In questo saggio Solé-Leris, partendo dal commento degli antichi testi pali, delinea le caratteristiche essenziali della , meditazione buddista nelle sue due linee fondamentali: "samatha" e "vipassanà". Mentre la meditazione "samatha", o di quiete, mira a raggiungere stati di coscienza caratterizzati da livelli sempre più alti di tranquillità mentale, la meditazione "vipassanà", o di visione penetrativa, conduce, attraverso la progressiva eliminazione dei legami sia fisici che mentali, al "nibbàna": la fine della sofferenza o suprema realizzazione. L'autore illustra quindi le tecniche della concentrazione mentale, così come gli esercizi, le posizioni, la respirazione: tutto ciò che permette, insomma, una maggiore consapevolezza del proprio corpo in armonia con la mente. L'insegnamento del Buddha è soprattutto, infatti, "un insegnamento pratico su ciò che si può fare in termini concreti per progredire; non è un esercitarsi in speculazioni metafisiche o costruzioni teologiche".