C'è musica in casa Viviani. C'è gioia. Anita ha sedici anni, frequenta il Conservatorio e suona il violoncello. Somiglia molto al padre Olmo, un compositore dal carattere forte e generoso. La madre Lara è una cantante lirica, bella e fragile, di cui Nic, il fratellino, è gelosissimo. Anita ha un solo cruccio: è innamorata di Ettore, il vicino di casa, soprannominato scherzosamente da Olmo Moby Dick, perché, come la balena bianca del romanzo di Melville, non si lascia catturare. Una notte, un tragico incidente mette fine a tutto questo e costringe Anita ad assumersi la responsabilità della famiglia, come un’adulta. Ma quando la durezza della sua nuova realtà sembra negarle ogni sogno e prospettiva, ecco che la sua vita si riempie di personaggi imprevedibili quanto inaspettati. Compreso l’inafferrabile Moby Dick…
È difficile inquadrare questo libro. È come un bambino che improvvisamente cambia voce e passa in quel limbo dove non è né adulto ne bambino. Così questo libro pur trattando di argomenti importanti, il lutto, la morte improvvisa di un genitore che ti costringere a crescere tutto in una volta, i sensi di colpa, allo stesso modo lo fa con uno stile troppo semplicistico. Io che a 15/16 anni leggevo Ken Follet, Nicholas Sparks e Stephen King, leggere un libro con uno stile come questo, dove i protagonisti nei dialoghi sembrano attori di una triste serie TV, mi avrebbe fatto imbestialire. La protagonista è in seconda liceo, quindi il target è quello degli adolescenti, ma lo stile è per bambini più piccoli.
Non so, non mi capacito. È un libro interessante che mi ha colpito dalla trama, mi ha fatto anche commuovere perché l'argomento in fondo fa commuovere, ma non sono andata più in là. Se penso inoltre ai dialoghi mi viene quasi da ridere.. Inoltre io sono una forte sostenitrice del "il troppo stroppia" e l'introduzione di un ragazzo con problemi di alcool e non so bene cos'altro e una mamma alcolizzata e di facili costumi (tanto per usare un eufemismo), senza specifiche, senza risoluzioni, come se fosse un più da aggiungere al libro tanto per inserire una storia d'amore fra opposti che ci sta sempre bene e per fare un po' di volume, mi ha fatto storcere il naso.
In fondo è stato un bel passatempo per una serata, ma nulla più.