Il commissario Adalgisa Calligaris è reticente a festeggiare in grande le “nozze di stagno”. È una donna dura, un po’ brusca, e preferisce di gran lunga la semplicità agli sfarzi. Ma l’insistenza di suo marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, la convince ad accettare l’idea di partire per una crociera in Giappone. Durante il volo da Roma a Tokyo, Adalgisa conosce Bianca, una karateka di quattordici anni che fa parte di una squadra di otto giovani atleti in viaggio premio, che la coppia incontrerà di nuovo, per una coincidenza, sulla nave da crociera. Proprio quando Adalgisa sta per ammettere che, nonostante l’iniziale scetticismo, il viaggio è stato un’ottima idea, la compagna di cabina di Bianca, Ottavia, scompare nel nulla. La sua cruise card non è stata registrata in uscita: possibile che sia ancora a bordo? Per risolvere il mistero, Adalgisa dovrà dire addio allo spirito vacanziero e tirare fuori il suo proverbiale fiuto investigativo...
Alessandra Carnevali è nata a Orvieto ed è laureata in Lingue. Nel 1996 si diploma come autrice di testi presso il CET di Mogol. Ha partecipato, in veste di autrice, al Festival di Sanremo 2002 con il brano All’infinito eseguito da Andrea Febo. Scrive romanzi, racconti e poesie. Nel 2007 è la prima blogger ufficialmente accreditata al Festival di Sanremo. Dal 2005 al 2012 ha curato online il blog Festival, sulla musica italiana e Sanremo, per il network Blogosfere. Dal 2007 si occupa di promozione web per eventi e artisti emergenti. La Newton Compton ha pubblicato Uno strano caso per il commissario Calligaris, libro vincitore del Premio Ilmioesordio nel 2016.
Le vacanze all'estero giovano ad Adalgisa Calligaris. Il giallo, omaggio sia ad Agatha Christie che al Tenente Colombo probabilmente, di cui mi ricordo un episodio ambientato proprio su una nave da crociera, è il classico Whodunnit con pochi sospetti (metà farlocchi e messi lì solo per fare casino e fregare il lettore) in ambiente chiuso. L'ho trovato più piacevole degli altri - e forse anche un po' meglio costruito - ma è ben lontano dai fasti degli illustri autori a cui si ispira. Il ritorno dell'alter ego dell'autrice (Paris), allegramente eccessiva come sempre, è molto gradito, così come il personaggio di Gualtiero, paziente e simpatico. Arrotondiamo a 4 stelline, stavolta.
Geniale l’idea di ambientare un giallo su una nave da crociera che segue un’insolita rotta nei mari giapponesi. Il Commissario, Adalgisa Calligaris è un personaggio così vero, così nostrano e a “portata di mano” che pare quasi di intravedere una conoscente più che un’abile poliziotta, una persona che riassume in sé abilità professionali e profonde doti umane. E un vero giallo, avvincente e ricco di suspense fino alla fine, nel perfetto stile dei grandi gialli.
Vacanza, anzi crociera, con indagine per Adalgisa Calligaris, commissario. Durante la traversata nei mari del Giappone sparisce una giovane atleta, in viaggio premio con la sua squadra di karatè. La trama è piuttosto semplice e l’epilogo scontato, prevedibile, ma come al solito mi sono lasciata trascinare dalla scrittura altrettanto semplice, ma coinvolgente della Carnevali. Che dire? Ho apprezzato abbastanza. Invece mi hanno alquanto intrigato i meccanismi e i ritmi in crociera, sia a bordo che per le escursioni nelle località previste dal programma. Probabilmente mi sentirei a disagio, lo sento come un ambiente molto lontano dalle mie abitudini, però l’idea tutto sommato non mi dispiace. Magari un qualcosa di meno esotico...
Inizio subito col dire che, pur discostandosi in toto dai precedenti volumi, anche questo episodio delle indagini di Adalgisa mi è piaciuto. Questa nuova avventura mi ha subito sorpresa perché presenta una nuova location. Almeno per il momento, svanisce Rivorosso Umbro, e al suo posto appare la nave da crociera SeaStar Il lettore percepisce una suspense dalla scomparsa della ragazza che viene mitigata da note comiche relative a “Paris” Picchio, descrizioni di vita sulla nave e di notizie storiche relative alle varie città visitate, ma che torna prepotente nelle pagine che descrivono le indagini del commissario. Le distrazioni, poste per svagare la mente di chi legge, non provocano un calo di attenzione perché il lettore non vede l’ora di arrivare al capitolo successivo dove maggiori indizi lo possono portare a creare delle ipotesi per capire chi è il colpevole dei delitti che hanno scosso alcune persone sulla Seastar. Il romanzo coinvolge al punto giusto, garantendo una gradevole miscela di relax e coinvolgimento per le indagini che, in un modo o nell’altro, alla luce del sole o frugando di nascosto nelle cabine, Adalgisa porta avanti con tenacia impagabile. Adalgisa Calligaris non è una donna bella, è risaputo, ma è una donna tutta d’un pezzo, una donna che non ama le smancerie, una donna riservata e che preferisce acquistare nei mercatini dell’usato che nelle boutique d’élite, preferisce essere piuttosto che apparire, sembra una donna rude, distaccata ma poi ci sono attimi, che devi saper cogliere tanto sono sfuggenti, nonché rari, che ti fanno capire che è una donna di cuore, soprattutto, è una donna che ama il suo lavoro, una di quelle persone che della deformazione professionale ne fa il proprio stile di vita. Un omicidio, una scomparsa, il fiuto di un sospetto, l’idea che qualcosa non vada, una minima sensazione benché aleatoria, la spingono a vederci chiaro, a cercare di capire, nonostante sia in vacanza e nonostante dovrebbe solo pensare a rilassarsi, e godersi il proprio consorte. Non può farne a meno: se c’è un’ingiustizia lei la deve scovare e deve fare in modo che la verità venga a galla. Gualtiero Fontanella, l’esimio marito, di professione magistrato, che con amorevole accondiscendenza accetta tutte queste sfaccettature caratteriali della moglie: accetta quel suo modo alle volte burbero, accetta questo suo essere così stacanovista, accetta persino il fatto che durante la loro vacanza, appositamente scelta per festeggiare il loro decimo anniversario di nozze, la moglie, di sovente, lo lasci da solo per dedicarsi alle indagini, ti chiedo: quanti mariti avrebbero con indulgenza remissiva accettato ciò? Non credo molti, e forse piuttosto che celebrare l’anniversario di matrimonio avrebbero celebrato l’emettendo divorzio. Sono rimasta notevolmente colpita dal rapporto di complicità, amicizia e armonia, tra i due coniugi: il loro intendersi anche con un solo sguardo o parlarsi attraverso i loro silenzi, non ci sono mai state scene intime tra i due, e secondo me questo è stato volutamente scelto dall’autrice e, probabilmente, se ve ne fossero state, in questo contesto, avrebbero rovinato questo rapporto di simbiosi e il viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda di questi due coniugi. La scrittura scorrevole facilita il lettore che riesce a tenere a mente tutti gli avvenimenti e a collegarli a possibili colpevoli. Si seguono le ricerche di Adalgisa e si collegano tutti i punti per arrivare prima della fine a pronunciare il nome del reo, ma il lettore rimane con una lista di sospettati e deve arrivare alla fine per capire bene chi è il colpevole. Perché non tutto ciò che si pensa è come sembra! Consiglio la lettura di Delitto in alto mare in primis a tutti gli appassionati del genere, e poi a chi ha voglia di leggere un giallo che non implichi troppe riflessioni, troppi intrighi, troppe tessere del puzzle da incastrare, chi voglia, insomma, di cimentarsi con questo genere, riuscendo comunque a distendersi durante la lettura. “Delitto in alto mare” è un giallo in cui bugie, sparizioni e omicidi si passano il testimone in una storia che appassiona e si complica sempre più con la comparsa di inspiegabili eventi. Le suggestive ed eleganti atmosfere giapponesi conferiscono un valore aggiunto al romanzo e proiettano il lettore al centro dell’avventura. Un’avventura che ha risvolti imprevedibili e una trama ben sviluppata a conferma della bravura di Alessandra Carnevali. Io ho apprezzato lo stile sobrio e brillante dell’autrice, il suo modo soft di presentare l’evento criminale, il suo desiderio di sperimentare nuove ambientazioni e tematiche sempre attuali. Alessandra Carnevali ha dato vita a un giallo godibilissimo, scritto bene, perfetto da portare in vacanza e che vi regalerà qualche ora di piacevole lettura. Il personaggio di Adalgisa Calligaris è perfetto per sorridere e riflettere. Le sue indagini non conoscono distrazioni e corrono dritte verso la soluzione. La giustizia al fine trionferà in un finale sempre in stile Poirot.
Una storia piacevole e simpatica soprattutto per chi segue sin dal primo libro le avventure del Commissario Adalgisa Calligaris in quanto le sue vicende personali rivestono una parte significativa dei fatti che la vedono coinvolta. Questa volta Adalgisa e Gualtiero per festeggiare i 10 anni di matrimonio partono per una crociera in Giappone dove, loro malgrado, restano coinvolti nella misteriosa sparizione di una ragazza di 17 anni. Spetterà al commissario Calligaris sciogliere il mistero che avvolge l’increscioso evento. La storia gialla è abbastanza semplice ed è anche facile intuirne lo svolgimento e chi ne sia il colpevole ma è anche scritta nel solito stile piacevole e accattivante che spinge ad andare avanti nella lettura. Un episodio, però, al di fuori dei soliti confini nel quale, infatti, la mancanza dei consueti personaggi e dei luoghi abituali si fa notevolmente sentire e pesa sul giudizio finale del libro. Quattro stelle ma molto, molto stiracchiate.
Per il decimo anniversario di matrimonio il magistrato Gualtiero Fontanella decide di portare sua moglie, il commissario Adalgisa Calligaris, in crociera in Giappone. Dopo guiorni di indecisione da parte di Adalgisa, riescono finalmente a partire. Ma non sarà la crociera rilassante e romantica che avevano pensato. Infatti una ragazza italiana di una squadra di karate che viaggia con loro sulla nave, scompare e il commissario Calligaris non resiste ed inizia ad indagare. Romanzo leggero scritto bene si legge velocemente come tutti quelli con protagonista Adalgisa.
Non posso resistere ai libri della Carnevale. Adoro il suo senso dell’humor e i nomi che dà ai suoi personaggi. Però da un libro all’altro ho notato un certo impoverimento del plot. Anche il ritmo si è molto allentato e in alcuni punti è un po’ stanco. Insomma Stiamo un po’ scivolando verso miss Marple e la signora in giallo.
L’autrice ha saputo creare una poliziotta dura e intelligente. Amo moltissimo questo personaggio, perché un po’ mi rispecchia. Adoro le sue avventure, e la ritengo un personaggio molto credibile, sagace e brillante, senza troppi fronzoli.
La situazione in cui si svolge la storia è molto forzata, con personaggi dai cognomi improbabili, a volte chiaramente inventati per poter fare giochi di parole scontati. Mi spiace perché alcuni dei personaggi principali hanno del potenziale, ma più vado avanti nella serie e meno mi convince.
Abbiamo lasciato Adalgisa e Gualtiero nel giorno del loro matrimonio e con un considerevole salto temporale, li ritroviamo, in questo libro, festeggiare il loro decimo anniversario con una crociera in Giappone, l'intenzione era di riposarsi e godere delle bellezze locali ma qualcosa li distoglie dai loro propositi. Una storia divertente e piacevole da leggere, la scrittura avanza fluida e il libro finisce senza quasi accorgersene, precise ed affascinanti le descrizioni dei luoghi. La trama gialla è ben organizzata, sono riuscita a capire il colpevole soltanto nella parte finale.
Quello che finora mi e' piaciuto di piu', sara' l'atmosfera da crociera cosi' ben descritta. Sara' che mi sta simpatico il marito e la loro relazione sembra cosi' riposante. Il 'caso' in questi libri e' secondario rispetto ai personaggi. Rimane un interessante whodunnit.
Non mi sarei aspettato, conoscendo il personaggio, di trovare il commissario Calligaris in una crociera per festeggiare l’anniversario di matrimonio, il decimo per l’esattezza; la storia inizia, quindi, con una prima sorpresa per il lettore.
Naturalmente durante la navigazione succede qualcosa che fa pensare al peggio. E stavolta la nostra eroina non ha i poteri legali per indagare davvero, ma... ci riesce lo stesso, grazie anche al valido contributo della ritrovata blogger Paris Picchio.
Mancano i preziosi collaboratori della squadra di Polizia e tutto l’ambiente provinciale di Rivorosso, ma l’autrice riesce comunque a ricamare una piacevole storia gialla di respiro internazionale con l’immancabile ispirazione alla grande Agatha Christie.
C’è quasi un cambio di ritmo in questo quarto libro della serie con protagonista Adalgisa Calligaris. Lo scenario è limitato a una nave da crociera e Adalgisa è una semplice passeggera in vacanza che può lavorare solo sui pochi indizi che trova grazie alle sue capacità di osservazione, alle informazioni avute dalla squadra di karate o raccolte dall’amica Paris Picchio. Più deduzione che azione, con brevi momenti di svago in occasione delle escursioni a terra, ma è proprio questo a rendere il giallo più interessante e diverso dai precedenti. Lo stile resta scorrevole e godibile, con punte di eccellenza nelle poche descrizioni dei paesaggi giapponesi. Nella versione audiobook, adeguata come sempre l’interpretazione di Daniele Barcaroli.