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Annabella Abbondante #1
Annabella Abbondante. La verità non è una chimera
Tutti al tribunale di Pianveggio sanno che non si scherza sul pranzo, perché il giudice Annabella Abbondante ha un debole per la buona cucina ma è perennemente a dieta. Forse per colpa dei deliziosi cannoli della Palermitana, il bar in cui incontra ogni sera i suoi amici: il commissario Nicola Carnelutti e la giornalista Alice “ginger” Villani di Altamura.
Abbondante sì, di nome e di fatto, una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli. Quando l’avvocato Matilde Santangelo si rivolge a lei per la scomparsa del fratello dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, Annabella che ha una passione sfrenata per i gialli, non può fare a meno di impicciarsi. Negli stessi giorni, poi, un immobile che lei aveva messo all’asta viene incendiato con tanto di ritrovamento di resti umani: per il giudice e il fido cancelliere Paolo, detto Dolly, la ricostruzione del PM fa acqua da tutte le parti e scoprire la verità diventa un imperativo morale. Tanto più che il giudice Abbondante non accetta mai un no come risposta.
Abbondante sì, di nome e di fatto, una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli. Quando l’avvocato Matilde Santangelo si rivolge a lei per la scomparsa del fratello dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, Annabella che ha una passione sfrenata per i gialli, non può fare a meno di impicciarsi. Negli stessi giorni, poi, un immobile che lei aveva messo all’asta viene incendiato con tanto di ritrovamento di resti umani: per il giudice e il fido cancelliere Paolo, detto Dolly, la ricostruzione del PM fa acqua da tutte le parti e scoprire la verità diventa un imperativo morale. Tanto più che il giudice Abbondante non accetta mai un no come risposta.
372 pages, Paperback
First published September 15, 2021
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 70 reviews
July 28, 2022
4,5
"Ventitré, dal 2006 a oggi. Erano gli uomini che sua sorella aveva cercato di procurarle negli ultimi quindici anni. Tutti ricchi, scapoli e di buona famiglia. Tutti egocentrici, arrivisti, noiosi e narcisisti. Il medico sarebbe stato il numero ventiquattro. Non voglio pensarci adesso, ci penserò domani. Dopotutto, domani è un altro giorno. La saggezza di Rossella O’ Hara le fu di conforto. E si tuffò sulla pila dei decreti ingiuntivi. Parecchi provvedimenti più tardi, Annabella si faceva largo tra gli scaffali ricolmi di libri usati e le vecchie poltrone di pelle del suo bar preferito."
Un legal thriller nostrano!
Certo dalla copertina si intuisce che non sia uno di quei thriller da cardiopalma, che ci sarà anche da sorridere e, perché no, anche da sospirare per qualche piccola virata sul rosa, ma mi è piaciuto tanto proprio per per queste caratteristiche.
Cercavo una protagonista femminile come quelle create da Alice Basso per i suoi gialli, una da non prendere troppo sul serio, ma allo stesso tempo dotata di acume e intelligenza fuori dell'ordinario e l'ho trovata tra queste pagine. Annabella Abbondante, o Anna Bellabbondante come viene talvolta definita, è un personaggio tratteggiato in maniera magistrale dalla Perna e che non si può non amare.
Il giudice "Abbondante", di nome e di fatto, e per questo perennemente a dieta, non disdegna pause con cannoli e cassatine siciliane; è imbranata al punto giusto e ha un'innata capacità di cacciare il naso dove non dovrebbe.
"E adesso mi scuserai se non resto qui ad ascoltare qualche altra tua fantasiosa teoria da Miss Marple dei poveri."
A questo aggiungete una miriade di improbabili personaggi: una famiglia(meridionale) invadente, degli amici fuori dall'ordinario e il suo fidato cancelliere con il quale crea dei simpatici siparietti, e la lettura diventa un piacere.
«Paolo! Sono la dottoressa Abbondante. Ti ho svegliato?» «Dottoressa, ma sto sognando?» «Seh… Paolo, macché sognando, dài!» «Ma dove sono?» «Sei nel tuo letto, al telefono con me.» «Ma che ore sono?» «Non tanto tardi. Non è ancora mezzanotte.» «Azz! Non è tardi? Io sto dormendo da due ore almeno. Volevate qualche cosa, dottoré?» «Dobbiamo andare al manicomio, Dolly.» «Ah, se per questo, state tranquilla. Al manicomio ci andiamo sicuramente, se continua di questo passo, dottoré.» «Non mi sono spiegata bene, a quanto pare: io e te domani mattina andiamo a trovare Francesco Santangelo alla clinica psichiatrica dove è ricoverato.» «Maronna incoronata, ma quando finisce questo brutto sogno? Forse mi avranno fatto male i peperoni.»
Un esordio davvero promettente! Si nota immediatamente che l'autrice conosce benissimo l'ambiente giudiziario e descrive, tra il serio e il faceto, i casi umani che un giudice civile potrebbe incontrare nelle aule dei tribunali. La trama gialla è facilmente risolvibile, ma si comprende che sia lo stratagemma per dar vita a un personaggio, a un filone e va benissimo così però forse dalla Giunti mi sarei aspettata più attenzione a qualche ripetizione di troppo che poteva tranquillamente essere evitata, ma assolutamente promosso.
"Ventitré, dal 2006 a oggi. Erano gli uomini che sua sorella aveva cercato di procurarle negli ultimi quindici anni. Tutti ricchi, scapoli e di buona famiglia. Tutti egocentrici, arrivisti, noiosi e narcisisti. Il medico sarebbe stato il numero ventiquattro. Non voglio pensarci adesso, ci penserò domani. Dopotutto, domani è un altro giorno. La saggezza di Rossella O’ Hara le fu di conforto. E si tuffò sulla pila dei decreti ingiuntivi. Parecchi provvedimenti più tardi, Annabella si faceva largo tra gli scaffali ricolmi di libri usati e le vecchie poltrone di pelle del suo bar preferito."
Un legal thriller nostrano!
Certo dalla copertina si intuisce che non sia uno di quei thriller da cardiopalma, che ci sarà anche da sorridere e, perché no, anche da sospirare per qualche piccola virata sul rosa, ma mi è piaciuto tanto proprio per per queste caratteristiche.
Cercavo una protagonista femminile come quelle create da Alice Basso per i suoi gialli, una da non prendere troppo sul serio, ma allo stesso tempo dotata di acume e intelligenza fuori dell'ordinario e l'ho trovata tra queste pagine. Annabella Abbondante, o Anna Bellabbondante come viene talvolta definita, è un personaggio tratteggiato in maniera magistrale dalla Perna e che non si può non amare.
Il giudice "Abbondante", di nome e di fatto, e per questo perennemente a dieta, non disdegna pause con cannoli e cassatine siciliane; è imbranata al punto giusto e ha un'innata capacità di cacciare il naso dove non dovrebbe.
"E adesso mi scuserai se non resto qui ad ascoltare qualche altra tua fantasiosa teoria da Miss Marple dei poveri."
A questo aggiungete una miriade di improbabili personaggi: una famiglia(meridionale) invadente, degli amici fuori dall'ordinario e il suo fidato cancelliere con il quale crea dei simpatici siparietti, e la lettura diventa un piacere.
«Paolo! Sono la dottoressa Abbondante. Ti ho svegliato?» «Dottoressa, ma sto sognando?» «Seh… Paolo, macché sognando, dài!» «Ma dove sono?» «Sei nel tuo letto, al telefono con me.» «Ma che ore sono?» «Non tanto tardi. Non è ancora mezzanotte.» «Azz! Non è tardi? Io sto dormendo da due ore almeno. Volevate qualche cosa, dottoré?» «Dobbiamo andare al manicomio, Dolly.» «Ah, se per questo, state tranquilla. Al manicomio ci andiamo sicuramente, se continua di questo passo, dottoré.» «Non mi sono spiegata bene, a quanto pare: io e te domani mattina andiamo a trovare Francesco Santangelo alla clinica psichiatrica dove è ricoverato.» «Maronna incoronata, ma quando finisce questo brutto sogno? Forse mi avranno fatto male i peperoni.»
Un esordio davvero promettente! Si nota immediatamente che l'autrice conosce benissimo l'ambiente giudiziario e descrive, tra il serio e il faceto, i casi umani che un giudice civile potrebbe incontrare nelle aule dei tribunali. La trama gialla è facilmente risolvibile, ma si comprende che sia lo stratagemma per dar vita a un personaggio, a un filone e va benissimo così però forse dalla Giunti mi sarei aspettata più attenzione a qualche ripetizione di troppo che poteva tranquillamente essere evitata, ma assolutamente promosso.
October 12, 2022
Altra sorpresa italiana di questo ultimo periodo: tanti giovani scrittori (la Perna ha l'età mia, quindi giovane è!!!) che scrivono, all'apparenza, libri leggeri, gialli di poca consistenza, per farti respirare un attimo in questo periodo dove le cose che ci preoccupano sono molte e pesanti.
Ma a ben guardare questi sono libri - e questo in particolare - che ti raccontano di un'Italia bella, di una generazione - ancora la mia! E autocelebriamoci un po', visto che siamo i boomers di cui tutti parlano male, quellil che hanno ricevuto questo paese al top e l'hanno portato allo sfacelo! - che ancora ci crede, ma che soprattutto si sa prendere in giro, si prende sul serio solo quanto basta e, ad occhi aperti, va comunque avanti a fare "quello che va fatto".
Bella Annabella, avanti così, a difendere i lavoratori - ma chi ormai lo fa? - gli outsider, i "diversi", che diversi non sono se tu tale non li vedi
E poi, sempre perchè siamo coetanee, il ritrovarsi tutta la "mia" musica tra una riga e l'altra certo male non fa!
E poi 2: ma che voglia di provare questo caffè al pepe! Chissà se a Perugia lo fanno?
«Lo sai, vero, che quando dici splendore lo capiscono tutti che sei gay?» disse il giudice, abbassando leggermente la voce.
«Oddio, Annabella, ma quanto sei etero!»
Ma a ben guardare questi sono libri - e questo in particolare - che ti raccontano di un'Italia bella, di una generazione - ancora la mia! E autocelebriamoci un po', visto che siamo i boomers di cui tutti parlano male, quellil che hanno ricevuto questo paese al top e l'hanno portato allo sfacelo! - che ancora ci crede, ma che soprattutto si sa prendere in giro, si prende sul serio solo quanto basta e, ad occhi aperti, va comunque avanti a fare "quello che va fatto".
Bella Annabella, avanti così, a difendere i lavoratori - ma chi ormai lo fa? - gli outsider, i "diversi", che diversi non sono se tu tale non li vedi
E poi, sempre perchè siamo coetanee, il ritrovarsi tutta la "mia" musica tra una riga e l'altra certo male non fa!
E poi 2: ma che voglia di provare questo caffè al pepe! Chissà se a Perugia lo fanno?
«Lo sai, vero, che quando dici splendore lo capiscono tutti che sei gay?» disse il giudice, abbassando leggermente la voce.
«Oddio, Annabella, ma quanto sei etero!»
Read
September 19, 2021Annabella Abbondante - La verità non è una chimera di Barbara Perna (Giunti 2021).
È sempre un po' rischioso commentare il libro di qualcuno che si conosce, anche solo virtualmente. Non posso dire di conoscere l'autrice, ma condividiamo un gruppo di lettura.
Mi sono quindi accostata alla lettura con qualche timore, fortunatamente svanito dopo poche pagine, dal momento che ho ritrovato in Annabella Abbondante (di nome e di fatto) tutta la simpatia e l'ironia di Barbara Perna.
Questo giallo umoristico è stata una lettura rilassante e divertente. Impossibile non affezionarsi immediatamente alla protagonista, un giudice perennemente a dieta, ma cannolo-dipendente, e a tutti gli altri personaggi del romanzo.
Il soggetto mi sembra anche molto televisivo: non sarebbe male una serie con la giudice #bellabbondante.
È sempre un po' rischioso commentare il libro di qualcuno che si conosce, anche solo virtualmente. Non posso dire di conoscere l'autrice, ma condividiamo un gruppo di lettura.
Mi sono quindi accostata alla lettura con qualche timore, fortunatamente svanito dopo poche pagine, dal momento che ho ritrovato in Annabella Abbondante (di nome e di fatto) tutta la simpatia e l'ironia di Barbara Perna.
Questo giallo umoristico è stata una lettura rilassante e divertente. Impossibile non affezionarsi immediatamente alla protagonista, un giudice perennemente a dieta, ma cannolo-dipendente, e a tutti gli altri personaggi del romanzo.
Il soggetto mi sembra anche molto televisivo: non sarebbe male una serie con la giudice #bellabbondante.
October 1, 2021
A fine lettura, ma non solo, quello che più spesso ho pensato è stato: “Peccato”. Peccato perché il primo libro con protagonista Annabella Abbondante avrebbe potuto essere molto meglio di così. A mio avviso, l’esordiente Barbara Perna avrebbe potuto essere seguita in modo più puntale in fase di editing.
Sono evidenti ripetizioni, di situazioni e di scambi verbali tra i personaggi; c’è una parte centrale troppo lunga, piena di stereotipi e di luoghi comuni che è messa lì solo con il risultato di distrarre il lettore; sono inverosimili molte delle sequenze tragicomiche che vedono il giudice come protagonista; non c’è un corretto bilanciamento tra le parti che compongono il romanzo.
Ho pensato: “Peccato”, perché la penna di Barbara Perna è brillante e acuta, ma il suo primo lavoro è decisamente acerbo. Probabilmente più adatto a lettori “non forti” che non possono facilmente fare un confronto con altri titoli, o altre autrici italiane delle stesso genere. So che fare paragoni è sbagliato, ma quando si legge un romanzo che non riesce a fare presa, allora è quasi inevitabile.
Il giallo, che non è perfetto ma che comunque è ben costruito, purtroppo si perde in un mare di altre cose (per lo più superflue) che distolgono l’attenzione e spesso fanno perdere il filo.
Ho notato anche che, a volte, la volontà di far sorridere il lettore diventa quasi forzata, e si perde quella naturalezza che rende personaggi e trama molto più piacevoli. Una naturalezza che olia gli ingranaggi di un romanzo di questo genere, e che è ben visibile in alcune pagine di “Annalisa Abbondante“. Troppo poche, purtroppo.
Durante la lettura, inoltre, si avverte come l’esigenza di Barbara Perna di volerci fare sapere tante cose della sua protagonista, ma probabilmente avrebbe potuto diluire le informazioni e spalmarle in modo diverso, specie se l’intenzione è farlo diventare un personaggio seriale. La fine del romanzo non fa pensare a un secondo libro, sembra come se si siano chiusi tutti i sospesi, e al lettore non resta alcuna curiosità per un ulteriore romanzo.
Peccato, appunto. Non posso fare altro che ripetermi.
Sono evidenti ripetizioni, di situazioni e di scambi verbali tra i personaggi; c’è una parte centrale troppo lunga, piena di stereotipi e di luoghi comuni che è messa lì solo con il risultato di distrarre il lettore; sono inverosimili molte delle sequenze tragicomiche che vedono il giudice come protagonista; non c’è un corretto bilanciamento tra le parti che compongono il romanzo.
Ho pensato: “Peccato”, perché la penna di Barbara Perna è brillante e acuta, ma il suo primo lavoro è decisamente acerbo. Probabilmente più adatto a lettori “non forti” che non possono facilmente fare un confronto con altri titoli, o altre autrici italiane delle stesso genere. So che fare paragoni è sbagliato, ma quando si legge un romanzo che non riesce a fare presa, allora è quasi inevitabile.
Il giallo, che non è perfetto ma che comunque è ben costruito, purtroppo si perde in un mare di altre cose (per lo più superflue) che distolgono l’attenzione e spesso fanno perdere il filo.
Ho notato anche che, a volte, la volontà di far sorridere il lettore diventa quasi forzata, e si perde quella naturalezza che rende personaggi e trama molto più piacevoli. Una naturalezza che olia gli ingranaggi di un romanzo di questo genere, e che è ben visibile in alcune pagine di “Annalisa Abbondante“. Troppo poche, purtroppo.
Durante la lettura, inoltre, si avverte come l’esigenza di Barbara Perna di volerci fare sapere tante cose della sua protagonista, ma probabilmente avrebbe potuto diluire le informazioni e spalmarle in modo diverso, specie se l’intenzione è farlo diventare un personaggio seriale. La fine del romanzo non fa pensare a un secondo libro, sembra come se si siano chiusi tutti i sospesi, e al lettore non resta alcuna curiosità per un ulteriore romanzo.
Peccato, appunto. Non posso fare altro che ripetermi.
September 21, 2021
Una florida taglia 48, i capelli ricci sempre in disordine, una passione smisurata per i cannoli, il caffè e i gialli: signori e signori ecco a voi Annabella Abbondante, il giudice civile.
La sua vita oscilla tra la voglia di iniziare la dieta fulminando chiunque le nomini il pranzo e mangiare cannoli e cassate mentre sorseggia i caffè nel suo bar preferito. E questo lo sanno bene i suoi amici e colleghi: Paolo il cancelliere detto Dolly, Nicola il commissario, Alice la reporter e Michele. All'interno del libro troviamo la vita di Annabella che si mescola con quella dei suoi amici che, pian piano, impariamo a conoscere e ad amare. Annabella è curiosa come Paolo il suo cancelliere di fiducia, li accomuna una passione smisurata per i gialli di Agatha Christie e sarà la loro curiosità e testardaggine a farli trovare sempre nel "posto sbagliato al momento giusto" o forse era il contrario? La vita di questi personaggi si mixa, come un drink perfetto, con la sparizione di Francesco Santangelo e un omicidio...
Ho trovato il libro leggero, fresco e scritto bene. Barbara è riuscita a trasportarmi in un giallo umoristico, dove la protagonista è una vera e propria bomba tragicomica. Goffa, golosa e testarda. Innamorata della vita, con le radici campane impiantate sotto i piedi. Una famiglia alle calcagna che vuole a tutti i costi vederla sposata. Sua sorella Fortuna che continua a presentarle uomini e a imporre le sue scelte. Ho trovato all'interno del libro temi importanti come LGBT, amicizia, relazioni, tradizioni e soprattutto l'aspetto fisico. In una società moderna dove la "perfezione" fisica conta più di tutto, ho trovato Annabella Abbondante una ventata d'aria fresca. Io invece, ho il problema inverso di Annabella: "Sei troppo magra, ma non mangi?" Annabella potrebbe essere anche una libro educativo, attraverso le battute potrebbe insegnare l'empatia. Il mio personaggio preferito però è il caro Dolly. ❤️
La sua vita oscilla tra la voglia di iniziare la dieta fulminando chiunque le nomini il pranzo e mangiare cannoli e cassate mentre sorseggia i caffè nel suo bar preferito. E questo lo sanno bene i suoi amici e colleghi: Paolo il cancelliere detto Dolly, Nicola il commissario, Alice la reporter e Michele. All'interno del libro troviamo la vita di Annabella che si mescola con quella dei suoi amici che, pian piano, impariamo a conoscere e ad amare. Annabella è curiosa come Paolo il suo cancelliere di fiducia, li accomuna una passione smisurata per i gialli di Agatha Christie e sarà la loro curiosità e testardaggine a farli trovare sempre nel "posto sbagliato al momento giusto" o forse era il contrario? La vita di questi personaggi si mixa, come un drink perfetto, con la sparizione di Francesco Santangelo e un omicidio...
Ho trovato il libro leggero, fresco e scritto bene. Barbara è riuscita a trasportarmi in un giallo umoristico, dove la protagonista è una vera e propria bomba tragicomica. Goffa, golosa e testarda. Innamorata della vita, con le radici campane impiantate sotto i piedi. Una famiglia alle calcagna che vuole a tutti i costi vederla sposata. Sua sorella Fortuna che continua a presentarle uomini e a imporre le sue scelte. Ho trovato all'interno del libro temi importanti come LGBT, amicizia, relazioni, tradizioni e soprattutto l'aspetto fisico. In una società moderna dove la "perfezione" fisica conta più di tutto, ho trovato Annabella Abbondante una ventata d'aria fresca. Io invece, ho il problema inverso di Annabella: "Sei troppo magra, ma non mangi?" Annabella potrebbe essere anche una libro educativo, attraverso le battute potrebbe insegnare l'empatia. Il mio personaggio preferito però è il caro Dolly. ❤️
October 12, 2021
Annabella Abbondante, protagonista del primo libro di Barbara Perna, è una giudice con la passione per la buona cucina e per ficcare il naso dove non dovrebbe. La scomparsa di un giovane da una clinica psichiatrica porterà alla luce un caso molto più grande di quello originario.
È un libro caratterizzato da una ironia molto marcata, direi quasi abbondante (ahahah ehm), che, come qualcuno sa, non rientra appieno nei miei gusti. Alcuni sketch e alcuni personaggi sono un po’ troppo calcati, macchiettistici.
Il caso in qualche frangente viene schiacciato dalla presentazione del mondo di Annabella, ma credo che sia normale visto la possibilità di creare una serie di gialli di lunga durata.
I punti a favore sono che è molto scorrevole, è leggero, qualche sorriso me l’ha strappato ed è moderno: è adattissimo per chi ama quelle storie che sono una via di mezzo tra i libri gialli puri e quelli rosa.
Puoi trovare questa e altre recensioni sul mio profilo Instagram “I libri di Dede” www.instagram.com/ilibrididede
È un libro caratterizzato da una ironia molto marcata, direi quasi abbondante (ahahah ehm), che, come qualcuno sa, non rientra appieno nei miei gusti. Alcuni sketch e alcuni personaggi sono un po’ troppo calcati, macchiettistici.
Il caso in qualche frangente viene schiacciato dalla presentazione del mondo di Annabella, ma credo che sia normale visto la possibilità di creare una serie di gialli di lunga durata.
I punti a favore sono che è molto scorrevole, è leggero, qualche sorriso me l’ha strappato ed è moderno: è adattissimo per chi ama quelle storie che sono una via di mezzo tra i libri gialli puri e quelli rosa.
Puoi trovare questa e altre recensioni sul mio profilo Instagram “I libri di Dede” www.instagram.com/ilibrididede
November 5, 2021
Proprio un bell'esordio quello di Barbara Perna! Questo libro mi ha distratto e rilassato ed era proprio ciò di cui avevo bisogno!
Annabella Abbondante è un personaggio simpatico e schietto ed intorno a lei gravita un microcosmo di amici, colleghi e parenti molto interessante e variegato quanto realistico!
Ho apprezzato molto la suddivisione dei capitoli: in ognuno all'avanzare dell'indagine si affianca anche la narrazione della vita della protagonista dentro e fuori dal Tribunale. Ho gradito molto il racconto della vita da giudice fatta spesso di udienze interminabili, faldoni giganti, controversie che vanno avanti dalla notte dei tempi, avvocati accalcati, insomma non esattamente l'ordine che ci si aspetterebbe in un Tribunale.
Una lettura fresca che rinvigorisce come un caffè al pepe!
Annabella Abbondante è un personaggio simpatico e schietto ed intorno a lei gravita un microcosmo di amici, colleghi e parenti molto interessante e variegato quanto realistico!
Ho apprezzato molto la suddivisione dei capitoli: in ognuno all'avanzare dell'indagine si affianca anche la narrazione della vita della protagonista dentro e fuori dal Tribunale. Ho gradito molto il racconto della vita da giudice fatta spesso di udienze interminabili, faldoni giganti, controversie che vanno avanti dalla notte dei tempi, avvocati accalcati, insomma non esattamente l'ordine che ci si aspetterebbe in un Tribunale.
Una lettura fresca che rinvigorisce come un caffè al pepe!
September 28, 2021
Nonostante la trama gialla sia per noi lettori abbastanza chiara fin da subito, è stato molto divertente scoprirla pian piano con la protagonista e il suo complice ,il cancelliere Paolo detto Dolly e i suoi amici . La parte gialla insieme a quella che ci racconta la vita personale e professionale del giudice Abbondante si interseca dando vita a degli episodi molti divertenti. Spero in un prossimo episodio
November 5, 2021
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
Il giudice civile Annabella Abbondante, taglia 48 e una grande passione per i dolci e la caffeina, è davvero intransigente sul lavoro. Empatica di natura e attenta ai bisognosi di aiuto si ritrova coinvolta a investigare in incognito sulla scomparsa di Francesco Santangelo dall’istituto psichiatrico in cui si trovava. Il caso che si dipana dinanzi ai suoi occhi è alquanto complesso: l’immobile che lei aveva messo all’asta viene incendiato e al suo interno si rinvengono resti umani. A chi appartengono? Annabella Abbondante è desiderosa di risolvere l’enigma.
“Annabella Abbondante, giudice zelante, si impegna a preparare due ruoti della sua famosissima pasta al forno e di invitarvi tutti a cena a casa sua per dopo domani.”
Nell’Olimpo delle figure femminili detective si aggiunge Annabella Abbondante, un personaggio con caratteristiche proprie che la rendono a suo modo unica.
Annabella Abbondante è una donna determinata, che ha costruito la propria carriera lontano da casa. I casi gialli l’hanno da sempre appassionata per questo non perde occasione d’indagare. Sul fronte della vita privata, invece, le cose non sono affatto facili poiché non solo non è riuscita a trovare ma avverte su di sé la pressione della famiglia di origine, desiderosa di conoscere le novità, e della sorella, la quale ostinatamente continua a organizzarle appuntamenti al buio.
Accanto al giudice rivestono un ruolo di rilievo il fedele cancelliere Paolo, il commissario Nicola Carnelutti e l’amica Alice Villani di Altamura. Ognuno di questi contribuisce alla risoluzione del caso oltre che ad alimentare la trama “extra giallo”.
Nonostante il caso da risolvere sia nel complesso ben costruito e lo stile semplice, a mio parere, il romanzo non riesce ad attirare l’attenzione del lettore come meriterebbe a causa dei tanti particolari che si susseguono sulla vita della protagonista, degli stereotipi disseminati qui e là oltre che a causa del ritmo narrativo altalenante – soprattutto nella parte centrale dove ci si focalizza sulla vita privata della donna – e della comicità volutamente forzata.
Un romanzo con dell’ottimo potenziale che, secondo me, non riesce a sfruttare pienamente.
Il giudice civile Annabella Abbondante, taglia 48 e una grande passione per i dolci e la caffeina, è davvero intransigente sul lavoro. Empatica di natura e attenta ai bisognosi di aiuto si ritrova coinvolta a investigare in incognito sulla scomparsa di Francesco Santangelo dall’istituto psichiatrico in cui si trovava. Il caso che si dipana dinanzi ai suoi occhi è alquanto complesso: l’immobile che lei aveva messo all’asta viene incendiato e al suo interno si rinvengono resti umani. A chi appartengono? Annabella Abbondante è desiderosa di risolvere l’enigma.
“Annabella Abbondante, giudice zelante, si impegna a preparare due ruoti della sua famosissima pasta al forno e di invitarvi tutti a cena a casa sua per dopo domani.”
Nell’Olimpo delle figure femminili detective si aggiunge Annabella Abbondante, un personaggio con caratteristiche proprie che la rendono a suo modo unica.
Annabella Abbondante è una donna determinata, che ha costruito la propria carriera lontano da casa. I casi gialli l’hanno da sempre appassionata per questo non perde occasione d’indagare. Sul fronte della vita privata, invece, le cose non sono affatto facili poiché non solo non è riuscita a trovare ma avverte su di sé la pressione della famiglia di origine, desiderosa di conoscere le novità, e della sorella, la quale ostinatamente continua a organizzarle appuntamenti al buio.
Accanto al giudice rivestono un ruolo di rilievo il fedele cancelliere Paolo, il commissario Nicola Carnelutti e l’amica Alice Villani di Altamura. Ognuno di questi contribuisce alla risoluzione del caso oltre che ad alimentare la trama “extra giallo”.
Nonostante il caso da risolvere sia nel complesso ben costruito e lo stile semplice, a mio parere, il romanzo non riesce ad attirare l’attenzione del lettore come meriterebbe a causa dei tanti particolari che si susseguono sulla vita della protagonista, degli stereotipi disseminati qui e là oltre che a causa del ritmo narrativo altalenante – soprattutto nella parte centrale dove ci si focalizza sulla vita privata della donna – e della comicità volutamente forzata.
Un romanzo con dell’ottimo potenziale che, secondo me, non riesce a sfruttare pienamente.
October 26, 2021
Annabella Abbondante lavora come giudice civile presso il tribunale di Pianveggio, in provincia di Lucca.
Single, ha una folta chioma riccia e ribelle, porta una taglia 48, è perennemente a dieta (con scarsi risultati), ha un debole per i cannoli siciliani e il caffè.
Annabella ha una sfrenata passione per i gialli e frequenta il bar Palermitana con i suoi amici Nicola, commissario di polizia e la giornalista Alice detta "Ginger".
Quando Annabella viene a sapere che il fratello dell'avvocato Santangelo è scomparso dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, non può fare a meno di indagare.
La faccenda si complica ulteriormente quando vengono rinvenuti due cadaveri in seguito all'incendio di un immobile che Annabella stessa aveva messo all'asta...
"Annabella Abbondante" è il libro di esordio di Barbara Perna : un giallo umoristico che ruota intorno alla figura a tratti goffa di Annabella e dei suoi simpatici amici. La frequente presenza di dialoghi e di sketch divertenti rendono la storia "molto televisiva": non ci stupirebbe se il romanzo dovesse diventare una serie tv.
La parte centrale focalizza l'attenzione sulla famiglia e la vita privata di Annabella distogliendola dal giallo, con la conseguente perdita di coinvolgimento del lettore e il rallentamento del ritmo di lettura. I capitoli lunghi sono alleggeriti dalle rocambolesche avventure di Annabella e della sua combriccola di amici e collaboratori.
La parte delle indagini acquista spessore e velocità nel finale, risultando ben strutturata e coinvolgente. I personaggi, forse un po' macchiettistici, sono comunque ben caratterizzati.
Un giallo all'italiana piacevole e leggero.
Single, ha una folta chioma riccia e ribelle, porta una taglia 48, è perennemente a dieta (con scarsi risultati), ha un debole per i cannoli siciliani e il caffè.
Annabella ha una sfrenata passione per i gialli e frequenta il bar Palermitana con i suoi amici Nicola, commissario di polizia e la giornalista Alice detta "Ginger".
Quando Annabella viene a sapere che il fratello dell'avvocato Santangelo è scomparso dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, non può fare a meno di indagare.
La faccenda si complica ulteriormente quando vengono rinvenuti due cadaveri in seguito all'incendio di un immobile che Annabella stessa aveva messo all'asta...
"Annabella Abbondante" è il libro di esordio di Barbara Perna : un giallo umoristico che ruota intorno alla figura a tratti goffa di Annabella e dei suoi simpatici amici. La frequente presenza di dialoghi e di sketch divertenti rendono la storia "molto televisiva": non ci stupirebbe se il romanzo dovesse diventare una serie tv.
La parte centrale focalizza l'attenzione sulla famiglia e la vita privata di Annabella distogliendola dal giallo, con la conseguente perdita di coinvolgimento del lettore e il rallentamento del ritmo di lettura. I capitoli lunghi sono alleggeriti dalle rocambolesche avventure di Annabella e della sua combriccola di amici e collaboratori.
La parte delle indagini acquista spessore e velocità nel finale, risultando ben strutturata e coinvolgente. I personaggi, forse un po' macchiettistici, sono comunque ben caratterizzati.
Un giallo all'italiana piacevole e leggero.
September 15, 2024
La trama è abbastanza intrigante ed interessante, soprattutto dal punto di vista legale, ma i siparietti della giudice Abbondante con il proprio cancelliere, il famoso ed invidiato “Dolly”, sono quasi insopportabili (oltretutto si ripetono ogniqualvolta i due si parlano) e mi hanno fatto rimpiangere assai la bella e dolce Diana di Imma Tataranni.
Molto apprezzata l’ambientazione lucchese e dintorni.
📚 BiblioPrime 6
Molto apprezzata l’ambientazione lucchese e dintorni.
📚 BiblioPrime 6
March 6, 2023
Una nuova investigatrice, che si sa che a noi queste cose ci piacciono un sacco. Un po' Lolita, un po' Imma - nel complesso divertente e piacevole. Quello che si dice un ottimo modo per passare un pomeriggio.
April 7, 2024
«Non fare sempre la comunista, Annabella! Sei una professionista, hai un’immagine da difendere.»
Sentite, c'è il mio nome ovunque, e la battuta di sopra avrebbe potuto farla mia padre. Come poteva non piacermi?
November 5, 2021
Incipit
Il colpo di sonno la sorprese a tradimento.
Annabella Abbondante Incipitmania
Il colpo di sonno la sorprese a tradimento.
Annabella Abbondante Incipitmania
January 1, 2023
Un libro leggero, familiare, con un'indagine condotta in modo chiaro, che mi fa mancare casa❤️ ottimo per chi vuole un libro leggero ma non troppo
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December 23, 2021Ne ho letto più della metà ma mi sono annoiata. E' una narrazione molto televisiva, non so se così si può dire, ho letto infatti che ne faranno una serie tv e credo sia una buona idea: molti personaggi ben caratterizzati, diversi piani narrativi, un caso giuridico/investigativo da risolvere... Però narrativamente mi ha annoiata, era troppo dispersivo secondo me e con qualche cliché di troppo che a lungo andare rendevano la storia ripetitiva.
April 28, 2024
“Annabella Abbondante. La verità non è una chimera” di Barbara Perna pag. 374
Il libro è ambientato a Pianveggio, in provincia di Lucca, dove vive e lavora Annabella Abbondante, un giudice civile, che ama il suo lavoro, molto curiosa, dotata di un acuto istinto investigativo e di una sana vena comica. Perennemente a dieta, trascorre le sue giornate sommersa da pile di fascicoli in tribunale ed estenuanti udienze, aiutata dal fidato cancelliere Paolo, detto Dolly.
Nonostante la dieta ci sono due cose a cui Annabella non sa e non vuole resistere, il caffè al pepe e i cannoli siciliani di Michele, proprietario del bar “La Palermitana” punto di ritrovo fisso per lei e i suoi amici più cari: Nicola Carnelutti, commissario di polizia e Alice, detta Ginger, giornalista freelance.
La sua curiosità e la sua tendenza ad impicciarsi dei fatti altrui la porta a gettarsi anima e corpo nelle ricerche prima, e nell’indagine poi, riguardante Francesco Sirangelo, fratello dell’avvocato Matilde, che qualche mese prima lei aveva interdetto e mandato in una clinica psichiatrica, da cui è scappato apparentemente per uccidere i genitori.
Nel frattempo, un incendio doloso porta alla distruzione di una segheria che la stessa Annabella avevo messo all’asta, durante i sopralluoghi avviene il ritrovamento di resti umani che rende ancora più complicata la situazione.
Un giallo, forse non eccelso come parte investigativa ma avvincente, e ancor di più un libro divertente che strappa sorrisi e anche parecchie risate.
Attenta e precisa la caratterizzazione dei personaggi, Annabella Abbondante è un personaggio carismatico, pieno di energia, che svolge ogni azione con “pathos” travolgente, chiamato a destreggiarsi quotidianamente con la variopinta umanità che circonda la sua esistenza e a rispondere con disciplina e rigore alle vicissitudini del suo lavoro. Non mancano personaggi secondari anch’essi degni di nota: la sorella Fortuna, che nonostante parecchi tentativi falliti non si arrende e vuole assolutamente trovare un compagno ad Annabella, il commissario Nicola Carnelutti e il cancelliere Dolly, risorsa preziosa grazie anche alla sua rete infallibile nella ricerca di informazioni.
Lo stile è brillante e scorrevole, me lo sono letteralmente divorata e mi sono gettata immediatamente sul seguito.
Il libro è ambientato a Pianveggio, in provincia di Lucca, dove vive e lavora Annabella Abbondante, un giudice civile, che ama il suo lavoro, molto curiosa, dotata di un acuto istinto investigativo e di una sana vena comica. Perennemente a dieta, trascorre le sue giornate sommersa da pile di fascicoli in tribunale ed estenuanti udienze, aiutata dal fidato cancelliere Paolo, detto Dolly.
Nonostante la dieta ci sono due cose a cui Annabella non sa e non vuole resistere, il caffè al pepe e i cannoli siciliani di Michele, proprietario del bar “La Palermitana” punto di ritrovo fisso per lei e i suoi amici più cari: Nicola Carnelutti, commissario di polizia e Alice, detta Ginger, giornalista freelance.
La sua curiosità e la sua tendenza ad impicciarsi dei fatti altrui la porta a gettarsi anima e corpo nelle ricerche prima, e nell’indagine poi, riguardante Francesco Sirangelo, fratello dell’avvocato Matilde, che qualche mese prima lei aveva interdetto e mandato in una clinica psichiatrica, da cui è scappato apparentemente per uccidere i genitori.
Nel frattempo, un incendio doloso porta alla distruzione di una segheria che la stessa Annabella avevo messo all’asta, durante i sopralluoghi avviene il ritrovamento di resti umani che rende ancora più complicata la situazione.
Un giallo, forse non eccelso come parte investigativa ma avvincente, e ancor di più un libro divertente che strappa sorrisi e anche parecchie risate.
Attenta e precisa la caratterizzazione dei personaggi, Annabella Abbondante è un personaggio carismatico, pieno di energia, che svolge ogni azione con “pathos” travolgente, chiamato a destreggiarsi quotidianamente con la variopinta umanità che circonda la sua esistenza e a rispondere con disciplina e rigore alle vicissitudini del suo lavoro. Non mancano personaggi secondari anch’essi degni di nota: la sorella Fortuna, che nonostante parecchi tentativi falliti non si arrende e vuole assolutamente trovare un compagno ad Annabella, il commissario Nicola Carnelutti e il cancelliere Dolly, risorsa preziosa grazie anche alla sua rete infallibile nella ricerca di informazioni.
Lo stile è brillante e scorrevole, me lo sono letteralmente divorata e mi sono gettata immediatamente sul seguito.
October 20, 2021
Ogni riccio un capriccio” afferma un proverbio conosciuto, e se c’è un personaggio nella letteratura italiana che può essere nominato come l’esempio perfetto è Annnabella Abbondante, giudice civile al tribunale di Pianveggio, dove tutti temono il suo carattere pungente e con la minima dose di pazienza possibile.
Aggiungiamo anche la sua fissa con l’eterna dieta per combattere una taglia 48, le sue odiate verdure bollite e totalmente insipide che sono il suo pranzo (e per chi la conosce, parola totalmente bandita) che finisce per completare con un caffè e un cannolo nel bar vicino al Tribunale, punto di incontro con j suoi amici, dove tutti insieme condividono i pomeriggi all’uscita dell’ufficio.
Però Annabella ha anche un’altra fissa: “omicida di piante” perché di “pollice verde” lei non ha neanche la “P”, ma la sua forza di volontà (quella che le manca per rispettare le sue promesse alimentarie) si manifesta completamente con i suoi eterni tentativi (tutti falliti) di far durare a lungo ogni pianta che acquista.
Aggiungiamo anche una sorella, Fortuna, ovviamente anche lei con una fissa e obiettivo fondamentale nella sua vita: trovare un compagno ad Annabella, ma neanche dopo 24 tentativi non andati a buon porto pensa in arrendersi.
Non possiamo dimenticare il cancelliere Paolo, il suo fedele braccio destro, non molto sveglio, che non si separa da lei in nessun momento e l’odiato sostituto procuratore Massi delle Casse e il gioco è fatto
Un gioco di risate, ironia, irrequietezza, comicità che si concentrano in dosi massicce in questo romanzo che ti prende, ti rilassa e ti incuriosisce già dalla prima pagina, perché in una forma o in un’altra, tutti si vedranno coinvolti nella risoluzione di un caso fuori dalla giurisdizione del giudice, che per colpa della sua curiosità non si fermerà fino risolverlo, agendo alcune volte anche al limite della legalità.
Aggiungiamo anche la sua fissa con l’eterna dieta per combattere una taglia 48, le sue odiate verdure bollite e totalmente insipide che sono il suo pranzo (e per chi la conosce, parola totalmente bandita) che finisce per completare con un caffè e un cannolo nel bar vicino al Tribunale, punto di incontro con j suoi amici, dove tutti insieme condividono i pomeriggi all’uscita dell’ufficio.
Però Annabella ha anche un’altra fissa: “omicida di piante” perché di “pollice verde” lei non ha neanche la “P”, ma la sua forza di volontà (quella che le manca per rispettare le sue promesse alimentarie) si manifesta completamente con i suoi eterni tentativi (tutti falliti) di far durare a lungo ogni pianta che acquista.
Aggiungiamo anche una sorella, Fortuna, ovviamente anche lei con una fissa e obiettivo fondamentale nella sua vita: trovare un compagno ad Annabella, ma neanche dopo 24 tentativi non andati a buon porto pensa in arrendersi.
Non possiamo dimenticare il cancelliere Paolo, il suo fedele braccio destro, non molto sveglio, che non si separa da lei in nessun momento e l’odiato sostituto procuratore Massi delle Casse e il gioco è fatto
Un gioco di risate, ironia, irrequietezza, comicità che si concentrano in dosi massicce in questo romanzo che ti prende, ti rilassa e ti incuriosisce già dalla prima pagina, perché in una forma o in un’altra, tutti si vedranno coinvolti nella risoluzione di un caso fuori dalla giurisdizione del giudice, che per colpa della sua curiosità non si fermerà fino risolverlo, agendo alcune volte anche al limite della legalità.
December 28, 2023
Il giudice Annabella Abbondante è un personaggio travolgente.
Abbondante, lo è di nome e di fatto: una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli.
Giudice civile stimato per il proprio rigore e senso del dovere, ma soprattutto per la grande umanità che la contraddistingue.
Donna generosa, intelligente, energica, caparbia, Annabella ha tre dipendenze gravi da cui non riesce a liberarsi: la caffeina, i cannoli e la verità. E anche se sa tutte e tre possono essere pericolose, proprio non può farne a meno.
È dotata di grande acume e di una spiccata curiosità: così quando una serie di eventi, in qualche modo " passati" nel "suo" tribunale, si intersecano tra loro, non resiste alla tentazione di “impicciarsi” e il suo istinto indagatore si mette in moto, causando situazioni a volte rocambolesche.
Un cozy mystery ricco di situazioni intricate e avvenimenti a sorpresa, arricchito da una generosa dose di umorismo che rende la lettura fluida e divertente.
Una protagonista per la quale scatta immediata l’empatia e diversi personaggi secondari anch’essi degni di nota: tra gli altri, la sorella Fortuna - che tenta a tutti i costi di trovare un fidanzato ad Annabella - l’amico commissario Nicola Carnelutti che non sa mantenere un segreto e il fido cancelliere Paolo, detto “Dolly” con il quale la protagonista dà vita ad esilaranti siparietti.
Ritmo incalzante che mescola sapientemente momenti comici ad argomenti più impegnativi.
Abbondante, lo è di nome e di fatto: una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli.
Giudice civile stimato per il proprio rigore e senso del dovere, ma soprattutto per la grande umanità che la contraddistingue.
Donna generosa, intelligente, energica, caparbia, Annabella ha tre dipendenze gravi da cui non riesce a liberarsi: la caffeina, i cannoli e la verità. E anche se sa tutte e tre possono essere pericolose, proprio non può farne a meno.
È dotata di grande acume e di una spiccata curiosità: così quando una serie di eventi, in qualche modo " passati" nel "suo" tribunale, si intersecano tra loro, non resiste alla tentazione di “impicciarsi” e il suo istinto indagatore si mette in moto, causando situazioni a volte rocambolesche.
Un cozy mystery ricco di situazioni intricate e avvenimenti a sorpresa, arricchito da una generosa dose di umorismo che rende la lettura fluida e divertente.
Una protagonista per la quale scatta immediata l’empatia e diversi personaggi secondari anch’essi degni di nota: tra gli altri, la sorella Fortuna - che tenta a tutti i costi di trovare un fidanzato ad Annabella - l’amico commissario Nicola Carnelutti che non sa mantenere un segreto e il fido cancelliere Paolo, detto “Dolly” con il quale la protagonista dà vita ad esilaranti siparietti.
Ritmo incalzante che mescola sapientemente momenti comici ad argomenti più impegnativi.
December 21, 2023
Mia mamma mi ha suggerito la lettura di questo libro e che fai, non ascolti la mamma?
Sono contenta che me lo abbia consigliato: forse non un libro che lascerà un segno indelebile in me e nella mia cultura lettararia ma una piacevole compagnia e distrazione per un momento di relax.
Ci troviamo in Toscana, in un piccolo paese vicino a Lucca in cui il giudice Annabella Abbondante (di nome e di fatto) cerca di destreggiarsi tra casi (umani) che la portano allo sfinimento, l'amministrazione della giustizia nel modo migliore possibile (avendo in mente le persone dietro le parole scritte dei fascicoli), una sorella impicciona che vorrebbe vederla accasata al più presto (e non si risparmia nell'organizzarle appuntamenti al buio) e la sua personale curiosità verso i casi di cronaca (non guasta che Annabella ritenga il PM un incapace). E così grazie all'aiuto dei suoi inseparabili amici Nicola e Gaia, del suo cancelliere Paolo e di nuovi, inattesi alleati, decide di fare luce su una vicenda poco chiara che coinvolge un ragazzo che lei stessa aveva dichiarato interdetto, sua sorella avvocato e molti altri personaggi, le cui storie, tuttavia, finiscono per intrecciarsi ed incastrarsi alla perfezione, come in un intricato mosaico.
Ho trovato questo libro ben scritto e ben strutturato, con dei personaggi un poco fuori dalle righe ma estremamente credivbili e veri nelle loro luci ed ombre. La trama mi è parsa originale e ben sviluppata, senza perdere di vista il "contorno" questa realtà di paese toscano che finisce per sbucare fuori quando meno ce lo si aspetta.
Sono contenta che me lo abbia consigliato: forse non un libro che lascerà un segno indelebile in me e nella mia cultura lettararia ma una piacevole compagnia e distrazione per un momento di relax.
Ci troviamo in Toscana, in un piccolo paese vicino a Lucca in cui il giudice Annabella Abbondante (di nome e di fatto) cerca di destreggiarsi tra casi (umani) che la portano allo sfinimento, l'amministrazione della giustizia nel modo migliore possibile (avendo in mente le persone dietro le parole scritte dei fascicoli), una sorella impicciona che vorrebbe vederla accasata al più presto (e non si risparmia nell'organizzarle appuntamenti al buio) e la sua personale curiosità verso i casi di cronaca (non guasta che Annabella ritenga il PM un incapace). E così grazie all'aiuto dei suoi inseparabili amici Nicola e Gaia, del suo cancelliere Paolo e di nuovi, inattesi alleati, decide di fare luce su una vicenda poco chiara che coinvolge un ragazzo che lei stessa aveva dichiarato interdetto, sua sorella avvocato e molti altri personaggi, le cui storie, tuttavia, finiscono per intrecciarsi ed incastrarsi alla perfezione, come in un intricato mosaico.
Ho trovato questo libro ben scritto e ben strutturato, con dei personaggi un poco fuori dalle righe ma estremamente credivbili e veri nelle loro luci ed ombre. La trama mi è parsa originale e ben sviluppata, senza perdere di vista il "contorno" questa realtà di paese toscano che finisce per sbucare fuori quando meno ce lo si aspetta.
September 8, 2023
Annabella Abbondante, la verità non è una chimera di Barbara Perna edito @giuntieditore.
È una romanzo leggero e godibile con all’interno un mistero da risolvere che io però non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo a causa di alcune espressioni continuamente ripetute e di descrizioni a volte superflue, che sicuramente fanno parte della cifra stilistica dell’autrice. Possono piacere oppure no, è un gusto personale.
Mi dispiace perché riservavo alte aspettative nella protagonista, giudice Annabella Abbondante, un personaggio forte, autoironico e intuitivo, perfettamente caratterizzato e ben centrato nel suo ruolo.
Ho notato una leggera ispirazione a personaggi come il sostituto procuratore Imma Tataranni di Mariolina Venezia e il vice questore Lolita Lobosco di Gabriella Genisi, le vedrei molto bene a lavorare tutte e tre insieme, magari in una serie tv Rai. @raiplay_official mi stai sentendo? 😉
È già disponibile in libreria e online il secondo episodio: Annabella Abbondante, l’essenziale è invisibile agli occhi.
È una romanzo leggero e godibile con all’interno un mistero da risolvere che io però non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo a causa di alcune espressioni continuamente ripetute e di descrizioni a volte superflue, che sicuramente fanno parte della cifra stilistica dell’autrice. Possono piacere oppure no, è un gusto personale.
Mi dispiace perché riservavo alte aspettative nella protagonista, giudice Annabella Abbondante, un personaggio forte, autoironico e intuitivo, perfettamente caratterizzato e ben centrato nel suo ruolo.
Ho notato una leggera ispirazione a personaggi come il sostituto procuratore Imma Tataranni di Mariolina Venezia e il vice questore Lolita Lobosco di Gabriella Genisi, le vedrei molto bene a lavorare tutte e tre insieme, magari in una serie tv Rai. @raiplay_official mi stai sentendo? 😉
È già disponibile in libreria e online il secondo episodio: Annabella Abbondante, l’essenziale è invisibile agli occhi.
June 27, 2022
Prima prova di Barbara Perna, a mio avviso superata piuttosto bene.
Il giallo che si dipana nelle pagine del libro è intrigante e ben scritto; la protagonista, Annabella Abbondante, giudice, mette subito simpatia al lettore, così come i suoi amici Alice, giornalista, e Nicola, commissario di polizia, unici personaggi che vengono un po' approfonditi.
Odio profondo lo si prova fin da subito per altri individui, come la sorella di Annabella o il PM Massi: insomma, seppur un po' stereotipati, la Perna è in grado di suscitare emozioni nel raccontare i suoi personaggi.
Unica nota negativa, sono alcune ripetizioni e lungaggini nella trama per allungare il brodo: ogni volta che suona il cellulare di Annabella viene riportato il pezzo di testo della canzone che ha come suoneria; il ricciolo ribelle della giudice; il fatto che lei non accetti un no come risposta. Va bene che delineano la protagonista, ma il troppo stroppia.
In ogni caso, un romanzo molto carino da leggere in momenti di relax.
Il giallo che si dipana nelle pagine del libro è intrigante e ben scritto; la protagonista, Annabella Abbondante, giudice, mette subito simpatia al lettore, così come i suoi amici Alice, giornalista, e Nicola, commissario di polizia, unici personaggi che vengono un po' approfonditi.
Odio profondo lo si prova fin da subito per altri individui, come la sorella di Annabella o il PM Massi: insomma, seppur un po' stereotipati, la Perna è in grado di suscitare emozioni nel raccontare i suoi personaggi.
Unica nota negativa, sono alcune ripetizioni e lungaggini nella trama per allungare il brodo: ogni volta che suona il cellulare di Annabella viene riportato il pezzo di testo della canzone che ha come suoneria; il ricciolo ribelle della giudice; il fatto che lei non accetti un no come risposta. Va bene che delineano la protagonista, ma il troppo stroppia.
In ogni caso, un romanzo molto carino da leggere in momenti di relax.
October 31, 2024
Decisamente molto gradevole, un giallo soft ma molto ben costruito e una protagonista che conquista un po’ alla volta con la sua esuberanza e intelligenza.
Una serie di personaggi di contorno ben caratterizzati, diversi ma molto ben amalgamati tra loro.
Una serie che si preannuncia molto piacevole, intrigante e anche divertente.
*****
Alla rilettura si conferma sempre avvincente
Una serie di personaggi di contorno ben caratterizzati, diversi ma molto ben amalgamati tra loro.
Una serie che si preannuncia molto piacevole, intrigante e anche divertente.
*****
Alla rilettura si conferma sempre avvincente
February 23, 2022
La storia è carina, ma i personaggi sono iper caratterizzati al punto da diventare macchiette, quasi fastidiose.
August 20, 2025
Mi sono imbattuta per caso in questo libro e ho continuato a leggere senza mai smettere, terminando la lettura in una sola notte.
Ogni personaggio coinvolge, sembrano quelli che tanto desideri avere non solo sulla carta ma anche nella vita reale e la scrittura riporta la serietà del caso in cui indagare e l'ironia della protagonista principale.
Annabella Abbondante è davvero abbondante non solo per il suo cognome, è a dieta eppure quando si incontra con gli amici nel loro bar la Palermitana, non può fare a meno di mangiare i buonissimi cannoli fatti da Michele, il proprietario del bar, o mangiare qualsiasi prelibatezza possa riservare un buon ristorante.
Adora mangiare ma è sempre a dieta, tranne quando va a trovare la sua "abbondante" famiglia, invadente da far scoppiare a ridere, tutti nello stesso palazzo, e ad ogni piano non si può mai rifiutare di mangiare ciò che viene offerto, o bere caffè che è la passione di Annabella, o assaggiare dell'ottimo limoncello vivendo a Sorrento, ma è una famiglia ingombrante, non conoscono il significato di privacy, il loro unico obiettivo è vedere la giudice civile, perché questo il suo lavoro, accompagnata sentimentalmente, e la sorella persiste nella sua causa continuando a presentarle uomini che possano fare al caso suo.
Ma Annabella non disdegna la compagnia maschile, solo che poi non vuole intraprendere una seria relazione sentimentale.
Oltre ai suoi casi giudiziari ha la passione per le indagini che coinvolgono un morto e un sospettato o presunto colpevole, lei non conosce ritegno e con i suoi due migliori amici Alice la giornalista e Nicola che fa il commissario e il suo amatissimo cancelliere Dolly, nomignolo esattamente come la famosa pecora perché dovrebbe essere clonato per la sua efficienza e perfezione, si scambiano informazioni e spesso si salvano a vicenda.
In questo caso un uomo che da lei è stato interdetto e considerato pazzo dichiara di aver ucciso i genitori, solo che i corpi non si riescono a trovare e Annabella inizia a fare collegamenti e a scalpitare, dando così fastidio a procuratore e giudici penali.
Mi sono divertita a leggere questo libro, ho amato che ci sia la parte privata, la vita di tutti i giorni e anche quella investigativa, mi piace poter imparare a conoscere i personaggi e ho ammirato Annabella, per la sua forza, la sua tenacia, il suo modo di fare, la sua ironia, è un personaggio positivo che ti fa venire voglia di iniziare a leggere subito il secondo libro di questa serie.
Ogni personaggio coinvolge, sembrano quelli che tanto desideri avere non solo sulla carta ma anche nella vita reale e la scrittura riporta la serietà del caso in cui indagare e l'ironia della protagonista principale.
Annabella Abbondante è davvero abbondante non solo per il suo cognome, è a dieta eppure quando si incontra con gli amici nel loro bar la Palermitana, non può fare a meno di mangiare i buonissimi cannoli fatti da Michele, il proprietario del bar, o mangiare qualsiasi prelibatezza possa riservare un buon ristorante.
Adora mangiare ma è sempre a dieta, tranne quando va a trovare la sua "abbondante" famiglia, invadente da far scoppiare a ridere, tutti nello stesso palazzo, e ad ogni piano non si può mai rifiutare di mangiare ciò che viene offerto, o bere caffè che è la passione di Annabella, o assaggiare dell'ottimo limoncello vivendo a Sorrento, ma è una famiglia ingombrante, non conoscono il significato di privacy, il loro unico obiettivo è vedere la giudice civile, perché questo il suo lavoro, accompagnata sentimentalmente, e la sorella persiste nella sua causa continuando a presentarle uomini che possano fare al caso suo.
Ma Annabella non disdegna la compagnia maschile, solo che poi non vuole intraprendere una seria relazione sentimentale.
Oltre ai suoi casi giudiziari ha la passione per le indagini che coinvolgono un morto e un sospettato o presunto colpevole, lei non conosce ritegno e con i suoi due migliori amici Alice la giornalista e Nicola che fa il commissario e il suo amatissimo cancelliere Dolly, nomignolo esattamente come la famosa pecora perché dovrebbe essere clonato per la sua efficienza e perfezione, si scambiano informazioni e spesso si salvano a vicenda.
In questo caso un uomo che da lei è stato interdetto e considerato pazzo dichiara di aver ucciso i genitori, solo che i corpi non si riescono a trovare e Annabella inizia a fare collegamenti e a scalpitare, dando così fastidio a procuratore e giudici penali.
Mi sono divertita a leggere questo libro, ho amato che ci sia la parte privata, la vita di tutti i giorni e anche quella investigativa, mi piace poter imparare a conoscere i personaggi e ho ammirato Annabella, per la sua forza, la sua tenacia, il suo modo di fare, la sua ironia, è un personaggio positivo che ti fa venire voglia di iniziare a leggere subito il secondo libro di questa serie.
April 22, 2022
Non sarà un thriller da fiato sospeso, non sarà nemmeno un noir dalle atmosfere gotiche e affascinanti, ma vi sfido a trovare una protagonista più simpatica di Annabella… non ci riuscirete!
Una fantastica quasi quarantenne, giudice assai rispettato, single, sempre in lotta con diete e riccioli ribelli, perseguitata dalla sorella che vuole a tutti i costi trovarle marito (siamo al tentativo n. 24…), migliore amica di un commissario pettegolo e chiacchierone, chi non vorrebbe una vita così eccitante?
Sarò che io, in questa donna, mi sono rivista completamente, dalla punta del ricciolo più alto (anche se io non ho i riccioli) a quella dei piedi, con tutte le sue debolezze, ma anche e soprattutto con la sua correttezza e la necessità di fare la cosa giusta, sempre e comunque.
E poi, le piante implorano anche me di lasciarle stare, di non portarle a casa con me, di far sì che invece ad occuparsi di loro sia qualcuno che sappia farlo… come non amarla?
La Perna ci ha regalato un personaggio assai frizzante, ironico, ma anche profondo e attento; Annabella sa dare la giusta importanza ad amore, amicizia, rapporti familiari e lavoro.
Rischia, rischia grosso a volte, ma sempre per una giusta causa: la ricerca della verità, che come recita il sottotitolo del romanzo “non è una chimera”.
L’intreccio è ben costruito, forse un pochino intuibile, ma sicuramente piacevole da dipanare, pagina dopo pagina… con l’aiuto di Dolly, ovviamente!
La scrittura è fresca e coinvolgente, quindi, vi consigliamo questa lettura? Assolutamente sì, ma ordinate un bel caffè al pepe e un cannolo doppia farcitura…
Annabella gradirà!
E se non fate già parte del club, seguite Barbara Perna su Instagram! È di una simpatia travolgente, noi la adoriamo, siamo sicure che conquisterà anche voi!
Una fantastica quasi quarantenne, giudice assai rispettato, single, sempre in lotta con diete e riccioli ribelli, perseguitata dalla sorella che vuole a tutti i costi trovarle marito (siamo al tentativo n. 24…), migliore amica di un commissario pettegolo e chiacchierone, chi non vorrebbe una vita così eccitante?
Sarò che io, in questa donna, mi sono rivista completamente, dalla punta del ricciolo più alto (anche se io non ho i riccioli) a quella dei piedi, con tutte le sue debolezze, ma anche e soprattutto con la sua correttezza e la necessità di fare la cosa giusta, sempre e comunque.
E poi, le piante implorano anche me di lasciarle stare, di non portarle a casa con me, di far sì che invece ad occuparsi di loro sia qualcuno che sappia farlo… come non amarla?
La Perna ci ha regalato un personaggio assai frizzante, ironico, ma anche profondo e attento; Annabella sa dare la giusta importanza ad amore, amicizia, rapporti familiari e lavoro.
Rischia, rischia grosso a volte, ma sempre per una giusta causa: la ricerca della verità, che come recita il sottotitolo del romanzo “non è una chimera”.
L’intreccio è ben costruito, forse un pochino intuibile, ma sicuramente piacevole da dipanare, pagina dopo pagina… con l’aiuto di Dolly, ovviamente!
La scrittura è fresca e coinvolgente, quindi, vi consigliamo questa lettura? Assolutamente sì, ma ordinate un bel caffè al pepe e un cannolo doppia farcitura…
Annabella gradirà!
E se non fate già parte del club, seguite Barbara Perna su Instagram! È di una simpatia travolgente, noi la adoriamo, siamo sicure che conquisterà anche voi!
May 23, 2025
Leggere questo libro è stato terribilmente faticoso, cosa che ho fatto più per tigna che altro, perché di solito non porto a termine le letture di libri che, secondo me, sono scritti male.
Questo è un giallo che si perde in un mare di parole inutili e così perde anche il suo scopo principale, cioè quello di tenerti in tensione come qualsiasi buon libro giallo dovrebbe fare, gli riconosco però il merito di rispondere coerentemente ad una parte del titolo "Abbondante", perché se c'è un elemento di cui non pecca è proprio l'abbondanza. C'è troppo, troppo, troppo di tutto: troppi personaggi, oltretutto ridotti a macchiette tanto da risultare finti, quasi fumettistici, troppi nomi da ricordare, troppe situazioni paradossali e forzatamente comiche, troppi stereotipi, troppe telefonate e soprattutto tanta, troppa suoneria di cellulare al punto da farmi venire a noia una canzone che un tempo mi piaceva. Troppa roba davvero. E poi c'è la protagonista, il cui nome mi resterà appiccicato addosso per mesi, perché "Annabbella Abbondante" è ripetuto fino alla nausea, avevo perfino pensato di contare per quante volte si ripete in ogni paragrafo, ma alla fine del romanzo ero talmente stremata che non me la sono sentita. Peccato davvero, perché la storia è ben congegnata e credibile e se non si fosse persa dietro tutto quell'inutile ciarlare di cannoli, passito, sorella invadente, zie, parenti e amici inverosimili, sarebbe potuta essere davvero una piacevole lettura, invece sembra quasi di aver letto la prima stesura di una storia che deve ancora essere corretta e tagliata delle parti inutili. Penso comunque di dare fiducia a questa autrice e di leggere qualcos'altro, ma non subito, prima devo smaltire tutta questa "abbondanza".
Questo è un giallo che si perde in un mare di parole inutili e così perde anche il suo scopo principale, cioè quello di tenerti in tensione come qualsiasi buon libro giallo dovrebbe fare, gli riconosco però il merito di rispondere coerentemente ad una parte del titolo "Abbondante", perché se c'è un elemento di cui non pecca è proprio l'abbondanza. C'è troppo, troppo, troppo di tutto: troppi personaggi, oltretutto ridotti a macchiette tanto da risultare finti, quasi fumettistici, troppi nomi da ricordare, troppe situazioni paradossali e forzatamente comiche, troppi stereotipi, troppe telefonate e soprattutto tanta, troppa suoneria di cellulare al punto da farmi venire a noia una canzone che un tempo mi piaceva. Troppa roba davvero. E poi c'è la protagonista, il cui nome mi resterà appiccicato addosso per mesi, perché "Annabbella Abbondante" è ripetuto fino alla nausea, avevo perfino pensato di contare per quante volte si ripete in ogni paragrafo, ma alla fine del romanzo ero talmente stremata che non me la sono sentita. Peccato davvero, perché la storia è ben congegnata e credibile e se non si fosse persa dietro tutto quell'inutile ciarlare di cannoli, passito, sorella invadente, zie, parenti e amici inverosimili, sarebbe potuta essere davvero una piacevole lettura, invece sembra quasi di aver letto la prima stesura di una storia che deve ancora essere corretta e tagliata delle parti inutili. Penso comunque di dare fiducia a questa autrice e di leggere qualcos'altro, ma non subito, prima devo smaltire tutta questa "abbondanza".
March 17, 2024
Benvenuti a Pianveggio dove alla Palermitana potete gustare il miglior caffe'al pepe e, naturalmente, i dolci siciliani.
Se guardate bene al suo interno dovreste trovare tre amici su un divano. Una giornalista, un commissario e lei, la nostra Bellabbondante...
si e'in carne, e mi viene da dire finalmente. ma dove sta scritto che tutte le protagoniste debbano essere magre, perfette, atletiche e mai una volta che non sudino? ma quando mai!
era ora, dico io.
Ma torniamo ad Annabella, che fa il giudice e si trova a dirimere casi con Dolly, il suo fidato e perfetto cancelliere, senza il quale non saprebbe nemmeno salvare le sue piante.
Quando un avvocato si rivolge ad Annabella per la scomparsa del fratello da un ospedale psichiatrico, la nostra eroina, che e'curiosa fino all'osso e non sa dire di no alle sfide, decide di indagare. Nello stesso periodo, un immobile che aveva messo all'asta, viene incediato e dei resti umani vengono ritrovati.
Annabella indaga nonostante tutti le dicano di stare fuori dal caso. ma lei, irriverente, ironica e sveglia non molla e..
il resto lo dovete leggere.
Ironico, leggero e scritto benissimo. venite anche voi a Pianveggio e indagate con Annabella.
non ve ne pentirete.
Se guardate bene al suo interno dovreste trovare tre amici su un divano. Una giornalista, un commissario e lei, la nostra Bellabbondante...
si e'in carne, e mi viene da dire finalmente. ma dove sta scritto che tutte le protagoniste debbano essere magre, perfette, atletiche e mai una volta che non sudino? ma quando mai!
era ora, dico io.
Ma torniamo ad Annabella, che fa il giudice e si trova a dirimere casi con Dolly, il suo fidato e perfetto cancelliere, senza il quale non saprebbe nemmeno salvare le sue piante.
Quando un avvocato si rivolge ad Annabella per la scomparsa del fratello da un ospedale psichiatrico, la nostra eroina, che e'curiosa fino all'osso e non sa dire di no alle sfide, decide di indagare. Nello stesso periodo, un immobile che aveva messo all'asta, viene incediato e dei resti umani vengono ritrovati.
Annabella indaga nonostante tutti le dicano di stare fuori dal caso. ma lei, irriverente, ironica e sveglia non molla e..
il resto lo dovete leggere.
Ironico, leggero e scritto benissimo. venite anche voi a Pianveggio e indagate con Annabella.
non ve ne pentirete.
November 17, 2024
Annabella Abbondante è un giudice della sezione civile di un piccolo tribunale toscano. Le sue giornate sono scandite da una mole di lavoro a cui aggiunge, insieme al fidato cancelliere Paolo, soprannominato Dolly, la passione per le indagini a cui, "furtivamente " prende parte con buona pace del suo amico e commissario Enrico. Soprattutto non riesce a starne lontana quando sono correlata al suo lavoro come nel caso di una fabbrica sotto la sua tutela, pronta per la vendita all'asta in cui scoppia un incendio e dove viene ritrovato uno scheletro.
Tra i problemi lavorativi e quelli personali, con una sorella apprensiva o meglio molto invadente, lei con umorismo e buonumore e soprattutto caffè e prelibatezze della sua pasticceria preferita, conclude le giornate con gli amici, discutendo proprio del caso che si ostina a non mollare.
Con costanza e battibecchi e qualche colpo di scena i casi che si svilupperanno via via nel corso delle indagini, saranno risolti abilmente da Annabella, grazie al suo intuito.
E' un personaggio caratteristico, molto spontaneo e divertente. La sua vita riflette la vita reale, le problematiche a cui tutti noi andiamo incontro. Sa godersi la vita nonostante il lavoro, a cui si dedica con dedizione, cercando di essere equa e giusta nelle sentenze.
Mi sono divertita tantissimo a leggere questo libro che scorre via velocemente, la parte mystery non è pesante o ingarbugliata, si evolve poco alla volte risultando scorrevole.
La vedrei bene in una serie tv come tante altre colleghe ben più famose e già conosciute. Una serie che vedrei volentieri e una serie che presto continuerò leggendo gli altri due libri della trilogia.
Tra i problemi lavorativi e quelli personali, con una sorella apprensiva o meglio molto invadente, lei con umorismo e buonumore e soprattutto caffè e prelibatezze della sua pasticceria preferita, conclude le giornate con gli amici, discutendo proprio del caso che si ostina a non mollare.
Con costanza e battibecchi e qualche colpo di scena i casi che si svilupperanno via via nel corso delle indagini, saranno risolti abilmente da Annabella, grazie al suo intuito.
E' un personaggio caratteristico, molto spontaneo e divertente. La sua vita riflette la vita reale, le problematiche a cui tutti noi andiamo incontro. Sa godersi la vita nonostante il lavoro, a cui si dedica con dedizione, cercando di essere equa e giusta nelle sentenze.
Mi sono divertita tantissimo a leggere questo libro che scorre via velocemente, la parte mystery non è pesante o ingarbugliata, si evolve poco alla volte risultando scorrevole.
La vedrei bene in una serie tv come tante altre colleghe ben più famose e già conosciute. Una serie che vedrei volentieri e una serie che presto continuerò leggendo gli altri due libri della trilogia.
May 28, 2024
Stereotipi su stereotipi. Questo libro fa ridere perché macchietta qualsiasi soggetto attraversi lo spazio di manovra.
La coppia di sorelle zitelle, la giudice in maternità perenne, la signora Maria ovvero segretaria scansafatiche oltre misura, una donna bella e con labbra voluminose diventa "il canotto rosso", poi "atomica bionda," poi "bocca di rosa" che però parla a suoni gutturali e strascicati. Se sei bella sei stupida, a meno che tu non sia ricca. Spoiler, la moglie che era stata tradita con la atomica bionda non si incazza col marito, ma sputa nell'occhio della bionda.
Le donne non sposate sono "signorine", la protagonista è IL giudice, e la maggior parte di soggetti stereotipati sono donne, alla faccia del femminosmo.
Come se non bastasse, tutti i dialoghi scadono sempre nel ridicolo, nello scherzo, nella burla. L'unico momento serio, quello di una conciliazione fra due persone che stavano divorziando in cui la giudice pronuncia un discorso sensato e accorato che non viene riportato.
Verso la fine il libro prova a tirare su una trama, con anche dei colpi di scena, ma non ci riesce perché rimane tutto inverosimile.
La coppia di sorelle zitelle, la giudice in maternità perenne, la signora Maria ovvero segretaria scansafatiche oltre misura, una donna bella e con labbra voluminose diventa "il canotto rosso", poi "atomica bionda," poi "bocca di rosa" che però parla a suoni gutturali e strascicati. Se sei bella sei stupida, a meno che tu non sia ricca. Spoiler, la moglie che era stata tradita con la atomica bionda non si incazza col marito, ma sputa nell'occhio della bionda.
Le donne non sposate sono "signorine", la protagonista è IL giudice, e la maggior parte di soggetti stereotipati sono donne, alla faccia del femminosmo.
Come se non bastasse, tutti i dialoghi scadono sempre nel ridicolo, nello scherzo, nella burla. L'unico momento serio, quello di una conciliazione fra due persone che stavano divorziando in cui la giudice pronuncia un discorso sensato e accorato che non viene riportato.
Verso la fine il libro prova a tirare su una trama, con anche dei colpi di scena, ma non ci riesce perché rimane tutto inverosimile.
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