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L'arte di perdere tempo. Piccola celebrazione della sosta e degli imprevisti

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Nell’epoca dei viaggi sempre più brevi, organizzati giorno per giorno, conviene interrogarsi su che cosa significhi scoprire altri paesi e altre culture. Il viaggio può, attraverso la complessità delle sue tappe – imprevisti, soste forzate, incontri inattesi o insperati – stabilire una relazione differente con il tempo. Spesso sono gli interstizi del programma che, come parentesi preziose, ne rappresentano il cuore. Se il cammino vale più della destinazione, la tappa vale di più dello spostamento, e a volte il tempo perduto a un tavolino, su un divano, in una terrazza o per
una deviazione, segnerà il viaggio più che un monumento o un panorama tanto osannato. Con “L’ARTE DI PERDERE TEMPO” siamo invitati a una sorta di elogio della lentezza e della nonchalance, per scoprire con l’autore, dall’eruzione dell’Eldfell in Islanda alle bische
di Mato Grosso, da una prigione in Perù all’Extrême- Orient-Express, tutto il sapore del “tempo ritrovato”.

95 pages, Paperback

Published January 1, 2017

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About the author

Patrick Manoukian is a French journalist, editor, and author.

Many of his books are published under the pseudonym Ian Manook.

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Profile Image for Sciarpina.
136 reviews
February 1, 2018
In questo periodo in cui apprezzo e godo di una gestione del mio tempo diversa da come ho fatto finora, questo librino cade proprio a proposito perché parla sì di viaggi ma dal punto di vista del tempo. Manoukian, che tanto ha viaggiato per il mondo, sostiene e spiega perché dare più valore alle soste che al percorso di un viaggio. Vero che senza il percorso non si arriva alla sosta, ma solo lì, nella pausa, nell’incontro che può nascere con qualcuno del posto, nello scambio di parole e di storie, nell’ammirazione di un paesaggio fatta stando l’uno accanto all’altro, può esserci quello scambio interpersonale che davvero ci arricchisce.
In questo sta anche la sostanziale differenza tra turista e viaggiatore. Il primo cerca di massimizzare il tempo a disposizione vedendo quante più cose possibili; il secondo si lascia andare al tempo, senza fretta, con l’obiettivo di interiorizzare ciò che vive in quel momento. Ma per riuscire a fare ciò non è necessario fare un lungo viaggio. E’ un metodo che si può applicare sempre, anche ad un breve weekend. Un discorso quindi che punta alla qualità e non alla quantità.
Profile Image for Stefano.
234 reviews1 follower
December 18, 2022
Piacevole libercolo sul rapporto tra l'itinerario (il viaggio) e le sue tappe (le soste). Il testo non consiste in una raccolta di consigli pratici, ma è un flusso di pensieri che scorre libero, leggero, fugando nei ricordi dell'autore per condividere aneddoti esplicativi della sua filosofia di vita. Perché viaggiare per il puro gusto del vagabondaggio, senza attribuire troppa importanza alla meta, è a mio parere uno stile di vita, non solo un modo di spostarsi nello spazio.

Se la vostra filosofia somiglia a quella di Patrick, probabilmente scoprirete che state già vivendo (e viaggiando) come lui: lentamente, prendendovi giorni là dove gli altri spendono poche ore, andando fuori sentiero, rinunciando alla vetta per una sosta imprevista. Anch'io ho quasi sempre viaggiato così, impiegando il doppio o il triplo del tempo previsto, per sfruttare tutte le tappe del percorso. E anch'io prediligo, come l'autore, parlare spalla a spalla, condividendo lo stesso orizzonte, anziché viso a viso, come nei duelli o nei dibattiti elettorali.

Ma l'esperienza di Patrick, per quanto simile alla mia dal punto di vista qualitativo, è impressionate dal punto di vista quantitativo: l'autore ha viaggiato praticamente per l'intera esistenza, girato il modo più volte, vissuto esperienze incredibili e conosciuto migliaia di persone. Il tutto anteponendo la tappa al viaggio, come ben esprimono le sue parole:

"Ancora una volta, scegliendo di dilatare il tempo della tappa, avevo scelto di vivere un'emozione, invece di vedere uno spettacolo"
34 reviews
August 26, 2025
«Roland Dorgelès ha scritto che viaggiare è partire, più che arrivare. Per me, viaggiare è fermarsi. Fare una pausa oziosa tra la tappa appena raggiunta e quella successiva»
30 reviews
March 15, 2021
Penso che letto durante un viaggio si capisca meglio la sua filosofia. Da rileggere!
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