e triste esistenza.
Ovviamente i suoi desideri non andranno a realizzarsi e, anzi, la lasceranno sgomenta e rassegnata a sè stessa.
Pur apprezzando la trama e la vicenda narrata, pur provando empatia con la protagonista e antipatia per il giovane, non ho gradito il particolare stile di scrittura che mi ha reso il romanzo abbastanza pesante da portare a termine. La presenza di periodi lunghi, di cambi repentini della voce narrante e di caos generale mi spinge a valutare questo romanzo non troppo positivamente, pur riconoscendogli un forte potenziale, anche in termini sociali.
Profile Image for Alessandro.
124 reviews2 followers
April 21, 2024
Teresa non è sposata, non ha figli e vive con i genitori, si sposta in bicicletta e non ha fatto tre master per trovare un lavoro fico a Londra o New York. Lavora come professoressa d’inglese e ha una pronuncia peggiore di quella dei suoi studenti. Teresa deve sopravvivere agli incontri casuali e sgradevoli con le signore che i figli con i tre master e il lavoro fico a Londra e New York ce l’hanno; la fermano per strada per farla sentire una fallita con la scusa di sapere come stanno i genitori. Teresa soffre d’insonnia e scrive un diario strano quando ha un’età indefinita, è noiosa, ha una madre che parla tantissimo e un padre con l’alzheimer, o forse no. Vive in una casa in cui si sente scomoda tra madonnine di Lourdes e tendine vintage, e dove non può fare quello che le pare (è troppo debole per tagliare l’erba del giardino di cui si occupa la domestica).
Il resto della recensione si trova qui:
https://alessandroraschella.com/2024/...
Profile Image for Roberta.
208 reviews14 followers
September 3, 2023
Questo libro breve e ben scritto racconta alla perfezione il dramma della solitudine, della vecchiaia e della mancata realizzazione delle ambizioni. I personaggi e l’ambientazione tremendamente squallidi trascinano il lettore in un’atmosfera cupa e malinconica, che è difficile scrollarsi di dosso anche un po’ di tempo dopo aver chiuso il libro.
33 reviews1 follower
August 22, 2024
Bugia. L'ho interrotto dopo una trentina di pagine. La vita (e il romanzo) è troppo breve per aspettare che decolli una storia, che si accenda un personaggio, che si spalanchi un'atmosfera. Almeno lo stile fosse particolarmente mordace. E invece nulla di tutto ciò. Spero che questa mia mancanza di pazienza e alte aspettative siano solo colpa del mio umore del momento, ma dubito.
Profile Image for Sylvie19.
172 reviews9 followers
May 3, 2023
Non male ma avrei preferito che fosse anche solo leggermente più lungo per dare più tridimensionalità ai due personaggi principali. Il finale è indovinato, anche se prevedibile, ma appunto troppo frettoloso.
Profile Image for Susanna Beltrame.
124 reviews
July 11, 2023
Non male nel complesso, ma lascia l'idea di un libro sospeso, senza che tutto sia stato portato a compimento fino in fondo. Sembra voluto, ma lascia comunque un retrogusto di insoddisfazione alla fine.
Profile Image for Elena Favaro.
378 reviews11 followers
September 19, 2023
Breve storia triste di una donna ingabbiata nella famiglia di origine e di un bel ragazzotto senza scrupoli. Niente che mi abbia appassionata anche perchè la trovo troppo vicina alla storia della professoressa Rosboch anche se l'epilogo è differente.
85 reviews2 followers
March 20, 2024
Libro un po’ noioso capace di mostrarti una realtà di vita ma anche un po’ troppo gongolante nelle descrizioni sia dei personaggi che delle situazioni. Sembra troppo lo scrittore che giocherella con la scrittura piuttosto che una storia
Profile Image for Lorenzo Cibrario.
14 reviews
May 6, 2023
Ottimo romanzo. Una scrittura originale, per davvero. Personaggi memorabili
Profile Image for Debora Perra.
348 reviews1 follower
May 31, 2023
Una squallida storia di provincia, intossicata dalla solitudine e senza speranza, ma scritta bene
Profile Image for Alberto Palumbo.
315 reviews43 followers
June 10, 2023
Mi aspettavo tutt’altro libro, ma così non è stato. L’unica cosa che ho apprezzato il finale, di cui alla fine non ho trovato un nesso con il resto della storia.
Profile Image for Sonietta Carnelos.
133 reviews3 followers
August 10, 2023
Confuso, a tratti faticosamente comprensibile ma con alcuni spunti di riflessione.
Sicuramente uno stile originale.
Displaying 1 - 30 of 36 reviews

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