Jump to ratings and reviews
Rate this book

Il nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio

Rate this book
Per tutte le concezioni mistiche del linguaggio, dalle metafisiche orientali a Jacob Böhme fino al giovane Benjamin, l’essenza del linguaggio coincide con l’essenza stessa del mondo. Ma il primato della parola come luogo sacro prende un rilievo speciale nella tradizione ebraica: e la meditazione sul Nome, anzi sui Nomi di Dio, sul loro fondo impronunciabile e le loro infinite possibilità combinatorie, assume qui i caratteri di una passione assoluta, di cui si è alimentato per secoli il pensiero della Qabbalah. Illuminando via via magistralmente alcuni dei suoi snodi e delle sue figure maggiori – dalle pagine oscure e pregnanti del Sefer Yesirah a Isacco il Cieco, a Giqatilla e ad Abulafia –, Gershom Scholem mostra come la mistica ebraica sia tornata instancabilmente sul tema del Nome e del suo rapporto con la rivelazione. Per la Qabbalah, l’essenza divina si manifesta attraverso dieci emanazioni, congiunte nell’albero delle sefirot. E le ventidue lettere dell’alfabeto sono uno sviluppo delle stesse sefirot. Perciò il lavoro sul linguaggio diventa il compito principale del mistico e del teosofo. L’albero dei nomi fa tutt’uno con l’albero delle cose, dove i nomi e le cose sono simili a «fiamme tremolanti» divampate da una sola radice. All’origine di ogni forma linguistica vi è però, appunto, il Nome di Dio, le cui infinite varianti formano l’oggetto, secondo Abulafia, della vera scienza profetica: una vertiginosa ars combinatoria capace di ricondurre le lingue profane all’unica lingua santa originaria.

102 pages, Paperback

First published January 1, 1998

1 person is currently reading
39 people want to read

About the author

Gershom Scholem

137 books185 followers
Gerhard Scholem, who, after his immigration from Germany to Israel, changed his name to Gershom Scholem (Hebrew: גרשם שלום), was a German-born Israeli philosopher and historian. He is widely regarded as the founder of the modern, academic study of Kabbalah, becoming the first Professor of Jewish Mysticism at the Hebrew University of Jerusalem. His close friends included Walter Benjamin and Leo Strauss, and selected letters from his correspondence with those philosophers have been published.

Scholem is best known for his collection of lectures, Major Trends in Jewish Mysticism (1941) and for his biography Sabbatai Zevi, the Mystical Messiah (1973). His collected speeches and essays, published as On Kabbalah and its Symbolism (1965), helped to spread knowledge of Jewish mysticism among non-Jews.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
6 (24%)
4 stars
12 (48%)
3 stars
6 (24%)
2 stars
1 (4%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 4 of 4 reviews
Profile Image for Sanpaku.
178 reviews6 followers
August 21, 2025
9/10.
It's a collection of two essays. The second one really needed an introduction.
The first one was amazingly well written, but since the topic was very difficult, it lacked some further deepening of the conclusions of the author.
Profile Image for Fiammetta Campana.
10 reviews
February 20, 2019
Libretto aureo, una densa panoramica sulla mistica ebraica riguardo al rapporto tra nome di Dio e creazione, in un linguaggio molto chiaro. Consigliatissimo a chi ha interessi riguardo questa meravigliosa cultura e filosofici. In generale, per il poco di suo che ho letto, Scholem si conferma ogni volta come un autore, uno studioso e un maestro incredibile.
Profile Image for Richárd Janczer.
37 reviews3 followers
January 29, 2021
Un libro che chiede molta conoscenze pregresse o tante pause di ricerca ma che ripaga della fatica
Displaying 1 - 4 of 4 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.