Dale e Keanu, un detective della squadra omicidi e un pittore. Non potrebbero essere uno più diverso dall’altro. Due uomini che in passato si sono allontanati, ma che si incontrano nuovamente in circostanze particolarmente delicate, in cui le loro stesse vite saranno messe in pericolo. Saranno in grado di superare le difficoltà che si troveranno di fronte e ritrovare l’armonia di un tempo?
Quando mi accingo a recensire un libro di Dawn Blackridge ho sempre il timore di non riuscire a descrivere le belle sensazioni che ogni volta riesce a regalarmi.
Ci è riuscita anche questa volta con la nuova edizione del libro "Non ti conoscevo più", riesce sempre a n on deludere le mie aspettative, questa è una storia diversa da quelle a cui Dawn ci ha abituato, sarà che è il suo primo libro, ma l'ho trovato più delicato, è la storia di Dale agente di polizia e di Keanu pittore-
Keanu ritorna prepotentemente nella vita del poliziotto dopo averlo lasciato un anno prima, perchè ha assistito involontariamente ad un omicidio,ed è diventato un testimone scomodo quindi deve essere messo sotto protezione.
A Dale è al suo collega/amico Jake viene affidato il compito di proteggerlo,
Mi fermo qui, lascerò che siano le parole dell'autrice a raccontarvi l'intera storia, che come sempre avrà dei colpi di scena.
Chi mi segue e mi conosce sa perfettamente che Dawn Blackridge è una tra le mie autrici preferite, adoro il suo stile e come riesca a trascinarmi dentro ad ogni storia che scrive, mi piace come riesca a descrivere i personaggi con una cura dei dettagli al punto tale da renderli quasi reali.
Un racconto, una novella, che avrei voluto fosse un romanzo. Una storia che sa essere delicata ed emozionante, nonostante il grande dolore di cui parla. L'autrice ci prende per mano e ci mostra quanto dura può essere la strada del perdono, soprattutto quella del perdono di se stessi. La figura di Byron si scava un posto nel cuore del lettore fin dalle prime pagine. Mi ha investita con la sua sofferenza lacerante e ne ho amato ogni più piccolo dettaglio. Tennyson è rimasto più sullo sfondo ma mi ha conquistata con la sua istintività. Un libro scritto con penna appassionante, coinvolgente e trascinante, in cui l'evoluzione dei sentimenti e il percorso di rinascita rimangono parzialmente velati a causa della brevità dello scritto. Hugs&kisses
Autore scoperto recentemente (ultimamente sto cercando di recuperare alcune letture) e devo dire che sono soddisfatta. Pur nella brevità della storia non mancano vari avvenimenti e si crea la voglia di andare avanti nella lettura, che è, per quanto mi riguarda, molto importante infatti spesso non tutte le storie ci riescono, ma si trascinano. Come ho detto non è questo il caso, quindi lo consiglio senza dubbio.
Quando credi di essere riuscito a riprendere le redini del tuo cuore accade qualcosa che rimette in discussione… tutto quanto.
Quando invece ti senti oppresso dall’uomo che ami e vuoi riacquistare la piena libertà, ti rendi conto che la fuga ti ha reso solo prigioniero della tua solitudine.
Lo hanno provato sulla loro pelle Dale e Keanu che dopo due anni insieme si lasciano improvvisamente per il volere di quest’ultimo.
Quando, per uno scherzo del destino si ritrovano l’uno davanti all’altro, i tristi ricordi rientrano prepotentemente nei loro pensieri.
Anche se non ha mai cessato di amare Keanu, Dale, non ha più fiducia nel suo ex, ma il giovane artista vuole un’altra chance, deve solo convincerlo che questa volta è per sempre.
O.MIO.DIO! Dawn Blackridge, ha scelto di farsi conoscere dai lettori con questo splendido romanzo breve che oserei dire un vero gioiellino. In meno di 70 pagine è riuscita a colpirmi in pieno petto, se n’è impossessata e per il momento minaccia di non rendermelo indietro. Intensità e sofferenza aleggiano tra le righe di “Non ti conoscevo più” ma non solo.
Interessante particolare che mi ha piacevolmente colpita, la storia è raccontata dal punto di vista, si, di Dale e Keanu, ma anche di Jake, collega e migliore amico del primo. Questo personaggio non mi ha lasciata indifferente, anzi, mi è piaciuto così tanto che mi fa ben sperare…
Che volete farci ho questa fissa, in ogni bel romanzo che leggo la mia attenzione cade indiscutibilmente sull’amico di uno dei due protagonisti. Allora Dawn, ne vogliamo parlare? Jake ha per caso qualcosa da aggiungere? Incrociamo le dita!
Il fato alle volte gioca brutti scherzi, o forse fa in modo che si possa rimediare agli errori del passato. A Dale Coates viene affidato un nuovo compito dalla squadra omicidi di Miami dove lavora come detective: proteggere un testimone chiave coinvolto in un processo contro un boss malavitoso.
Quando scopre che il testimone non è altro che il suo ex Keanu Martens il passato lo travolge lasciandolo senza forze, incapace di reagire, il dolore è ancora vivo e devastante. Dale un anno fa è stato lasciato da Keanu, grazie al supporto del proprio partner Jake è riuscito a superare la profonda delusione della rottura, un rapporto che ai suoi occhi era perfetto.
Keanu si è amaramente pentito della scelta fatta, ma non ha mai trovato il coraggio di tornare sui propri passi. Non ti conoscevo più è una seconda edizione di un libro che non avevo letto e che mi ha piacevolmente colpita, un racconto ricco di pathos e colpi di scena.
Il testo è ben curato, la scrittura è scorrevole e accattivante, pur nella sua brevità non manca nulla, il tutto è narrato con equilibrio e armonia. Un inno alle seconde possibilità, perché non tutto è perduto, bisogna solo trovare il coraggio dentro se stessi di mettere a nudo i propri sentimenti e riuscire a perdonare. Consigliato a chi ama il genere suspense, le emozioni intense, le trame intriganti e gli amori che sconfiggono ogni avversità.
Un racconto d’esordio (almeno questo ho colto dalla biografia dell’autrice) davvero ben scritto. Mi è piaciuto soprattutto il particolare ritmo della narrazione non a una, ma a tre voci. Oltre a un primo scambio alternato di POV tra le due metà della coppia, c’è in più l’inserimento di un terzo occhio esterno. Così il lettore riesce a seguire praticamente in simultanea il flusso di pensieri di Dale, saltando poi a quelli di Keanu e riuscendo ad avere infine, attraverso Jack, compagno di squadra di Dale (obbligato suo malgrado a trovarsi in mezzo, ma solo a causa degli eventi), una visione di insieme dei due uomini e dei sentimenti che si ostinano a non voler manifestare ad alta voce.
Direi che il tema centrale è quello (sempre per me vincente) della seconda occasione. Solo che più che una storia di ritorno e di conciliazione, qui tutto ruota intorno alla riscoperta di un amore che in realtà, come scopriamo a mano a mano, non era proprio mai finito per entrambi. Una riscoperta avviene attraverso dettagli, dialoghi significativi, passaggi molto delicati, che fanno percepire la passione tra i due ex ritrovati pur senza indugiare sull’elemento fisico.
Keanu, Dale e una storia d’amore finita male (o forse mai finita). Il racconto inneggia alle seconde possibilità - che a volte la vita ci offre nel modo più inatteso - al coraggio di riprovare, di perdonare, di fidarsi ancora.
Storia piacevole, che si legge in un’ora e mezza gustandola lentamente, perché merita. Lo stile è curato, l’introspezione dei personaggi è buona. Interessante il turnover dei vari POV, per capire cosa pensa ognuno nello stesso momento senza creare confusione nel lettore, anche se – personalmente – alcune ripetizioni dello stesso dialogo mi sembravano un po’ superflue e si poteva limare il tutto inserendolo nel flusso di pensieri. Il ritmo della storia è incalzante, succedono un sacco di eventi e sei davvero curioso di sapere come finirà. L’unica pecca, se vogliamo, è la brevità del racconto: questo libro non è affatto frettoloso, è ben gestito, ma un po’ di lunghezza in più non avrebbe guastato per diluire un po’ le cose e renderlo ancora più gradevole. Lettura consigliata e 4 stelle meritate!
Too many pov's, it becomes confusing after a while. Chef Rubio? Really? If he was chef Carlo Cracco I could let it pass, but I don't think Rubio is known outside of Italy. =/
Come già da me precedentemente detto, Dawn Blackridge è un’autrice dalla narrativa dolcemente delicata. Nonostante le sue storie siano ricche di dolore e disperazione riesce sempre a raccontarle attraverso uno stile pulito, che ci parla di struggente malinconia e di una sofferenza senza limiti. Ci emoziona e commuove con grazia e pacatezza senza accanirsi inutilmente contro i suoi personaggi, donandoci così un struggente senso di ineluttabilità. In "Non ti conoscevo più" il contesto in cui si dipana la vicenda non ha una grossa importanza, è una scenografia che serve a mettere maggiormente in luce le emozioni struggenti e dolorose dei suoi protagonisti. La parte puramente poliziesca arricchisce e spezza l'intensità emotiva che spesso è densa e soffocante, commovente e sofferta. Questa è la storia di Dale e Keanu, del loro amore, di due cuori spezzati e di una seconda occasione per afferrare la felicità e non lasciarsela più sfuggire. Ci parla di come Keanu ha infranto un rapporto unico e meraviglioso per ingenuità, insicurezza e paura. Scopriamo come la sua paura, e la sua giovane età lo hanno portato a compiere una scelta che ha provocato un dolore straziante in Dale. Ora ha capito ed è pronto a compiere qualsiasi sacrificio pur di avere una seconda occasione per vivere l'amore vero che ancora provano entrambi. Tra la paura, il pericolo, e un ferimento mortale, dovranno imparare a parlarsi, Dale dovrà decidere se potersi ancora fidare, decidere se può donare ancora una volta il suo cuore a Keanu. L'amore non è messo in discussione ma potrebbe non essere abbastanza per costruirsi un nuovo futuro insieme. "Non ti conoscevo più" è una storia che si legge velocemente, poche pagine che riescono inevitabilmente a commuoverci. Consigliato
«Basta! Per favore! Piantatela! Non riesco a vedere il suo viso se fate così! Ho bisogno di vedere il suo viso… non posso farne a meno… non toglietemi anche questo… vi prego…»
Ci sono storie che anche in poche pagine entrano nel cuore di chi li legge. Ci sono autrici che hanno questa incredibile abilità e Dawn Blackridge ne fa parte in modo egregio. Ogni sua storia si dipana in maniera armoniosa e i protagonisti non solo ammaliano ma hanno questa predominanza di non essere solo belli, aitanti, sexy, si presentano per quello che sono: esseri umani che non si vergognano di piangere quando il dolore diventa insopportabile. A volte capita che ci si senta soffocati in una relazione, ma solo per capire poi che è quella stessa relazione a essere il centro della tua esistenza. Dale e Keanu vivono questo e non riescono a superare lo scoglio dell’orgoglio, però una situazione inaspettata li rimette di nuovo vicini e da lì, con la presenza e l’affetto di Jake che non manca mai, dovranno aprirsi e darsi una seconda possibilità. Una lettura che scorre fluida e attenta e che ci proietta verso l’altro protagonista di cui leggerò in Red Oak. A presto
Più che un romanzo è un racconto, per quanto è breve. La storia si riassume in due righe: due poliziotti devono proteggere un testimone che è, guardacaso, l'uomo che ha mollato uno dei due. Il mollato, dopo essersi preso proiettili come se fossero caramelle, si farà convincere a tornare con lui. Non ci siamo, troppo frettoloso, troppe parti trattate velocemente, come se l'autrice si scocciasse a scrivere. Dale è stato lasciato e ha sofferto come un cane, gli bastano poche paroline dolci e promesse smielate per decidere di credere ancora in Keanu. Quando decidono di tornare insieme, poi, ci sono pagine di roba melensa che ho trovato irritanti e poco credibili: gli uomini NON si parlano così. Va bene che è un romance, ma non esageriamo per favore. Il processo si risolve in pochissime righe, come se fosse una patata bollente da mollare. La talpa nel dipartimento, inoltre, non verrà mai trovata, né la si nominerà più. La parte finale è di una inutilità disarmante: la scena del cane è totalmente inutile. La punteggiatura è da rivedere.
«Basta! Per favore! Piantatela! Non riesco a vedere il suo viso se fate così! Ho bisogno di vedere il suo viso… non posso farne a meno… non toglietemi anche questo… vi prego…» A volte siamo ossessionati che per avere una storia che possa chiamarsi tale, bisogna per forza avere tra le mani un tomo di chissà quante pagine, invece Dawn Blackridge ha sfatato questo luogo comune. Infatti in questo suo nuovo romanzo ho avuto modo di carpire tutta la passione, l’armonia, la dolcezza che nasce tra due persone senza per forza stare lì a girarci e rigirarci intorno. Dale e Keanu, aiutati da Jake, sapranno narrare la loro storia, il loro dolore, il loro ritrovarsi. Sapranno regalarci momenti di euforia, gioia, ma anche paura e sofferenza. Sapranno catturare la nostra attenzione e farla loro così da indicarci ciò di cui necessitiamo. Lo stile di Dawn mi incoraggia sempre più a tuffarmi tra le pagine del genere M/M dove continuo a trovare dolcezza, delicatezza, sensibilità e amore vero.
Come già successo la prima volta è accaduto di nuovo, Dawn in poche pagine sa dipanare una storia in cui non manca nulla, per prima dolore, poi rassegnazione, di colpo di nuovo un dolore che attanaglia le viscere, ma in sordina quell’amore che si voleva dimenticare per sopravvivere si riaccende più forte di prima, basta una foto per ricordare tutto, rivivere quel momento e avere il cuore che va a mille non sapendo quale sia il miglior modo possibile per riavvicinarsi e non soffrire di nuovo.
Due protagonisti che sapranno ammaliarvi con le loro peculiarità e con l’affetto sincero di un amico che è tale da sempre.
Dopo tanto dolore, Dale e Keanu (tra le tante cose adoro quest’ultimo nome) riusciranno ad amarsi e a viversi.
Sinceramente sono rimasta delusa, mi aspettavo molto di meglio, la storia non è per niente descritta, tutto si risolve immediatamente senza ripercussioni e per un testimone di omicidio le cose non sono mai così semplici, neanche quando il colpevole è in galera. La storia d'amore è insulsa, nessun approfondimento dei personaggi... magari con altre 200 pagine poteva venire fuori qualcosa di buono, ma così non è niente.
✔ Letto e riletto... di nuovo! Questo pensa sia proprio il primo lavoro pubblicato di Dawn Blackridge. Perché rillegendolo si nota ancora il quanto sia diverso dalle sue ultime pubblicazioni. Questo é meno introspettivo meno rico di dettagli e piu sbrigattivo dagli altri. Ma non per questo meno bello. Un libro carino, leggero anche se c'è un "criminoso" che vuoi Keanu morto a qualsiasi prezzo, pur di non venire incriminato e c'è anche un amore da salvare. Ma un buon amico tra i due innamorati sarà il loro cupido e il fuoco che non si è mai spento ritornerà. Ma la talpa nel DP? Chi è? Lo rivalutato è per me è❤️❤️❤️e💋
P.f. non fate caso al "criminoso", ogni tanto il mio portoghese prende il sopravvento😓😅
Ritrovarsi Una storia a suo modo semplice e dolce, piacevole da leggere e anche da rileggere, nel mio caso. La storia parte con i protagonisti in un momento non semplice, ma il tempo passato insieme da a Dale e Keanu modo di parlare e, grazie a Jake, confrontarsi sul loro passato. Ho apprezzato molto i protagonisti e anche Jake, la sua presenza è stata molto d’aiuto.
Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls L’autrice è riuscita a creare in sole 69 pagine una storia molto bella e avvincente. La narrazione dello svolgersi dell’azione è affidato a tre diversi personaggi: Dale, Keanu e Jake il partner in polizia di Dale.
L’alternarsi dei punti di vista dona spessore agli interpreti della storia e permette una maggiore comprensione di tutti i loro caratteri e delle motivazioni.
All'inizio si parte con un Dale distrutto dall'abbandono di Keanu e subito il lettore si trova a schierarsi dalla sua parte, arrabbiandosi per l’atteggiamento dell’altro che se n’è andato.
Poi, dopo un anno, Keanu assiste ad un omicidio e diventa il testimone chiave di un mega processo che dovrà essere protetto a tutti i costi da Dale e Jake. La convivenza forzata e la situazione rischiosa metteranno le cose in prospettiva e, sentendo anche la campana di Keanu, anche i cuori più duri inizieranno a tifare per l’happy end. Si tratta quindi di una lettura scorrevole che prende fin dall'inizio, un ottimo mezzo per trascorrere una serata piacevole.