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Giuditta e l'orecchio del diavolo

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In un paese di montagna, nell'autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedeschi è chiaro che qualcuno ha fatto la spia e li ha venduti. Giuditta allora sale all’Orecchio del Diavolo e resta lassù in ascolto, giorno e notte, per scoprire chi è il traditore...

Hardcover

Published March 16, 2022

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About the author

Francesco D'Adamo

38 books31 followers
Francesco D'Adamo is well-known for his adult books in the tradition of Italian noir fiction. He began writing fiction for young adults to much foreign acclaim in 1999. "Iqbal" is his third novel for young adults and his first to be published in the U.S. D'Adamo lives in Milan, Italy.

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3 (2%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 15 of 15 reviews
Profile Image for Viola .
33 reviews4 followers
August 18, 2022
Dopo aver letto Storia di Ismael e Antigone sta all'ultimo banco, sono convinta che D'Adamo sia soprattutto bravo a creare ambientazioni; qui c'è una delle mie preferite: un paesino di montagna, il vento e la neve, una stufa, odore di cannella e semplici cose, nasi schiacciati alla finestra e Sandokan.

I personaggi prendono vita da pochi ed essenziali tratti: sono belli ma non memorabili e non c'è spazio sufficiente per affezzionarvisi veramente. La storia di Giuditta, come quella di Ismael e di Jo la Peste, scorre come acqua, rapida e trasparente, molto simile ad un racconto orale (avendone in questo caso anche la premessa) verso un finale che però si sgonfia facilmente.
Per quanto il dolore e il dramma vi siano rappresentati (ma troppo poco nella scena dell'uccisione dei partigiani), non riesce a coinvolgermi in profondità: ci sono increspature sull'acqua ma pochi gorghi che portino il lettore, anche un lettore piccolo, ad essere stravolto e a permettere realmente "l'attraversamento".
Nelle storie di D'Adamo c'è sempre un messaggio etico molto bello, ambientazioni coinvolgenti e personaggi potenzialmente interessanti però il primo fatica a non prendere il sopravvento sugli altri e a volte la cura per le scene di azione pura e i meccanismi narrativi ne risentono.

Mi mancano ancora due suoi classici, Oh Harriet e Oh Freedom che non mancherò di leggere. 💜
Profile Image for NeroGroviglio.
8 reviews
October 17, 2022

Parto con il dire che certi tipi di libri andrebbero letti da tutti. A prescindere.
Quello che tratta il passato di tutti noi, soprattutto ciò che è accaduto veramente, va letto, conosciuto.
Per non sbagliare ma, soprattutto, per un rispetto a chi ha sopportato, sofferto e visto l'indicibile.
Io la penso così. Ma io sono un granello di sabbia in un immenso oceano di menti.
Ma torniamo al libro...
Francesco D'Adamo è stato una rivelazione, uno di quegli autori di cui ho sempre sentito parlare, ma di cui non avevo mai letto nulla fino a questo è, beh, era davvero l'ora.
Fin dalle prime pagine ti porta alla seconda guerra mondiale, in una famiglia che vede il marito a lottare, Partigiano, due figli piccoli da accudire e crescere, senza molto di cui vivere e la piccola Giuditta, una bambina cieca da proteggere, a costo della propria vita: è ebrea.
Giuditta entra a far parte della famiglia di Sandokan, Caterina e i piccoli Giulio e Tonino.
Giuditta va protetta, nessuno deve sapere del suo segreto, ma è strana, sempre corruccia, con uno sguardo duro, ma se non fosse per lei e il suo saper parlare con gli animali, un po' di cose sarebbero andate diversamente.
È stata proprio lei, grazie all'aiuto dell'orecchio del Diavolo, ad aver scoperto il traditore che ha venduto i partigiani ai todeschi.
Da leggere.
Profile Image for Maria Filippone.
10 reviews
January 4, 2023
Autunno 1944. Un paesino di montagna incastonato tra le cime delle Alpi è abitato soprattutto da donne e bambini. Gli uomini sono al fronte o sono partigiani che si sono rifugiati in montagna. In questo paesino vive Caterina, moglie di Oreste detto Sandokan e madre dei piccoli Giulio e Tonino, più il Cane Giuseppe, che però è uno scansafatiche impenitente, che in vita sua non ha mai obbedito a nessuno. Nonostante le ristrettezze della guerra Caterina accetta di ospitare una bambina ebrea scampata per miracolo alla deportazione della sua famiglia, Giuditta. Arriva di notte, portata da un'auto che viaggia a fari spenti, mentre Giulio e Tonino guardano curiosi dalla finestra della loro stanza. Arriva infagottata in un pastrano che le arriva fino ai piedi, ha i capelli neri lunghi, selvaggi e aggrovigliati come un nido di vipere. Sola e senza più famiglia, Caterina chiede a Giulio e Tonino di trattarla come una sorella, ma Giuditta è scorbutica e si mostra antipatica coi due bambini che pensano che la piccola sia una strega perché, nonostante sia cieca la bambina è in grado di percorrere i sentieri montani e di orientarsi meglio di chi ci vede. E poi conosce i rimedi delle erbe ed è capace di parlare con gli animali.
Durante il suo girovagare Giuditta scopre l’Orecchio del diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Un luogo misterioso che i paesani evitano perché convinti che sia infestato dagli spiriti. In realtà l'orecchio del diavolo raccoglie le voci degli abitanti della valle e, chi si siede su quel sedile, può ascoltare le voci lontane.

Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi uomini tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedeschi è chiaro che qualcuno ha fatto la spia e li ha venduti. Giuditta allora sale all’Orecchio del Diavolo e resta lassù in ascolto, giorno e notte, per scoprire chi è il traditore…

Splendide descrizione dei paesaggi e i protagonisti sono ben caratterizzati. La vincita del premio Strega per ragazzi è più che meritata da questo romanzo, che si legge in un lampo e che ti tiene incollata dalla prima all'ultima pagina, che ti fa rivivere una pagina buia della nostra storia e che ti lascia con il magone quando speri in un lieto fine che purtroppo non arriva
729 reviews4 followers
May 9, 2024

Questo romanzo ha vinto il Premio Strega per Ragazzi nel 2022 nella categoria 11+ e ne è assolutamente meritevole.
Nell’autunno del 1944 nel piccolo paesino di Acquadolce arriva Giuditta, una ragazzina ebrea la cui famiglia è stata deportata e che viene ospitata da Caterina che ha due figli, Giulio e Tonino. Il marito della donna è soprannominato Sandokan e si nasconde sulle montagne con altri partigiani.
Giuditta è cieca, ma impara in fretta a fare qualunque cosa e in breve tempo il suo luogo preferito diventa un muro denominato “l’orecchio del diavolo” perché si dice che lì’ si possano ascoltare le voci i sussurri delle persone, vive e morte, e che sia maledetto. Quando alla ragazzina verranno richiesti coraggio e determinazione, mostrerà tutta la sua intelligenza e intraprendenza per salvare le persone a lei care.
L’autore riesce, con sensibilità e delicatezza, a descrivere la lotta partigiana e i momenti drammatici vissuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i personaggi, animali compresi, sono costruiti in modo dettagliato ed evocativo.
Giuditta mi ha riportato alla mente il personaggio di Marie- Laure LeBlanc, protagonista del romanzo “Tutta la luce che non vediamo” di Doerr per il suo coraggio e le straordinarie capacità di adattamento e di comprensione.
Un romanzo toccante e commovente che consiglio di leggere a partire dagli undici anni per i temi trattati.
D’Adamo scrive sempre storie emozionanti che hanno dei protagonisti che rimangono nel cuore.
Profile Image for Eleonora.
241 reviews2 followers
December 3, 2022
Recensione completa qui: https://onceuponatimeabooklove.blogsp...

Con questa recensione voglio andare direttamente al punto. Mi è piaciuto. Mi sono immediatamente sentita vicina a Giuditta per tutta la sua storia, ma soprattutto come direbbero a Napoli, per la sua cazzimma. Perché nonostante tutto quello che la vita ha avuto e avrà in serbo per lei, lei continuerà a vivere a testa alta. Ma rimane pur sempre un bambina che ha bisogno di amore e di sentirsi al sicuro.

Perciò vi ho raccontato questa storia.
Non avevo mai letto nulla di questo autore, ma il suo modo di descrivere i luoghi mi ha completamente fatto immergere nella lettura. Ad un certo punto avevo delle immagini così nitide nella mia mente che mi sentivo anche io nella storia. Come se stessi vivendo e osservando il susseguirsi degli eventi. E quando un romanzo riesce a fare questo ha già vinto.
Insomma. Io fossi in voi lo leggerei, e soprattutto lo farei leggere ai nostri piccoli. Perché in questo romanzo c’è tanto, considerando anche il periodo storico che tratta.
Come sempre a presto, e se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto.
Profile Image for mariku.
19 reviews
December 8, 2022
🕊️”La memoria ci serve per capire ancora oggi da che parte stare, e fare le nostre scelte”.

🕊️Sono partita con molti pregiudizi davanti a questo libro, insomma pensavo fosse il solito libro ambientato nella seconda guerra mondiale e che mi riempiva di noia.
Devo dire che invece una volta addentrata nella lettura, non riuscivo a staccarmene.
La storia è delineata veramente bene, una cosa che ho amato è stato il fatto che nonostante fosse una sorta di “diario” non fosse una cantilena, dove l’autore riversava tutte le sue frustrazioni senza sosta.
Il lessico è semplice, aperto a tutti, ma è riuscito davvero a prendermi il cuore e a lasciarmi un’impronta indelebile.

🕊️ Ho trovato molte pecche invece, nei personaggi.
A parte Giuditta e Sandokan, gli altri non mi hanno fatto impazzire.
Li ho trovati molto monotoni, nelle scelte e nelle azioni.
Mentre Giuditta e Sandokan, facevano tutto quello che non facevano gli altri personaggi.
Erano forti, avevano potere, davano ritmo alla storia.
In particolare Giuditta mi è rimasta molto a cuore e porto e porterò la sua storia da piccola bimba ebrea, cieca, e rimasta sola per sempre nel mio cuore.
Profile Image for MatteyoM .
3 reviews
June 25, 2025
Un libro fantastico! Questa è la definizione adeguata al libro. Purtroppo mi sono iscritto da poco su Goodreads e non ricordo tanto di questo libro, perché l'ho letto un anno fa, ma le cose che mi ricordo sono molte e belle. La creazione delle ambientazioni è incantevole e fin dai primi capitoli ti ambienti in questo paesino di montagna. Mi è piaciuta la storia di Giuditta, è stata molto toccante la sua non-deportazione, e piena di suspanse il momento in cui i soldati tedeschi stavano cercando una bimba ebrea, ingegnoso il modo in cui Giuditta se la scampa, strappalacrime l'uccisione dei soldati e,infine, la storia si conclude con un Cliffhanger: il racconto è vero o no? Infatti il prologo e l'epilogo ci raccontano di come l'autore, durante una gita di montagna, incontri un vecchietto in un bar che gli racconta la sua storia, la storia del libro. Quattro stelle perché non è tra i miei libri preferiti, ma se esistesse la possibilità di mettere mezzi voti, allora per me sarebbe da quattro stelle e mezzo. In conclusione, “Giuditta e l'orecchio del diavolo" è un libro toccante, ricco di emozioni e con un pizzico di mistero!
Profile Image for Stefania Casali.
46 reviews1 follower
February 28, 2024
Considerando che questi è un libro per ragazzi, quindi principalmente rivolto ad un pubblico di giovanissimi, per me merita 3,5 stelle. Mi è piaciuto ma, nonostante io condivida almeno in parte il punto di vista, sono rimasta un po' perplessa riguardo la vendetta, che non viene in nessun modo condannata. Si narrano vicende di un periodo molto doloroso, in cui le vendette sono state inevitabilmente tantissime, ma ha senso predicarla alle nuove generazioni? Rifletterò su questo punto.
Profile Image for Elisa Perugini.
4 reviews
February 23, 2025
Lettura per ragazzi dagli 11 anni, ben scritto scorrevole e leggero nella lettura...ma non nella trama!
Displaying 1 - 15 of 15 reviews

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