Ispirandosi al romanzo di Lewis Carroll Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò, gli autori invitano il lettore a prendere confidenza con la scacchiera, i suoi pezzi, i movimenti e le regole del gioco a braccetto con Alice, aiutata dal Cappellaio Matto. Il teatro in cui si sviluppa la narrazione è un'immensa scacchiera, suddivisa in quadrati da siepi e ruscelli, e popolata dalle strane creature che vivono al di là dello specchio e che non sono altro che i pezzi degli scacchi impegnati in una partita. Il copione assegnato a ciascuno dei personaggi riflette i movimenti a cui i corrispondenti pezzi sono vincolati dalle regole del gioco degli scacchi. Paradossi logici e altri concetti matematici vengono introdotti con la mediazione dei pezzi degli scacchi e dei loro movimenti. E l'iniziazione procede seguendo un percorso a tappe che porta a scoprire affascinanti legami tra regole del gioco e logica matematica e a trovare la chiave per maneggiare i numeri straordinariamente grandi che governano il mondo degli scacchi.
Bruno Codenotti (Brescia, 1959) è direttore di ricerca presso l'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa. Ha insegnato presso varie Università negli Stati Uniti e ha svolto attività di ricerca in informatica teorica e matematica computazionale.
Sinceramente, è un libro molto interessante e ben spiegato. Io ho faticato a capirlo in alcuni punti perché ero totalmente digiuna di conoscenze sul gioco degli scacchi, pur conoscendo la storia di Alice attraverso lo specchio, ma per chi ha già un'infarinatura è sicuramente più semplice.